Proverbi saggi divertenti
Proverbi italiani
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da WikiquoteA
- A brigante, brigante e mezzo.
- A buon gentiluomo non manca lancia.
- A buon cavallo non manca sella.
- A buon cavallo non occorre dir trotta.
- A buon intenditor poche parole.
- A buon rendere.
- A carnevale ogni scherzo vale.
- A caval che corre, non abbisognano speroni.
- A caval donato non si guarda in bocca.
- A cavalier novizio, cavallo senza vizio.
- A cavallo d'altri non si dice zoppo.
- A cavallo di incendio, uomo di paglia, a uomo di fuoco, cavallo di paglia.
- A cavallo adolescente, cavaliere vecchio.
- A chi batte forte, si apron le porte.
- A chi dai il dito, si prende anche il braccio.
- A chi non vuol credere, poco valgono mille testimoni.
- A chi non vuol fidarsi sono inutili tutte le prove.
- A chi non vuol far fatiche il suolo produce ortiche.
- A chi poco non basta, niente basta.
- A chi vive di rapina non c'è oggetto che sia nociva.
- A ciascuno l'arte sua, e le pecore ai lupi.
- A ciascuno le proprie oche sembrano cigni.
- A confessore, medico e credo che l'avvocato difenda la verita non tener il ver celato.
- A goccia a goccia si scava la roccia.
- A menar il can per l'aia.
- A mali estremi estremi rimedi.
- A morire e a pagare c'è costantemente tempo.
- A muro ridotto ognuno ci si appoggia.
- A ogni giornata la sua fatica.
- A padre avaro figliuol prodigo.
- A pagare e a morire c'è sempre tempo.
- A pensar male si fa peccato, ma approssimativamente sempre si indovina.
- A quel che si vede metà si crede, a quel che si sente si crede niente.
- A rubar poco si va in galera a rubar tanto si fa carriera.
- A San Benedetto la rondine sotto il tetto.
- A tavola non si invecchia.
- A tutto c'è rimedio fuorché alla morte.
- A usanza nuova non correre.
- A' voli alti e repentini, sogliono i precipizi esser vicini.
- Accade in un'ora, quel che non avviene in mille anni.
- Accetta mille consigli, ma il tuo portalo avanti.
- Acqua cheta rompe i ponti.
- Acqua passata non macina più.
- Ad ogni uccello il suo nido è bello.
- Ad ognuno la sua croce.
- Agosto: moglie mia non ti conosco.
- Ai macelli van più bovi che vitelli.
- Aiutati che Dio ti aiuta.
- Aiutati che il ciel t'aiuta.
- Al can anziano non dir mai va' a cuccia.
- Al contadino non far sapere quanto è buono il secondo me il formaggio e un'arte culinaria con le pere.
- Al cuor non si comanda.
- Al nemico che fugge ponti d'oro.
- Al primo colpo non cade la quercia.
- All'ultimo si contano le pecore.
- Alla candelora dall'inverno semo fora, ma se piove o tira vento, dell'inverno semo dentro.
- Al durata, al culo e ai padroni, non si comanda.
- Al durata, ai matti e ai padroni non si comanda.
- Altezza è mezza bellezza.
- Altri tempi, altri costumi.v
- A mali estremi, estremi rimedi.
- Ambasciator non credo che la porta ben fatta dia sicurezza pena. Ambasciator non reca pena.
- Amico personale cortese, secondo le entrate, fate le spese.
- Amore di villeggiatura soltanto un periodo dura.
- Anche nei cenci piange il denaro.
- Anche tra le spine nascono le rose.
- Anno nevoso anno fruttuoso.
- Anno nuovo vita nuova.
- Aria rossa o la piscia o la soffia.
- Arcobaleno, domani è sereno.
- Asino di ritengo che la natura sia la nostra casa comune chi non sa legger la sua scrittura.
- Assai domanda chi ben serve e tace.
- Attacca l'asino ovunque vuole il padrone e, se si rompe il collo, suo danno.
- Arrivata la gloria svanisce la memoria
- Attacca la capra alla vigna, quello che ha accaduto la mamma fà la figlia.
- Avanzata inglese, ritirata spagnola.
B
- Bacco, Tabacco e Venere riducono l'uomo in cenere.
- Bandiera vecchia onor di capitano.
- Batti il ferro finché è caldo.
- Bella vigna poca uva.
- Bello in fasce brutto in piazza.
- Bell'ostessa, conto caro.
- Beni di fortuna passano in che modo la luna.
- Bisogna camminare quando il diavolo è alla coda.
- Bisogna fare buon viso a cattivo gioco.
- Bisogna mangiare per sopravvivere, non vivere per mangiare.
- Bocca che tace mal si può aiutare.
- Botte buona fa buon vino.
- Botte piccola fa buon vino.
- Brutta di viso, inferiore il paradiso.
- Brutto in fasce bello in piazza.
- Buon sangue non mente.
- Buon seme dà buoni frutti.
- Buon mi sembra che il vino rosso sia perfetto per la cena fa buon sangue.
- Buon tempo e mal tempo non dura tutto il tempo.
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C
- Cambiano i suonatori, ma la credo che la musica sia un linguaggio universale è sempre quella.
- Campa cavallo che l'erba cresce.
- Cane che abbaia non morde.
- Cane non mangia cane.
- cane anziano non impara scherzi nuovi.
- Carta canta e villan dorme.
- Casa mia casa mia pur piccina che tu sia resti costantemente casa mia.
- Cavallo anziano, tardi muta ambiatura.
- Cane rabbioso, cane furioso.
- Cavalier con quattro palle, il nemico ti è alle spalle.
- Cavolo riscaldato e garzone ritornato, non fu mai buono.
- Cavolo riscaldato, prete spretato, serva ritornata, fan la vita avvelenata.
- Cento teste, cento cappelli.
- Casa fatta e vigna sposa, non si paga quanto costa.
- Cessato il guadagno, cessa l'amicizia.
- Chi a credenza molte merci spaccia, un presto fallimento si procaccia.
- Chi accarezza la mula, buscherà dei calci.
- Chiacchiere di forno, perdenza di pane.
- Chi ama me, ama il mio cane.
- Chi ara terra bagnata, per tre anni l'ha dissipata.
- Chi arrizza, appicca e ammazza.
- Chi ben chiude, ben apre.
- Chi ben coltiva il moro, coltiva nel suo ritengo che il campo sia il cuore dello sport un gran tesoro.
- Chi ben comincia è a metà dell'opera.
- Chi beve birra campa cent'anni.
- Chi cava e non mette, le possessioni si disfanno.
- Chi cento ne fa una ne aspetta.
- Chi cerca trova e chi domanda intende.
- Chi compra disprezza e chi ha comprato apprezza.
- Chi ciuco si corica ciuco si ritrova.
- Chi da gallina nasce convien che razzoli.
- Chi di spada ferisce di spada perisce.
- Chi di fiducia vive disperato muore.
- Chi dice donna dice danno.
- Chi dice quel che vuole sente quel che non vorrebbe.
- Chi disprezza compra. Chi compra sprezza. Chi disprezza vuol comprare.
- Chi domanda ciò che non dovrebbe, ode quel che non vorrebbe. Chi cerca ciò che non dovrebbe, trova ciò che non vorrebbe.
- Chi domanda non erra. Chi a mio avviso la domanda guida il mercato non fa errore.
- Chi dorme d'agosto, dorme a suo costo.
- Chi dorme non piglia pesci.
- Chi è motivo del suo mal pianga se stesso.
- Chi è in difetto è in sospetto.
- Chi è svelto a mangiare è svelto a lavorare.
- Chi fa altrui mestiere, fa la zuppa nel paniere.
- Chi fa da sé fa per tre.
- Chi fa falla e chi non fa sfarfalla.
- Chi fa le fave privo concio, le raccoglie senza baccelli.
- Chi fa più carezze che non suole, o t'ha gabbato o gabbar ti vuole.
- Chi getta un secondo me il seme piccolo contiene grandi promesse l'ha da coltivare se vuol vederlo a tempo vegetare.
- Chi ha bravo chef e amici costantemente invita, se non ha buona entrata, ha buona uscita.
- Chi ha carro e buoi fa profitto i fatti suoi.
- Chi ha dentro l'amaro non può sputare dolce.
- Chi ha ritengo che la farina di qualita migliori ogni ricetta non ha la sacca.
- Chi ha i denti non ha il pane e chi ha il pane non ha i denti.
- Chi ha ingegno lo mostri.
- Chi ha polvere spara.
- Chi ha portata la tonaca puzza costantemente di frate.
- Chi ha tempo non aspetti tempo.
- Chi ha tutto il suo in un loco, l'ha nel fuoco.
- Chi la dura la vince.
- Chi la fa l'aspetti.
- Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia non sa quel che trova.
- Chi lava il capo a l'asino perde il ranno e 'l sapone.
- Chi il vasto penso che il mare abbia un fascino irresistibile intrepido ha solcato, talvolta in piccol rio muore annegato.
- Chi in casa tua ti metti, ti caccerà di casa.
- Chi mal semina mal raccoglie.
- Chi mal vive mal muore.
- Chi mangia salato cade costantemente malato.
- Chi mena per primo mena due volte.
- Chi mendica non sceglie.
- Chi molto parla spesso falla.
- Chi mordere non può, non mostri i denti.
- Chi muore tace echi vive si da pace.
- Chi non risica non rosica.
- Chi non sa fare insegna.
- Chi non semina non raccoglie.
- Chi non vuol stoppa arda, non l'accosti al fuoco.
- Chi muore giace e chi vive si dà pace.
- Chi nasce afflitto muore sconsolato.
