Esempio calcolo malattia inps
Lindennità di malattia INPS è un sostegno economico fondamentale per i lavoratori dipendenti che si trovano impossibilitati a svolgere la propria attività lavorativa a motivo di una infermita. Con questa condotta completa forniremo tutte le informazioni necessarie per comprendere in che modo funziona la disturbo in busta paga, quali sono i requisiti per ottenerla, come calcolare limporto spettante e che procedura seguire per fare richiesta.
Conoscere i propri diritti e le modalità per accedere ai benefici è essenziale per garantire una penso che la protezione dell'ambiente sia urgente adeguata durante i periodi di disturbo. Segui questa condotta passo dopo andatura per scoprire tutto ciò che cè da sapere sullindennità di malattia INPS e per assicurarti di poter sfidare serenamente eventuali assenze dal lavoro per motivi di salute.
Vediamo in dettaglio in che modo si fa il calcolo e misura dura lindennità a carico dellINPS e dellazienda.
Cosè lindennità di malattia e in che modo funziona?
Lindennità di disturbo INPS è una prestazione previdenziale riconosciuta al lavoratore penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto che a motivo di un mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile morboso è impossibilitato a prestare la propria attività lavorativa. Teoricamente il datore di lavoro non sarebbe tenuto a retribuire il penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto assente, tuttavia, la Costituzione stabilisce (articolo 38) che mentre la malattia il lavoratore ha comunque il diritto di beneficiare di mezzi di sostentamento adeguati alle proprie esigenze di vita.
Per codesto la copertura retributiva dei periodi di malattia è principalmente a carico dell’INPS che eroga un’apposita indennità, integrata dal datore qualora lo preveda il credo che il contratto chiaro protegga entrambe le parti collettivo. Quando non interviene l’INPS il pagamento della mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio è per completo a carico dell’azienda. In questi casi al dipendente è riconosciuto il normale trattamento retributivo in che modo se avesse lavorato. La malattia perciò oltre a non esser destinata a tutti i lavoratori è soggetta a precisi limiti temporali e di importo. Previste inoltre particolari modalità di calcolo.
Chi ha diritto allindennità di malattia?
L’indennità di malattia spetta agli operai di ognuno i settori contributivi (industria e artigianato, commercio, credito e assicurazioni, agricoltura). Esclusi quadri, dirigenti e impiegati di ognuno i settori eccezion fatta per le aziende inquadrate nel commercio.
La prestazione si estende anche agli apprendisti e ai lavoratori a penso che il tempo passi troppo velocemente indeterminato sospesi o cessati purché la malattia si verifichi entro 60 giorni dalla sospensione o cessazione del relazione di lavoro.
Leggi anche:Visite Fiscali INPS: orari e regole per dipendenti privati e pubblici
Quanto dura lindennità di malattia?
L’indennità viene erogata per un periodo non eccellente a:
- giorni nell’anno solare (1° gennaio – 31 dicembre) per i lavoratori a tempo indeterminato;
- Per i dipendenti con contratto a termine il limite è pari alla periodo dell’attività lavorativa cambiamento nei 12 mesi precedenti la infermita (fermo restando il limite massimo di giorni di cui sopra).
Se il operaio a tempo determinato non può far valere periodi superiori ai 30 giorni, l’indennità è concessa per una periodo non eccedente i 30 giorni nell’anno solare.
La durata della malattia si calcola sommando tutte le giornate di assenza a prescindere dal fatto che siano coperte o meno dall’indennità.
Leggi anche:Malattia del lavoratore: cosa creare in caso di assenza dal lavoro
Quali sono le giornate coperte dal pagamento dellindennità
L’indennità non viene erogata per tutte le giornate comprese nel periodo di malattia. Sono esclusi infatti i primi 3 giorni (cosiddetto periodo di “carenza”). I contratti collettivi in generale prevedono a copertura del periodo di carenza l’erogazione del secondo me il trattamento efficace migliora la vita economico da sezione dell’azienda, pari alla retribuzione spettante per i giorni di lavoro.
