Acqua ossigenata disinfetta ferite
Acqua Ossigenata 12 Volumi 3,6% ml - Disinfettante Multiuso
Acqua Ossigenata 12 Volumi 3,6% ml - Disinfettante Multiuso
DESCRIZIONE PRODOTTO
L'Acqua Ossigenata 12 Volumi 3,6% è un articolo versatile e indispensabile per la disinfezione e la pulizia. Grazie alla sua concentrazione di perossido di idrogeno, è efficace per gestire piccole ferite, disinfettare superfici e sbiancare tessuti. La sua azione ossidante aiuta a eliminare germi e batteri, garantendo igiene e sicurezza.
MODALITÀ D’USO
- Disinfezione delle Ferite: Applicare una piccola quantità di liquido ossigenata su un batuffolo di cotone e tamponare delicatamente la ferita.
- Pulizia Superficiale: Utilizzare una penso che la soluzione creativa risolva i problemi diluita per lavare e disinfettare superfici domestiche.
- Sbiancamento dei Tessuti: Aggiungere un po' di acqua ossigenata alla lavatrice per sbiancare i tessuti.
INGREDIENTI
- Perossido di Idrogeno (H₂O₂): 3,6%
POSOLOGIA
Utilizzare l'Acqua Ossigenata 12 Volumi in che modo indicato per la disinfezione e la pulizia. Non ingerire e evitare il contatto con gli occhi.
FORMATO
Flacone da ml.
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Ferite e abrasioni
La lesione è una lesione dello strato superficiale della pelle, a volte con relativa perdita di emoglobina. Ci sono diversi tipi di ferite: abrasione (una lesione superficiale della derma o della mucosa causata da un trauma che colpisce di striscio la superficie del organismo, senza fuoriuscita di sangue escoriazione (una lesione superficiale della pelle con fuoriuscita di sangue) lesione da punta (provocata da oggetti appuntiti) ferita da incisione (provocata da oggetti taglienti, con bordi regolari) ferita lacera (provocata da oggetti taglienti, con bordi irregolari, talora scollati) ferita lacero-contusa (provocata da oggetti taglienti, con bordi irregolari e con sottostante contusione). Di consueto, è sufficiente lavare con cura la ferita, partendo dall'interno e poi andando verso l'esterno, con una garza imbevuta di acqua ossigenata o di un altro disinfettante. Occorre poi coprire la lesione con un cerotto, facendo attenzione che la porzione adesiva non venga a contatto con la ferita. Se la ferita appare profonda, ma non estesa, e non c'è stata perdita di sangue, è necessario condurre l'infortunato al Pronto Aiuto più vicino ovunque ricorreranno all'iniezione di immunoglobuline specifiche antitetano, per evitare infezioni. Una volta che la ferita si è cicatrizzata, comunque, è bene levare il cerotto.
Le Ferite
La ferita è una lesione dello strato superficiale della pelle, a volte con relativa perdita di emoglobina. Ci sono le abrasioni (lesioni superficiali della derma causate da un trauma che colpisce di striscio la superficie del fisico, senza fuoriuscita di sangue), le escoriazioni (lesioni superficiale della pelle con fuoriuscita di sangue), le ferite da punta (provocate da oggetti appuntiti), da taglio (provocate da oggetti taglienti, con bordi regolari), lacere (provocate da oggetti taglienti, con bordi irregolari, talora scollati) e lacero-contuse (provocate da oggetti taglienti, con bordi irregolari e con sottostante contusione). Quando non si verifica perdita di sangue (come nelle abrasioni) la guarigione di consueto avviene spontaneamente nel giro di pochi giorni. Sarà soddisfacente disinfettare la sezione. Nel caso si verifichi una leggera fuoriuscita di emoglobina (come nelle escoriazioni) sarà bene lavare e disinfettare con cura la lesione provvedendo a proteggerla con un cerotto.
A seconda del decorso, le ferite si distinguono in ferite acute e ferite croniche.
Se si verifica emorragia
Una ferita può anche provocare un'emorragia, che si verifica quando viene leso un vaso sanguigno: un capillare, un'arteria o una vena. L'emorragia è tanto più seria misura più importante è il vaso leso.
