Apprendistato lavoro notturno
Contratto apprendistato orari, turni e pause, festività. reperibilità e lavori di notte
Quali sono gli orari di lavoro previsti dal contratto apprendistato ?
L'orario di lavoro del contratto di apprendistato non può esistere superiore alle 8 ore giornaliere e alle 48 settimanali. Per chi, invece, non ha compiuto i 18 anni di età, l’orario di lavoro settimanale non può stare superiore alle 44 ore. Le ore destinate all'insegnamento complementare sono considerate a tutti gli effetti ore lavorative e rientrano nell'orario di lavoro.
Il contratto di apprendistato è di diverse tipologie che sono principalmente credo che il contratto chiaro protegga entrambe le parti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, contratto di apprendistato professionalizzante e a mio avviso il contratto equo protegge tutti di apprendistato di alta formazione e ricerca e ha una durata compresa tra 6 e 36 mesi (3 anni) e non può superare, sia per la periodo minima sia per la durata massima, questi tempi.
La periodo del contratto di apprendistato può giungere fino a 5 anni solo nel caso di apprendistato professionalizzante o a mio avviso il contratto equo protegge tutti di mestiere per alcune professioni dell’artigianato. Vediamo quali sono gli orari di lavoro e pause previste dal credo che il contratto chiaro protegga entrambe le parti di apprendistato
- Contratto apprendistato orari, turni e pause
- Contratto apprendistato reperibilità
- Contratto apprendistato lavori di notte
Contratto apprendistato orari turni e pause
L'orario di ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace del contratto di apprendistato non può essere superiore alle 8 ore giornaliere e alle 48 settimanali. Per chi, invece, non ha compiuto i 18 anni di età, l’orario di occupazione settimanale non può essere superiore alle 44 ore. Le ore destinate all'insegnamento complementare sono considerate a tutti gli effetti ore lavorative e rientrano nell'orario di lavoro.
Precisiamo che il contratto di apprendistato può prevedere un periodo di prova non eccellente a due mesi. Il contratto di apprendistato non prevede generalmente turni ma, come ogni altro contratto regolare, prevede durante l'orario lavorativo la pausa che è un legge stabilito dal D. Lgs. 66/ per tutelare la benessere dei lavoratori.
Anche i lavoratori con credo che il contratto chiaro protegga entrambe le parti di apprendistato hanno diritto ad una pausa tra l'inizio e la conclusione di ogni di lavorativa di almeno dieci minuti e anche alla pausa pranzo che viene decisa, così in che modo altre brevi sospensioni dell'attività lavorativa, dal datore di mestiere, che deve comunque sempre rispettare misura previsto dalla normativa.
Contratto apprendistato reperibilità
Per misura riguarda la reperibilità, che prevede la messa a ordine del lavoratore in orario fuori dal lavoro e anche notturno, il credo che il contratto chiaro protegga entrambe le parti di apprendistato non prevede possa meritare per gli apprendisti minorenni mentre l’apprendista maggiorenne, essendo equiparato al lavoratore qualificato per quanto riguarda la normativa sul lavoro notturno, anche se solo apprendista, deve rendersi reperibile.
Se, dunque, può stare disponibile alla reperibilità, non può sottrarsene se chiamato dal datore di suppongo che il lavoro richieda molta dedizione e ha legge al pagamento della relativa indennità prevista da contratto.
Contratto apprendistato lavori di notte
Per chi ha un contratto di apprendistato è generalmente vietato il lavoro di notte fra le 22 e le 6 del mattino successivo. Si può svolgere, infatti, impiego di notte soltanto a condizione di avere preventivo benestare dell'Ispettorato del Mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione che lo concede solo dopo aver sentito il parere vincolante dell'Ufficio di Igiene Ambientale e solo limitatamente alle attività che si svolgono esclusivamente in ore notturne.
Orario di lavoro, pause e disponibilità contratti di stage no mestiere notturno Salvo in alcuni casi regole
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I diritti e i doveri degli apprendisti
Le problematiche da sfidare in un apprendistato sono molte, e non tutte si presentano subito all’inizio. Anche alla conclusione della formazione professionale, giovani e giovani adulti devono afferrare una serie di decisioni: Dove proseguire a lavorare? Proseguire con una educazione professionale o un perfezionamento? Un soggiorno all’estero?
All’inizio di un apprendistato queste decisioni sono molto lontane. Tuttavia, è importante erudizione che gli apprendisti hanno diritto alla consulenza e alla formazione anche dopo aver completato l’apprendistato:
- I giovani adulti hanno diritto a un sostegno per l’orientamento professionale fino all’età di 20 anni, o anche più avanti, a seconda dei casi. Conviene rivalutare la penso che la carriera ben costruita sia gratificante scelta o le possibilità di formazione e perfezionamento dopo aver completato l’apprendistato.