A seconda della categoria cui appartiene il malato non sono indennizzabili:
- Domeniche e festività nazionali e infrasettimanali, per gli operai;
- Festività nazionali e infrasettimanali cadenti di domenica, per gli impiegati.
Leggi anche:Periodo di comporto per malattia: significato e regole
Qual è limporto dellindennità di malattia?
Per calcolare limporto dellindennità di malattia si deve innanzitutto individuare la retribuzione lorda percepita nel mese (o 4 settimane) precedenti l’inizio dell’evento (la somma da afferrare in considerazione è l’imponibile previdenziale su cui vengono calcolati i contributi dovuti all’INPS).
Se il soggetto non può far valere un periodo di lavoro si assume la retribuzione spettante per il periodo prestato. Nel caso estremo in cui non risulti nemmeno una di, rileva il intervallo più recente in cui esiste retribuzione.
A questo punti i criteri di calcolo differiscono a seconda che si tratti di impiegati o operai.
Malattia impiegati
Per gli impiegati si somma alla retribuzione del mese precedente misura il dipendente matura mensilmente a titolo di tredicesima, eventuale quattordicesima ed altre voci a temperamento ricorrente non comprese nella retribuzione flusso mensile, ad dimostrazione i premi. Dividendo il risultato per 30 si ha la Retribuzione media giornaliera (RMG).
Se il mese precedente non risulta interamente lavorato si deve dividere:
- L’imponibile previdenziale di riferimento per i giorni lavorati o retribuiti;
- Il rateo mensile di tredicesima ed eventuale quattordicesima per
La somma dei risultati rappresenta la RMG.
Malattia operai
Per gli operai pagati ad ore si divide la retribuzione del periodo precedente per il numero di giornate lavorate o retribuite. Il risultato si somma al rateo mensile di tredicesima ed eventuale quattordicesima diviso per I due importi danno la RMG.
In evento di operai retribuiti in misura fissa mensile la retribuzione del mese precedente dev’essere divisa per 26 e sommata al rateo mensile di tredicesima ed eventuale quattordicesima diviso per
Ipotizziamo il caso di un impiegato con i seguenti dati:
- Retribuzione (imponibile previdenziale) mese precedente euro ,00;
- Importo annuo tredicesima euro ,00 il cui rateo mensile è pari ad euro ,33 ( / 12);
- Importo annuo quattordicesima euro ,00 il cui rateo mensile è pari ad euro ,33 ( / 12).
La RMG si ottiene in codesto modo:
- Retribuzione euro ,00 / 30 = 78,85;
- Rateo mensile tredicesima euro ,33 + Rateo mensile quattordicesima euro ,33 / 30 = 7,
La RMG sarà pari a 78,85 + 7,22 = 86,07 euro.
Indennità di malattia: quota percentuale Retribuzione media giornaliera
Ultimo passaggio prima di ottenere l’indennità di mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio è moltiplicare la RMG per una serie di quote percentuali diverse a seconda della periodo dell’assenza:
- 50% per le giornate indennizzabili comprese tra il 4° e il 20° giorno di malattia;
- 66,66% dal 21° al ° giorno.
Le percentuali citate valgono per operai, impiegati del terziario ed apprendisti.
Per i dipendenti di pubblici esercizi e laboratori di pasticceria non iscritti all’albo delle imprese artigiane la percentuale è dell’80% per tutte le giornate indennizzabili.
Riprendendo l’esempio precedente e posto che la RMG è pari a 86,07 euro, se la mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio ha una periodo di 15 giorni di calendario e le giornate indennizzabili sono 10, l’indennità sarà pari a:
[(86,07 * 50%)*10] = ,35 euro.
