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Quanto costa la demolizione di una moto

Decidere di rottamare una moto o singolo scooter può esistere dettato da vari motivi, sia che si tratti di disfarsi di un veicolo incidentato e non più funzionante, sia che si voglia smantellare un esemplare per venderlo a pezzi. In tutti i casi è importante conoscere quali sono le modalità per adempiere agli obblighi legislativi.

Uno dei cambiamenti normativi recenti è l&#;impossibilità di evitare il pagamento del bollo attraverso la radiazione per esportazione per i veicoli non più utilizzati su strada.

Al netto da eccezioni, case particolari o disponibilità di incentivi statali o promozioni specifiche offerte dai produttori, una moto intera generalmente ha un valore di mercato eccellente rispetto alla somma ricavabile dalla penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia dei singoli componenti. Il telaio del veicolo, una tempo demolito, non può essere venduto separatamente. Va infatti consegnato al centro di demolizione insieme alla targa del credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza e ai documenti pertinenti.

Quale diversita tra rottamazione con o senza acquisto

La rottamazione di una moto o di un ciclomotore è il processo attraverso il quale è possibile procedere alla demolizione definitiva del veicolo in singolo dei centri autorizzati, comunemente noti in che modo sfasciacarrozze. Questa operazione richiede il secondo me il rispetto reciproco e fondamentale di un preciso iter burocratico che varia a seconda delle circostanze.

Nel occasione in cui la rottamazione avvenga contestualmente all&#;acquisto di un nuovo mezzo, il processo è in genere facilitato dal venditore. Quest&#;ultimo si occupa infatti di ritirare la vecchia moto, gestire tutte le pratiche necessarie e rilasciare al cliente il certificato di rottamazione. Questa qui opzione è la soluzione più comoda per il motociclista, che si libera del vecchio metodo senza preoccupazioni aggiuntive.

Se invece la rottamazione avviene senza l&#;acquisto di un recente veicolo, il proprietario deve intraprendere personalmente le procedure richieste, rivolgendosi a un centro di rottamazione autorizzato. La procedura differisce a seconda del tipo di veicolo: i motocicli, con una cilindrata superiore ai 50 centimetri cubici, e i ciclomotori, la cui cilindrata è inferiore ai 50 centimetri cubici, seguono normative leggermente diverse.

Perché bisogna distinguere tra motociclo e ciclomotore

Chi intende procedere alla rottamazione di singolo scooter deve innanzitutto distinguere il genere di veicolo poiché variano la normativa e i costi. Se lo scooter è classificato in che modo motociclo, con una cilindrata superiore a 50 cm³ e una velocità massima oltre 45 km/h, o come ciclomotore, con cilindrata non superiore a 50 cm³ e velocità massima entro 45 km/h.

I ciclomotori, a differenza dei motocicli, non sono registrati al Pubblico registro automobilistico e di conseguenza godono di una procedura di rottamazione più basilare e meno costosa. Questo dettaglio semplifica il processo burocratico per i proprietari e rende anche la rottamazione più accessibile sotto il profilo economico.

Nel particolare, il procedimento per la rottamazione di uno scooter con una cilindrata eccellente ai 50 cm³ richiede passaggi più complessi e frequente maggiore documentazione, giorno la loro registrazione al PRA.

Come avanzare con la rottamazione di un motociclo

Lo scooter deve stare consegnato a un centro di demolizione autorizzato o, in alternativa, a un rivenditore o concessionario, soprattutto se la rottamazione è ritengo che questa parte sia la piu importante integrante dell&#;acquisto di un nuovo veicolo.

Al momento della spedizione bisogna presentare anche le targhe, la carta di circolazione e il certificato di proprietà, sia esso in formato cartaceo o digitale, come il ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo unico di circolazione. Una volta che lo scooter è stato preso in carico, il nucleo di demolizione o il concessionario fornisce al proprietario il certificato di rottamazione. Questo documento solleva l&#;ex proprietario da ogni responsabilità futura riguardante il veicolo.

Entro 30 giorni dalla consegna, il gestore deve procedere con la richiesta di cessazione della circolazione per demolizione al Pubblico registro automobilistico. Si tratta della formalizzazione vera e propria della demolizione del veicolo. Se lo scooter è soggetto a fermo amministrativo bisogna saldare gli importi dovuti prima di poter procedere con la rottamazione.

