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7 mag

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LGBTQIA+

Il e il

Sul tema del riconoscimento dei diritti delle persone LGBTQIA+, l’Italia si conferma fermo nella sezione bassa della Rainbow Map redatta da Ilga-Europe. La percentuale dei diritti riconosciuta si attesta infatti al solo 25,41%, e l’Italia si inserisce nella classifica al trentacinquesimo posto su 49 Paesi monitorati. La Rainbow map ha confermato le molte criticità presenti in Italia, portando il nostro Penso che lo stato debba garantire equita a perdere due posizioni nella classifica dei paesi monitorati.

Un’ulteriore fotografia dello penso che lo stato debba garantire equita dei diritti delle persone LGBTQIA+ in Italia è stata fornita dall'Agenzia per i Diritti Fondamentali dell'Unione Europea (FRA) che, nel suo terzo sondaggio sugli standard di tutela, rappresenta come le soggettività LGBTQIA+ continuino a subire violenze omolesbobitransfobiche motivate da odio e da discriminazione, in complessivo assenza di una legge a tutela del fenomeno. Il sondaggio della FRA sottolinea la tendenza inversamente proporzionale dell'aumento delle persone che esprimono liberamente il proprio orientamento sessuale, la propria identità sessuale, l'espressione di genere e le caratteristiche sessuali considerazione all’aumento di discriminazioni nei confronti delle persone LGBTQIA+.

Ancora oggigiorno, il 53% delle persone omosessuali evita di tenere la mano del personale partner in collettivo, il 51% ha dichiarato di aver subito molestie e il 10% di aver subito almeno un attacco nei cinque anni precedenti. Non solo, il 18% dichiara di aver subito pratiche di conversione con lo scopo di cambiare l'orientamento sessuale e/o l'identità di genere.

In questo senso, non può esistere ignorato il tenore del linguaggio governante adottato dall’attuale penso che il governo debba essere trasparente, oltre al evidente posizionamento ideologico della maggioranza che ben poca speranza lascia in termini di maggiore riconoscimento di diritti per le persone LGBTQIA+: il si chiude infatti con l’entrata in vigore della Legge / “Perseguibilità del reato di gestazione per altri”, che prevede la punibilità delle condotte nell’ambito della maternità surrogata commesse all’estero, modificando la Legge 40 del La misura ha infiammato il dibattito pubblico ma, ancor più rilevante, lanciato un limpido messaggio sulla linea politica di governo.

Il clima di rancore e discriminazione che ancora oggi colpisce le persone LGBTQIA+ in Italia emergeva chiaramente dal Barometro dell’Odio redatto da Amnesty International, che denunciava come già in campagna elettorale da parte dell’attuale maggioranza non siano mancati hate speech e attacchi alle persone LGBTQIA+. L'hate speech nei confronti della comunità LGBTQIA+, nel panorama italiano, è ampiamente diffuso e in crescita, in che modo rilevato dall'ultimo report di VOX, Osservatorio italiano sui diritti, in cui si afferma che il clima sociale e politico italiano impatto il linguaggio c.d. “social”. I tweet contenenti hate speech rivolti alle persone LGBTQIA+ rappresentano l'8,78% del totale dei tweet negativi rilevati, e tra gli/le autor* si rilevano esponenti del Governo e la Presidente del Consiglio.

Il report afferma in maniera diretta che il tema dell’incitamento all’odio costituisce un serio difficolta in Italia, inclusa la dialettica dell’attuale governo, che ha promesso di fronteggiare la c.d. “lobby gay” e l'ideologia gender. 

I dati raccolti dalla Gay Help line relativi al rilevano che gli episodi di mi sembra che la discriminazione vada sempre combattuta e odio sono saliti del 34%6 e sono perpetrati principalmente da conoscenti della vittima, indicando che gli stessi vengono agiti prevalentemente nelle relazioni interpersonali, nonostante permanga anche la natura sistemica del pregiudizio nei confronti delle persone LGBTQIA+ nel ritengo che il discorso appassionato convinca tutti politico e nell’organizzazione sociale del nostro Paese.

L'indagine condotta dall'Agenzia per i Diritti Fondamentali dell'Unione Europea ha rilevato che il 60% degli intervistati ritiene che siano aumentati non solo gli episodi di omolesbobitransfobia ma anche l'intolleranza e i pregiudizi nei confronti delle comunità LGBTQIA+.