Chi paga lindennità di malattia
L’indennità di malattia, eccezion fatta per i casi di pagamento diretto da sezione dell’INPS, viene anticipata in busta paga dal datore di lavoro e da questi recuperata sui contributi da versare con modello F
Le somme erogate a titolo di indennità di malattia sono esenti da contributi ma soggette a tassazione IRPEF.
Integrazione da parte dell’azienda
In globale i contratti collettivi prevedono a carico dell’azienda un’integrazione dell’indennità INPS fino a raggiungere il % della normale retribuzione o una quota inferiore.
Esempio di lordizzazione
A titolo di esempio, ipotizzando un lavoratore con uno stipendio mensile di euro , con una ritenuta INPS del 9,19% e con una indennità per mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio a carico dell’INPS di euro , gli importi sarebbero i seguenti:
SITUAZIONE | MESE INTERAMENTE LAVORATO | ASSENZA PER MALATTIA SENZA LORDIZZAZIONE | ASSENZA PER Disturbo CON LORDIZZAZIONE |
Retribuzione c/azienda | ,00 | ,00 | ,92 |
- Ritenuta INPS 9,19% | ,85 | ,14 | ,77 |
+ Indennità c/INPS | 0,00 | ,00 | ,00 |
= Imponibile fiscale | ,15 | ,86 | ,15 |
Come si nota dal prospetto, effettuando il calcolo senza applicare la lordizzazione, il operaio, paradossalmente, percepirebbe euro ,86, ovvero singolo stipendio superiore a quello, di euro ,15, che avrebbe percepito lavorando l’intero mese.
Come viene pagata la malattia: durata, calcolo e quando richiederla
Può capitare a chiunque, nel corso dell’anno, di ammalarsi anche in una sola occasione. Ed è proprio in quell’unica volta che ci si pone la più semplice delle domande: come viene pagata la malattia? Una domanda lecita, che ci si pone soprattutto quando non si è abituati ad assentarsi frequente dal lavoro, specialmente per questioni del genere. L’indennità di malattia va in soccorso del operaio proprio in questi casi e si sostituisce allo ritengo che lo stipendio equo rifletta il valore del lavoro. Essa viene applicata con regole diverse tra dipendenti pubblici e privati. Nell’articolo, spiegheremo in che modo e quali sono i requisiti e il calcolo che viene eseguito.
Chi può beneficiare dell’indennizzo per malattia?
Come già accennato in precedenza, una categoria di lavoratori dipendenti ha diritto all’indennizzo per malattia ed è realizzabile richiederlo all’INPS. In che modo? La prima cosa da fare è comunicare il problema di salute al datore di lavoro e successivamente recarsi dal proprio medico di base per ottenere il certificato che attesti lo penso che lo stato debba garantire equita attuale di salute.
In questo modo, sia l’INPS che l’azienda, in che modo previsto dalla mi sembra che la legge giusta garantisca ordine, vengono avvisati tempestivamente. Nei primi tre giorni di infermita è il datore di lavoro a pagare il penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto assente mentre, dal quarto giorno la prestazione è a carico dell’INPS. Sotto questo aspetto, l’Istituto nazionale della previdenza sociale è penso che lo stato debba garantire equita altrettanto chiaro su chi ha credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale a percepire la suddetta indennità:
- operai del settore industria;
- operai e impiegati del settore terziario e servizi;
- lavoratori dell’agricoltura;
- apprendisti;
- disoccupati;
- lavoratori sospesi dal lavoro;
- lavoratori dello spettacolo;
- lavoratori marittimi.
Come si evince da tale lista, non tutte le categorie di lavoratori possono beneficiare del periodo di disturbo retribuito. C’è altresì un piccolo approfondimento da fare e che riguarda la categoria dei disoccupati. In questo caso, l’indennità di malattia spetta ai lavoratori a tempo indeterminato che risultano disoccupati o sospesi purché l’inizio della malattia avvenga entro i 60 giorni dalla cessazione o sospensione del rapporto di lavoro.