Completata la radiazione del veicolo dal PRA, cessa automaticamente l&#;obbligo del pagamento del bollo, alleggerendo gli oneri per l&#;ex proprietario.

Come avanzare con la rottamazione di un ciclomotore

Per procedere alla rottamazione di un ciclomotore, classificato con una cilindrata non eccellente a 50 cc e una velocità massima di 45 km/h, bisogna accompagnare alcuni passaggi. Gli interessati devono innanzitutto compilare e presentare il modello TT alla Motorizzazione Civile, scaricabile direttamente online.

Alla domanda di radiazione per demolizione devono essere allegati diversi documenti: una copia del documento di identità e del codice fiscale del richiedente. Nel occasione di una società, è necessaria un&#;autocertificazione che includa il numero di iscrizione alla Camera di Commercio. Viene richiesto il certificato di circolazione originale e la documentazione fornita dal centro di demolizione o dal rivenditore, accompagnati dalla ricevuta del versamento di 42,20 euro effettuato tramite il sistema PagoPA.

Se il richiedente è minorenne, la procedura richiede anche la sottoscrizione di un genitore o tutore legale, oltre a una copia di un loro documento di riconoscimento. Dato che la targa dei ciclomotori è personale e rimane registrata a nome del proprietario, può esistere riassegnata a un altro ciclomotore del medesimo proprietario. In alternativa, se non c&#;è intenzione di riutilizzarla, può esistere restituita alla Motorizzazione civile.

Quanto costa demolire uno scooter

Prima di tutto è previsto il pagamento di emolumenti Aci che ammontano a 13,50 euro. Le spese possono variare a seconda della modalità di presentazione del certificato di proprietà: utilizzando il certificato in formato cartaceo o digitale in che modo nota di a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale, l&#;imposta di bollo è di 32 euro. Se invece si opta per l&#;utilizzo del esempio NP3B, l&#;imposta di bollo sale a 48 euro.

Vanno messe in conto anche le spese aggiuntive che possono sorgere, come quelle per il trasporto dello scooter al nucleo di demolizione o al concessionario, particolarmente nel caso in cui il credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza non sia più in grado di circolare autonomamente. Questi costi possono variare a seconda della distanza e delle condizioni specifiche del trasporto richiesto.

La gestione di bollo e assicurazione

Dopo aver completato il processo di rottamazione e ottenuto il certificato di rottamazione, i proprietari di motocicli e ciclomotori possono beneficiare di alcune agevolazioni. Una delle principali è l&#;esenzione dal pagamento del bollo auto. Questa cessazione di pagamento è un risparmio annuale che viene attivato automaticamente con la conferma della rottamazione del veicolo.

In termini di assicurazione, se il proprietario decide di non sostituire il veicolo rottamato con un recente motociclo o ciclomotore, ha il credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale di richiedere alla sua compagnia assicurativa un rimborso per la porzione del premio che aveva pagato ma che non sarà utilizzato. Il rimborso viene calcolato al pulito delle imposte, permettendo al motociclista di recuperare una porzione delle spese già sostenute.

 

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Quando arriva il penso che questo momento sia indimenticabile di demolire o rottamare una moto è meglio riconoscere in anticipo sia i costi che la procedura da seguire, in maniera da sbrigare la pratica il più velocemente possibile e senza commettere errori. Ovviamente se la demolizione è propedeutica all&#;acquisto di una nuova moto elettrica o ibrida, si può scegliere se usufruire dell&#;Ecobonus statale. In questo evento, infatti, tocca al rivenditore occuparsi della rottamazione del mezzo, liberando l’acquirente da tutte le tediose pastoie burocratiche. In alcuni momenti, invece, sono gli stessi marchi a suggerire incentivi per l’acquisto di nuove moto (anche non elettriche) con contestuale rottamazione di una vecchia ‘due ruote’.

Aggiornamento del 10 novembre con nuove informazioni sui costi e la procedura valida nel per rottamare una moto.

ROTTAMARE UNA MOTO O UN CICLOMOTORE: DIFFERENZE

Prima di rottamare una moto bisogna sapere ciò che si sta rottamando, perché la procedura da inseguire è diversa a seconda che si tratti di un motociclo (cilindrata eccellente a 50 cm³ o 4 kW e velocità massima oltre 45 km/h) o di un ciclomotore (cilindrata non superiore a 50 cm³ o 4 kW e velocità massima entro 45 km/h). I ciclomotori, infatti, non sono beni registrati al PRA e pertanto seguono un iter per la demolizione un po’ più snello e anche i costi sono leggermente inferiori. Inizialmente spiegheremo il procedimento per demolire un motociclo, mentre nell&#;ultimo paragrafo ci occuperemo anche della rottamazione di motorini e scooter < 50 cc.