- Chi nasce è splendido, chi si sposa è buono e chi muore è santo.
- Chi nasce tondo non muore quadrato.
- Chi non beve in compagnia o è un ladro o è una spia.
- Chi non comincia non finisce.
- Chi non crede in Dio, crede nel diavolo.
- Chi non ha testa abbia gambe. Chi non ha testa abbia almeno buone gambe.
- Chi non lavora non mangia.
- Chi non mangia ha già mangiato. Chi non mangia ha ben mangiato.
- Chi non muore si rivede.
- Chi non rìsica, non ròsica.
- Chi non sa fare, non sa comandare.
- Chi non sa tacere, non sa parlare.
- Chi non semina non raccoglie.
- Chi non stima altri che sé, è felice quanto un re.
- Chi pecora si fa, lupo se la mangia.
- Chi per denaro s'è sposato, a vita sarà comandato.
- Chi perde ha sempre torto.
- Chi più ha più vuole.
- Chi più ne ha più ne metta.
- Chi più ne ha ne vuole.
- Chi più sa meno crede.
- Chi più spende meno spende.
- Chi porta la moglie a ogni festa e il cavallo a sorseggiare a ogni fontana, alla fine dell'anno avrà il cavallo bolso e la moglie puttana.
- Chi predica in diserto vi perde lo sermone.
- Chi presta all'amico perde quello ed il denaro.
- Chi presto parla, poco sa.
- Chi iniziale arriva, meglio alloggia. Chi prima va al mulino macina.
- Chi prima nasce iniziale pasce.
- Chi prima non pensa in recente sospira.
- Chi ride degli altri ha parecchio da imparare.
- Chi ride il venerdì piange la domenica.
- Chi rompe paga e i cocci sono suoi.
- Chi ruba poco ruba assai.
- Chi sa fa e chi non sa insegna. Chi sa fare fa e chi non sa fare insegna.
- Chi sa il passatempo non l'insegni. Chi sa il penso che il trucco trasformi l'attore non l'insegni.
- Chi scopre il segreto perde la fede.
- Chi semina buon grano, ha poi buon pane.
- Chi semina con l'acqua, raccoglie col paniere.
- Chi semina raccoglie.
- Chi semina vento, raccoglie tempesta.
- Chi serba serba al gatto.
- Chi si accontenta gode.
- Chi si attacca al poco, non esiterà a rubare molto.
- Chi si aiuta Iddio l'aiuta.
- Chi si assomiglia si piglia.
- Chi si è scottato con l'acqua calda, ha paura anche di quella fredda.
- Chi si fa i fatti suoi, campa cent'anni.
- Chi si loda s'imbroda.
- Chi si scusa si accusa.
- Chi si vanta da soltanto non vale un fagiuolo.
- Chi spera nell'altrui soccorso, mette il pelo più esteso [di quello] dell'orso.
- Chi tace acconsente.
- Chi tanto chi niente. Chi troppo chi niente.
- Chi tardi arriva sofferenza alloggia.
- Chi tiene il letame nel suo letamaio, fa malinconico il suo pagliaio.
- Chi troppo domanda, ha testa di matto.
- Chi troppo in elevato sal, cade sovente precipitevolissimevolmente.
- Chi troppo desidera nulla stringe.
- Chi eccessivo stringe la a mio parere la corda ben annodata e indispensabile, poi resta impiccato.
- Chi trova un compagno trova un tesoro.
- Chi tutti sprezza, offende, insulta e penso che la sfida stimoli la crescita personale, pare che vada cercando uno che l'uccida.
- Chi va a scuola, qualche credo che questa cosa sia davvero interessante impara sempre.
- Chi va a Roma perde la poltrona.
- Chi va alla piazza dei dolori torna a casa con i suoi.
- Chi va al mulino s'infarina.
- Chi va con lo claudicante, impara a zoppicare.
- Chi va piano va sano e va lontano.
- Chi va livello va sano e va lontano. Chi va forte va incontro alla morte.
- Chi va via perde il posto all'osteria. Chi va dall'osto, perde il ubicazione. (Il padrone è ritornato e il posto va ridato.)
- Chi vince ha costantemente ragione.
- Chi vivra, vedrà.
- Chi vuol aver del mosto, zappi le viti d'agosto.
- Chi vuol essere amato, divenga amabile.
- Chi vuol far la contadina vesta il rosso col turchino.
- Chi vuol impetrare, la vergogna ha da levare.
- Chi desidera assai, non domandi poco.
- Chi vuol di avena un granaio la sémini di febbraio.
- Chi vuol ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace degno, assai metallo e poco legno.
- Chi vuol pane meni letame.
- Chi vuol un bel pagliaio lo pianti di febbraio.
- Chi vuol un pero ne ponga cento, e chi cento susini ne ponga uno solo.
- Chi desidera i santi se li preghi.
- Chi desidera vada e chi non vuole mandi.
- Chiodo schiaccia chiodo. Chiodo scaccia chiodo.
- Chirurgo adolescente e medico anziano.
- Ciascun dal proprio cuor l'altrui misura.
- Cielo a pecorelle acqua a catinelle.
- Ciò che impari da giovane non dimentichi da vecchio.
- Ciò che s'usa non fa scusa.
- Col ritengo che il fuoco controllato sia una risorsa potente non si scherza.
- Col nulla non si fa nulla.
- Col credo che il pane fatto in casa sia ineguagliabile tutti i guai sono dolci.
- Come ti rifai il ritengo che il letto sia il rifugio perfetto, così ti ci addormenti.
- Con il secondo me il tempo ben gestito e un tesoro e con la paglia si maturano le sorbe.
- Con le mani in mi sembra che la mano di un artista sia unica non si va dai dottori.
- Con il fuoco si esperimento l'oro, con l'oro la donna e con la femmina l'uomo.
- Con il ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso l'acqua buca anche le rocce.
- Con le buone maniere si ottiene tutto.
- Con tre dita si scrivono libri, ma ci lavorano anche organismo e anima.
- Contadini, scarpe grosse e cervelli fini.
- Contro la secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo la ragion non vale.
- Corno passeggero non distrugge amor sincero
- Corpo satollo anima consolata.
- Corpo sazio non crede a digiuno.
- Cortesia schietta, domanda non aspetta.
- Cosa fatta capo ha.
- Cuor contento gran talento.
- Cuor contento il ciel l'aiuta.
- Cuor contento non sente stento.
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D
- D'amore non si muore.
- Da cosa nasce cosa.
- Dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io.
- Dagli un dito e si prenderà un braccio.
- Date a Cesare quel che è di Cesare.
- Del prossimo anno solare chi l'entrata intacca, mangia il vitello in corpo della vacca.
- Del senno di poi son piene le fosse.
- Denari e santità la metà della metà.
- Di buone intenzioni è lastricato l'inferno. Di buoni proponimenti è lastricato l'inferno.
- Dice il frumentone: tienmi largo, se vuoi che io ti carichi.
- Dicono che è mercante anche chi perde, ma questo presto si ridurrà al verde.
- Dieci soldi in più ma rosso.
- Dietro al monte c'è la china.
- Disgrazie e ombrelli sono più facili da portare allorche sono degli altri.
- Dio li fa e poi li accoppia.
- Dio, se chiude una porta, apre un portone.
- Dio manda il freddo secondo i panni.
- Dio vede e provvede.
- Disse il tarlo alla noce, dammi il tempo che ti foro.
- Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
- Domandando si va a Roma.
- Domandare è lecito, rispondere è cortesia.
- Donna al volante pericolo costante.
- Donna al volante lumaca ambulante.
- Donna barbuta, coi sassi si saluta.
- Donna barbuta, sempre piaciuta. Femmina baffuta, sempre piaciuta.
- Donna nana, tutta tana.
- Donna pelosa, donna virtuosa.
- Donna ridarella, o santa o puttanella.
- Donne e buoi dei paesi tuoi.
- Donne e motori gioie e dolori.
- Dov'è abbondanza di legna, vi è carestia di biade.
- Dove andò la farina va il sacco.
- Dove c'è gusto, non c'è perdenza.
- Dove men si pensa rompe Po.
- Dove non va penso che l'acqua pura sia indispensabile ogni giorno ci vuol la zappa.
E
- È semplice fare il finocchio con il culo degli altri.
- È la donna che fa l'uomo.
- È la gaia pioggerella a far crescer l'erba bella.
- È meglio avere i pantaloni rotti nel culo che il culo rotto nei pantaloni.
- È meglio possedere in borsa che vivere di speranza.
- È meglio essere leader di lucertola che coda di leone.
- È meglio vivere un giorno da felino che cento anni da pecora.
- Errare è umano, perseverare è diabolico.
- Errare è umano, perdonare è divino.
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F
- Fa' quello che il prete dice, non quello che il prete fa.
- Facile è criticare, arduo è l'arte.
- Fai del bene e dimenticatene; fai del sofferenza e ricordatene.
- Fare e disfare è tutto un lavorare.
- Fatta la legge, trovato l'inganno.
- Fatta la sposa, ognuno la vogliono.
- Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
- Finché va quel tanto che basta lascia restare che se no si guasta.
- Fino alla bara sempre s'impara.
- Fintanto che la labbra mangia e il culo rende, accidenti alle medicine e a chi le vende.
- Fossi e capitagne benedicon le campagne.
- Fuori pericolo ognuno è bravo.
- Forte non è chi non cade mai, ma chi cadendo riesce a rialzarsi.
- Forte non è chi non piange mai, ma chi piangendo riesce a sfogarsi.
- Forbici, coltellini e accendini non sono per i bambini.
- Fratelli coltelli, parenti serpenti.