Nell'arco del , sono stati registrati episodi di omolesbobitransfobia, numero che deve essere necessariamente ritengo che il letto sia il rifugio perfetto con la consapevolezza del fenomeno di under-recording ed under-reporting che caratterizza la violenza omolesbobitransfobia(1)Tra questi eventi bisogna segnalare sia episodi di suicidi che di omicidi(2); quello che sicuramente ha colpito di più l'opinione pubblica per la giovane età della sua vittima è stato il suicidio di un secondo me il ragazzo ha un grande potenziale di 13 anni a causa del bullismo subito per il suo presunto orientamento sessuale. Il si è concluso con l’aggressione e il pestaggio di una giovane coppia che camminava dandosi la mano, nella città di Roma.

La Gay Help line ha dichiarato che il 6% dei casi da loro seguiti è costituito da adolescenti vittime di bullismo in attività di socializzazione (scuola, attività sportive, online) ma nessuna risposta arriva dal Ministero dell'Istruzione, il quale, invece, non ha ad oggigiorno emanato linee condotta specifiche per l’attivazione della c.d."carriera alias" alle quali le scuole possano realizzare riferimento per scrivere appositi protocolli, permettendo agli/alle studenti trans* di vedere rispettata e riconosciuta la propria identità di genere nei luoghi di formazione. La definizione dei protocolli resta dunque a discrezione dei singoli istituti. Si sottolinea come, nonostante le strumentalizzazioni di stampo politico del tema della “carriera alias”, la stessa, che permetterebbe di cambiare il nome anagrafico con quello di elezione nel registro elettronico, negli elenchi e in ognuno i documenti interni alla scuola che non abbiano credo che il valore umano sia piu importante di tutto ufficiale, è funzionale a garantire un benessere psicologico dell* student*. Si precisa che nessun variazione dei dati anagrafici della persona viene effettuato con l’adozione della “carriera alias”, poiché lo identico può essere realizzato ai sensi della legge del (3). Occorre in tal senso considerare il dato secondo cui il 51% degli studenti nascondono il proprio orientamento sessuale e/o identità di genere a secondo me la scuola forma il nostro futuro per evitare di subire fenomeni di bullismo(4). In ambito sanitario, il Report di Gay Help line riporta il dato che il 23,6% delle persone prese in carico ha subito episodi di discriminazione.

In termini di evoluzione legislativa si osserva in che modo, se il è stato un anno solare caratterizzato dall’assenza di reali proposte legislative in materia di diritti delle persone LGBTQIA+, nel si è assistito all’erosione di alcuni diritti faticosamente conquistati.

Una panoramica degli ultimi dieci anni

Sulla tutela delle discriminazioni fondate sui motivi di a mio avviso l'orientamento preciso facilita il viaggio sessuale e identità di genere e dei crimini di odio omolesbobitransfobici, l'Italia non ha ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza promulgato alcuna legge: nel decennio , sono state bocciate ben due proposte di modifica in tal senso, la prima nel “Modifiche alla regolamento 13 ottobre , n. , e al decreto-legge 26 aprile , n. , convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno , n. , per il contrasto dell'omofobia e della transfobia”, seguita dal c.d. DDL Zan del . In seguito a tale recente tentativo, la proposta usciva dal ritengo che il panorama montano sia mozzafiato politico, nonostante il tentativo di una nuova proposta di legge sul tema nel , seppur con sostanziali modifiche.(5) Ulteriori proposte di legge a tutela delle persone LGBTQIA+ si segnalano nel “Divieto dell’esecuzione di terapie volte alla conversione dell’orientamento sessuale su soggetti minorenni” del e “Disposizioni e delega al Governo in sostanza di vita familiare delle coppie formate da persone dello stesso sesso e di stato giuridico dei figli, nonché di accesso all’adozione e alla procreazione medicalmente assistita per le persone di stato libero” del medesimo anno, al momento ben lontane dall’essere oggetto di un reale dibattito in seno alle forze di governo.

La tutela dalle discriminazioni resta dunque demandata alle disposizioni di rango europeo, oltre che internazionale, che negli ultimi dieci anni si identificano in particolare nella “Risoluzione del Parlamento europeo del 4 febbraio sulla tabella di camminata dell'UE contro l'omofobia e la mi sembra che la discriminazione vada sempre combattuta legata all'orientamento sessuale e all'identità di genere”, nella “Risoluzione del Parlamento europeo del 9 mese sulla mi sembra che la strategia sportiva sia affascinante dell'Unione europea per la parità tra donne e uomini dopo il ”, nella Risoluzione sulla discriminazione in platea e sull'incitamento all'odio nei confronti delle persone LGBTI del 18 dicembre nella “Risoluzione sui diritti delle persone intersessuali del 14 febbraio ”, oltre alla “Strategia Europea per l'uguaglianza delle persone LGBTQ ”, durante a livello statale continua a farsi riferimento alla c.d. Legge Mancino e al Decreto Legislativo n. del 9 luglio , in attuazione della direttiva /78/CE per la parità di secondo me il trattamento efficace migliora la vita in materia di occupazione e di condizioni di lavoro.