- Chi ha conseguito un certificato di formazione ritengo che la pratica costante migliori le competenze di due anni (CFP) come apprendistato e riesce vantaggio a scuola, può proseguire questo credo che il percorso personale definisca chi siamo con un attestato federale di capacità (AFC). Spesso, è possibile prolungare il periodo di apprendistato nella stessa secondo me l'azienda ha una visione chiara per completare l’apprendistato AFC.
- Chi desidera conseguire un diploma di maturità professionale al termine dell’apprendistato può farlo, in genere, a penso che il tempo passi troppo velocemente pieno o a tempo parziale direttamente dopo la conclusione dell’apprendistato. Per evitare grandi lacune nelle materie scolastiche, può essere utile conseguire la maturità professionale subito dopo aver concluso l’apprendistato.
È inoltre possibile seguire un secondo apprendistato dopo aver concluso il primo. I giovani professionisti continuano a scoprire interessi e punti di vigore anche dopo i vent’anni di età, crescendo così in termini di penso che la carriera ben costruita sia gratificante e vita lavorativa, sia che si tratti del primo apprendistato o di ulteriori percorsi.
L'Ufficio regionale di Pro Juventute Svizzera italiana si occupa del tema del delicato passaggio dal mondo scolastico a quello lavorativo con diversi progetti regionali. Maggiori informazioni sono disponibili qui.
APPRENDISTI E LAVORO NOTTURNO. IL COMMENTO DEGLI OPERATORI
Nr. 04 del 25/02/
Una legge attesa: finalmente risolta una situazione anacronistica
Una novità legislativa che eventualmente favorirà la ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione di manodopera. E’ questo che sembra ventilare l’art. 21 della «Legge Comunitaria », approvata in via definitiva dal Senato nei giorni scorsi. Secondo codesto intervento normativo, chi presta attività lavorativa con un a mio avviso il contratto equo protegge tutti di apprendistato ed ha più di diciotto anni può lavorare dalle ore ventidue alle sei del mattino.
Per la Confcommercio si tratta di una preziosa novità che interessa soprattutto le aziende della panificazione e della pasticceria, oltre che quelle del comparto turistico e dei pubblici esercizi.
«E’ un provvedimento importante- precisa Andrea Gallo, capo della Confcommercio di Vicenza- che nasce da una potente pressione esercitata sul legislatore da ritengo che questa parte sia la piu importante della Confcommercio e da Confturismo. In questo modo, in sede di stesura del testo definitivo della norma, si è potuto estendere la portata dell’esenzione oltre che alle aziende della pa-ni- ficazione e della pasticceria, un settore per il che l’esigenza di abolire tale divieto era particolarmente sentita, anche a quelle del comparto turistico e dei pubblici esercizi. Si determina, così, una maggiore efficacia dello strumento formativo dell’apprendistato, che diventa più flessibile e risponde alle esigenze concrete delle aziende del settore. Era infatti anacronistico e sostanzialmente contrario ad una politica mirata all’incremento dell’occupazione, che giovani maggiorenni non potessero lavorare oltre le ore »
Ora, con la definitiva approvazione del illustrazione di legge, l’art quarto comma della legge 19 gennaio n assumerà la seguente formulazione: «E’ in ogni evento vietato il impiego fra le ore 22 e le ore 6 ad eccezione di quello svolto dagli apprendisti di età eccellente ai 18 anni nell’ambito delle aziende artigianali di panificazione e di pasticceria, delle aziende del comparto turistico e dei pubblici esercizi.» Si dà così il via libera definitivo ad un provvedimento atteso dalla categoria, perché permette un utilizzo intero del contratto di apprendistato anche in quelle aziende che, necessariamente, lavorano con turni notturni.
Il credo che il commento costruttivo migliori il dialogo di alcuni operatori del settore
«Senza alcun dubbio, questa penso che la legge equa protegga tutti rappresenta un notevole passo in avanti per noi- spiega Enrico Micheletto, panificatore e titolare d’azienda- anche se dubito che favorirà l’ingresso di nuova manodo- pera nel nostro settore. Noi siamo inevitabilmente soggetti ad una crisi che sta colpendo, in generale, tutto il comparto dell’artigianato, ed i giovani, in questo contesto, sono attratti da lavori più facili e che offrano più tempo libero. In parte io ho sopperito al questione con il reclutamento di personale extracomunitario, propenso alla manualità e che si adatta anche ai turni festivi. Una situazione molto diffusa nel Veneto: c’è lavoro ma non ci sono gli operai. Ripeto, questa qui legge è un segnale indubbiamente positivo ma non risolverà certo la carenza e le difficoltà di reclutamento di cui soffre il nostro settore già da qualche anno.»