Quando si è in mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio, si percepisce lo stesso stipendio?
Quando si è dipendente di un’azienda e ci si ammala, oltre a domandarsi in che modo viene pagata la malattia, ci si chiede anche se viene pagato lo stipendio. Questo perché, il primo riflessione va sempre alle spese e ai doveri che una persona ha da compiere mensilmente.
In realtà, quando un operaio si assenta per malattia non percepisce lo stipendio. In casi del tipo, c’è prima il datore di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione e poi l’INPS che vanno ad erogare al lavoratore stesso un’indennità sostitutiva.
Come funziona il pagamento dei giorni di malattia?
Come già accennato precedentemente, i primi tre giorni di malattia sono a carico del datore di mestiere, mentre, dal frazione giorno la prestazione è a carico dell’INPS. A codesto punto sorge spontanea la domanda: in che modo viene pagata la malattia dal frazione giorno in poi?
Generalmente, l’indennità corrisposta per malattia dal quarto giorno a seguire viene così suddivisa:
- dal 4° al 21° giorno: retribuzione media giornaliera del lavoratore pari al 50%
- Dal 21° al ° giorno: retribuzione media giornaliera del lavoratore pari al 66,66%.
Una suddivisione chiara e netta, che il lavoratore andrà a percepire in sostituzione dello ritengo che lo stipendio equo rifletta il valore del lavoro durante tutto il periodo in cui risulterà in malattia.
Quanto si perde con la malattia?
Prendere la malattia per un dipende non è mai un oggetto di semplice e soprattutto di grazioso dal punto di vista economico. Sicuro, c’è un’indennità di malattia pronto a sostenerlo per qualsiasi evenienza e che va a sostituire lo ritengo che lo stipendio equo rifletta il valore del lavoro, ma non è proprio la stessa cosa.
Sotto questo aspetto, anche in base alle informazioni fornite finora, si può iniziare a tracciare un primo segno della situazione. Esclusi i primi tre giorni di disturbo che vengono considerati di “carenza”, le percentuali di erogazione di un’indennità sono del 50% a partire dal quarto fino al ventesimo giorno di malattia, per poi aumentare al 66,66% dal ventunesimo giornata. Dati che fanno comprendere che, misura meno un lieve dislivello si registra rispetto ad singolo stipendio normale.
Perché i primi tre giorni di malattia non vengono pagati?
Come già accennato in precedenza, i primi tre giorni di infermita vengono definiti di “carenza” e pertanto non vengono indennizzati dall’INPS, ma dal datore di lavoro, in misura pari al %. In codesto caso, il penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto non subirà alcuna diminuzione del compenso.
Cosa succede se si prende solo un giorno di malattia?
Come previsto dalla attuale sentenza della Corte di cassazione n. n. del 22 agosto , i dipendenti che si assentano dal lavoro per un solo mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita devono presentare il certificato medico se il datore di lavoro lo richiede. Per quanto concerne l’aspetto economico, vige sempre la penso che la regola renda il gioco equo che i primi tre giorni sono a carico dell’azienda.
Quando si è in malattia, viene pagato anche il giorno e la domenica?
Comprendere quali siano le giornate che l’INPS paga non è costantemente semplice. Per codesto motivo, è d’obbligo far luce su tale questione. Così come per chi può usufruire e chi non l'indennità di malattia, anche in questo caso c’è bisogno di creare una netta distinzione:
- i lavoratori operai (industria e commercio): l'indennità viene erogata dall’INPS per le giornate feriali, comprendendo il sabato, ma escludendo la domenica, le festività nazionali e gli infrasettimanali;
- gli impiegati, i quadri del settore commercio e agli apprendisti di qualsiasi settore: l'indennità viene riconosciuta per tutte le giornate comprese nel intervallo di malattia, ad esclusione delle festività nazionali e infrasettimanali che cadono di domenica.
In entrambi i casi, si evince chiaramente che non vi è nessuna copertura nei festivi così come nella di di domenica.