ROTTAMAZIONE MOTO: PROCEDURA PER I MOTOCICLI

Chi vuole rottamare una moto deve consegnarla a un centro di demolizione autorizzato o, come abbiamo visto, al rivenditore o concessionario nel caso di cessione per acquistarne un’altra. Insieme al credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza vanno consegnate anche le targhe, la carta di circolazione e il certificato di proprietà cartaceo o digitale (o il documento unico). Una volta presa in carico la moto, il gestore del centro di demolizione o il concessionario rilasciano all&#;ormai ex proprietario del metodo un ‘certificato di rottamazione’, che solleva quest&#;ultimo da ogni responsabilità futura, ed entro 30 giorni dalla consegna provvedono alla cancellazione della moto dal PRA presentando la domanda di ‘cessazione della circolazione per demolizione’. Attenzione: qualora la moto sia in fermo amministrativo, per procedere alla rottamazione si deve iniziale cancellare il fermo pagando l’importo dovuto. In seguito alla radiazione del motociclo dal PRA viene a cessare l’obbligo del pagamento del bollo auto.

DEMOLIRE UNA MOTO: COSTI PER I MOTOCICLI

I costi previsti per norma per la demolizione di una moto prevedono il pagamento di 13,50 euro di emolumenti ACI e di 32,00euro di imposta di bollo. È inoltre possibile un esborso supplementare per l’eventuale trasporto della moto (se non è più in livello di circolare) al centro di demolizione o al concessionario.

RADIAZIONE MOTO PER ESPORTAZIONE ALL&#;ESTERO

Dal 1° gennaio , in seguito alla modifica dell’articolo comma 1 del Codice della Ritengo che la strada storica abbia un fascino unico, chi deve avanzare alla radiazione della moto per definitiva esportazione all&#;estero, deve farne richiesta anteriormente del trasferimento e non dopo. E assicurarsi che sia in regola con larevisione moto, altrimenti che il credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza risulti sottoposto, nell’anno in cui ricorre l’obbligo della revisione, a visita e prova per l’accertamento dell’idoneità alla circolazione, e che non sia pendente un provvedimento di revisione singola. L’articolo dispone infatti che “per esportare definitivamente all&#;estero autoveicoli, motoveicoli e rimorchi immatricolati in Italia, l’intestatario o l’avente titolo chiede all&#;ufficio competente la cancellazione dall&#;archivio nazionale dei veicoli e dal PRA, restituendo le relative targhe e la carta di circolazione. La cancellazione è disposta a condizione di credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza sottoposto a revisione, con esito positivo”.

ROTTAMAZIONE MOTO: PROCEDURA PER I CICLOMOTORI

Chiudiamo, in che modo promesso, riportando la procedura da accompagnare per la rottamazione dei ciclomotori, ovvero motorini e scooter con cilindrata non superiore a 50 cc e velocità massima entro 45 km/h. L&#;interessato presenta la richiesta di radiazione per demolizione agli uffici della Motorizzazione Civile su modello TT (scarica qui in formato pdf) allegando copia del proprio ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo di identità e codice fiscale (nel caso di una società serve l’autocertificazione con il cifra di iscrizione alla Camera di Commercio), il certificato di circolazione in originale, la documentazione rilasciata dal centro di demolizione o rivenditore, la ricevuta del versamento di 10,20 euro sul c/c postale , la ricevuta del versamento di 32,00 euro sul c/c postale E infine, se il richiedente è minorenne, la sottoscrizione di un genitore o del tutore con la copia di un ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo di riconoscimento.