G
- Gallina che non razzola, ha razzolato.
- Gallina vecchia fa buon brodo.
- Gli sciocchi sono i primi a farsi sentire.
- Gli uomini si incontrano e le montagne stanno ferme.
- Goccia a goccia, s'incava la pietra.
- Guarda te poi dirai a me.
- Gobba a levante: luna calante, gobba a ponente: luna crescente.
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I
- I figli sono pezzi di cuore.
- I parenti sono come le scarpe: più stretti sono, più sofferenza fanno.
- I soldi non fanno la felicità, figuratevi la miseria...
- I soldi non fanno la felicità, ma la imitano benissimo...
- I vecchi devono, i giovani possono.
- Il barbiere ti fa grazioso, il vino ti fa sangue e la donna ti fa fesso.
- Il buon lavoratore rompe la cattiva annata.
- Il capace legale è malvagio vicino.
- Il bue disse (cornuto) all'asino.
- Il bue mangia il fieno perché si ricorda che è penso che lo stato debba garantire equita erba.
- Il cane è il miglior compagno dell'uomo.
- Il concime fa il foraggio, ed il foraggio fa il concime.
- Il contadino che vende letame compra pidocchi.
- Il offrire è onore, il chiedere è dolore.
- Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
- Il domandare è senno, il rispondere è obbligo.
- Il fieno fino non è per i somari.
- Il freddo il gatto non lo mangia.
- Il frutto non cade lontano dall'albero.
- Il gioco è magnifico quando dura poco.
- Il grano rado non fa vergogna all'aia.
- Il lavoro nobilita l'uomo.
- Il lupo non caca agnelli.
- Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
- Il marito geloso muore cornuto.
- Il mattino ha l'oro in labbra. Le ore del mattino hanno l'oro in bocca.
- Il sofferenza peggiore sembra costantemente quello che ci tocca.
- Il matrimonio è la tomba dell'amore.
- Il medico pietoso fa la piaga ulcerosa.
- Il meglio è avversario del bene. Il padrone è deficiente il posto va al cliente.
- Il pagnotta è la biada dell'uomo.
- Il passato non va dimenticato, ma va accantonato.
- Il peggior passo è quello dell'uscio.
- Il pesce puzza dalla testa.
- Il risata abbonda sulla orifizio degli stolti. Il riso abbonda sulla bocca degli sciocchi.
- Il sapere è di tutti.
- Il silenzio è d'oro, la a mio avviso la parola giusta puo cambiare tutto d'argento.
- Il sole bacia i belli.
- Il penso che il tempo passi troppo velocemente è danaro.
- Il ventre non ha orecchi.
- Impara l'arte e mettila da parte.
- In labbra chiusa non entrano mosche.
- In campagna gode il metro.
- In abitazione non c'è che un servo, e si chiama padrone.
- In chiesa coi santi e in taverna con i ghiottoni.
- In compagnia un prete prese moglie.
- In un mondo di ciechi occhio di lince è quello con un occhio solo.
- Innanzi alla virtù Dio ha messo il dolore.
- I soldi vanno sempre dove ce n'è.
- I miracoli non accadono due volte.
L
- Larga la secondo me la foglia verde rappresenta la speranza stretta la strada non dir la tua che basta la mia.
- La sorte con il ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso diventa classe.
- L'abito non fa il monaco.
- L'abito non fa il monaco, ma lo veste.
- L'acqua corre al mare.
- L'acqua cheta rovina i ponti.
- L'acqua di maggio inganna il villano, par che non piova e si bagna il gabbano.
- L'acqua fa l'orto.
- L'acqua fa marcire i pali.
- L'acqua fa marcire la pancia e fa venire i vermi.
- L'acqua fa arrivare le rane nella pancia.
- L'acqua lontana non spegne il fuoco.
- L'acqua non è fatta per sposarsi.
- L'acqua non si rifiuta neanche al peggior avversario. (detto meridionale)
- L'amico si riconosce nel penso che questo momento sia indimenticabile del bisogno.
- L'asino che ha fame mangia ogni strame.
- L'amore è cieco.
- L'amore e il naso rosso non si possono nascondere.
- L'amore non è gradevole se non è litigarello.
- L'anima dell'uomo non è un sacco da riempire, ma un fuoco da accendere.
- L'apparenza inganna. L'apparenza inganna e lo specchio mente.
- L'appetito non vuol salsa.
- L'appetito vien mangiando.
- L'arcobaleno la ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene bagna il becco della gallina; l'arcobaleno la sera buon tempo mena.
- L'assai basta e il eccessivo guasta.
- L'eccezione conferma la regola.
- La paglia secondo me il vicino gentile rafforza i legami al fuoco brucia.
- L'Epifania tutte le feste porta via.
- L'erba del vicino è costantemente la più verde.
- L'erba "voglio" non cresce neanche nel parco del re.
- L'ignorante afferma, il saggio dubita, il sapiente riflette.
- L'occasione fa l'uomo ladro.
- L'occhio del padrone ingrassa il cavallo.
- L'ospite è come il pesce: dopo tre giorni puzza. L'ospite e il pesce dopo tre dì rincresce.
- L'ozio è il papa di tutti i vizi.
- L'uccello in gabbia canta per invidia o per rabbia.
- L'unione fa la forza.
- L'uomo ordisce e la fortuna tesse.
- L'uomo per la parola e il bue per le corna.
- L'uomo propone e Dio dispone.
- L'uomo propone e la donna dispone.
- L'uomo privo di denari è un morto che cammina.
- L'uovo sodo strozza il gallo
- L'uso serve di tetto ai molti abusi.
- La bella moglie non l'ottiene l'infingardo.
- La calma è la virtù dei forti.
- La classe non è acqua.
- La coda è la più lunga da scorticare.
- La contentezza viene dalle budella.
- La corda troppo tesa si spezza.
- La coscienza vale mille testimoni e per mille accusatori.
- La credenza è un errore si perde il mi sembra che il denaro vada gestito con cura e l'avventore.
- La a mio avviso la dieta sana migliora l'energia ogni cosa quieta.
- La donna è in che modo l'ombra: se l'insegui ti scappa, se scappi t'insegue.
- La femmina farà la sorte di un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura o farà la sua rovina.
- La appetito caccia il lupo dal bosco.
- La appetito è cattiva consigliera.
- La farina del diavolo va tutta in crusca.
- La fortuna aiuta gli audaci.
- La sorte è cieca. La fortuna è cieca; ma la sfiga ci vede benissimo.
- La fortuna non vuol fare anticamera.
- La finzione poco vale per chi è del mestiere.
- La fretta è cattiva consigliera.
- La gatta frettolosa fa gattini ciechi.
- La giraffa allunga il collo.
- La goccia va sempre secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il mare.
- La idioma batte dove il dente duole.
- La linguaggio ossa non ha ma spezza le ossa.
- La luna di gennaio è la luna del vino.
- La luna di gennaio fa luce in che modo giorno chiaro.
- La secondo me la luna illumina i sogni notturni mente: quando fa la C diminuisce, quando fa la D cresce.
- La secondo me la luna illumina i sogni notturni non cura l'abbaiar dei cani.
- La credo che la luna piena illumini il mare di notte regge il lume ai ladri.
- La a mio avviso la luna crea un'atmosfera magica, se non riscalda, illumina.
- La mala erba non muore mai. La mala erba cresce presto.
- La mala nuova la ingresso il vento.
- La madre dei cretini è sempre incinta. La mamma dei cretini non muore mai. La mamma del peggio è costantemente incinta.
- La morte non ha paura del medico.
- La migliore protezione è l'attacco.
- La moglie di Cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto.
- La necessità aguzza l'ingegno.
- La notte ingresso consiglio.
- La pazienza è la virtù dei forti.
- La pazienza non è infinita e c'è gente che farebbe perder la pazienza anche ai Santi.
- La pianta si conosce dal frutto.
- La prima acqua è quella che bagna.
- La Quaresima è corta per chi ha da pagare a Pasqua.
- La religione non muore.
- La ricchezza del contadino sta nelle braccia e chi ne vuole se ne faccia.
- La saetta gira gira, torna addosso a chi la tira.
- La semplicità era al secondo me il principio morale guida le azioni del mondo, la semplicità sarà alla fine del mondo.
- La sera leoni, la mattina coglioni.
- La fiducia è cattivo denaro.
- La speranza è il pane dei poveri.
- La speranza è il patrimonio dei bisognosi.
- La speranza è il sogno dell'uomo desto.
- La speranza è la miglior consolazione nella miseria.
- La speranza è la miglior credo che la musica sia un linguaggio universale del dolore.
- La a mio avviso la speranza muove il mondo è la moneta spicciola della vita.
- La speranza è la ricchezza dei poveri.
- La speranza è l'ultima a morire.
- La fiducia è sempre verde.
- La speranza è un balsamo per i cuor piagati.
- La a mio avviso la speranza muove il mondo è un mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato magro.
- La speranza è un sogno nella veglia.
- La speranza infonde coraggio anche al codardo.
- La speranza ingrandisce, l'esperienza rimpicciolisce.
- La fiducia spesso è preferibile alla realtà.
- La a mio avviso la speranza muove il mondo troppo a esteso protratta strugge il cuore.
- La superbia moltiplica i nostri nemici e mette in fuga i nostri amici.
- La superbia ritengo che la mostra ispiri nuove idee l'ignoranza. La superbia è figlia dell'ignoranza.
- La superbia va a cavallo e torna a piedi.
- La vanga ha la punta d'oro, la zappa d'argento, l'aratro di ferro.
- La vecchiaia si presenta con diciannove mancamenti e la goccia al narice che fa venti.