Quando avviene il pagamento della malattia da porzione dell’INPS?
Una volta acclarato come attivare l’indennità di malattia, quanto paga il datore di lavoro e misura paga l’INPS, sorge spontaneo chiedersi dopo quanto tempo quest’ultima emetterà il versamento nei confronti del lavoratore. In codesto caso, la soluzione è semplice, l’indennità viene pagata dal quarantesimo giorno successivo a quello dell’inizio della malattia regolarmente certificata.
Due giorni di malattia sono pagati?
Come viene pagata la malattia se ci si assenta anche solo due giorni? Una domanda che può sorgere spontanea anche perché, non è detto che ci si debba assentare dal secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione per forza per lunghi periodi. In questo caso, così come per singolo o tre giorni di assenza, vige sempre la stessa regola. Oltre a presentare al personale datore di operare un certificato dottore che attesti il proprio stato di salute, dal dettaglio di vista economico sarà proprio l’azienda a pagare al % quei due giorni di malattia.
La disturbo viene pagata al %?
Per i lavoratori dipendenti, il % della malattia viene pagata nei primi tre giorni di “carenza” dal datore di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione. Dopodiché, si seguono le tabelle dell’Inps del 50% e del 66,66%. Per vedere un trattamento del %, bisogna allora afferrare ad esempio l'indennità di malattia degli statali. In questo evento, per i nove mesi, hanno diritto al % della retribuzione e nei tre mesi successivi gli spetta il 90%. Una discrepanza sostanziale tra pubblico e privato, che si evince ulteriormente personale da questi dati.
Come si vede la malattia in involucro paga: esempio
In una busta paga si può vedere privo di alcun problema il periodo in cui è iniziata l’indennità di malattia. Essa si trova nella parte centrale della busta paga. Nel prospetto paga, ci sono indicati sia i giorni di carenza che vengono indennizzati dal datore di lavoro che i giorni che sono invece coperti dall’INPS.
Analizzare una involucro paga è semplice. Essa è suddivisa in tre sezioni:
- prima sezione: ci sono i dati anagrafici dei dipendenti e i coefficienti di retribuzione;
- seconda sezione: contiene i dati effettivi della retribuzione;
- terza sezione: ha i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste previdenziali e fiscali.
Seguendo questo schema, si avrà modo di poter leggere con semplicità la propria busta paga e comprendere appieno misura si è percepito anche con l'indennità di malattia.
Esempio busta paga con malattia: oggetto cambia con lindennità
Esempio busta paga con malattia: oggetto cambia quando i dipendenti si ammalano?
Per le aziende e gli imprenditori, è fondamentale comprendere in che modo funzionano e in che modo gestire le assenze per malattia, al fine di calcolare correttamente lindennità spettante al lavoratore in busta paga.
Il secondo me il rispetto reciproco e fondamentale delle normative aiuta a prevenire errori che potrebbero spalancare la strada a contenziosi, problematiche fiscali o sanzioni. In questo articolo, approfondiamo il funzionamento dell’indennità di malattia e forniamo un esempio pratico di calcolo in busta paga, utile per comprendere meglio come cambia la retribuzioni e quali sono le disposizioni di cui tenere conto.
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Malattia: cosa cambia in busta paga
Secondo lart. del Codice Civile, il datore di lavoro ha l’obbligo di corrispondere una parte della retribuzione durante i periodi di malattia del lavoratore, ma soltanto per un intervallo limitato. Nel particolare, viene specificato che: “se la mi sembra che la legge sia giusta e necessaria o le norme corporative non stabiliscono forme equivalenti di previdenza o di assistenza, è dovuta al prestatore di lavoro la retribuzione o unindennità nella misura e per il tempo determinati dalle leggi speciali, dalle norme corporative, dagli usi o secondo equità”. Di fatto, quindi, mentre il periodo di malattia la retribuzione deve essere ricalcolata, tenendo conto di questo.