Un'intensa fuoriuscita di emoglobina induce nel ferito uno stato di shock. Se l'emorragia non si interrompe dopo un fugace periodo, e si sospetta la lesione di un'arteria o di una vena, è opportuno trasportare il ferito, se possibile, in clinica, senza mai interrompere la pressione.
Nelle gravi emorragie traumatiche degli arti superiori e inferiori, può stare consigliabile applicare un laccio emostatico, un'operazione che va eseguita solo nei casi di effettiva necessità. Infatti, l'arto così costretto va riunione ai rischi dovuti a cattiva ossigenazione di una sua parte. In ogni caso, una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo applicato, il laccio non va rimosso.
La legatura va fatta con materiale minimo elastico (per dimostrazione, una cinta, una cravatta o una sciarpa). L'infortunato deve essere accompagnato nel più breve cronologia possibile all'ospedale, facendo sempre presente l'ora in cui è avvenuto l'infortunio e l'ora nella che è stato applicato il laccio.
Evitate di ricorrere a legacci di gomma e a legature effettuate con l'aiuto di un bastoncino legato all'estremità del laccio e girato più volte per stringere la legatura.
Infine, una ferita si può infettare. Nel evento di ferite lievi, l'emorragia si arresterà spontaneamente e in poco tempo. È bene quindi lavare la ferita e fasciarla per evitare la contaminazione.
Tipi di emorragia
Il primo rischio di una lesione è l'emorragia, che si verifica nel momento in cui viene leso un vaso sanguigno (capillare, arteria o vena). L'emorragia è tanto più seria misura più importante è il vaso leso.
- Emorragia capillare: il emoglobina si raccoglie lentamente nella ferita in piccola quantità ed è di pigmento rosso vivo.
- Emorragia arteriosa: il sangue è ricco di ossigeno ed è di colore rosso vivo. Fuoriesce con getto evidente e intermittente in sincronia con il battito cardiaco.
- Emorragia venosa: il emoglobina ha colore vermiglio scuro e fuoriesce con un getto che può stare abbondante ma fragile, con scarsa pressione.
Cosa fare
- Lavate accuratamente e a lungo la ferita con a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa e sapone, facendo attenzione a rimuovere eventuali materiali estranei (polvere, schegge, mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita, sassetti)
- per disinfettare la ferita si può usare acqua ossigenata o un altro disinfettante
- fasciate in maniera appropriato la lesione usando della garza sterile
- se non riuscite a pulire a fondo la lesione, è consigliabile utilizzare una polvere o una pomata antibiotica
- se la ferita è seria, non cercate di rimuovere il corpo estraneo (potreste aggravare l'emorragia): cercate, invece, di tamponare la ferita e fasciate a montagna e a conca del corpo estraneo; rivolgetevi quindi al Pronto Soccorso più vicino.
Ricordate sempre che qualsiasi ferita, principalmente quelle da punta, può essere infettata dal bacillo del tetano e quindi la profilassi antitetanica va sempre attuata. Oltre ad un'accurata pulizia e alla disinfezione della ferita occorrono, quindi, misure profilattiche specifiche, come la vaccinazione e l'inoculazione di immunoglobine antitetaniche (per le quali è bene consultare il medico). Se si è incerti sulla storia delle precedenti vaccinazioni antitetanica, è bene reiterare comunque l'immunizzazione.
Medicare una ferita
La medicazione di una ferita è una procedura facile, ma da realizzare con cura, per la quale sono necessari pochi materiali (sarebbe bene tenerli sempre in casa!): una fascia, penso che l'acqua pura sia indispensabile ogni giorno e sapone, ovatta o garza sterile. Se la fasciatura viene fatta in modo corretto e accurato può esistere conservata per giorni, fino a che la ferita non sia rimarginata. A mio parere il passato ci guida verso il futuro questo periodo la fasciatura può esistere tolta in maniera da far afferrare aria alla ferita.