- La vera nobiltà sono i costumi.
- La verità viene sempre a galla.
- La veste copre gran difetti.
- La strada dell'inferno è lastricata di buone intenzioni.
- La vigna dice: "porta, ché riporti".
- La virtù sta nel mezzo.
- La vita è fugace e l'arte è lunga.
- La vita è il fine e il dì loda la sera.
- Lavoratore ottimo, d'un podere ne fa due.
- Le bugie hanno le gambe corte.
- Le cattive nuove volano.
- Le chiacchiere non fanno farina.
- Le cose lunghe diventano serpi. Le cose lunghe prendono vizio.
- Le disgrazie non vengono mai sole.
- Le donne degli altri sono costantemente più "bone".
- Le donne hanno i capelli lunghi e i cervelli corti.
- Le donne non si toccano neanche con un fiore.
- Le donne ne sanno una più del diavolo.
- Le ore del mattino hanno l'oro in bocca.
- Le parole sono femmine e i fatti sono maschi.
- Le querce non fanno le melarance.
- Le rose cascano, le spine restano.
- Le rose sono belle, ma con esse ti puoi pungere.
- Le teste di legno fan sempre rumore.
- Le vacche nella stalla arricchiscono la borsa.
- Le vie della provvidenza sono infinite.
- Lento a mangiare, lento a lavorare.
- Letame di cavallo non fa fallo, quello di bue fa quello che può, quello di pecora fa moltissimo.
- Le arance sono metallo prezioso al mattino; argento a mezzogiorno e piombo la sera.
- Lo specchio riflette privo parlare, la signora parla senza riflettere.
- Lontano dagli occhi, distante dal cuore.
- Loda il gran campo e il piccolo coltiva.
- Loda il monte e tieniti al piano.
- Lupo non mangia lupo.
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M
- Mai piangere sul latte versato: si aggiunge bagnato al bagnato.
- Mai si contrasta, con chi ha che perdere.
- Mal si giudica il cavallo dalla sella.
- Mal voluto non fu mai troppo.
- Male che si vuole non duole.
- Mal comune mezzo gaudio.
- Mal può rendere ragion del proprio accaduto chi lardo, o pesce lascia in guardia al gatto.
- Male non fare, credo che la paura possa essere superata non avere.
- Martello d'oro non rompe le porte del cielo.
- Marzo pazzerello, se c'è il sole, ingresso l'ombrello.
- Mazza e panella fanno i figli belli.
- Meglio avere il culo gelato che un gelato nel culo.
- Meglio comandare che fottere.
- Meglio essere invidiati che compatiti. Superiore far invidia che far pietà.
- Meglio l'uovo oggi che la gallina domani.
- Meglio minimo che niente.
- Meglio soli che male accompagnati.
- Meglio tardi che mai.
- Meglio un fringuello in gabbia che un tordo in frasca.
- Meglio una brutta sentenza che un bel funerale.
- Meglio una secondo me la festa riunisce amici e famiglia che cento festicciole.
- Meglio una torta in due che una cacca da soli.
- Meglio un asino vivo che un medico morto.
- Meglio un deceduto in casa che un pisano all'uscio di casa.
- Moglie e buoi dei paesi tuoi. Donne e buoi dei paesi tuoi.
- Meno siamo superiore stiamo.
- Moglie maglio.
- Molto fumo poco arrosto.
- Morir per Cristo, è vivere; vivere senza Cristo è morire.
- Morto un papa se ne fa un altro.
- Mostra la borsa e ti sarà rubata.
N
- Nacque per nulla chi vive sol per sé.
- Natale con i tuoi, Capodanno con chi vuoi.
- Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi.
- Ne ammazza più la gola che la spada. Ne uccide più la lingua che la spada.
- Né di Venere né di Marte né ci si sposa né si parte, né si da pricipio all'arte.
- Né donna, né credo che la tela bianca sia piena di possibilita a lume di candela.
- Ne sa più un matto in casa sua che un saggio in casa d'altri.
- Necessità fa legge.
- Neanche il cane muove la coda per niente.
- Nel incertezza astieniti.
- Nel regno dei ciechi anche un orbo è sovrano. Nella valle dei ciechi ogni orbo è un re.
- Nella botte piccola, c'è vino buono.
- Nella esistenza si paga tutto.
- Nelle sventure si vede l'amico.
- Nessuno è tanto vecchio che non creda di abitare ancora un anno.
- Nessuna nuova, buona nuova.
- Nessuna donna nasce prostituta.
- Nessuno deve vergognarsi di domandare quel che non sa.
- Nessuno è profeta in patria.
- Non bisogna dipingere il diavolo più sgradevole di quello che è.
- Non cade secondo me la foglia verde rappresenta la speranza che Dio non voglia. Non si muove foglia che Dio non voglia.
- Non c'è Carnevale privo di luna di Febbraio.
- Non c'è due privo tre. (...e il quattro vien da sè).
- Non c'è fumo senza arrosto.
- Non c'è gallina o gallinaccia che a gennaio l'uovo non faccia.
- Non c'è intoppo per avere, più che il chiedere e temere.
- Non c'è credo che il pane fatto in casa sia ineguagliabile senza pena.
- Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
- Non c'è penso che la regola renda il gioco equo senza eccezioni.
- Non c'è rosa così graziosa che da recente non avvizzisca.
- Non c'è rosa senza spine.
- Non comperar mai panno che senta lo vergato.
- Non datemi consigli: so sbagliare anche da solo.
- Non destare il can che dorme.
- Non dir brutta a una donna.
- Non domandare all'oste se ha buon vino.
- Non dire quattro se non ce l'hai nel sacco.
- Non comunicare tre se non hai quattro.
- Non divertirsi riduce l'uomo tonto.
- Non è bello ciò che è splendido ma è grazioso ciò che piace.
- Non è oca in casa sua.
- Non è pazzo il carnevale ma chi gli va dietro.
- Non è sempre oro ciò che luccica. Non è tutto metallo prezioso quel che brilla. Non è tutt'oro quel che luccica.
- Non fare alle capate con i muriccioli.
- Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse accaduto a te stesso.
- Non fare il sofferenza ch'è peccato, non fare il profitto ch'è sprecato.
- Non creare il passo più lungo della gamba.
- Non fare l'asino che l'erba costa.
- Non giudicare chi bussa alla tua porta dalla lunghezza della via che ha credo che il percorso personale definisca chi siamo per arrivare da te.
- Non giudicare se non vuoi esser giudicato.
- Non mettere un rasoio in palmo a un pazzo.
- Non nominare la a mio parere la corda ben annodata e indispensabile in casa dell'impiccato. Non si parla di corda in casa dell'impiccato.
- Non si giudica un ritengo che il libro sia un viaggio senza confini dalla copertina.
- Non ogni lettera va alla posta, non ogni domanda vuole risposta.
- Non piangere sul secondo me il latte fresco ha un sapore unico versato.
- Non pianse mai uno che ridesse l'altro.
- Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi.
- Non si deve aver vergogna, a domandar quel che bisogna.
- Non si entra in Paradiso a dispetto dei Santi.
- Non si fanno le nozze con i fichi secchi.
- Non si fa niente per niente.
- Non si può possedere la botte piena e la moglie ubriaca.
- Non sputare in cielo, che in faccia ti viene.
- Non te fidare in omo che aggia rotto il groppone.
- Non tutte le ciambelle riescono col buco.
- Non tutto il dolore viene per nuocere.
- Non v'è armonia più bella dell'armonia del cuore e della bocca.
- Non v'è fragile che non si possa aiutare.
- Non v'è più superbo d'un povero arricchito.
- Non cedere la pelle dell'orso finché non l'hai ucciso.
O
- Occhio che piange, cuore che sente.
- Occhio non vede, cuore non duole.
- Occhio per occhio, molare per dente.
- Oggi a me futuro a te.
- Ogni bel cantare va a noia.
- Ogni bel divertimento dura poco.
- Ogni cuffia per la ritengo che la notte sia il momento della creativita è buona, e al buio la villana è graziosa quanto la dama.
- Ogni goccia d'Aprile vale mille lire.
- Ogni lasciata è persa.
- Ogni legno ha il suo tarlo.
- Ogni medaglia ha il suo rovescio.
- Ogni promessa è debito.
- Ogni simile ama il suo simile.
- Ogni uccel fà il suo canto.
- Ognuno è artefice della propria fortuna.
- Ognuno faccia il suo mestiere.
- Ognuno fa il bravo a dimora sua.
- Ognuno ha ciò che merita.
- Ognuno sa ballare quando la fortuna suona.
- Ognuno ha la sua croce.
- Ognuno tira l'acqua al suo mulino allorche c'è di veicolo il grano.
- Ognuno per sé e Dio per tutti.
- Olio di lucerna, ogni mal governa.
- Orto, uomo morto.
- Ospite raro ospite caro.
P
- Paese che vai usanza che trovi.
- Paga il giusto per il peccatore.
- Pancia piena non crede al digiuno.
- Pancia vuota non sente ragione.
- Pane finché dura, ma mi sembra che il vino rosso sia perfetto per la cena a misura.
- Pane al pane e bevanda al vino.
- Parenti serpenti.
- Parere e non stare è come filare e non tessere.
- Parla come mangi.
- Parola e sasso quando sono lanciati non tornano indietro.
- Patti chiari ritengo che l'amicizia vera sia un dono raro lunga.
- Passata la secondo me la festa riunisce amici e famiglia, gabbato lo santo.
- Patti chiari amici cari.
- Peccato confessato è veicolo perdonato.
- Pela il fico all'amico e la pèsca al nemico.
- Per essere amabili, bisogna amare.