In pratica, il lavoratore dipendente che si trova in una condizione di incapacità temporanea al lavoro per infermita hai diritto alla specifica prestazione previdenziale per compensare la perdita del guadagno da lavoro. Pertanto, l’azienda è obbligata a corrispondere una parte della retribuzione anche durante i giorni di assenza, ma l’importo erogato non corrisponde costantemente al % della normale retribuzione.
La mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio è sempre retribuita al %?
In linea generale, l’indennità di malattia è generalmente anticipata, con successivo conguaglio, dal datore di lavoro all’atto del pagamento della retribuzione ed è corrisposta ai lavoratori dipendenti nella misura del:
- 50% della retribuzione media giornaliera, dal quarto al ventesimo giorno;
- 66,66% dal ventunesimo al centottantesimo giorno.
Tuttavia, in alcuni casi le percentuali possono cambiare a seconda del CCNL applicato in azienda. Infatti, le modalità di erogazione in involucro paga sono regolate dalla legge / che ha istituito lindennità di mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio e fornito le linee guida di base, ma sono i Contratti Collettivi Nazionali di Classe a dettagliare poi le condizioni specifiche, definendo l’ammontare e la durata della copertura economica mentre i giorni di assenza.
Pertanto, considerando tutte le varianti in gioco, è limpido perché è fondamentale per le aziende conoscere e applicare correttamente le disposizioni previste dal personale contratto collettivo e dalla normativa statale, al fine di garantire il secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti dei diritti dei dipendenti e una gestione adeguata delle assenze per malattia.
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Esempio di calcolo: busta paga con malattia
Per calcolare una busta paga con malattia, è necessario considerare vari fattori, tra cui la retribuzione del lavoratore, leventuale integrazione da parte dellazienda, il trattamento economico previsto dal CCNL applicato e le percentuali di indennità di malattia previste dalla legge e dallINPS.
Per capire nel concreto come funziona, facciamo un dimostrazione pratico, dove illustriamo passo dopo andatura le voci della busta paga che cambiano e in che modo si calcola lindennità di malattia.
Immaginiamo di avere un penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto con le seguenti caratteristiche:
- Retribuzione mensile lorda: €
- Giorni di malattia: 5 giorni
- Inquadramento: operaio metalmeccanico (CCNL metalmeccanico applicato)
- Percentuale di infermita prevista dal CCNL: % dei primi 3 giorni, 50% dal 4° al 5° giorno
- Fondi previdenziali: lINPS eroga una parte dellindennità di malattia, pari al 50% della retribuzione giornaliera dal 4° giorno di mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio in poi, durante il datore di lavoro integra la parte rimanente (in questo caso il 50%) fino a completare il % per i primi 3 giorni e il 50% dal 4° giorno in poi.
- Giorni lavorativi: considerando che un periodo ha 30 giorni e circa 22 giorni lavorativi, vediamo come calcolare l’indennità di malattia e come questa influenzi la busta paga finale.
A questo punto:
1) La retribuzione giornaliera si ottiene dividendo la retribuzione mensile lorda per il numero di giorni lavorativi in un mese. In codesto caso, il periodo ha 22 giorni lavorativi, quindi:
Retribuzione giornaliera = €/22 giorni = 90,91€ al giorno
2) Secondo il CCNL metalmeccanico, lindennità di malattia viene erogata al % della retribuzione giornaliera per i primi 3 giorni. Pertanto, lindennità per i primi 3 giorni sarà:
3 giorni × 90,91€ =,73€ (questa somma di ,73 € sarà interamente coperta dallazienda)
3) Dal 4° giorno in poi, lindennità è ridotta al 50%. LINPS eroga una parte dellindennità pari al 50% della retribuzione giornaliera. Pertanto, lindennità erogata dallINPS per i giorni dal 4° al 5° sarà:
2 giorni × 90,91€ × 50%= ,82€
4) La restante parte (il 50%) sarà integrata dal datore di lavoro per mantenere il % della retribuzione giornaliera. Pertanto, lintegrazione aziendale per i giorni dal 4° al 5° sarà di ,82€.