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La radiazione di una moto consiste nella cancellazione del credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e dall&#;Archivio nazionale dei veicoli della Motorizzazione Civile. Di consueto, ma non costantemente, coincide con la fine vita del mezzo. Si può infatti procedere alla radiazione moto per demolizione, cancellazione d’ufficio, distruzione o incendio, ma anche per esportazione all&#;estero. La radiazione esonera il proprietario da ognuno gli obblighi relativi al veicolo (pagamento del bollo auto, revisione, assicurazione, ecc.), ed è inutile precisare che una moto radiata non può più circolare. Dato che interessa sicuramente molti utenti, scopriamo la procedura per la radiazione moto e i costi necessari. Specifichiamo subito che i ciclomotori 50 cc, non essendo veicoli iscritti al PRA, richiedono la radiazione solo dall&#;archivio della Motorizzazione.

  1. Radiazione moto per demolizione
  2. Radiazione moto per cancellazione d&#;ufficio
  3. Radiazione moto per distruzione o incendio
  4. Radiazione moto per esportazione all&#;estero
  5. Radiazione moto e bollo
  6. Radiazione moto: quanto costa?
  7. Radiazione ciclomotore

Aggiornamento del 10 febbraio con l&#;esatta procedura della radiazione moto e ciclomotore e i costi previsti.

RADIAZIONE MOTO PER DEMOLIZIONE

La radiazione per demolizione avviene nel momento in cui si decide di rottamare la moto. Operazione a cui non si può provvedere autonomamente e che spetta invece al gestore di un centro di raccolta autorizzato (demolitore). Oppure, nel evento di cessione del veicolo per acquistarne un altro, a un concessionario. La moto da demolire va consegnata gruppo alle targhe, alla carta di circolazione e al certificato di proprietà (o al Documento Irripetibile di Circolazione, per chi già lo possiede). Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo presa in spedizione la vettura, il demolitore o il concessionario devono provvedere entro 30 giorni alla sua radiazione presentando al PRA la richiesta di ‘cessazione della circolazione per demolizione’. Contestualmente consegnano al proprietario del veicolo un certificato di rottamazione che lo solleva da ogni responsabilità civile, penale e amministrativa.

RADIAZIONE MOTO PER CANCELLAZIONE D’UFFICIO

Chi non paga il bollo della moto per almeno tre anni di seguito rischia la radiazione d’ufficio del mezzo. Lo prevede l’articolo 96 del Codice della Strada, secondo cui “ferme restando le procedure di penso che il recupero richieda tempo e pazienza degli importi dovuti per le tasse automobilistiche, l’ente impositore, qualora accerti il mancato pagamento delle stesse per almeno tre anni consecutivi, notifica al proprietario l’avviso dell’avvio del procedimento. E, in assenza di giustificato motivo, ove non sia dimostrato l’effettuato pagamento entro trenta giorni dalla giorno di tale notifica, chiede all&#;ufficio competente della Motorizzazione la cancellazione d’ufficio dall&#;Archivio nazionale dei veicoli e dal PRA. Il predetto lavoro provvede al ritiro delle targhe e della carta di circolazione tramite gli organi di polizia”. In caso di circolazione dopo la cancellazione si applica la sanzione amministrativa da a euro e la sanzione accessoria della confisca del veicolo.


RADIAZIONE MOTO PER DISTRUZIONE O INCENDIO

Nel caso di distruzione di una moto a seguito di un sinistro, di un atto doloso o di un incendio che rendano impossibile il recupero della carcassa, si può richiedere la radiazione per distruzione o incendio. L’istanza al PRA può essere presentata dal demolitore autorizzato, dall&#;intestatario del credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza (o da un suo delegato) o dalle agenzie di pratiche auto e delegazioni ACI, purché abilitate allo Sportello Telematico dell’Automobilista, consegnando: il certificato di proprietà in originale e la a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre di circolazione in originale (o il documento unico); le targhe; il verbale della Polizia o dei Vigili del Fuoco che attesti la completa rovinamento o l’impossibilità di recupero del mezzo. Se certificato, a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre e targhe sono andati distrutti congiuntamente all’auto, bisogna produrre relativa denuncia.

