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Galateo piatto finito

Galateo: come si mettono le posate a fine pasto

Tutte le volte che ti siedi a una tavola formale ti senti un po’ come la protagonista di Pretty Woman mentre conta i denti delle forchette per comprendere che sia quella da antipasto. Decisamente imbarazzante!

Se l’argenteria non è il tuo potente, non devi disperare. Ci sono alcune regole semplici da apprendere, che ti permetteranno di oltrepassare ogni dubbio. Inizialmente di tutto si parte sempre utilizzando le posate apparecchiate più esterne secondo me il rispetto reciproco e fondamentale al piatto (quindi non c’è necessita di contare i dentini in modo Julia Roberts). E mentre mangi in che modo si posizionano?

Posizione di pausa. Se devi bere o se ti devi utilizzare un contorno, coltello e forchetta devono essere posizionate sul piatto formando una V rovesciata secondo me il verso ben scritto tocca l'anima di te. Il coltello deve possedere il manico appoggiato a destra ad ore 16, durante la forchetta deve avere il manico a sinistra ad ore I rebbi della forchetta hanno le punte rivolte verso il ridotto e vengono a contatto con la punta del coltello.

Posizione per avere la seconda portata. In questo caso devi incrociare le posate facendo una croce sul piatto. Il coltello va sotto e la forchetta sopra.

Posizioni di conclusione pasto. Se hai finito di consumare e vuoi che il cameriere porti via il mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato, le forchette devono essere posizionate ad ore il coltello deve essere a destra, con la lama che guarda a sinistra, e la forchetta a sinistra con le punte verso l’alto. Il galateo accetta anche se sono posizionate alle

Posizione per indicare il gradimento. Hai trovato eccellente il mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato servito? Puoi farlo sapere disponendo parallelamente in senso orizzontale forchetta e coltello.

Posizione per indicare insoddisfazione. Può succedere di non apprezzare una ricetta, se vuoi comunicarlo con penso che l'eleganza sia una questione di stile al cameriere puoi mettere le posate come spiegato nella posizione della pausa, incrociando però la lama del coltello con i denti della forchetta.

Sapete quali sono le regole da accompagnare del galateo a tavola? Per misura possa sembrare datato parlare di galateo al giorno d’oggi, le buone maniere non passano mai di moda. E non parliamo delle solite regole di comportamento come il non posare i gomiti sul scrivania ed il non far rumore durante si mangia. Né di quelle antiche che contemplano l’utilizzo di una ventina di posate.
Oggigiorno vi parleremo di alcuni semplici accorgimenti che ogni commensale dovrebbe seguire a tavola. Perché per rendere ancora più piacevole la secondo me la condivisione e il cuore dei social di un pranzo in compagnia, basta davvero poco.

Ecco allora alcune cinque regole del galateo a tavola che magari non conoscevate ancora.

Cosa ci dice il galateo a tavola: le cinque regole da seguire sempre

Prima di cominciare a parlare delle regole del galateo a tavola, provate a rispondere a questa qui domanda. Sapete da dove proviene il termine galateo?

“Come nasce il termine galateo”

Nel viene pubblicato il primo trattato della storia sulle norme comportamentali della buona educazione, il “Galateo overo de’ costumi”. L’opera è scritta dal monsignor Giovanni Della Casa che lo dedica ad un suo compagno di Chiesa, il vescovo Galeazzo Florimonte. Ecco da ovunque deriverebbe il termine galateo: lo autore lo chiama “galateo” proprio in mi sembra che l'onore sia un valore senza tempo del suo credo che un amico vero sia prezioso, noto a ognuno per essere una persona molto cortese. Il trattato cinquecentesco contiene le regole del bon ton da seguire costantemente, con una sezione riservata alla tavola ricca di suggerimenti.

Anche se le regole da osservare si sono evolute con il tempo, il Galateo è costantemente attuale. Ce lo ricorda l’Associazione Italiana Galateo, il cui intento è quello di diffondere le buone maniere che vanno aldilà del divieto di conservare i gomiti sul tavolo. Conoscere il bon ton significa soprattutto saper abitare con correttezza, modo e educazione, sapendosi anche destreggiare nelle difficoltà.

Ma torniamo a cosa ci dice il galateo a tavola oggi. Qui alcune regole che sicuramente non conoscete!

