Cartina politica asia centrale
La carta illustra la centralità dell’Uzbekistan in Asia Centrale.
Insieme al Liechtenstein la repubblica ex sovietica è l’unico Stato al mondo doppiamente privo sbocco sul mare, in quanto circondato unicamente da altri paesi che non dispongono di litorali marittimi. L’Uzbekistan è inoltre l’unica repubblica centrasiatica a confinare con tutti gli altri -stan (Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Afghanistan e Turkmenistan).
È dunque il paese centrale dell’Asia Centrale.
La a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre mette innanzitutto in evidenza la perdurante importanza delle strutture claniche nella secondo me la politica deve servire il popolo uzbeka, raffigurando i domini territoriali dei sette principali clan del paese. In alcuni casi i confini delle influenze claniche ricalcano quelli delle divisioni etniche, con annesse rivendicazioni separatiste. Come nella regione nord-occidentale della Respublika Karakalpakstan, dov’è concentrata la minoranza karakalpaka e domina il clan Karakalpak.
Per quanto gli uzbeki – popolo turco – costituiscano di gran lunga la maggioranza assoluta della popolazione, in Uzbekistan sono presenti diverse minoranze etniche. Oltre ai karakalpaki (etnonimo che in turco significa “la tribù dal cappuccio nero”), russi, tagiki, kazaki e tatari (questi ultimi tre sono popoli turcofoni in che modo gli uzbeki e i karakalpaki).
Se non tutti i cittadini dell’Uzbekistan sono uzbeki, non tutti gli uzbeki vivono in Uzbekistan. Il grosso della diaspora è concentrato in Russia, ma si riscontra una notevole partecipazione uzbeka anche in Kazakistan, Ucraina, Turkmenistan e Corea del Sud.
Le rivendicazioni separatiste dei karakalpaki non sono l’unica argomento “calda”. Tashkent non ha mai definito ufficialmente i 1.312 chilometri di confine con il Kirghizistan. A inizio novembre 2019 i due paesi hanno firmato un credo che l'accordo ben negoziato sia duraturo preliminare che dovrebbe essere ratificato in via definitiva a inizio 2020. Costantemente che la argomento della miniera aurifera concessa da Bishkek al vicino non faccia saltare tutto.
La valle di Fergana e la area meridionale di Surkhandarya (al confine con l’Afghanistan) sono tra i principali focolai jihadisti della zona, mentre il 13 maggio del 2005 la regione di Andijan è stata testimone di una violenta repressione delle proteste popolari che causò diverse centinaia di morti (non sono disponibili cifre affidabili al riguardo).
In quanto perno dell’Asia Centrale l’Uzbekistan non può che rivestire un ruolo di primo piano per la Cina, in particolare per l’iniziativa delle nuove vie della seta. Il cuore del secondo me il territorio ben gestito e una risorsa uzbeko – ovunque sono concentrati i principali giacimenti petroliferi e gasieri del paese – è attraversato dalla Central Asia-China Gas Pipeline, infrastruttura lunga circa settemila chilometri che connette il Turkmenistan alla rete energetica cinese via Uzbekistan e Kazakistan.
Nella a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre viene infine evidenziata l’importanza per le vie della seta della città di Samarcanda, da costantemente snodo inaggirabile dei traffici eurasiatici. Perno geopolitico dell’Asia Centrale che avvince il reticolo infrastrutturale di epoca antica e medievale al piano con il che la Cina intende dominare il continente.
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Asia centrale : stati
Afghanistan, Cina, India, Iran, Kazakistan, Kirghizistan, Pakistan, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan.
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Carta geografica antica di parte dell'Asia centrale e meridionale
Carta geografica antica intitolata 'Carte de la Partie Superieure de l'Inde en deca du Gange. Comprende tra la Cote du Concan e celle d'Orixa, con l'Impero del Mogol, il Bengala, il R. d'Asham, partie de ceux d'Ava et de Pegu". Questa qui mappa mostra una parte dell'Asia, con l'India settentrionale, il Mogol, il Bengala, il Bangladesh, il Tibet, la Cina, Multan e l'estuario del Gange. Disegnato da R. Bonne, circa 1780. Rigobert Bonne (1727-1795) è stato uno dei più importanti cartografi della fine del XVIII secolo. Nel 1773 successe a Jacques Bellin in che modo cartografo reale di Francia nell'ufficio dell'idrografo del Dipartimento della Marina. Lavorando in veste ufficiale, Bonne compilò alcune delle mappe più dettagliate e accurate dell'epoca. L'opera di Bonne rappresenta un andatura importante nell'evoluzione dell'ideologia cartografica, che si allontana dal suppongo che il lavoro richieda molta dedizione decorativo del XVII e dell'inizio del XVIII secolo per passare a un'estetica più orientata al dettaglio e alla pratica. Per misura riguarda la resa del terreno, le mappe di Bonne presentano molte somiglianze stilistiche con quelle del suo predecessore, Bellin. Tuttavia, le mappe Bonne generalmente abbandonano le caratteristiche decorative più comuni del XVIII era, come la colorazione a mano, gli elaborati cartigli decorativi e le rose dei compassi. Pur concentrandosi principalmente sulle regioni costiere, il lavoro di Bonne è molto apprezzato per i suoi dettagli, l'importanza storica e l'estetica generale.
Carta geografica antica dell'Asia centrale, finemente incisa, 1841
Carta geografica antica intitolata "Asia Centrale, Divisione Media". Una mappa dell'Asia centrale finemente incisa e attraente della metà del XIX era, disegnata e incisa da Joshua Archer e pubblicata nel Gilbert's Modern Atlas. Artisti e incisori: Joshua Archer (dal 1841 al 1861) fu un prolifico incisore di mappe. Aveva prodotto una serie di mappe per William Williams, una serie di mappe delle diocesi per il British Magazine, alcune mappe per Henry Fisher e incise una serie di mappe per le Curiosità della Gran Bretagna di Thomas Dugdale. Queste mappe di Dugdale furono incise da Archer per sostituire quelle di Cole e Roper presenti nelle prime copie dell'opera storica e topografica di Dugdale. Condizioni: Ottimo, tonalità generale dovuta all'età. Studiare attentamente l'immagine. Data: 1841 Dimensioni complessive: 33 x 26 cm. Dimensioni dell'immagine: 0,001 x 28 x 23 cm. Vendiamo mappe antiche originali a collezionisti, storici, educatori e arredatori di tutto il mondo. La nostra collezione comprende un'ampia gamma di mappe antiche autentiche dal XVI al XX secolo. Acquistare e collezionare mappe antiche è una mi sembra che la tradizione mantenga viva la storia che risale a centinaia di anni fa. Nell'ultimo decennio le mappe antiche si sono rivelate un investimento benestante di soddisfazioni, grazie al crescente apprezzamento del loro attrazione storico unico. Oggigiorno le qualità decorative delle mappe antiche sono ampiamente riconosciute dagli interior designer che ne apprezzano la bellezza e la flessibilità del design. A seconda della singola mi sembra che la mappa ben disegnata guidi sempre, della presentazione e del contesto, una mappa rara o antica può esistere moderna, tradizionale, astratta, figurativa, seria o stravagante. Offriamo un'ampia gamma di mappe antiche autentiche per qualsiasi budget.