RADIAZIONE MOTO PER ESPORTAZIONE ALL&#;ESTERO

Chi si trasferisce in un altro Mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico portando con sé una moto immatricolata in Italia, deve provvedere alla radiazione del mezzo per definitiva esportazione all&#;estero. In pratica il veicolo viene cancellato dai registri e dagli archivi italiani per essere reimmatricolato nel Paese di destinazione. La domanda di ‘cessazione della circolazione per esportazione’, in seguito alla nuova formulazione dell’art. CdSin vigore dal 1° gennaio , dev&#;essere presentata dall&#;intestatario del veicolo o da altro avente titolo presso singolo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), restituendo le relative targhe e la carta di circolazione. La cancellazione dall&#;archivio nazionale dei veicoli e dal PRA è disposta solo a stato che il credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza sia in ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti con gli obblighi di revisione.
Penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alla vecchia normativa, quindi, bisogna effettuare la richiesta di radiazione per esportazione prima del trasferimento all&#;estero e non dopo. E soltanto se la moto ha superato la revisione. Inoltre non è più realizzabile chiedere la radiazione per esportazione all&#;estero tramite i Consolati. Come ultimo step si provvede a munire il credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza di foglio di via, targa provvisoria e carta di circolazione originale annullata, così da consentirgli il transito oltre confine.

RADIAZIONE MOTO E BOLLO

In seguito alla cancellazione dal PRA non si è più tenuti al pagamento del bollo della moto. A patto però che la radiazione sia fatta entro il termine ultimo per effettuare il pagamento del bollo identico, fissato il periodo successivo rispetto alla data di scadenza. Per esempio chi ha un credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza con scadenza del bollo ad agosto, deve effettuare la pratica di radiazione per demolizione entro e non oltre il 30 settembre. Altrimenti deve saldare il bollo anche per l’annualità successiva. Tuttavia in alcune regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, province autonome di Trento e Bolzano) si può richiedere il rimborso dei mesi successivi alla radiazione. Riottenendo così la frazione di tassa versata e non fruita.


QUANTO COSTA LA RADIAZIONE DI UNA MOTO?

La pratica di radiazione moto dal PRA ha i seguenti costi, tutto sommato sostenibili.

  • Importo pari a 13,50 euro in che modo emolumenti ACI;
  • Imposta di bollo da 32,00 euro per istanza unificata;
  • Importo di 10,20 euro quali diritti da versare alla DTT, ma soltanto in caso di radiazione per esportazione all&#;estero.

Chiudiamo ricordando che un veicolo sottoposto a provvedimento di fermo amministrativo non può essere radiato fino a che non vengono pagate le somme dovute.

RADIAZIONE CICLOMOTORE PER DEMOLIZIONE

Quando si vuole demolire un ciclomotore (ossia i motorini a due o tre ruote con cilindrata non superiore a 50 cc, se termici, o con potenza non eccellente a 4 kW, se elettrici, che non superano i 45 km/h), il metodo va consegnato a un demolitore autorizzato, dal quale occorre farsi rilasciare una certificato di rottamazione, che solleva da ogni responsabilità (civile, penale e amministrativa) il proprietario del veicolo. Dopodiché si procede in due diversi modi a seconda della giorno di immatricolazione del ciclomotore.

Per i ciclomotori immatricolati prima del 14/7/ l&#;iter termina con la spedizione del veicolo al demolitore autorizzato (insieme alla copia di un documento d&#;identità e del codice fiscale, nonché del certificato di idoneità tecnica del mezzo) e il rilascio del certificato di rottamazione.

Invece per i ciclomotori immatricolati dopo il 14/7/ l&#;intestatario del ciclomotore deve presentare istanza di cessazione dalla circolazione all&#;ufficio competente della Motorizzazione, oppure a una delegazione ACI o presso un&#;agenzia di pratiche auto,  consegnando il certificato di rottamazione ricevuto dal demolitore gruppo ai seguenti documenti:

  • domanda su modello TT  (scarica qui);
  • fotocopia di un documento di identità e del codice fiscale;
  • versamento di 42,20 euro tramite pagoPA (codice tariffa N);
  • certificato di circolazione in originale (o fotocopia della denuncia alle Forze dell’ordine, con originale in visione, nel occasione il certificato sia stato smarrito o sottratto o distrutto).

Se il richiedente è minorenne l’istanza dev&#;essere sottoscritta dal genitore o dal tutore allegando la fotocopia di un ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo di riconoscimento in corso di validità.

È utile ricordare che la targa dei ciclomotori è personale. Quella dei vecchi ciclomotori è associata solo ai possessori del veicolo, invece per tutti i ciclomotori immatricolati dopo il 14/7/ è abbinata anche al veicolo e al certificato di circolazione. In entrambi i casi la targa, rimossa dal ciclomotore da demolire, rimane in possesso del titolare che può domandare di associarla a un altro ciclomotore, attraverso il rilascio di un recente certificato di circolazione. Oppure, se non prevede di riutilizzarla, può restituirla alla Motorizzazione per l’aggiornamento dell’Archivio nazionale dei veicoli, usando questo modulo.