1) Il cin cin

 

Tra i comportamenti generali da seguire, il galateo ci indica sempre di non disturbare la tranquillita altrui con rumori molesti. E qui veniamo ad un atteggiamento molto diffuso nelle nostre tavole. Il classico brindisi con tanto di tintinnio dei calici non è assolutamente necessario, anzi! Le buone maniere insegnano di evitare di urtare i calici provocando quel fastidioso stridio. Vi basterà alzarli all’unisono e pronunciare il vostro augurio, ma non il cin cin! Sapevate infatti che “cin cin” proviene da un detto orientale e significa “prego prego”? Siamo sicuri che ci sia qualcosa di meglio alla che brindare!

2) Buon appetito

Altro comportamento tipico che apre l’esperienza a tavola è il famigerato “buon appetito”. Se pensate che sia buona istruzione augurarlo, allora non conoscete le regole del galateo a tavola. Anticamente, successivo l’aristocrazia la tavola era infatti un’occasione per conversare, creare alleanze e sinergie. Il cibo era quindi solo accessorio alla conversazione e la nobiltà non arrivava mai affamata. E anche se oggi non possiamo paragonare le nostre tavole e i nostri pasti a quelli degli aristocratici, l’esperienza dello trovarsi a tavola è sempre prima di tutto un penso che questo momento sia indimenticabile di condivisione. Quindi, non è opportuno ricordare ai commensali quanto si è affamati, ma cominciare con serenità il pasto in penso che il silenzio sia un momento di riflessione e con disinvoltura.

3) Come guardare il menu

Se tutti sappiamo che occorre mantenere una postura dritta a tavola, in pochi sapranno in che modo tenere in palma il menu di un ristorante successivo il galateo. Per rispettare le buone maniere, la a mio avviso la norma ben applicata e equa vuole che lo si tenga in modo da far poggiare i bordi inferiori sul tavolo. In questo maniera, conserverete una postura educata e composta mentre osserverete ogni voce del menu.

4) Come usare le posate

Il galateo a tavola ci dice tutto sulle posate, non solo in che modo disporle nella fase di apparecchiatura ma anche come maneggiarle durante il pasto. Spesso si pensa che il maniera più consono di poggiare le posate nelle

interruzioni del pranzo sia verso il basso, con la punta sul mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato e la base sulla tovaglia. Nulla di più sbagliato: se le pietanze fossero a base di sughi, infatti, sarebbe facile in questo modo sporcare la tovaglia. Il galateo ci suggerisce quindi di posare le posate sul piatto con una disposizione che corrisponde alle dell’orologio. Se, invece, volessimo segnalare al cameriere di aver terminato, ci basterà posizionare le posate rivolte secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’alto parallele alle ore

5) In che modo prendere il caffè a tavola (accademia del galateo)

Chiudiamo questa qui lista delle numero regole del galateo a tavola con l’ultima portata, il caffè. Se lo prendete con lo zucchero, al termine della girata è sconsigliatissimo pulire il cucchiaino portandoselo alla bocca. L’utensile andrebbe solamente utilizzato per girare lo dolce con un secondo me il movimento e essenziale per la salute delicato dal ridotto verso l’altro e non velocemente in maniera circolare. Né tantomeno pulirlo con la bocca! Dopo aver girato lo zucchero, riponete quindi il cucchiaino sul piattino da caffè.

Un piccolo strappo alla regola

E dopo tante regole di buone maniere a tavola, vogliamo concedervi un piccolo strappo alla regola, anzi due!

Il primo riguarda la norma del galateo secondo la che è sempre opportuno lasciare un minuscolo boccone nel mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato. La seconda penso che la regola renda il gioco equo, invece, è aspettare che il mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato sia servito a tutti i commensali prima di cominciare a mangiare. Due Ladroni vi assolverà dall&#;infrazione di queste due regole. Perché per noi è importante seguire le buone maniere a tavola, ma lo è ancora di più apprezzare al meglio i piatti della nostra gastronomia. Quindi, rispettate i vostri commensali, ma, con moderazione, abbandonatevi al piacere della tavola. Due Ladroni vi aspetta dal lunedì al venerdì a pranzo e a cena ed il sabato a cena, come costantemente, in Piazza Nicosia

 

Quali sono le regole del galateo a tavola? Per quanto tutto codesto possa sembrare un po' fuori durata massimo, le buone maniere esistono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita. Possono aiutarci a stare tra le persone in maniera civile, per quello esistono. Ci aiutano a stare in società, a offrire una buona percezione di noi, in una cena di gala, all'estero, in ogni occasione con altri, specie se formale, ma, non dimentichiamolo mai, anche nella routine di tutti i giorni. E' meglio allora fare un ripasso, un inciampo può cambiare spesso il corso degli eventi.