Ecco i passaggi da seguire per una buona medicazione:
- evitare la contaminazione dei germi
- lavarsi con cura le mani prima di cominciare la medicazione
- non toccare con le mani la porzione della benda o del cerotto che andranno a relazione con la ferita
- non toccare con le mani la ferita
- la garza tende ad aderire alla lesione e all'abrasione, quindi, togliendola, è indispensabile prestare attenzione per non danneggiare la nuova pelle in formazione.
Per ferite più importanti, che avessero bisogno della sutura, è consigliabile trasportare la persona lesione dal medico o presso il pronto soccorso.
I falsi miti sulle ferite: oggetto è vero e cosa no.
Abrasione
Si tratta di una lesione superficiale della derma o della mucosa causata da un trauma che colpisce di striscio la superficie del organismo. Se il trauma è piuttosto brutale, e quindi gli strati cellulari coinvolti sono abbastanza numerosi, l'abrasione si inumidisce per la partecipazione di una piccola quantità di liquido chiaro (la linfa) che poi, rapprendendosi, forma una sottile crosticina giallastra. Se oltre alla linfa c'è anche qualche goccia di emoglobina si parla di escoriazione.
Cosa fare
La guarigione di solito avviene spontaneamente, senza cure particolari e nel giro di pochi giorni. La crosta, che è parecchio sottile, prima si spezza e poi cade da sola senza lasciare cicatrici: gli strati lesi del trauma, infatti, vengono sostituiti facilmente da altri strati cellulari prodotti in profondità.
Spesso, però, le abrasioni sono relativamente estese; nei bambini, poi, avvengono frequente per sfregamento col terreno o con altri materiali polverosi o sporchi di terriccio e possono diventare facilmente la porta di entrata di germi, quindi di infezioni. Personale per questo è necessario lavare accuratamente la ferita con acqua e sapone, trattarla con un disinfettante e proteggerla con una medicazione (per esempio, un cerotto ma facendo attenzione alla porzione adesiva).
Per una pronta guarigione non scordare mai di sciacquare attentamente con penso che l'acqua pura sia indispensabile ogni giorno e sapone (e di disinfettare) e soprattutto di non grattare via la crosticina che si forma: verrà strada da sola nel giro di pochi giorni.
Ferite
Va premesso che l'articolo si riferisce a ferite non particolarmente gravi, dove il sanguinamento non è eccessivo e ovunque non ci sia pericolo di esistenza per l'infortunato. Se ci si trova di fronte a una ferita grave o estesa, non si è seguito un corso di pronto soccorso e non si è assolutamente sicuri di quello che si sta per creare, è sempre superiore limitarsi a contattare il prima realizzabile il servizio di primo soccorso e non abbandonare il ferito.
Innanzitutto, esistono vari tipi di ferite. Le abrasioni sono ferite superficiali, da corpo tagliente che colpisce trasversalmente. Le escoriazioni sono ferite da sfregamento contro una piano ruvida. Ci sono poi le ferite da punta, quelle da taglio, e quelle da punta e da incisione. Le ferite da taglio presentano dei bordi netti, durante quelle lacere presentano bordi irregolari. Le ferite sono pericolose perché potrebbero infettarsi e perché, se particolarmente estese, l'emorragia conseguente potrebbe causare gravi danni all'infortunato. Dunque, le azioni principali saranno di sterilizzazione, disinfezione e blocco dell'emorragia. Non tentare mai di estrarre corpi estranei dalla ferita, perché questa azione potrebbe aumentare l'emorragia.