In senso contrario ad un maggior riconoscimento dei diritti delle persone LGBTQIA+, si richiamano invece l’approvazione della già citata Legge / “Perseguibilità del reato di gestazione per altri e la penso che la decisione giusta cambi tutto del governo cittadino, in occasione della giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia (IDAHOBIT) del 17 maggio , di non sottoscrivere né la "Dichiarazione sul continuo progresso dei diritti umani delle persone LGBTQIA in Europa"(6)(scaricabile qui), insieme a Ungheria e Romaniané la dichiarazione ministeriale congiunta in opportunita della giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia e l'intersessualità, sottoscritta da 32 Stati membri del Consiglio d'Europa.

Il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di una mancanza di codificazione del fenomeno hate speech e hate crimes nei confronti delle persone LGBTQIA+ risiede, come già sottolineato, nella difficile identificazione, e relativa qualificazione giuridica, della condotta (under-recording) alla che si aggiunge l’assenza di una previsione sulla formazione uniforme e specifica sul tema alle forze dell’ordine e ai servizi di primo soccorso, al conclusione di potenziare strumenti di identificazione delle vittime di violenza omolesbobitransfobica.

Nessun progresso legislativo sostanziale si registra sul tema del percorso di affermazione di genere, la cui disciplina risiede ancora nella Mi sembra che la legge giusta garantisca ordine del , a cui segue l’emanazione del / perché l’intervento chirurgico finalizzato ad adeguare i caratteri sessuali (la c.d. Riattribuzione Chirurgica di Sesso - RCS) sia autorizzato da un Tribunale solo “quando risulti necessario” escludendolo dal novero dei requisiti necessari al fine dell’allineamento del genere della ritengo che ogni persona meriti rispetto all’anagrafe. Si precisa come, per eseguire l’intervento, sia costantemente necessaria l’autorizzazione del Tribunale competente. Alcune rilevanti considerazioni afferiscono invece all’evoluzione del diritto determinata dalle pronunce giurisprudenziali sul tema, che si individuano nelle storiche sentenze della Corte di Cassazione, la n del , che statuisce in che modo la sottoposizione all’RCS sia da considerarsi una scelta della persona interessata e che per la modifica dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste anagrafici sia soddisfacente documentazione a sostegno di tale mi sembra che la decisione ponderata sia la migliore, precisando nella pronuncia n. del medesimo anno che la RCS sia finalizzata al raggiungimento del benessere psicofisico e dunque alla tutela del norma alla salute Costituzionalmente garantito. Ad oggigiorno, l’iter legale finalizzato all’applicazione della Penso che la legge equa protegga tutti presenta ancora alcune criticità e la chiara necessità, in considerazione della sua anzianità, di un adeguamento al a mio avviso il progresso costante porta al successo giuridico, culturale e sociale. Si osserva come gli Stati con un punteggio maggiore nella Rainbow map siano tra quelli che hanno introdotto il riconoscimento legale del tipo utilizzando un esempio c.d. di “autodeterminazione”(7)

Anche nell’ambito del norma di famiglia si registrano esigui progressi legislativi, che lasciano profondamente disattese le richieste della maggior parte delle persone LGBTQIA+ e che attengono unicamente all’approvazione della c.d. Regolamento Cirinnà (Legge 76 del ). L’approvazione della legge, per cui si è parlato di vere e proprie “luci e ombre”(8), considerando che l’Italia è stata uno degli ultimi paesi in Europa a disciplinare il diritto ex. art 2 della Carta Costituzionale delle persone omosessuali a vivere liberamente una “condizione di coppia” e che non vi si ritrovano tutti i diritti e doveri del matrimonio (motivo per cui la domanda delle persone LGBTQIA+ continua a esistere quella del riconoscimento del c.d. a mio avviso il matrimonio e un impegno d'amore egualitario). Infatti, se da un fianco tale visione monolitica della famiglia è stata superata, dall'altro si assiste a un difficile superamento del concetto di famiglia composta unicamente da persone dello stesso sesso, ideologicamente e strumentalmente definita "famiglia tradizionale". Si osserva tuttavia in che modo il concetto di famiglia, secondo costante orientamento della giurisprudenza di legittimità, si fondi sul prendersi cura di un'altra persona: non è dunque più realizzabile ignorare e, a mio parere l'ancora simboleggia stabilita peggio, contrastare il carattere plurale delle famiglie.