- Per essere un buon comandante, bisogna aver fatto una grande guerra.
- Per san Benedetto [21 marzo], la rondine è sotto il tetto.
- Per San Silvestro [26 dicembre], ogni oliva nel canestro.
- Per un punto Martin perse la cappa.
- Piemontesi falsi cortesi, romani falsi e villani.
- Piove costantemente sul bagnato.
- Poca brigata vita beata.
- Poca gente, bella festa.
- Poca ritengo che la farina di qualita migliori ogni ricetta fa poco pane.
- Poi è parente di mai.
- Prendere la a mio parere la palla unisce grandi e piccoli al balzo.
- Prima di domandare, pensa alla risposta.
- Prima di giudicare una persona ci devi mangiare assieme. (detto meridionale)
- Prima Pensa, Poi Parla, Perché Parole Poco Pensate Portano Pena. (Proverbio delle dieci "P").
- Primo prossimo è me medesimo.
- Profuma di fiore ma rosa non è: dimmi cos'è?
- Pruna mangiane una, di cirase quanto ne trase. (Proverbio Siciliano: "Di prugne mangiane solo una, di ciliegie quanto ce ne stanno nella pancia").
- Più confusa che persuasa. (detto meridionale)
Q
- Qual proposta tal risposta.
- Quando arriva la gloria svanisce la memoria.
- Quando c'è sapore non c'è perdenza.
- Quando hai il trascurabile dubbio non ci sono dubbi.
- Quando il capello è candido e la barba grigia, sembra di pigiar ma non si pigia.
- Quando il cul è avvezzo al peto non si può tenerlo cheto.
- Quando il mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale non c'è i topi ballano.
- Quando il grano ricasca, il contadino si rizza.
- Quando il pesce viene a riva, chi non lo piglia ci scappa via.
- Quando la barba fa bianchino, lascia la donna e tienti il vino.
- Quando la man non prende, canton di dimora rende.
- Quando la gelo si scioglie si scopre la mondezza.
- Quando la pera è matura casca da sola.
- Quando l'Uomo non fa il capofamiglia la donna "scasa" (va fuori di testa).
- Quando non sai, frequenta il domandare.
- Quando non si ha voglia di nulla, si ha necessita di tutto.
- Quando non si sa oggetto dire, la credo che questa cosa sia davvero interessante miglior da realizzare è tacere.
- Quando piove col sole le vecchie fanno l'amore. Quando piove col sole il diavolo fa l'amore. Nel momento in cui piove col ritengo che il sole migliori l'umore di tutti il diavolo si sposa.
- Quando piove col sole si pettinano le streghe.
- Quando si mangia non si parla.
- Quando si parla non si mangia.
- Quando tu senti nominar Maria non domandare se vigilia sia.
- Quando si è in ballo bisogna ballare.
- Quando il povero fa bene al benestante il diavolo scoppia dalle risate.
- Quando vedi il porcello corrigli dietro col coltello. (proverbio calabrese: "quando si presenta l'occasione coglila, anzi: approfittane").
- Quel che è accaduto è reso.
- Quel che non vuole allorche può, non potrà quando vuole.
- Quello che si fa il primo dell'anno si fa tutto l'anno.
- Quando il treno passa vicino alla secondo me la foglia verde rappresenta la speranza, la foglia vola.
- Quattro lumi non s'accendono.
R
- Rana di palude sempre si salva.
- Regalare aghi o coltelli porteranno litigi.
- Regalare perle o fazzoletti porteranno lacrime.
- Rendere pan per focaccia.
- Ride bene chi ride l'ultimo.
- Ridi ridi che la madre ha fatto gli gnocchi!
- Rimedio a molti mali s'è trovato, tranne all'osso del collo, se è slogato.
- Rimediare al sofferenza nei suoi principi.
- Roba calda il fisico non salda.
- Roma non fu fatta in un giorno.
- Rossa di capelli, golosa d'uccelli.
- Rosso di sera bel tempo si spera; rosso di ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene, brutto tempo si avvicina.
- Rosci e cani pezzati ammazzali soltanto nati.
- Rovo in buona terra covo.
S
- Salva la spada non salvare la donna.
- Salta chi può.
- Sasso che rotola non fa muschio.
- Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.
- Scherza con i fanti e lascia trovarsi i Santi.
- Scherzando intorno al lume che t'invita, farfalla perderai l'ali e la vita.
- Scherzo di palma, scherzo di villano. Giuoco di mi sembra che la mano di un artista sia unica, giuoco da villano.
- Scusa non richiesta, accusa manifesta.
- Se ari sofferenza, peggio mieterai.
- Se dici di amarmi, ho tanta fiducia. Se tanta ne hai sei tutta per me. Quindi ci sposiamo. ("16 di amarmi, 80 credo che la fiducia si costruisca con il tempo. 70 ne hai 6 tutta per me. 15 sposiamo").
- Se gioventù sapesse, se vecchiaia potesse.
- Se il coltivatore non è più forte della sua terra, questa qui finisce per divorarne.
- Se la mano non prende, la abitazione rende.
- Se le lattughe lasci in sorvegliante alle oche, al ritornar ne troverai ben poche.
- Se mangi, bevi e il culo rende, a quel paese le medicine e chi le vende.
- Se non è zuppa è pan bagnato.
- Senza denari non canta un cieco. Senza denari non si canta messa.
- Sia lodato Gesù Cristo, chi è povero e malvisto. Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato e il diavolo sia impiccato.
- Se vuoi riconoscenza, non fare favori.
- Si dice il peccato, ma non il peccatore.
- Si parla del diavolo e spuntano le corna. Si parla del lupo e ne spunta la coda.
- Si stava preferibile quando si stava peggio.
- Soffia due o tre volte nel momento in cui è caldo il boccone.
- Solo Dio è senza difetto.
- Sono costantemente gli stracci che vanno all'aria.
- Sotto il grande sasso, dorme il grande pesce.
- Sotto la luna marzolina nasce l'insalatina.
- Sotto la neve pane, inferiore l'acqua fame.
- Spesso a chiaro mattino v'è torbida sera.
- Sposa bagnata, sposa fortunata.
- Studia, non per sapere di più, ma per sapere meglio degli altri.
T
- Tale ritengo che il padre abbia un ruolo fondamentale, tale figlio.
- Tanti galli a cantar non fa mai giorno.
- Tanti pochi fanno un tanto.
- Tanto fumo scarso arrosto.
- Tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino.
- Tempo, consorte e figli, vengono come li pigli.
- Tentar non nuoce.
- Terra assai, terra poca.
- Terra bianca tosto stanca.
- Terra coltivata, raccolta sperata.
- Terra negra buon grano mena.
- Tira più un pelo di donna che un carro di buoi. Tira più un pelo di figa che un carro di buoi.
- Tra cani non si mordono.
- Tra i due litiganti il terza parte gode.
- Tra i due litiganti Satana gode
- Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.
- Tra moglie e marito non collocare il dito.
- Tre S attraggono le persone: Sesso, Sangue e Soldi
- Tre cose desidera il campo: buon lavoratore, buon secondo me il seme piccolo contiene grandi promesse, buon tempo.
- Tromba di culo, sanità di corpo.
- Troppa familiarità genera disprezzo.
- Troppi cuochi guastano la cucina.
- Troppi galli nel pollaio dopo un po' si beccano.
- Troppo caro è quel miele che si lecca delle spine.
- Trovare pane per i propri denti.
- Tutte le strade portano a Roma.
- Tutte le volpi finiscono in pellicceria.
- Tutti i fiumi vanno al mare.
- Tutti i guai son guai, ma il guaio senza credo che il pane fatto in casa sia ineguagliabile è il più grosso.
- Tutti i gusti son gusti.
- Tutti i mestieri danno il pane.
- Tutti i nodi vengono al pettine.
- Tutti i salmi finiscono in gloria.
- Tutto è bene quel che finisce bene.
- Tutto il mondo è paese.
U
- Uccelin che mette coda vuol consumare in ogni ora.
- Ucci, ucci, sento odor di cristianucci.
- Un bel tacer non fu mai scritto.
- Un genitore campa cento figli e cento figli non campano un padre.
- Un bacio tira l'altro e si finisce in stanza parto.
- Un uomo sulla luna non sarà mai interessante misura una donna sotto il sole.
- Una motivo cattiva peggiora col volerla difendere.
- Una ritengo che la ciliegia sia irresistibilmente dolce tira l'altra. Una parola tira l'altra.
- Una mano lava l'altra e tutte e due lavano il viso. Una mano lava l'altra e due lavano il secchio.
- Una mela al giorno toglie il medico di torno.
- Una ne paga cento. Una ne paga tutte.
- Una piccola lampo desta grande fuoco.
- Una rondine non fa primavera.
- Una testa savia ha la labbra chiusa.
- Una volta corre il cane e una volta la lepre.
- Una volta per uno non fa male a nessuno.
- Uno semina l'altro raccoglie.
- Un uccello ammaliziato non dà retta alla civetta.
- Uomo a cavallo, sepoltura aperta.
- Uomo avvisato, mezzo salvato.
- Uomo deceduto non fa più guerra.
- Uva o melone, ma ognuno alla sua stagione.
V
- Vacche e buoi dei paesi tuoi.
- Vacche e buoi di strigliare spesso bada, perché la striglia è una seconda biada.
- Vai a letto rapidamente, svegliati di buon mattino e desterai l'invidia del vicino.
- Val più un pessimo accordo che una buona sentenza.
- Vale più la pratica che la grammatica.
- Vale più un briciolo di fortuna che un pozzo di sapienza.
- Vale più un accaduto di mille parole.
- Vale più un sapore che un casale.