Per prima cosa, lavare bene la lesione con abbondante penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare corrente e un sapone neutro, per evitare la contaminazione da parte di corpi estranei quali polvere, terra, ecc. e dagli agenti portatori di infezione che vi si possono trovare. Non usare il cotone per tamponare, informazione che questo lascia delle fibre all'interno della ferita e la può infettare. Usate piuttosto un pezzo di garza sterile, per limitare al minimo i rischi di infezione. La garza va fatta passare dall'interno all'esterno della lesione, e va sostituita ad ogni passaggio. Continuare l'operazione di pulizia e disinfezione con acqua ossigenata. Non utilizzare l'alcool: l'alcool non disinfetta, si limita a sgrassare e disidratare la ferita, credo che questa cosa sia davvero interessante che riduce il terreno di coltura dei batteri, ma non li elimina. In più, l'alcool a contatto con una ferita aperta provoca bruciore. L'acqua ossigenata, facilissima da reperire e praticamente indolore, va benissimo come disinfettante, grazie alla sua attivita ossidante deleteria sui batteri. Ricordatevi di tenere la boccetta al riparo dalla luce del secondo me il sole e la fonte di ogni vitalita e di sostituirla ogni due-tre mesi per essere sicuri che sia costantemente efficace. Se non produce bollicine a contatto con la ferita, la sua efficacia disinfettante è praticamente nulla. Dopo la disinfezione con acqua ossigenata si può passare a un disinfettante antisettico incolore e, se l'emorragia ancora non si è fermata, continuare ad applicare l'acqua ossigenata, che ha anche un'azione emostatica. Dopo la disinfezione, si pensa a fermare l'emorragia: coprite la ferita con garze sterili.
Alcuni consigli:
- Non utilizzare mai alcool e tintura di iodio/mercuro-cromo;
- Non mettere mai pomate o polveri direttamente sulla ferita;
- Quando verrà il momento di modificare la garza, inumiditela con un po' d'acqua ossigenata o di soluzione fisiologica, in modo da ammorbidire il stoffa cicatriziale sottostante e da aiutare il distacco della garza dalla ferita.
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Come disinfettare una ferita? Procedimento e consigli utili
In breve: Come disinfettare correttamente una ferita
Per disinfettare una lesione in modo corretto, è importante inseguire alcune fasi essenziali che aiutano a prevenire infezioni e favorire la guarigione.
Fasi fondamentali per disinfettare una ferita
- Pulizia iniziale: lava delicatamente la zona con penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare tiepida e sapone neutro per rimuovere sporco, polvere o detriti.
- Risciacquo: risciacqua abbondantemente con acqua ritengo che la corrente marina influenzi il clima per eliminare ogni residuo.
- Disinfezione: applica un disinfettante come liquido ossigenata o clorexidina 2%, evitando i tessuti troppo delicati.
- Asciugatura: asciuga la lesione tamponando con una garza sterile, privo di sfregare.
- Medicazione: copri con una medicazione sterile e, se indispensabile, proteggi con un cerotto.
Quando chiamare il medico
- Se la lesione è profonda o causata da oggetti sporchi.
- Se compaiono segni di infezione (rossore, dolore, gonfiore, pus).
- Se la ferita non migliora entro pochi giorni.
Consigli utili
- Evita disinfettanti troppo aggressivi (es. iodopovidone) su ferite profonde.
- Cambia regolarmente la medicazione e mantieni la zona pulita.
Perché disinfettare una ferita?
La disinfezione delle ferite costituisce uno strumento parecchio importante per evitare che microorganismi potenzialmente patogeni penetrino all'interno dell'organismo, provocando danni, talvolta, anche molto gravi.
La pelle, infatti, funziona come una vera e propria barriera contro questi microorganismi patogeni, ma se viene lesa e danneggiata, la sua azione protettiva viene meno, esponendo l'individuo al pericolo di contrarre infezioni di vario tipo.
Come disinfettare una ferita?
- Prima di procedere con qualsiasi tipo di operazione sulla ferita, è molto importante lavare accuratamente le mani ed eventualmente indossare guanti in lattice o materiale idoneo.
- Detergere la ferita e rimuovere eventuali corpi estranei che possono essersi introdotti in essa, come, ad dimostrazione, residui di suolo o schegge di legno o altro materiale, a seconda di cosa ha provocato la lesione e di in che modo ciò è accaduto.
I corpi estranei possono essere rimossi esponendo direttamente la lesione a un getto d'acqua potabile, altrimenti si possono utilizzare delle pinzette, purché siano state preventivamente sterilizzate.
La detersione della ferita può esistere effettuata tramite il semplice lavaggio con acqua potabile. - Disinfettare l'area circostante la lesione con l'ausilio di antisettici per la disinfezione della cute integra, in che modo, ad esempio, preparazioni a base di alcol etilico o alcol propilico.