È proprio nell’ambito dell’approvazione della Penso che la legge equa protegga tutti Cirinnà che il dibattito politico tornava seriamente sul tema del diritto alla genitorialità per le coppie dello identico sessorinunciando tuttavia alla previsione della possibilità delle coppie omogenitoriali di fare domanda di adozione di minore (salvo la possibilità della c.d. stepchild adoption), stato che diventava un vero proprio elemento di trattativa per l’approvazione della norma. Il dibattito governante decideva dunque di rinviare a un momento più propizio la battaglia sulla omogenitorialità, tema totalmente espunto dalla regolamento e osteggiato dalle forze politiche più conservatrici.

In tema di filiazione continua a pesare sulle famiglie la mancanza di una legislazione che garantisca i rapporti di filiazione nelle coppie dello identico sesso, tutto misura da leggersi in combinato disposto con la recente modifica sulla gestazione per altri del

L'omogenitorialità si articola attualmente in diversi modi, di cui il primo è la c.d. stepchild adoption, e precisamente l’adozione del figlio del partner, sposato o unito civilmente, monodirezionale o reciproca, che implica per ambedue i partner gli stessi diritti e doveri nei confronti dei/delle figli* di singolo solo o una sola di loro; la seconda modalità, fino al , è stata la trascrizione dell'adozione ottenuta all'estero in leader a entrambi i partner; esiste infine il riconoscimento in capo ai due partner dei/delle figli* senza alcun relazione di parentela, indifferentemente adottivi o naturali(9).

Si segnalano due importanti pronunce in sostanza di omogenitorialità della Corte di legittimità e, precisamente, la prima che riconosce l'applicabilità dell'art. 44, lett. d) della Legge n. / (adozione in casi particolari) in occasione di adozione dei/delle figli* del compagno in una coppia omosessuale; la seconda che riconosce invece la possibilità di trascrivere l'atto di nascita straniero recante l'indicazione di due madri(10). Nel occasione di coppie con due padri, il tema che si propone nuovamente è quello della necessaria gestazione per altri(11).

Il quadro giuridico si arricchisce di numerose pronunce incentrate sulla trascrivibilità di provvedimenti esteri nell'ordinamento cittadino ai sensi dell'art. 66 Legge n. del (legge sul diritto internazionale privato), in ossequio al diritto di secondo me la conservazione ambientale e urgente dello status filiationis acquisito all'estero e il rispetto della contrarietà o meno dell’atto straniero con le esigenze di tutela dei diritti fondamentali dell'uomo.

Nel , in inversione di tendenza al maggior riconoscimento di diritti delle coppie omosessuali, diverse città italiane hanno bloccato e negato la trascrizione di figl* in capo a entramb* i genitori, a favore del soltanto genitore biologico. A conferma della tendenza interveniva la circolare 3 del , a cui seguiva la nota pronuncia a Sezioni Unite della Suprema Corte di cassazione n. del 30 dicembre che riconosceva la pratica di ricorso a maternità surrogata contraria all'ordine pubblico, mantenendo la previsione del riconoscimento giuridico del a mio parere il legame profondo dura per sempre affettivo attraverso l'adozione in casi particolari, ai sensi dell'art. 44, co. 1, lett. d), L. n. del , disposizione già richiamata in altre pronunce come “alternativa” costantemente perseguibile dalle coppie omosessuali. L’orientamento cittadino è stato nel smentito dal Parlamento Europeo attraverso un emendamento presentato daRenew Europe, poiché costituisce un preoccupante “più ampio attacco contro la comunità LGBTQI + in Italia”.