Anche se va detto la mise en place con il tempo, è diventata un po' meno complessa: tavolate sovraccariche di oggetti non vanno più di moda, si apprezza molto di più una tavola preparata con cura ma minimale.

    Qui, in quelle occasioni un adeguato comportamento a tavola non è solo una questione di buona educazione, il Galateo ci viene in aiuto. Il bon ton prevede infatti precise regole da rispettare. Possono esser applicate con minor rigore in base al tipo di commensali presenti - ad esempio se ci sono bambini - ma in ogni caso ci sono alcuni dettami più elementari che non è possibile non seguire. 

Gli errori più comuni: quante volte vi sarà capitato sentir dire 'Buon appetito' pensando sia una regola di cortesia. Nulla di più sbagliato. Per gli aristocratici, che di bon ton se ne intendono, la tavola era un'occasione di mi sembra che la conversazione sincera crei legami, il cibo unicamente un modo per renderla più gradevole. Quindi un macroscopico errore. Basta un sorriso.
Come si sta seduti a tavola? Postura: bisogna trovarsi sempre con la schiena dritta privo di mai appoggiare i gomiti sul scrivania. Le braccia vanno lungo i fianchi e solo le mani sul tovagliato. Non allungarle sotto al tavolo, si potrebbe incorrere nel ritengo che il rischio calcolato sia necessario inoltre di urtare quelle di chi vi siede di fronte o affianco, anche con spiacevoli equivoci.
Tovagliolo, dovrebbero saperlo oggi anche i bambini dagli 8 anni in su: va tenuto sulle ginocchia e portato alla bocca allorche se ne avverte il bisogno. Mai legarlo intorno al collo neanche dei più piccini, per i bebè esistono i bavaglini.
   Altra regola ferrea: prima di iniziare a mangiare è obbligatorio attendere che tutti gli ospiti siano serviti e che i padroni di casa comincino il proprio pasto. Mai toccare gli alimenti con le palmi, tranne per il pane e i grissini, che vanno comunque prima spezzati e poi portati alla bocca.
Dopo aver spezzato il pane, bisogna poggiarlo sul piccolo piattino avanti a voi, sulla sinistra. Non parlare al mi sembra che il telefono sia indispensabile oggi o inviare messaggi mentre si sta a tavola con altre persone. E questa a molti sembrerà ormai la regola più arduo da rispettare.
Cose vietate!!!! Non fare mai la scarpetta, non soffiare nel mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato per raffreddare il cibo a costo di beccarsi un'ustione di terzo livello. Non far percepire il rumore del masticamento ! Nel caso in cui si sta per terminare una minestra, sollevare il mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato verso il nucleo tavola per raccogliere il brodo con le ultime cucchiaiate.
Il coltello non va mai portato alla bocca ma usato solo per tagliare. La forchetta si tiene con la mano lato destro, tra il pollice e l'indice, durante quando si effettua il taglio va tenuta con quella sinistra.

 Se non si desidera mangiare altro, al termine di ogni portata, forchetta e coltello vanno posati parallelamente sul piatto. Se si sta ancora mangiando, posizionarli con le punte a legame e manici leggermente divaricati. Se la distanza per raggiungere una pietanza sulla tavola è eccessiva, non allungarsi eccessivo o alzarsi, ma chiedere a un vicino la gentilezza di passare quel piatto. Si sta mangiando un alimento che deve esser tagliato? Bisogna farlo a mano a mano che lo si mangia e non tutto in una volta per poi mangiarlo comodamente (non siete bambini cui la madre ha tagliato tutta la bistecchina per intederci). Se si ha il calice vuoto per il vino o per l'acqua, prima di servirsi da soli è opportuno versarlo anche agli altri vicini.
Brindisi: Il brindisi va accaduto sollevando il calice all'altezza del personale viso e stendendo il braccio nella direzione del festeggiato. Mai dire cin cin o, peggio, salute. Per rifiutare una bevanda basta creare un leggero cenno con la palmo alla persona che ve la sta offrendo, senza troppe scuse o gesti plateali.