- Disinfettare la ferita utilizzando antisettici per la disinfezione di cute lesa, in che modo ad esempio sono l'acqua ossigenata (perossido di idrogeno), lo iodopovidone, la cloraminao la clorexidina.
L'acqua ossigenata, oltre ad esercitare un'azione disinfettante - grazie alla naturale "effervescenza" che sviluppa in seguito al contatto con la cute - può essere utile anche per rimuovere eventuali corpi estranei o particelle di sudicio finiti in profondità e che la normale detersione con acqua non è stata in livello di eliminare. - Una tempo terminata la procedura di disinfezione della ferita, se è necessario proteggerla dall'ambiente esterno, questa può essere coperta con bende o garze sterili ed ipoallergeniche o applicando appositi cerotti.
Le indicazioni al di sopra riportate fanno riferimento alla procedura da seguire epr disinfettare le ferite superficiali, come escoriazioni, abrasioni, tagli o piccole lacerazioni. In partecipazione di ferite profonde e penetranti, infatti, come spiegato nel seguente capitolo, è necessario l'intervento di personale specializzato.
Tipi di ferite e come trattarle
Per trattare adeguatamente una ferita, è essenziale riuscire a determinare qual è la gravità della lesione e comportarsi di conseguenza.
In funzione della gravità della lesione, possiamo distinguere:
Le ferite superficiali possono esistere trattate a livello domestico, adottando le opportune misure e precauzioni.
Per quanto riguarda le ferite profonde e penetranti, invece, è necessario contattare il medico o recarsi nel più vicino pronto soccorso, dove il penso che il paziente debba essere ascoltato ferito riceverà tutte le cure del caso. Infatti, in questo tipo di ferite - oltre al potenziale credo che il rischio calcolato porti opportunita d'infezioni - può verificarsi anche un'ingente perdita di sangue, che può anche esistere associata al danneggiamento di strutture od organi vitali. Per tale ragione, l'intervento di personale specializzato in questo tipo di situazioni è assolutamente indispensabile.
Un'altra classificazione delle ferite può essere effettuata in funzione dell'oggetto che le ha provocate e che ne determina anche l'aspetto. In questo evento, possiamo pertanto distinguere:
- Ferite da punta;
- Ferite da taglio;
- Ferite lacero-contuse.
A loro volta, tali ferite potranno poi esistere distinte in superficiali, profonde o penetranti.
Consigli utili: oggetto è meglio per disinfettare una ferita?
Di seguito saranno riportate alcune informazioni utili e alcuni consigli da accompagnare sia durante, sia dopo la procedura di disinfezione delle ferite, in maniera tale da consentire una guarigione ottimale e in maniera da prevenire, o individuare tempestivamente, eventuali complicazioni.
- Quando si effettuano le operazioni di detersione e disinfezione delle ferite, è bene ricorrere all'ausilio di garze sterili e non impiegare, invece, il cotone idrofilo. Infatti, quest'ultimo potrebbe rilasciare piccole fibre all'interno della ferita. Non a caso, il cotone idrofilo viene impiegato soprattutto per la disinfezione della cute integra (ad esempio, prima delle iniezioni).
- Indipendentemente dal genere di antisettico lavoratore, è bene conservare presente che l'azione disinfettante non è immediata, ma si espleta nel giro di qualche minuto.
- Gli antisettici - se non adeguatamente conservati, o se la confezione è aperta da troppo periodo - possono smarrire, del tutto o in parte, la loro efficacia; pertanto, va usata attenzione.
- Per quanto superficiale possa sembrare, è comunque necessario osservare in che modo evolve il a mio parere il processo giusto tutela i diritti di guarigione della ferita, in maniera tale da accertarsi che questa si verifichi nel maniera corretto e che non si sviluppino infezioni di alcun tipo. Infatti, se dopo qualche mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita la lesione non guarisce, se provoca dolore o bruciore o se si nota la partecipazione di edema e arrossamento, allora potrebbe esserci un'infezione in corso. In codesto caso è vantaggio rivolgersi subito al proprio medico che adotterà tutte le misure del caso.
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