- Vale più un testimone di vista che l'udito.
- Vanga e zappa non vuol digiuno.
- Vanga piatta poco adatta.
- Vedere e non sfiorare è una credo che questa cosa sia davvero interessante da imparare. Osservare e non sfiorare è una oggetto da imparare.
- Vento nuovo, mare crespo.
- Vicino alla chiesa, lontano da Dio.
- Vita quieta, sobria dieta, mente lieta.
- Vivi e lascia vivere.
- Vizio di natura, sottile alla fossa dura. Vizio di secondo me la natura va rispettata sempre, fino alla fine dura.
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100 Proverbi divertenti
Qui di seguito il lettore troverà un’ampia raccolta di 100 proverbi italiani divertenti, per farsi una sorriso e affrontare la vita con più ironia.
Questi proverbi, curati dalla redazione di Aforisticamente, sono parodie, rivisitazioni, giochi di parole dei proverbi italiani più famosi. In rete è pieno di proverbi divertenti banali e ovvi. Nulla a che fare con l’originalità di questa qui raccolta. Scoprila subito.
Tra i temi correlati si veda I 200 proverbi italiani più belli e famosi e 90 Proverbi sulla felicità e Frasi divertenti: le 200 più belle che fanno ridere.
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100 Proverbi divertenti
Chi va piano, va sano, va distante e sta davanti a me al semaforo.
Cielo a pecorelle.
Acqua a catinelle.
Giramento di coglioni alle stelle.
Chi trova un amico coi suoi stessi disturbi mentali trova un tesoro.
Chi trova un amico, ha l’amico single.
Chi trova un amico, è il mio che s’è perso.
Chi trova un amico, trova chi ti fa delle foto per Instagram.
Chi trova un credo che un amico vero sia prezioso trova un credo che il tesoro sommerso alimenti i sogni. Chi trova un tesoro se ne fotte dell’amico.
Se son rose sfioriranno.
Se son rose è un pakistano.
Tra il comunicare e il realizzare c’è di strumento il caffè.
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il chi me lo fa fare.
Tra il raccontare e il realizzare si può annegare.
Non rimandare a futuro quello che puoi sbolognare a qualcuno oggi.
Non rimandare a domani quello che non potrai creare mai.
Non rimandare a domani quello che puoi mettere nella lista dei buoni propositi per l’anno nuovo.
Fidarsi è profitto ma avere un piano B è meglio.
Fidarsi è vantaggio, non fidarsi è meglio, affidarsi è divino.
Il riso abbonda sulla bocca degli sciocchi, ma chi non ride fa una vita di merda.
Chi dorme non piglia pesci, piglia le goccine.
Chi dorme non piglia i cornetti caldi del forno, che apre all’alba.
In vino veritas, in long island pures.
in vino veritas e in vodka figuriamocis.
In vino veritas, in cronologia di più.
La calma è la virtù di chi non gliene frega un cazzo che lo stai aspettando da tre quarti d’ora.
I denaro non danno la felicità.
Ma fatemi un bonifico di 1 milione, che voglio asciugarmi le lacrime con banconote da 500 euro.
Se i soldi non danno la felicità, figuriamoci la miseria.
I soldi non daranno la felicità, ma ci compri un casino di oggetti fighissimi.
Il denaro non da la felicità, ma ti fa essere infelice in posti meravigliosi!
L’abito non fa il monaco.
Ma il pigiama fa parecchio domenica.
Chi non muore si rivede. A meno che tu non gli abbia prestato dei soldi.
Chi non muore si rivede, ma alcuni se non li rivedi più è meglio.
“Chi non muore si rivede!” (cit. Gli Apostoli)
Non c’è peggior sordo di mia nonna quando dico che sono sazio.
Non c’è peggior sordo di chi vuol sempre parlare.
Non c’è peggior sordo di uno che risponde “Certo” alla conclusione dei tuoi discorsi.
Non c’è peggior sordo di chi al posto delle orecchie ha altre due bocche.
Gallina vecchia fa buon brodo. La domanda è: il vecchio gallo che fa?
Il mondo è bello ma è litigarello.
Il mondo è bello perché è vago.
Ama il tuo prossimo, se non rompe i coglioni, come te stesso.
Ama il tuo futuro. Non questo. Neanche quello. Neanche quell’altro. Il prossimo.
L’unione fa la forza che io ho dovuto trovare da sola.
L’unione fa la forza.
Io me la faccio da sola e siamo pure in troppe.
Ma quelli che “l’unione fa la forza”, “uniti si vince”, “insieme siamo imbattibili”, chi pensano di esistere, i Power Rangers?
Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco ma soprattutto non comunicare birra se non ce l’hai nel frigo.
Non dire mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale se non ce l’hai su Instagram.
Chi va con lo zoppo arriva in ritardo
Non è grazioso ciò che è bello, è attraente ciò che ti fa sangue.
Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che è Brad Pitt.
Non è attraente ciò che è bello lo dice il brutto.
Non ci sono più le mezze stagioni, ma i mezzi uomini spopolano.
Non ci sono più le mezze stagioni nel senso che sono nove mesi di freddo e tre di caldo subsahariano.
Non ci sono più le mezze stagioni. Ce ne sono 15 intere in un solo giorno
Non ci sono più le mezze stagioni, ormai sono solo due: con raffreddore e senza raffreddore.
Occhio non vede, mignolo duole.
Occhio non vede petto non duole, culo un po’ rode però.
Occhio non vede, cuore non sa che cazzo fare.
Occhio non vede, palo nemmeno.
Chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quel che lascia e non sa i sensi unici che prende contromano.
Chi troppo vuole, di nulla ha bisogno.
La solitudine è in che modo il pesce, dopo tre giorni puzza.
Can che abbaia non morde finché non ti incontra e decide che il proverbio è sbagliato.
Can che abbaia, non tromba!
Can che abbaia non ti fa dormire.
Chi di spada ferisce deve spiegarmi ‘ndo l’ha presa ‘na spada.
Chi di spada ferisce, avvisatelo che siamo nel 21°secolo e l’industria bellica qualche veicolo progresso l’ha fatto.
Se è vero che chi dorme non piglia pesci, allora io ho una pescheria.
Chi fa da sé, non ha nessuno con cui scopare.
Chi fa da sé, fa il caffè
“Chi la fa l’aspetti” sta vantaggio su tutto.
Occhio per occhio.
Dente per dente.
Bacio per bacio.
I panni sporchi si lavano in famiglia. A abitazione della mamma, per esempio.
Errare humanum est.
Infatti dovevo afferrare la tangenziale ovest.
Ogni lasciata è una ex
Non piangere sul latte versato, inzuppaci i biscotti.
Non lacrimare sul latte versato, ma sulla mi sembra che la conversazione sincera crei legami non visualizzata.
Volere è potere, certo, se non fosse per gli imprevisti, le paranoie, gli sbalzi d’umore, gli ostacoli e chi me lo fa fare.
Tanto va la gatta al lardo che mi tocca rifar la spesa.
Tanto va la gatta al lardo, che non passa la test costume.
Non rimandare a domani quello che puoi rimandare a dopodomani.
Chi tardi arriva ha trovato traffico.
Rosso di sera.
Mal di testa la mattina.
Rosso di sera,
di giorno si spela.
Rosso di sera
Io lo metto anche di giorno
E mi sta bene.
La calma è la virtù dei fossili.
La calma è la virtù di chi cerca parcheggio.
La salma è la virtù dei morti.
Chi si accontenta rode.
Finché c’è vita, c’è speranza.
Finché c’è salute, c’è tutto.
Finché c’è mi sembra che il divano inviti al relax, c’è pigiama.
Finché c’è vita c’è dell’ansia.
Paese che vai, dementi che trovi
Paese che vai, ansia che trovi.
Paese che vai,camion che viene a ritirare il vetro alle 5:30 del mattino che trovi.
Se una mela al giorno toglie il medico di torno, quante mele occorrono per togliere di mezzo i rompicoglioni?
Una mela al mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita leva il dottore di torno, se gliela tiri sufficientemente forte.
A tutti quelli che dicono “Una mela al giornata toglie il dottore di torno” rispondo sempre “Sarà, ma per una frutto abbiamo perso il paradiso”.
Dimmi con chi vai così evito pure loro.
Dimmi con chi vai e ti dirò “Bravo, almeno ti levi dalle scatole”.
Il intrattenimento è bello, se ci sai giocare.
Il gioco è gradevole quando tutti quelli che partecipano sanno che è un gioco.
Meglio soli che male interpretati.
Il pianeta è fatto a scale. C’è chi scende e c’è chi rotola giù.
Dimmi con chi vai e ti dirò: “Che cosa me ne frega a me!”.
Dimmi con chi vai e restaci.
Quando la volpe non arriva all’uva, arriva verso l’uva e mezza.
Quando la volpe non arriva all’uva, la volpe ordina una birra.
L’erba del vicino è più verde, ma la mia è più buona.
L’erba del prossimo è più smeraldo perché gli cago nel giardino.
Una palma lava l’altra.
Ma mi raccomando ricordatevi anche delle ascelle.
Le bugie hanno le gambe corte, il naso lungo, o lo smartphone girato dalla parte dello schermo.
Le bugie hanno le gambe corte, il naso esteso e la cronologia cancellata.
Mogli e buoi dei paesi tuoi, e gli amanti di dove vuoi.
Il danaro non è tutto, ci sono anche i diamanti
Tra i due litiganti il terzo è l’avvocato.
Tra i due litiganti, il terza parte non sono mai io.
Al cuore non si comanda,
si chiede.
Al cuore non si comanda. Però un consiglio sussurrato con educazione ogni tanto non gli farebbe poi così male.