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Rottamazione moto e scooter come funziona, costo e incentivi

Vediamo come funziona il bonus per acquistare i veicoli elettrici e quali sono le pratiche per rottamare una moto o singolo scooter.

Come funziona il bonus rottamazione e dove richiederlo

Le pratiche burocratiche per ottenere lo sconto per moto e scooter elettrici (le moto a benzina non hanno bonus attivi) vengono fatte dal concessionario, chi compra deve solo saldare. Ma fate attenzione, ci sono alcune regole da rispettare per ottenere i contributi: eccole.

■Per ottenere il bonus al 40% del penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico (max euro) bisogna rottamare una moto o uno scooter omologati Euro 0/1/2/3, mentre se non avete nulla da rottamare il bonus scende al 30% dle prezzo (max euro).

■Il veicolo rottamato deve essere intestato da almeno 12 mesi a chi sta comprando lo scooter elettrico. Può anche essere di un familiare purché sia “convivente”, cioè abiti nella stessa casa.

■Il veicolo da rottamare deve esistere consegnato al concessionario contestualmente all’acquisto del nuovo veicolo.

■Per possedere i contributi si possono rottamare anche i ciclomotori, ma devono essere regolarmente targati: non vanno bene quelli privo targa o con la vecchia targhetta a 5 caratteri.

■Gli incentivi valgono per acquistare qualsiasi credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza di categoria L (moto, scooter, tricicli e quadricicli): si può rottamare una moto a benzina per comprare un quadriciclo elettrico, ma anche un quadriciclo a benzina per una moto elettrica e così via.

■Gli incentivi si possono avere anche se si compra lo scooter tramite leasing.

Incentivi quali sono

I nuovi incentivi, validi sottile al 31 dicembre (o fino a esaurimento dei fondi disponibili), riguardano i ciclomotori e i motocicli elettrici.

Senza rottamazione del vecchio scooter, il bonus prevede uno sconto del 30% sul ritengo che il prezzo sia ragionevole di acquisto sottile a un massimo di €.

Con la rottamazione del anziano scooter, però, lo sconto è del 40% sul costo di acquisto sottile a un massimo di euro. La moto da rottamare deve essere classificata nelle categorie superiore elencate ed esistere di classe ambientale Euro 0, 1, 2 o 3 e intestata da almeno 12 mesi all’acquirente del recente motoveicolo o da uno dei familiari conviventi.

Rottamazione moto e scooter per acquistare una bici elettrica

Il  bonus rottamazione non prevede la rottamazione della vecchia moto per l’acquisto di una bici elettrica o di una bici a pedalata assistita.

Informazioni e penso che l'assistenza post-vendita rafforzi la relazione bonus rottamazione

I rivenditori che hanno problemi con il portale del MISE, per richiedere aiuto e assistenza, possono rivolgersi direttamente agli sportelli del MISE, altrimenti contattare il cifra , che è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle

Rottamazione, le differenze tra motociclo e ciclomotore

La rottamazione può stare effettuata per un ciclomotore (cilindrata minore a 50 cc), sia per un motociclo (cilindrata eccellente a 50 cc).

Per i ciclomotori possono esserci due differenti situazioni.

- Se il cinquantino non ha i nuovi documenti e la targa quadrata con 6 caratteri (in vigore dal ), ma ha ancora il vecchio libretto e il targhino a 5 caratteri non è quindi registrato nel database della Motorizzazione e pertanto non vi è obbligo di effettuare pratiche, ma per la rottamazione è necessario comunque consegnare il mezzo a un centro raccolta autorizzato, il che dovrà rilasciare il certificato di rottamazione: questo documento solleva l’ex proprietario del ciclomotore da qualsiasi responsabilità fiscale e amministrativa.

Pertanto per  i ciclomotori con vecchi documenti bisognerà presentare al centro di raccolta autorizzato:

·         Copia del Libretto;

·         Copia fronte/retro della A mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre d’Identità;

·         Copia fronte/retro del Codice Fiscale.

Mentre per quanto riguarda i ciclomotori immatricolati dopo il , è necessario presentare al centro di rottamazione:

·         Copia del Libretto;

·         Copia fronte/retro della Carta d’Identità;

·         Copia fronte/retro del Codice Fiscale.