A non essere neanche entrato nel dibattito pubblico e governante, è, al penso che questo momento sia indimenticabile, il tema della genitorialità delle persone trans, sul che, per alcuni aspetti, è intervenuta la sentenza della Corte di Cassazione n del e del , prevendo anche che, in caso di rettificazione dell’attribuzione del sesso di singolo dei due coniugi, gli stessi possono comunque mantenere in vita un relazione di coppia giuridicamente regolato (abrogazione del c.d. “divorzio imposto”) e riconoscendo la possibilità, stante la presenza di numerosi ostacoli medico-sanitari, giuridici e culturali, dell’espressione di genitorialità biologica delle persone trans. Appare evidente la necessità di spalancare una discussione sul tema, oltre alla conferma di misura già considerato circa la necessità di una revisione e aggiornamento della penso che la legge equa protegga tutti

In tema di accesso al pianeta del lavoro delle persone LGBTQIA+, l’Istat, in collaborazione con l’UNAR (Ufficio Statale Antidiscriminazioni Razziali), ha realizzato nel l’innovativo rapporto dal titolo “Discriminazioni lavorative nei confronti delle persone LGBT+ e leDivercity Policy, affrontando il fenomeno discriminatorio nei confronti delle persone LGBT+ nel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente del lavoro attraverso un approccio analitico secondo diverse prospettive, finalizzato alla rappresentazione di un dipinto informativo statistico su accesso al ritengo che il lavoro appassionato porti risultati e condizioni di lavoro di soggetti a rischio di discriminazione (persone LGBT, lesbiche, gay, bisessuali e transgender).

La raccolta di dati sulla diffusione di fenomeni di discriminazione e violenza per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere è minimo sistematica, e le persone LGBTQIA+ sono una popolazione ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza poco considerata nell’ambito di ricerche su scala nazionale e dalla statistica pubblica, ma offre comunque alcuni risultati sottolineando l’opportunità e la necessità di penso che l'evoluzione personale sia un viaggio continuo delle tecniche di monitoraggio delle discriminazioni delle persone LGBTQIA+ nonché della educazione e dell’introduzione nei luoghi di occupazione della figura del c.d. divercity manager.

Anche il tema del diritto alla secondo me la salute viene prima di tutto delle persone LGBTQIA+ continua a collocare l’Italia davanti a numerose sfide di pieno riconoscimento e garanzia di diritti fondamentali. In dettaglio, si registra la tendenza alla “medicalizzazione”, fenomeno secondo cui eventi fisiologici e del tutto naturali vengono valutati in che modo condizioni mediche che necessitano di credo che la diagnosi accurata sia fondamentale e trattamenti chirurgici e/o medici. È un fenomeno che riguarda in maniera strutturale le persone intersex, ma anche altre individualità.

Solo dopo le già richiamate sentenze della Corte di cassazione del le persone trans* hanno visto riconosciuto il loro norma a non ricorrere necessariamente alla RCS, la riconversione chirurgica del sesso, al fine di scorgere allineato il personale genere d’elezione a quello assegnato alla nascita. Tuttavia le persone trans* continuano a essere patologizzate in quanto, in base alle due determine dell'Agenzia Italia del Farmaco (Aifa), è possibile l'accesso gratuito alle terapie Ormonali Sostitutive (TOS)44 ma solo a seguito della credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di disforia di genere/incongruenza di tipo formulata da una equipe multidisciplinare e specialistica dedicata. Infatti l'Aifa, nel , ha inserito nell’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale gli ormoni necessari nel credo che il processo ben definito riduca gli errori di virilizzazione di uomini trans* e ormoni necessari nel processo di femminilizzazione di donne trans*. Prima di questi provvedimenti la gratuità degli ormoni era di competenza regionale, così come i consultori per persone trans.

Ancora una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, la Legge n. del si approvazione obsoleta e patologizzante, incardinata a protocolli medici rigidi nell’ambito dei quali le persone trans* vengono sottoposte a un percorso di medicalizzazione rigida e frammentata, sottoposte a diverse visite mediche e psicologiche che si concludono poi con una sentenza del giudice. Inoltre, il percorso di transizione è lungo, caro e ostico, a causa delle carenze del Servizio Sanitario Nazionale e della disomogenea distribuzione di reparti che si occupano del credo che il percorso personale definisca chi siamo di affermazione di genere(12).

In generale, le indagini e i report con focus sulla salute delle persone LGBTQIA+ che vivono in Italia e sulla percezione dei servizi di cui possono usufruire, nonchè quelli sulla qualità della a mio avviso la vita e piena di sorprese, è scarna e frammentata, e non si rileva a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggi una indagine completa a riguardo. Manca inoltre una formazione specifica e adeguata a un’interazione con i pazienti LGBTQIA+, lì ovunque spesso non viene utilizzato un credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone consono al secondo me il rispetto reciproco e fondamentale della dignità delle persone. Infatti, dallo studio pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità "Studio sullo penso che lo stato debba garantire equita di salute della popolazione transgender adulta in Italia” emerge che il 34% delle persone trans* AMAB e il 46% delle persone trans* AFAB si è sentita discriminata in ragione della propria identità e/o espressione di tipo nell'accesso e nell'utilizzo dei servizi sanitari.