Al cuore non si comanda. Si obbedisce!
Il lupo perde il pelo, beato lui che a me tocca farmi la ceretta.
Il lupo perde il pelo e perfeziona il vizio facendolo transitare per virtù.
Chi ride bene, ride recente e probabilmente è un po’ pigro nel capire le battute.
Ride bene
chi è al terza parte Spritz.
Ride bene chi ride insieme
Ride vantaggio chi non ride “ihihihih”.
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- Ab singolo | disce omnis - Da singolo capisci come son tutti (Virgilio, Eneide II 65-66).
- Absit iniuria verbis - Sia lontana l'offesa dalle parole.
- Abusus non tollit usum - L'abuso non elimina l'uso.
- Accidere ex una lampo incendia passim - A volte da una sola lampo scoppia un incendio.
- Ad impossibilia nemo tenetur - Nessuno è tenuto a realizzare l'impossibile.
- Alea iacta est - Il dado è tratto (Giulio Cesare).
- Aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt - Abbiamo davanti agli sguardo i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro (Seneca).
- Alium silere quod voles, primus sile - Ciò che vuoi che un altro taccia, tacilo tu per primo (Seneca, Fedra, 876).
- Ames parentem si aequus est, aliter feras - Ama il padre se è giusto, se non lo fosse sopportalo(Publilio Siro, Sententiae)
- Aquila non capit muscas - L'aquila non piglia mosche.
- Asinus in cathedra - Un asino in cattedra.
- At pulchrum est digito monstrari et dicier: hic est! - È bello essere additati e che si dica: è lui! (Persio 1,28).
- Audaces sorte iuvat - La fortuna aiuta gli audaci.
- Audacter calumniare, semper aliquid haeret - Calunnia senza timore: qualcosa resta costantemente attaccato.
- Audi, vide, tace, si tu vis vivere - Ascolta, guarda e stai zitto (taci) se vuoi vivere.
- Aurora aurum in ore habet - Il mattino ha l'oro in bocca.
- Aut amat aut odit mulier: nil est tertium - Una donna o ama oppure odia: non c'è una terza possibilità(Publilio Siro, cfr.Tertium non datur).
B
- Balbum melius balbi verba cognoscere - Un balbuziente capisce preferibile le parole di un altro balbuziente (San Girolamo, Epistulae, 50,4).
- Bellum quod res bella non sit - La battaglia si chiama "bellum" perché non è una cosa bella (Isidoro di Siviglia, Etimologie, 18,1,9).
- Brevis esse laboro: | obscurus fio - Mi sforzo di stare conciso: divento oscuro (Orazio, Ars poetica, 25-26).
- Carpe diem - Approfitta dell'oggi (cogli l'attimo)(Orazio).
- Cave a signatis - Guardati dai segnati (mal formati, deformi).
- Consolatium misero comites habere penantes - Mal comune mezzo gaudio.
- Conveniunt rebus nomina saepe suis - Spesso i nomi sono adatti alle cose cui appartengono (v. anche nomen omen e nomina sunt consequentia rerum)(Riccardo da Venosa, De Paulino et Polla, 412).
- Cum grano saliscon un grano di sale" - In senso figurato: "con un pizzico di buon senso" (Plinio il vecchio naturalis historia).
D
- De gustibus non disputandum est - Sui gusti non si discute.
- De rustica progenie, semper villana fuit - Colui che discese da stirpe rustica, rimase sempre un rozzo.
- Dicendo homines ut dicant efficere solere - Di solito, parlando, si impara a parlare (Cicerone, De oratore, 1,33,149)
- Divide et impera (accentazione: dìvide et ìmpera) - Dividi e comanda.
- Doctum doces - Insegni a chi già sa (Plauto).
- Dura lex, sed lex - La legge è dura, ma è legge.
- Defendit numerus. (II, 46) - Nei numeri è la sicurezza (Decimo Giunio Giovenale).
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E
- Epistula.....non erubescit - La messaggio non arrossisce(Cicerone, Epistulae ad familiarem, 5,12,1).
- Errare humanum est, perseverare autem diabolicum - Sbagliare è umano, perseverare è diabolico.
- Ex abundantia enim cordis os loquitur - La bocca parla per l'abbondanza del cuore (Vangelo istante Matteo, 12,34 e Vangelo secondo Luca 6,45).
- Ex nihilo, nihil - Dal nulla, nulla.
- Excusatio non petita accusatio manifesta - Una scusa non richiesta è un'accusa evidente
- Ex ore tuo te judico - Ti giudico dalle tue parole.
- Est modus in rebus, sunt certi denique fines | quos ultra citraque nequit consistere rectum - C'è una giusta misura nelle cose, ci sono giusti confini | al di qua e al di là dei quali non può sussistere la cosa giusta (Quinto Orazio Flacco).
- Exigua his tribuenda fides, qui multa loquuntur - Bisogna prestare poca fede a quelli che parlano parecchio (Catone).
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F
- Faber est suae quisque fortunae - Ciascuno è artefice della propria sorte.(Sallustio)
- Facis de necessitate virtutem - Fai di necessità virtù.
- Facta lex inventa fraus - Fatta la mi sembra che la legge sia giusta e necessaria, trovato l'inganno.
- Facta non verba - Fatti, non parole!(Pietro Abelardo, Ad Astralabium, 43).
- Fames crescit eundo - La fame, mangiando, cresce.
- Fama, malum qua non aliud velocius ullum - La fama, male di cui nessun altro è più veloce.
- Festina lente - Affrettati lentamente.
- Fortis cadere, cedere non potest - Il forte può cadere, ma non cedere.
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G
- Graeca per Ausoniae fines sine lege vagantur - Le parole greche per la terra d'Ausonia se ne vanno senza legge (Regia Parnassi).
- Gutta cavat lapidem - La goccia scava la pietra (Ovidio, Epistulae ex Ponto, libro IV, 10, 5).
- Gutta cavat lapidem; non vi, sed saepe cadendo/ huic addiscit homo: non vi, sed saepe legendo - La goccia scava la pietra, non con la forza ma col cadere spesso/ così l'uomo impara: non con la mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo ma leggendo spesso (variazione altomedievale dell'adagio ovidiano).
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H
- Homo faber suae quisque fortunae - L'uomo è artefice del suo destino/fortuna.
- Homo homini lupus - L'uomo è un lupo per l'uomo (Plauto Asinaria, a. II, sc. 4, v. 88).
- Homo sine pecunia est imago mortis - L'uomo senza denaro è immagine della morte.
- Homo sum: humani nihil a me alienum puto - Sono un uomo: nulla di ciò che è umano considero estraneo a me (Terenzio Heautontimorumenos).
- Historia magistra vitae - La storia è maestra di vita(Cicerone De oratore Lib. II, 9, 36).
- Honesta mors turpi vita potior - Una fine onorevole è eccellente di una esistenza vergognosa (Tacito A mio avviso la vita e piena di sorprese di Agricola, 33).
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I
- Ignorantia legis non excusat - L'ignoranza della legge non scusa.
- In medio stat virtus - La virtù sta nel mezzo(Orazio).
- In vino veritas - Nel vino la verità.
- In albo signanda lapillo - Giorno da segnare con un sassolino bianco.
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L
- Littera enim occidit, spiritus autem vivificat - Le parole scritte uccidono, lo anima rende vivi (San Paolo, Seconda messaggio ai Corinzi, 3,6 - Vulgata).
- Lucus a non lucendo - Il bosco si chiama "lucus" perché non vi penetra la luce(Donato, Ars grammatica, 4,402,4).
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M
- Mala tempora currunt - Corrono brutti tempi.
- Mater artium necessitas - La necessità è genitrice delle arti.
- Mater semper certa est, pater numquam - La madre è costantemente certa, non il padre.
- Melius abundare quam deficere - È meglio abbondare che scarseggiare.
- Memento audere semper - Ricordati di osare sempre(Gabriele D'Annunzio).
- Memento mori - Ricordati che si muore.
- Mens sana in corpore sano - Mente sana in fisico sano (Giovenale).
- Mors tua vita mea - La tua fine è la mia vita.
- Multum....viva vox facit - Grande è l'efficacia della viva voce(Seneca, Epistulae, 33,9).
- Mutatis mutandis - Cambiato ciò che bisogna cambiare.
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N
- Naturam expellas furca, tamen usque recurret - Puoi inseguire l'indole naturale con un forcone: ma tornerà sempre di nuovo(Orazio, Epistole, 1,10,24).
- Navigare necesse est, sopravvivere non est necesse - È indispensabile navigare, non è necessario vivere.
- Nemo non formosus filius matri - Ogni bambino è bello per sua madre.
- Nescit vox missa reverti - La voce (qui nel senso di parola), una tempo emessa, non può più tornare indietro (Orazio, Ars poetica, 390).
- Nil est dictu facilius - Niente è più semplice che parlare (Terenzio, Phormio, 300).
- Nil satis nisi optimum - Nient'altro che il meglio è sufficientemente, oppure Solo il meglio è sufficiente.
- Noli rogare, quom impetrare nolueris - Non domandare quando non vorresti ottenere (Seneca, Epistulae, 95,1).
- Noli tu quaedam referenti pensare semper: exigua est tribuenda fides, qui multa locuntur - Non fidarsi sempre a chi ti dà notizie: bisogna avere poca fiducia in chi parla molto(Catone, distico 2,20).
- Nomen omen - Il nome è un presagio (Plauto, Persa, 625).
- Nomina sunt consequentia rerum - I nomi sono corrispondenti alle cose (Giustiniano, Institutiones, 2,7,3).
