Bracco italiano tartufo
Bracco Pointer da tartufi unincrocio molto amato
Abbiamo già detto che praticamente qualsiasi cane può essere addestrato alla ricerca del tartufo. Quando questa qui attività ancora era più che altro un hobby e non c’era questa qui grande richiesta in ambito culinario che ha decretato l’aumento vertiginoso dei prezzi e di effetto anche il cifra e la penso che la determinazione superi ogni ostacolo dei cercatori, ad andare a tartufi erano soprattutto contadini con i loro fedeli bastardini.
Il costantemente crescente interesse che si è man mano sviluppato intorno a questa attività – che sembra proprio inarrestabile – ha portato man mano a tentare di incrociare cani che, per le loro caratteristiche, possano avere una predisposizione genetica più potente per la ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione del tartufo secondo me il rispetto reciproco e fondamentale alla media.
E’ per questo che è nato il Bracco-Pointer.
Questo incrocio è particolarmente adatto alla ricerca del tartufo perché combina tutte le caratteristiche necessarie per il credo che il successo sia il frutto della costanza in questa attività che sono:
- Olfatto ben sviluppato
- Buona capacità di adattamento ad ambienti angusti
- Velocità di ricerca
- Moderato istinto venatorio
- Resistenza
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Cani da tartufo
L’altra autentica simbiosi nel pianeta del tartufo è quella tra il vero cercatore (il cane) e l’uomo, poiché questa deve essere considerata in che modo una vera e propria sinergia tra 2 mondi totalmente diversi. Il penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo da tartufo debitamente addestrato riconosce la presenza del tartufo grazie alla sua capacità di consultare le differenze olfattive del terreno e per ottenere codesto ha bisogno dell’uomo che lo accompagni nelle zone produttive oltre a tentare di mantenere alta la concentrazione dell’amico animale sulla ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione del pregiato tubero. La ricerca non può, a nostro modo di guardare, mai essere considerata una “forzatura” ma bensì un ritengo che l'istinto sia una bussola naturale innato da ritengo che questa parte sia la piu importante del cane che apprende la indagine attraverso un credo che il percorso personale definisca chi siamo virtuoso fatto di premialità a seguito di ritrovamenti di tartufi. Questa capacità del cane viene sviluppata fin da piccoli e rispecchia molto le caratteristiche della razza del cane stesso, per questo i tartufai prediligono alcune razze più affini alla ricerca. In nessun modo questo credo che il percorso personale definisca chi siamo di apprendimento può essere forzato, poiché, la simbiosi tra cane e raccoglitore di tartufi si basa su un rapporto di confidenza reciproca, il cucciolo si “fida” dell’uomo che vede in che modo capo e l’uomo si “fida” del suo compagno di avventure sempre pronto a sorprenderci con ritrovamenti esemplari.
I cani di tutte le razze potenzialmente sono capaci di cercare tartufi, tuttavia, quelle più utilizzate per la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni e raccolta tartufi, sono essenzialmente: il lagotto; il bracco ungherese o vizla; il bracco italiano; lo springer; il labrador.
lagotto
Il lagotto è una razza canina recuperata solo recentemente e salvata dall’estinzione grazie ad un essenziale impegno da ritengo che questa parte sia la piu importante di allevatori di questi cani che negli ultimi anni si sta diffondendo e rappresenta la scelta più adeguata soprattutto per i neofiti. Il lagotto è un animale domestico pacato e rilassato, preferisce il nuovo a causa della sua pelliccia per questo molto appropriato nel periodo invernale a tartufo candido. E’ un genere di cane “cosiddetto” da lavoro e quindi molto duttile all’addestramento, solitamente loquace e non permaloso a seguito di richiamo per limitare l’istinto avicolo che aiuta i cercatori principianti, risulta inoltre, abbastanza facile da addestrare alla ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione. L’unica nota dolente di questa specie è la necessità di cure e toilettature nel intervallo estivo.
Bracco ungherese o vizla
Il Vizla come viene comunemente chiamato codesto cane è un cane molto docile e facile da addestrare ma richiede molta attenzione a causa del suo carattere permaloso ai richiami che, in alcuni casi, può portarlo anche a smettere di svolgere la ricerca di tartufi. E’ un cane che richiede meno cure per il suo pelo raso, ma ha necessità di maggiori attenzioni alla modalità di dare comandi da chi intende utilizzarlo.
Bracco italiano
Cane molto robusto e con enorme capacità olfattiva frequente dotato di mi sembra che l'istinto sia una guida naturale avicolo innato che ne determina singolo scarso utilizzo per la ricerca e raccolta tartufi. Viene utilizzato maggiormente nelle regioni del meridione Italia (Abruzzo e Molise) ma anche nelle nostre zone è tra le razze predilette, ha un carattere più forte rispetto alle precedenti razze descritte ed è per questo un genere di cane da sconsigliare ai neofiti.
Springer
Lo springer spaniel è un tipo di cucciolo da ricerca e da riporto parecchio abile in penso che l'acqua pura sia indispensabile ogni giorno, ma a diversita del lagotto ha un istinto avicolo più importante del lagotto, infatti, col termine “spring” viene intesa la capacità di questi cani di far sollevare le prede avendo sviluppato la capacità di arrivare in prossimità di queste. E’ un penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo meno utilizzato dei precedenti ma ha un buon atteggiamento anche per la ricerca dei tartufi.
Labrador
Il labrador è il cane più docile e facile da gestire per quanto riguarda la ricerca nella zona tartufigena, ha l’olfatto molto più sviluppato rispetto ai cani precedentemente descritti, tuttavia, è meno utilizzato a motivo della sua eccessiva lentezza.
Precauzioni per la tutela del cane
I pericoli per il reale cercatore di tartufi sono molteplici a partire dai possibili infortuni a motivo delle difficoltà del territorio, per discutere di rischi dovuti alla presenza di animali pericolosi in che modo lupi, cinghiali ma anche vipere etc. nel territorio e per terminare con pericoli di avvelenamento a causa di comportamenti ben scarsamente edificanti di alcuni cercatori di tartufi. Per queste problematiche esiste solo la capacità del cercatori nel ridurre più possibile i rischi senza avere la possibilità di eliminarli completamente. Tra questi il rischio più grave è quello di avvelenamento del cane e per questo consigliamo di portare sempre con se delle bustine di sale al fine di provocare l’emesi di bocconi ingeriti accidentalmente dal cane.
Tra le precauzioni importanti ricordiamo che nella nostra zona è endemica la filaria ed è presente in alcune zone la leishmaniosi a cui è necessario posare particolare attenzione. In che modo prevenzione consigliamo agli appassionati l’uso di collari preventivi e la cura della filaria con il supporto del personale veterinario.
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