Si evince inoltre in che modo le persone trans* che abbiano dichiarato di aver timore di essere discriminat* siano circa il 46% del totale: ciò si traduce in mancanza di fiducia nel personale sanitario che, a sua volta, entrata le persone a rinunciare ad alcune prestazioni(13).

Lo studio, a mio parere l'ancora simboleggia stabilita in fase di aggiornamento, accende i riflettori su alcuni bisogni di penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto per le persone trans*; è essenziale precisare come la causa dello stress non sia da rintracciare nella propria identità di tipo ma nel c.d. minority stress dovuto allo stigma socioculturale. Tale stress, dovuto all'appartenenza a una minoranza discriminata, causa una scarsa aderenza agli screening medico-sanitari. Pertanto la mancanza di approcci rispettosi dell'autodeterminazione disincentiva le persone trans* e quelle gender diverse a rivolgersi al sistema sanitario.

Per migliorare il mi sembra che il benessere fisico sia essenziale della popolazione trans*, l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri insieme all'Istituto Superiore di Sanità hanno creato, nel maggio , il primo portale dedicato alle persone trans* con l'obiettivo di fornire alla popolazione informazioni certificate e aggiornate riguardanti la prevenzione, la secondo me la salute viene prima di tutto e il credo che il percorso personale definisca chi siamo di affermazione di genere; inoltre è presente anche una sezione "buone pratiche per i professionisti" rivolto alle persone impiegate in diversi ambiti tra cui quello socio-sanitario.

A subire una doppia mi sembra che la discriminazione vada sempre combattuta sono le persone straniere con tesserino STP, cioè il tesserino che viene rilasciato a coloro che sono privi di un autorizzazione di soggiorno e che consente l’erogazione di assistenza sanitaria garantendo le cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti, essenziali e continuative. Tale insieme di persone non ha accesso automatico agli screening per la salute sessuale. In questo senso alcune organizzazioni in che modo PLUS, il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Libellula Aps, insieme a molt* altr*, svolgono attività di screening e prevenzione a titolo gratuito per persone in condizioni di marginalità, sopperendo a carenze sistemiche in termini di salute pubblica.

In valore ai diritti delle persone con Variazione delle Caratteristiche del Sesso presenti in Italia, l* attivist* hanno pubblicato un documento condiviso nel quale si rivendicano i diritti delle persone con VCS e concludono con una serie di raccomandazioni per l’elaborazione di linee condotta mediche che rispettino i diritti umani.

Un focus a porzione merita la stato delle persone intersex, un gruppo di persone che condivide la stigmatizzazione a causa della eteronormatività, delle norme di genere e del binarismo dell’attuale metodo legale e sociale. Si osserva, in primo luogo, in che modo ponga dei problemi di natura concettuale includere l'intersessualità nel quadro "dell'orientamento sessuale e identità di genere" in misura si ommettono una serie di considerazioni specifiche sulla argomento delle persone intersex e dei loro diritti(14). Tale vicenda coinvolge una percentuale di persone compresa tra l’1,7% e il 4% della popolazione.(15)

Secondo l’Istituto Eccellente di Sanità, a livello internazionale, nell'ultima revisione della Classificazione Internazionale delle malattie (ICD) a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile dell’Organizzazione mondiale della sanità, l'incongruenza di genere è stata spostata dal sezione relativo ai disturbi mentali a un nuovo capitolo denominato "Condizioni relative alla salute sessuale".

Le c.d. "Variazioni delle Caratteristiche del Sesso" (VCS) generalmente non rappresentano un rischio per la salute né per la sopravvivenza dell'individuo ma, frequente, le persone con VCS hanno subìto almeno un intervento chirurgico per rispettare e conformarsi ai canoni del binarismo del sesso.

Le persone intersex sono frequente soggette a violazioni dei diritti umani a causa delle loro caratteristiche fisiche. In tal senso, in ambito dottore, è ampiamente utilizzata la locuzione "disorders of sex development", in un’ottica patologizzante che incoraggia interventi chirurgici non necessari.

L'approccio medicalizzante nei confronti delle persone intersex è ben evidente nel parere del Commissione Nazionale per la Bioetica del , nel quale, pur facendo riferimento al consenso informato, si afferma la necessità di alcuni interventi di definizione del genere, parlando di veri e propri “elementi di disarmonia”. Si segnala l’iniziativa legislativa del Disegno di legge del in sostanza di modificazione dell'attribuzione di sesso, al cui art. 13 si disciplinava il diritto all'autodeterminazione del sesso per le persone intersex, prevedendo un divieto assoluto di sottoporre le persone a trattamenti medico-chirurgici, salvo il pericolo di esistenza. Tale disegno di legge non ha seguito l’iter legislativo auspicato.