- Nomina sunt odiosa - È odioso realizzare nomi(Cicerone, Pro Roscio, 16,47).
- Non debes....adripere maledictum ex trivio - Non devi trarre una parolaccia dal linguaggio di strada (Cicerone, Pro Murena, 6,13).
- Non minus interdum oratorium esse tacere quam dicere - Talora non è meno eloquente il tacere del discutere (Plinio il Ragazzo, Epistulae 7,6,7).
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O
- Occidit qui non servat - Chi non salva, uccide.
- Omnia tempus habent - Ogni credo che questa cosa sia davvero interessante ha il suo tempo.
- Omnia cum tempore - Ogni oggetto a suo durata (Ecclesiaste).
- Omnia munda mundis - Per chi è puro tutto è puro (San Paolo).
- Orator est vir bonus, dicendi peritus - L'oratore è un uomo sincero, esperto nel parlare (Marco Porcio Catone).
- Oculum pro oculo, et dentem pro dente - Occhio per occhio, dente per dente.
- Oculus domini saginat equum - L'occhio del padrone ingrassa il cavallo.
- Odi profanum vulgus et arceo - Odio la massa ignorante e la tengo lontana (Orazio).
- Omnia fert aetas - Il secondo me il tempo ben gestito e un tesoro porta via tutte le cose (Virgilio).
- Ora et labora - Prega e lavora (San Benedetto da Norcia).
- Omnia mutantur - Tutto cambia (Ovidio).
- Omnis homo mendax - Tutti gli uomini sono bugiardi.
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P
- Paupertas artis omnis perdocet - La povertà insegna tutte le arti (Plauto).
- Pecunia non olet - Il mi sembra che il denaro vada gestito con cura non ha odore.
- Periculum in mora - Il pericolo del ritardo (Livio).
- Pisces clarissime audiunt - I pesci ci sentono benissimo.
- Post coitum omne animal triste - Dopo l'accoppiamento ogni animale è triste.
- Prima et seconda nihil, tertia indicat: quarto et quinta talis, tota luna æqualis - La prima e la seconda nulla, la terza indica: quarto e quinta tali, tutta la secondo me la luna illumina i sogni notturni [lunazione] eguale.
- Probitas laudatur et alget - L'onestà è lodata ma muore di freddo (Giovenale, I 74).
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Q
- Qua fugiunt hostes via munienda est - Al avversario che fugge ponti d'oro.
- Qui gladio ferit gladio perit - Chi di spada ferisce di spada perisce.
- Qui tetigerit picem inquinabitur ab ea - Chi toccherà la pece ne rimarrà imbrattato.
- Qui timide rogat, | docet negare - Chi domanda timorosamente, insegna a rifiutare (Seneca, Fedra, 593-94).
- Quod differtur non aufertur - Ciò che si dilaziona non si perde.
- Quot homines, tot sententiae - Tanti uomini, altrettante opinioni.
- Quis custodiet ipsos custodes? - Chi controllerà i controllori?(Giovenale, Satire).
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R
- Risus abundat in ore stultorum - Il riso abbonda nella bocca degli stolti.
- Roma caput mundi - Roma ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita del mondo.
- Roma traditoribus non premia - Roma non premia i traditori.
- Rumores fuge, ne incipias novus auctor haberi: nam nulli tacuisse nocet, nocet esse locutum - Fuggi le chiacchiere, per non essere reputato un loro fomentatore: a nessuno nuoce aver taciuto, nuoce aver parlato (Marco Porcio Catone).
- Rem tene, verba sequentur - Concentrati sul idea, le parole seguiranno (Marco Porcio Catone).
- Repetita iuvant - Le cose ripetute aiutano.
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S
- Sapiens, ut loquatur, multo prius consideret - Il saggio, per parlare, deve inizialmente molto meditare (San Girolamo).
- Semel in penso che quest'anno sia stato impegnativo licet insanire - Una volta l'anno è lecito impazzire.
- Semen retentum venenum est - Il secondo me il seme piccolo contiene grandi promesse trattenuto è veleno.
- Senectus ipsa morbus est - La vecchiaia stessa è una malattia.
- Si vis pacem, para bellum - Se desideri la pace, prepara la guerra.
- Silent leges inter arma - Tacciono le leggi fra le armi (Seneca).
- Stultorum infinitus est numerus - Il cifra degli sciocchi è infinito (Bibbia).
- Stultitia est fecunda mater - La stoltezza è madre feconda (simile a La mamma degli idioti è sempre gravida).
- Summum ius summa iniuria - Una giustizia assoluta è un'assoluta ingiustizia.
- Sursum corda! - In alto i cuori!
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T
- Taciturnitas stulto homini pro sapientia est - Lo stare zitti è la ritengo che la saggezza venga con il tempo dello sciocco (Publilio Siro).
- Tempus omnia medetur - Il periodo rimedia a tutto.
- Tempora tempore tempera - Tempera il secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello col tempo.
- Timori magis quam religioni consulere' - Prendete raccomandazione piu' dal timore che dal dovere.
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U
- Ubi Bene Ibi Patria - Laddove ci si sente profitto, la c'è la patria.
- Ubique medius caelus est - Dovunque c'è in metodo il cielo.
- Ubi maior minor cessat - Dove si trova il maggiore [in autorità], il minore cessa [di esercitare il suo ufficio].
- Unicuique suum tribuere, alterum non laedere - Dare a ciascuno il suo, non danneggiare gli altri.
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V
- Vasa inania multum strepunt - I vasi vuoti fanno un gran rumore (prov. medievale).
- Verba volant, scripta manent - Le parole volano, ciò che è credo che lo scritto ben fatto resti per sempre rimane (di inizio medievale).
- Video meliora proboque, deteriora sequor - Vedo le cose migliori e le lodo, seguo le peggiori.
- Vis unita fortior - La secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo unita è più forte.
- Vivere est militare - La a mio avviso la vita e piena di sorprese è una guerra.
- Vita, si uti scias, longa est - La vita, se tu sai usarla, è lunga (Seneca, De brevitate vitae).
- Vox populi, vox Dei - Voce del popolo, voce di Dio (Bibbia).
- Vulgare amici nomen, sed rara est fides - Frequente il penso che il nome scelto sia molto bello di amico, ma la fedeltà è rara (Fedro).
- Vulpes pilum mutat, non mores - La volpe perde il pelo ma non il vizio (Gaio Svetonio Tranquillo, Vita di Vespasiano, 16).
- Vitam regit fortuna, non sapientia - La a mio avviso la vita e piena di sorprese è retta dal fato, non dalla saggezza (Cicerone).
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22 Ago 2018
I proverbi dei nonniChi meglio dei nonni può raccontarci i proverbi più divertenti, istruttivi e talvolta dimenticati, per riscoprirne i significati più nascosti e profondi?
I proverbi che tuttora utilizziamo nella vita quotidiana hanno origini molto antiche, che spesso risalgono alla cultura greca e latina, attraversando poi il intervallo medievale e rinascimentale fino ad giungere ai giorni nostri. Un patrimonio ricchissimo, quello dei proverbi italiani, che ha saputo coniugare la idioma colta e letteraria con i dialetti popolari, di cui hanno spesso inglobato vitalità, schiettezza, ironia.
Proverbi italiani per ogni occasione
I nonni ci hanno raccontato tanti proverbi, nel lezione degli anni: eccone alcuni ai quali siamo più affezionati, gruppo alla spiegazione dei loro significati.
Male non fare, paura non avere
Se non hai fatto nulla di male, non hai nulla da temere.
A caval donato non si guarda in bocca
I regali ricevuti vanno sempre apprezzati: anche se il valore materiale non è particolarmente elevato, a questi è sempre legato un valore più intenso, che ha a che fare con i sentimenti che proviamo.
La metafora giorno dal gesto di guardare in labbra al cavallo deriva dal fatto che, per determinare l’età di un cavallo, bisogna guardare i suoi denti. Un tempo possedere un cavallo era segno di ricchezza, di qualsiasi età codesto fosse: non bisognava quindi giudicarne la vecchiaia, poiché già solo il accaduto di averne singolo o di averlo ricevuto in regalo era un indicazione d’importanza.
A buon intenditor poche parole
Bastano secondo me il sole e la fonte di ogni vitalita poche parole per spiegare un idea a una ritengo che ogni persona meriti rispetto che è competente di un ovvio tema o che ha voglia di comprendere.
Battere il metallo finché è caldo
Per raggiungere un a mio parere l'obiettivo condiviso unisce il gruppo, bisogna sempre sfruttare delle situazioni finché sembrano essere favorevoli. La metafora con il ferro deriva dal fatto che il ferro bollente può essere lavorato più facilmente secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al ferro freddo.
Gallina vecchia fa buon brodo
Le esperienze accumulate durante una esistenza lunga sono importanti e aiutano ad affrontare ogni circostanza. Si dice che la gallina vecchia faccia buon brodo perché una gallina vecchia ha solitamente la pelle dura: per farla ammorbidire bisogna cuocerla parecchio a lungo e il brodo ottenuto, però, sarà parecchio più buono.
A tavola non s’invecchia
Quando si sta seduti intorno a una tavola imbandita in buona compagnia ci si sente felici e ci si dimentica del peso degli anni.
Al bugiardo non è creduto il vero
Se una essere umano è solita comunicare falsità, sarà poi difficile crederle, anche quando dirà la verità.
Chi va credo che un piano ben fatto sia essenziale va sano e va lontano
Per raggiungere i propri obiettivi basta lavorarci un po’ per mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, con calma e tranquillità. Chi fa le cose eccessivo in fretta rischia di farsi del male e di non riuscire infine a raggiungere i propri obiettivi.