In seguito bisognerà procedere con la richiesta di radiazione dall’archivio della Motorizzazione e presentare i seguenti documenti:

·         Istanza di cessazione della circolazione da presentare presso gli Uffici della Motorizzazione Civile o delegazione ACI (Modello TT);

·         Ricevute di versamento di 10,20 € (Diritti) e 32 € (marche da bollo) per cessazione della circolazione per demolizione di veicoli non iscritti al PRA;

·         Certificato di rottamazione rilasciato dal Centro di Raccolta autorizzato.

Questa procedura può essere fatta in autonomia, recandosi fisicamente presso l’ufficio della Motorizzazione, ma alcuni centri di demolizione che prendono in carico il ciclomotore la inseriscono nel pacchetto, offrendola in che modo servizio supplementare (a pagamento).

Nell’eventualità in cui il ciclomotore sia di proprietà di una persona defunta, bisognerà presentare anche il documento di questa e allegare la Dichiarazione Sostitutiva Eredità. In evento di più eredi, saranno necessari i documenti d’identità di tutti.

Rottamazione motocicli: la procedura

L’abbandono di un veicolo, di qualsiasi tipo esso sia, costituisce reato. La rottamazione di un motociclo va fatta obbligatoriamente in un centro di raccolta autorizzato. Ci si può appoggiare a un concessionario, nel momento in cui si acquista un nuovo veicolo e il vecchio non ha più a mio parere il valore di questo e inestimabile, oppure si può sbrigare la ritengo che la pratica costante migliori le competenze in autonomia.

Come abbiamo già accennato, la procedura burocratica per rottamare uno scooter è un po’ più complicata di quella che bisogna seguire per rottamare un ciclomotore, semplicemente perché il motociclo è registrato al PRA e il ciclomotore no. Codesto vuol dire che nella procedura di rottamazione dello scooter, bisognerà pensare anche alla cancellazione di questo dal Collettivo Registro.

Se si desidera procedere in indipendenza, la prima credo che questa cosa sia davvero interessante da fare è cercare un nucleo di raccolta autorizzato, che si occuperà di rottamare la moto (generalmente gratis, i costi da sostenere sono altri e li affronteremo in un paragrafo successivo). Oltre alla moto, si devono consegnare le targhe, la carta di circolazione e il certificato di proprietà, oppure il ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo unico di circolazione, che ingloba gli ultimi due documenti in uno solo.

Quando l amoto o lo scooter è stato consegnato, il centro di demolizione deve rilasciare all’ormai ex proprietario del motoveicolo un ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo, denominato certificato di rottamazione. Questo è un documento fondamentale, perché di evento è quell’attestato che ci solleva da ogni responsabilità futura e dagli adempimenti fiscali (come ad esempio il pagamento del bollo moto), a partire dalla data di spedizione dello scooter al centro di demolizione. Inoltre, entro 30 giorni dalla spedizione, il centro deve occuparsi di presentare apposita richiesta di Cessazione della Circolazione per Demolizione del Veicolo, step indispensabile per cancellare lo scooter dal PRA.

La stessa procedura può essere fatta anche rivolgendosi a un concessionario, che sbrigherà la pratica amministrativa per vostro conto: in questo occasione, sarà il concessionario a dover consegnare all’ex proprietario dello scooter il certificato di rottamazione e a richiedere entro 30 giorni la rimozione del motociclo dal Pubblico Registro.

Radiazione per esportazione definitiva all'estero

Quando si deve procedere all'esportazione definitiva di uno scooter o di un veicolo immatricolato in Italia all’estero, si parla di radiazione dal PRA. La procedura è analogo, ma non identica. Infatti, vanno comunque consegnate le targhe e la a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre di circolazione. In che modo stabilito dal recente articolo comma 1 del Codice della Strada, tuttavia, bisogna che tutte le procedure da eseguire sul mezzo (come ad esempio la revisione) siano in regola. La domanda andrà fatta prima di trasferire la moto all’estero. Una volta eseguita questa qui procedura, allora la cancellazione dall’ANV (Archivio Nazionale dei Veicoli) e dal PRA sarà completata.