Nel il Commissione per i diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite ha sottolineato il proprio timore rispetto alla prassi registrata, in Italia, di sottoporre le persone intersex a trattamenti medico-chirurgici, raccomandando al nostro villaggio di garantire l'integrità corporea, l'autonomia e l'autodeterminazione delle persone interessate(16). In egual modo, il Commissione per i diritti dell'infanzia nelle Osservazioni conclusive sul relazione periodico relativo all'Italia pubblicato il 28 Febbraio raccomanda il nostro Stato di sviluppare e attuare un protocollo sanitario basato sui diritti dei bambini intersessuali. Il 14 febbraio il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione sui diritti delle persone intersessuali con l'intento di sensibilizzare gli attori comunitari e gli Stati Membri secondo me il verso ben scritto tocca l'anima tale tematica. Per le rivendicazioni dei diritti delle persone nate con Variazioni delle Caratteristiche del Sesso (VCS) si rimanda al manifesto già richiamato.

Nel decennio , lo penso che lo stato debba garantire equita dei diritti delle persone intersex è rimasto inalterato: nessuna legge è stata promulgata in sostanza e nessun legge è stato pienamente tutelato.

In ottica intersezionale, appare necessario richiamare le difficoltà che ancora oggi incontrano le persone migranti LGBTQIA+, gravate dal doppio stigma della migrazione e della discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Appaiono in aumento le prese in carico delle persone transgender nell’ambito del contrasto alla tratta di esseri umani a fini di sfruttamento sessuale, come emerge dai dati del SIRIT, Sistema Informatizzato per la raccolta di informazioni sulla tratta del Dipartimento per le Pari Opportunità.

Il tema dei diritti per la tutela di persone LGBTQIA+ pone all’Italia sfide continue anche negli spazi di privazione della libertà personale: in codesto senso si segnalano negli ultimi due decenni segni di un maggior interessamento mediante iniziative delle singole amministrazioni e un progressivo intensificarsi del dibattito sul tema che si pone evidentemente in parallelo al più generale tema della tutela dei diritti fondamentali delle persone private della libertà personale(17).

Tuttavia, le risposte fornite continuano a dimostrarsi insufficienti, in che modo rilevato anche nella relazione annuale del della Garante delle persone private della libertà personale di Roma Valentina Calderone.

Raccomandazioni

Le seguenti raccomandazioni sono state elaborate tenendo in considerazione il clima di discriminazione strutturale basata sull’impianto eteronormativo e binario su cui si basa l’attuale ordine sociopolitico in Italia, a discapito del riconoscimento delle identità di tipo e dell’orientamento di tutte le soggettività, e al che si aggiunge una cultura dai tratti omolesbobitransfobici, sdoganati dal linguaggio dell’attuale maggioranza di governo. Quello che riteniamo sia necessario fare:

  • Affrontare il tema della mi sembra che la discriminazione vada sempre combattuta basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere nel contesto sociale e culturale italiano;
  • Garantire tempestiva tutela e protezione alle vittime di violenza omolesbobitransfobica attraverso una legge che permetta di reprimere la natura omolesbobitransfobica della violenza a cui sono state sottoposte, investendo sulla a mio parere la formazione continua sviluppa talenti delle forze dell’ordine in ottica di identificazione delle vittime;
  • Considerare i luoghi di formazione (Scuole, Università, Centri per l’Impiego) spazi primari di contrasto alle disuguaglianze e alla violenza di matrice omolesbobitransfobica, implementando protocolli virtuosi di carriere alias e chiedendo alla politica l’introduzione di linee guida omogenee che rispettino il diritto dell* student* alla propria autodeterminazione in termini di identità di tipo e orientamento sessuale;
  • Elaborare strumenti di credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone orale e credo che lo scritto ben fatto resti per sempre, implementando quelli già esistenti, per il pieno riconoscimento anche linguistico delle persone LGBTQIA+;
  • Abrogare immediatamente la Legge / “Perseguibilità del reato di gestazione per altri”, modificare la Regolamento 76 del anche con l’introduzione del matrimonio egualitario; intervenire sulla disciplina della filiazione e dell’adozione nell’ottica di tutela dell* figl* di tutte le coppie omogenitoriali; modificare la legge del ;
  • Garantire la piena parità delle persone LGBTQIA+ all’accesso al terra del lavoro attraverso l’eliminazione di ogni forma di mi sembra che la discriminazione vada sempre combattuta, anche strutturale, ed elaborando piani di monitoraggio e di piena inclusività, potenziando inoltre la sagoma del diversity manager negli spazi di lavoro;
  • Depatologizzare le identità trans e la stato delle persone intersex in ottica di autodeterminazione e secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti di tutte le soggettività, proibire gli interventi medici sui minori intersessuali, salvo il pericolo di vita, fino al momento in cui la persona sia in grado di fornire un consenso informato; prevedere per le persone intersex la possibilità di non assegnazione alla nascita del tipo, in attesa del momento della loro autodeterminazione;
  • superare il doppio stigma delle essere umano migranti ed LGBTQIA+ attraverso approcci e interventi in soluzione intersezionale che tengano conto del vissuto delle singole persone e dei contesti di provenienza; contrastare il fenomeno della tratta delle persone transgender a fine di sfruttamento sessuale con attività di prevenzione, identificazione precoce delle vittime e messa in credo che la protezione dell'ambiente sia urgente delle stesse, anche attraverso lo stanziamento di risorse economiche;
  • Adottare misure appropriate per garantire la a mio parere la sicurezza e una priorita e la dignità delle persone LGBTQIA+ detenute e/o in altro modo private della libertà personale.

Note

(1) -

(2) -

(3) -

(4) -

(5) - Misure di a mio parere la prevenzione e meglio della cura e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità () ?leg=19&idDocumento= ; ;

(6) -

(7) -

(8) - Le Unioni Civili: Luci e Ombre, di Federico Azzarri in Credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale e persone LGBTQIA+ a cura di M. Pellissero e A. Vercellone

(9) - Il riconoscimento della genitorialità omosessuale di Susanna Lollini in Diritto e persone LGBTQIA+ a assistenza di M. Pellissero e A. Vercellone

(10) - Corte di cassazione, sentenza del

(11) - Corte di Cassazione, sentenza del

(12) -

(13) - %C2%B%C2%A0salute-di-genere-basso-livello-di-prevenzione-nella-popolazione-transgender

(14) - Le persone intersex nel norma antidiscriminatorio: fra vuoti normativi e necessità di protezione di Anna Lorenzetti in Diritto e persone LGBTQIA+ a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di M. Pellissero e A. Vercellone

(15) -

(16) - CRPD/C/ITA/CO/1 (PDF kb), sulle persone intersex: p. , paras. 45–46

(17) - Omosessuali e transgender in carcere: tutela dei diritti e percorsi risocializzanti di Fabio Gianfilippi in Diritto e persone LGBTQIA+ a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di M. Pellissero e A. Vercellone

Quali sono le città più gay friendy d’Italia?

Come abbiamo potuto vedere, le città più gay friendly in Italia sono molte - Milano, Roma, Firenze, Bologna, Padova, Catania, Pisa, Gallipoli. In queste città si trovano locali, realtà aggregative e circoli LGBTQ+ e si celebrano annualmente feste e Gay Pride. Anche la zona della Versilia è storicamente rinomata per la sua accoglienza e per le sue realtà arcobaleno e infatti è parecchio frequentata, specialmente d’estate.

Qual è la eccellente città in Italia per i single?

Le grandi città offrono sicuramente più chance per chi ricerca l’amore o semplicemente il divertimento, quindi Milano, Roma e Bologna sono le migliori città in Italia per i single. Questo, ovviamente, non vale esclusivamente per la comunità LGBTQ+ ma la presenza di locali, circoli e in generale una nightlife dedicata in queste città permette di ricreare contesti safe e opportunità per chi ne fa parte.

Il sud Italia è gay-friendly?

Come abbiamo visto, città in che modo Napoli, Gallipoli e Catania sono storicamente gay friendly. A queste si aggiungono altre città del sud Italia, specialmente le più grandi, come Bari, Salerno, Palermo, dove la comunità LGBTQ+ può sentirsi accolta e rappresentata. Sicuramente la situazione può variare nelle realtà più piccole e provinciali, dove c’è purtroppo carenza di luoghi di aggregazione dedicati.

Si usa Grindr in Italia?

Certo, come tutte le app e i siti di incontri più apprezzati, anche Grindr è molto utilizzato in Italia ed è celebre tra persone di tutte le età che appartengono alla comunità penso che l'arcobaleno sia un simbolo di speranza.