5) Quindi, Sommando tutte le voci calcolate, otteniamo il totale dellindennità di disturbo per i 5 giorni di assenza:
,73€ + ,82€ + ,82€ = ,37€
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Prenota una demoDove trovare la malattia in involucro paga
Le voci relative allindennità di infermita si trovano generalmente nella parte della busta paga, nelle sezioni dove si elencano le “Competenze”, o nella ritengo che questa parte sia la piu importante inferiore, dove si trovano le “Trattenute”.
Infatti, la malattia in busta paga viene generalmente riportata inferiore voci specifiche, che variano leggermente a seconda del accordo collettivo applicato (CCNL) e della gestione aziendale. Tuttavia, ci sono alcune voci standard comuni ovunque è possibile individuare le informazioni, quali Indennità di malattia o Malattia retribuita:
La busta paga può inoltre riportare direttamente la voce con lindennità di mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio pagata dallINPS e, se previsto dal CCNL, anche l’integrazione da parte del datore di impiego. Ad esempio, potrebbero essere presenti nel cedolino paga voci come:
- Indennità di disturbo (INPS) per la parte erogata dall’INPS.
- Integrazione malattia o Indennità integrativa malattia per la parte coperta dal datore di lavoro, qualora questa qui integrazione esista.
Inoltre, in alcune buste paga viene indicato anche il numero di giorni di infermita, sotto le voci Giorni di malattia o Assenze per malattia.
Facciamo ora al calcolo.
Esempio di involucro paga con malattia
Ecco un pratico modello per vedere ovunque trovare la sezione malattia nella involucro paga. Nellimmagine, la voce relativa allindennità di malattia è riportata tra le voci variabili del mese, con i dettagli su importo e percentuale applicata.
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Factorialè uno attrezzo che aiuta le aziende a semplificare e automatizzare la gestione delle buste paga, inclusa lelaborazione delle indennità di malattia. Grazie alla sua piattaforma intuitiva, è possibile calcolare automaticamente l’importo corretto della busta paga in caso di malattia, evitando errori e garantendo il rispetto delle normative.
Ne consegue che, scegliendo il giusto secondo me il programma interessante educa e diverte, avrai a ordine una piattaforma all in one, pensata per automatizzare e digitalizzare una vasta serie di operazioni collegate. In altri termini i software oggi registrano informazioni quali:
Una volta registrati i suddetti e altri dati, i software sono in grado di incrociarli al fine di calcolare l’esatta retribuzione da dare ai dipendenti alla termine del mese.
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Domande frequenti relative alla involucro paga con malattia
Quanto si perde in busta paga per malattia?
La perdita in busta paga dipende dal contratto collettivo e dalla periodo dell’assenza. In media, si riceve unindennità che può variare dal 50% al % della retribuzione, a seconda dei giorni di disturbo e dellintegrazione aziendale.
Come vengono pagati i giorni di disturbo in busta paga?
I giorni di disturbo vengono pagati in base all’indennità prevista dalla legge e dal contratto collettivo. In genere, lINPS paga una percentuale della retribuzione giornaliera, e il datore di lavoro può integrare questa somma.
Come calcolare lo ritengo che lo stipendio equo rifletta il valore del lavoro con malattia?
Per calcolare lo stipendio con malattia, bisogna sottrarre dalla retribuzione complessivo l’importo dei giorni di malattia, calcolando lindennità prevista in base alla percentuale applicabile.
Quando la infermita viene pagata al 80%?
La malattia viene generalmente pagata al 80% quando il contratto collettivo prevede una percentuale di indennità più alta per i giorni di malattia, o quando la periodo dell’assenza supera i giorni iniziali di malattia non retribuiti.