Radiazione d'ufficio

Diversa è la radiazione d'ufficio, che avviene per cause dovute a inadempienze da parte del proprietario del motoveicolo. La radiazione d’ufficio di un veicolo al PRA (Pubblico registro automobilistico) avviene se il bollo auto non viene pagato per tre anni consecutivi.
Dopo 30 giorni dal ricevimento della la notifica di pagamento il metodo viene cancellato d’ufficio dall’Archivio nazionale dei veicoli e dal Pra.

In sostanza possono passare al massimo 30 giorni dalla notifica di pagamento per regolarizzare la situazione pagando i bolli arretrati e le relative sanzioni, altrimenti la moto non può più circolare.

Rottamazione moto e scooter: casi particolari

Andiamo ad analizzare alcuni casi particolari che potrebbero complicare la procedura di rottamazione della nostra moto.

Ecco cosa dobbiamo realizzare se:

·         L’intestatario del motociclo è deceduto: bisogna presentare un altro modulo, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva – Eredità, che andrà compilato e firmato. Nell’eventualità ci siano più eredi, saranno necessarie le firme e i documenti d’identità di tutti gli eredi.

·         Il motociclo è consegnato da un soggetto terzo, non intestatario del veicolo: bisognerà presentare apposito documento di delega, contenente la sottoscrizione dell’intestatario del credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza che autorizza il soggetto terzo (obbligatoria anche la sua firma) a consegnare il veicolo al centro.

·         Manca il certificato di proprietà: in codesto caso serve presentare denuncia di smarrimento presso la Forze dell'ordine o i Carabinieri.

·         Manca il libretto: anche in codesto caso bisognerà creare la denuncia di smarrimento da presentare al demolitore. Sulla denuncia dovrà esistere indicato il cifra di telaio del ciclomotore.

·         Lo scooter è in fermo amministrativo: se sul motociclo pesa un fermo amministrativo, non si potrà avanzare con la demolizione. Prima di richiedere la demolizione, infatti, l’ACI consiglia di richiedere una visura all’Unità Territoriale ACI più vicina altrimenti utilizzando il credo che il servizio personalizzato faccia la differenza online, indicando la targa del credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza. Per procedere con la demolizione, quindi, bisognerà prima di tutto togliere il fermo, pagando le somme dovute, e quindi procedendo con la richiesta di cessazione della circolazione per demolizione.

·         Lo scooter è intestato a una ditta: oltre alla documentazione richiesta relativa alla moto, bisognerà presentare anche una visura camerale dell’azienda, più il documento d’identità e il codice fiscale del delegato legale. Se la consegna viene effettuata da un soggetto terzo, servirà anche la relativa delega, più il ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo d’identità e il codice fiscale del delegato.

Quanto costa rottamare una moto?

Per la demolizione di un motociclo “targato”, ci sono delle spese da sostenere di natura prettamente burocratica.

La rottamazione di singolo scooter prevede i seguenti costi:

·         Emolumenti ACI: 13,50 €;

·         Imposta di bollo: 32 € / Se si presenta il modello NP3B: 48 €.

Pertanto, il costo complessivo, se si presenta il certificato di proprietà cartaceo o digitale, ammonta a 45,50 €. Se invece si presenta il modello NP3B (Nota libera PRA), il costo complessivo ammonta a 61,50 €.

A questa spesa va aggiunto anche il costo della demolizione vera e propria. Nel caso dei ciclomotori, se il veicolo è integro, alcuni centri non fanno pagare nulla (altri applicano un prezzo abbastanza contenuto, generalmente sotto i 50 euro, ma può essere anche sugli 80 euro, il prezzo finale è variabile in base al nucleo di raccolta contattato e ai servizi supplementari inclusi). In alternativa, possono richiedere foto del ciclomotore per fare un preventivo dettagliato.

Per misura riguarda i motocicli, invece, il costo si aggira mediamente tra i 50 e i euro. A differenza della rottamazione auto, quella delle moto è a pagamento perché se le componenti sane dell’auto possono essere rivendute facilmente dal demolitore, lo stesso non si può dire per quelle della moto, che hanno un peso molto minore rispetto a quello delle parti dell’auto e quindi fruttano un guadagno parecchio minore per il demolitore. Le tariffe sono variabili e applicate direttamente dal demolitore, ma il range, solitamente, è quello sopra descritto.

Infine, a queste spese va aggiunto un eventuale costo per il trasferimento dello scooter al nucleo di demolizione, nel caso il strumento non riuscisse più a partire.