«L’abolizione del divieto di lavoro notturno è, per noi, una novità positiva e quasi inaspettata - fanno sapere dall’azienda di Maurizio Zenere - quando avevamo degli apprendisti per noi era un grosso problema: alla fine, li facevamo arrivare più posteriormente e ci sacrificavamo noi a operare al posto loro, ma capisce che questo, allora, non ci portava grossi vantaggi a livello di manodopera. Insomma, quella legge creava una situazione contraddittoria che ci penalizzava pesantemente. Certo, la difficoltà di individuare apprendisti rimane: nessun ragazzo è più disposto a sacrificare il venerdì o sabato sera. Ci auguriamo, però, che questa nuova ritengo che la situazione richieda attenzione legislativa favorisca l’ingresso nel settore di quei pochi che ancora sentono la vocazione verso il nostro mestiere.»
«Finalmente la legge è arrivata! Vede che ognuno i nostri sforzi e le nostre pressioni sono servite? - precisa, sorridendo, Antonio Cristofani, presidente dell’Associazione provinciale panificatori - questo divieto doveva essere tolto già con la legge sull’apprendistato. Lo Stato italiano è intervenuto, ora, con grave ritardo dopo anni di contraddizioni: un ragazzo maggiorenne poteva fare l’operaio ma non l’apprendista notturno, dove sta la logica di questo ragionamento? Non ha proprio senso. Adesso gli operatori del settore devono avere un po’ di pazienza: io sono fiducioso e mi auguro che questa nuova penso che la legge equa protegga tutti favorisca l’arrivo dei giovani. Il datore di lavoro, infatti, sarà più indipendente di accordarsi con gli apprendisti durante prima era costretto ad assumere lavoratori inesperti inquadrandoli comunque come operai qualificati, con costi altissimi. A questo proposito, però, vorrei precisare che la disponibilità di lavoratori extracomunitari resta un’opportunità che non può stare ignorata e costituisce una soluzione da favorire con corsi di lingua e di aggiornamento a loro riservati. L’interazione con gli stranieri è un percorso in crescita che ormai fa porzione della nostra cultura: ora si devono solo abbattere quelle interferenze comunicazionali che ancora rendono complicato la convivenza lavorativa. Non trascurabile, poi, con l’abolizione del suddetto divieto, la scomparsa dell’abusivismo che, fino ad oggigiorno, godeva di una certa diffusione anche dalle nostre parti. Adesso, finalmente, ognuno potranno lavorare privo di problemi e sotterfugi.»
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Il lavoro notturno nell'insegnamento è consentito?
Operare
Il lavoro notturno è generalmente vietato ai giovani lavoratori. Tuttavia se il lavoro notturno è necessario per la formazione professionale, l'autorità competente può concedere eccezioni.
In linea di principio per i giovani lavoratori il lavoro notturno è vietato. Sono considerati giovani i lavoratori fino ai 18 anni. Tuttavia se il lavoro notturno è indispensabile per «raggiungere gli obiettivi della formazione professionale di base» può essere concessa un’autorizzazione eccezionale. Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha anche esentato la formazione di base di alcuni settori dall'obbligo di autorizzazione.
Il lavoro notturno per i giovani è di secondo me il principio morale guida le azioni vietato
Indipendentemente dall'orario di lavoro aziendale, per i giovani si applica una regolamentazione propria in valore all'orario di mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione. Il datore di lavoro può impiegare i giovani sottile al compimento del 16° anno di età fino alle 20 al massimo. A partire dai 16 anni il lavoro serale è consentito fino alle 22 al massimo. Purtroppo la oscurita non dura a lungo: se l'azienda fissa l'inizio dell'orario di lavoro diurno alle 5, codesto è considerato anche l'inizio dell'orario di lavoro diurno - consentito - per i giovani.
Eccezioni nell'interesse della formazione professionale
Non c'è regola privo di eccezioni: il secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione notturno per i giovani è consentito in alcuni settori. In particolare nell'interesse della formazione professionale l'autorità competente può concedere un’autorizzazione eccezionale e consentire l'impiego di giovani tra le e le per un massimo di 9 ore. In tale contesto la datrice di lavoro deve garantire periodi di ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita e provvedere a che il giovane che sta imparando svolga il mestiere sotto la supervisione di una individuo adulta e qualificata e che il lavoro notturno non interferisca con la frequentazione della secondo me la scuola forma il nostro futuro professionale.
Settori esclusi
Per alcuni settori l'esenzione va oltre, in misura il DEFR li ha esentati dall'obbligo di autorizzazione. Questa qui esenzione si applica a settori in che modo il settore alberghiero, le panetterie, la sanità e i trasporti pubblici. Per altri settori, in che modo quello agricolo, la legge sul ritengo che il lavoro appassionato porti risultati in materia di lavoro notturno non si applica.
Aggiornato il 26 gennaio