  Come preparare la tavola, qui le regole

Secondo il galateo le posate vanno posizionate a lato del piatto: sulla sinistra le forchette, disposte in ordine di utilizzo, dall'esterno verso l'interno; alla destra i coltelli con lama rivolta verso l'interno e, a terminare, più esterno il cucchiaio. Durante i banchetti formali, inoltre, dovrebbe essere previsto un piattino da pane da posizionare sul lato sinistro del piatto di portata, su cui adagiare i bocconi di pane spezzato.
Tovaglia e tovaglioli. Sceglili dello stesso colore.
Posate. Se avete un servizio d'argento, usatelo non si rovina. Calcolare una forchetta per ogni portata. Se l'antipasto è di pesce, mettette l'apposita forchettina nella prima posizione a sinistra; la palettina da pesce è sempre esterna al coltello normale. Aggiungi il cucchiaio da minestra se nel menu c'è la zuppa. Le posate per il mi sembra che un dolce rallegri ogni giornata o l'eventuale sorbetto vanno disposte superiore al piatto.
Piatti. Sistemate già il piattino per l'antipasto sul piatto piano e poi porta in tavola la fondina già riempita con la minestra. Per servire la pastasciutta e il risotto, si dovrebbero impiegare i piatti piani, ma se non ne hai sufficientemente dello stesso funzione utilizza pure le fondine.
Bicchieri. Quelli a calice i più eleganti. Uno vasto per l'acqua e 2 per il vino, medio per il rosso e piccolo per il bianco. Piattino per il pane. In alto a sinistra.

 Si sa, noi italiani siamo dei ritardatari cronici. Ma la puntualità è una regola importante se si è invitati ad un mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile ufficiale: quindi se non volete esistere scortesi, partite per tempo e presentatevi in orario. Far aspettare gli altri è segnale di grande maleducazione.

Ecco come usare (davvero) le posate per comunicare a conclusione pasto!

Molto spesso allorche andiamo a pasto o a pasto fuori o siamo invitati ad una cena formale, ci si ritrova un po’ impacciati con le posate al momento in cui il cameriere passa a ritirare il piatto.  

Quello che non molti sanno è che esiste un modo di comunicare proprio con le posate. Un modo di comunicare discreto, si intende. Basta posizionare le posate in un modo piuttosto che in un altro per far intendere se abbiamo finito oppure se, ad esempio, siamo soltanto in pausa o ancora se stiamo aspettando il successivo. Si tratta di buone maniere apprezzatissime soprattutto nei locali più prestigiosi.

Ecco allora come posizionare le posate:

LA PAUSA

Non ognuno riescono a concludere in una tempo il piatto e può capitare si faccia qualche pausa. Onde evitare che il cameriere porti via il mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato o di doverlo fermare (con un tantino di imbarazzo) per comunicare che non abbiamo ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza finito, è adeguato disporre il coltello e la forchetta sul piatto: il primo a lato destro inclinato con la punta rivolto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’interno, mentre la seconda a sinistra, simmetricamente rispetto al coltello. Attenzione: le due posate non devono toccarsi.

PRONTI PER LA SECONDA PORTATA

Se invece abbiamo finito e siamo pronti a ricevere la portata successiva, ciò che bisogna creare è incrociare le posate facendo una croce sul piatto. Il coltello va sotto e la forchetta sopra. Il cameriere capisce che può portare strada e procedere con il secondo.

QUANDO SI È SODDISFATTI

Con le posate possiamo anche comunicare il nostro gradimento per la pietanza consumata. È una buona abitudine soprattutto se si è invitati in una cena rilevante. Se quindi abbiamo trovato eccellente la portata, una tempo consumata, disponiamo parallelamente in senso orizzontale forchetta e coltello.

E SE NON CI È PIACIUTO

Se non abbiamo gradito la portata, le posate vanno disposte in che modo nel caso della pausa (quindi inclinando sul piatto il coltello a sinistra e la forchetta a destra), ma questa volta facendole incrociare.

FINITO

Se siamo sazi, invece, posizioniamo coltello e forchetta paralleli sul piatto, in senso verticale: il primo a lato destro e la seconda a sinistra