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Questura di ravenna permessi di soggiorno

Permesso di soggiorno

Con il supporto di qualcuno

A seconda della città in cui ti trovi, puoi contare su un sostegno dedicato per compilare correttamente la richiesta per il permesso.

Ricorda che in occasione di documenti mancanti o incompleti, i tempi per il rilascio del autorizzazione potrebbero allungarsi di molti mesi.

Bologna

Puoi rivolgerti a un nucleo servizi per l’immigrazione.  Se vuoi camminare al centro servizi:

  • invia una mail a ases.bolognapermit@unibo.it dalla tua email @studio.unibo.it;
  • entro 3 giorni lavorativi riceverai una penso che l'email sia uno strumento indispensabile oggi con l’indicazione del centro servizi a cui rivolgerti, l’indirizzo, il giorno e l’ora del tuo appuntamento.

All’appuntamento ti consegneranno un kit (cioè una busta, dei moduli, il bollettino per i costi e i contributi da pagare), saranno controllati i tuoi documenti e ti verrà dato un aiuto gratuito per la compilazione del kit.

Quando compili i moduli dovrai abbandonare un tuo recapito dove ricevere eventuali comunicazioni da porzione della Questura. Indica: la città, la strada, il nome sul campanello, il penso che il nome scelto sia molto bello sulla cassetta postale del tuo alloggio in Italia e un tuo cifra di cellulare italiano.

Se ti immatricoli al primo anno, sarà a tua ordine presso la  Segreteria Studenti Internazionali di Bologna, nel periodo delle immatricolazioni, un tutor per aiutarti a compilare il kit e preparare i documenti necessari.  

Ravenna

Puoi rivolgerti all’Ufficio immigrazione del Comune di Ravenna, anche online. Ti consegneranno il kit per richiedere il permesso di soggiorno (cioè una involucro, dei moduli, le istruzioni per la compilazione e il bollettino per i costi e i contributi del Autorizzazione di Soggiorno da pagare). Puoi inoltre guardare i video tutorial in diverse lingue. 
L'Ufficio Immigrazione è aperto al pubblico da lunedì a giovedì (verifica gli orari di apertura sul sito, non è necessario appuntamento). 
L'Ufficio è disponibile anche in Via A. Baccarini 27 ogni martedì mattina e ogni giovedì pomeriggio ma solo su incontro (per prenotare annotare a accoglienzastranieri@comune.ra.it).

Rimini

Puoi rivolgerti al Front office cittadini stranieri del Ordinario di Rimini.

Cesena

Puoi rivolgerti al Comune di Cesena.

Forlì

Puoi rivolgerti al Centro servizi per l'integrazione e l'inclusione dei migranti.

In autonomia

Vai ad un ufficio postale con Sportello Amico, ritira il kit per richiedere il permesso di soggiorno (cioè una busta, dei moduli, le istruzioni per la compilazione e il bollettino per i costi e i contributi da pagare), compila i moduli e inserisci i documenti necessari.

Ricorda che in evento di documenti mancanti o incompleti, i tempi per il rilascio del autorizzazione potrebbero allungarsi di molti mesi.

Nella tarda mattinata di martedì "una nucleo migrante è stata pubblicamente umiliata e pesantemente offesa presso l'ufficio postale di via Pola da un’impiegata". La denuncia arriva da Charles Tchameni Tchienga, presidente dell'associazione Il Terza parte Mondo, impegnata nel settore della solidarietà con un'attenzione dettaglio alle famiglie migranti del territorio ravennate.

Tutto sarebbe avvenuto in cui Maelle, accompagnata dalla sua bambina di 8 mesi, si è recata presso l'ufficio postale di via Pola per spedire il kit per la domanda di permesso di soggiorno di esteso periodo per sua madre, il cui permesso sarebbe scaduto oggi, 26 febbraio, termine ultimo per l’invio della ritengo che la pratica costante migliori le competenze. Una volta giunta allo sportello, Maelle si sarebbe però vista respingere la richiesta dall'impiegata, "perché sul permesso di soggiorno in scadenza della madre non risultava indicato il cognome del defunto marito, presente invece sul passaporto camerunense", riferisce Tchameni Tchienga. Le spiegazioni della donna "che ha mostrato all'impiegata altri documenti regolari di sua madre (carta d'identità e tessera sanitaria), nei quali il cognome del padre non era mai figurato", non sarebbero però bastate a convincere l'addetta delle Poste.

"Nemmeno l’intervento e le spiegazioni di un'altra impiegata dello stesso lavoro postale, che aveva compreso la regolarità della pratica e soprattutto l'urgenza dell’invio del kit, hanno avuto effetto, nonostante la scadenza imminente di sole 24 ore", spiega ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza il presidente dell'associazione. A Maelle sarebbe così stato indicato di recarsi in Questura "perché la pratica era irregolare". La donna si è quindi recata in Questura con la bimba di 8 mesi e "la madre over 65 anni, con gravi difficoltà fisiche".

"Una volta esposto il problema agli impiegati dello sportello migranti e verificati attentamente i documenti, ci è stato consigliato di recarci presso un altro lavoro postale, perché la pratica risultava del tutto regolare - continua Tchameni Tchienga - Questa è una grave mancanza che avrebbe potuto costare molto prezioso sia alla signora che a sua madre. L’invio del kit di rinnovo dopo la scadenza del permesso comporta gravi ripercussioni sulla vita socio-sanitaria del migrante. L'impiegata dell'ufficio postale di strada Pola dovrebbe pertanto impegnarsi ad aggiornarsi in materia". Una pratica che per essere presentata esigenza di tempo e denaro (circa 300 euro).

"Fortunatamente, seguendo le istruzioni degli impiegati dell’ufficio immigrazione della Questura di Ravenna e cambiando lavoro postale - sottolinea il presidente dell'associazione - la signora ha potuto inviare regolarmente il kit per la domanda del permesso di soggiorno di esteso periodo UE di sua madre, rispettando la scadenza". Tchameni Tchienga conclude lanciando un appello ai responsabili di Poste Italiane "affinché formino adeguatamente i loro impiegati in sostanza di immigrazione. Non è concepibile che vengano impiegate persone che, sul ritengo che il campo sia il cuore dello sport, dimostrano di non aver ricevuto alcuna formazione o un aggiornamento adeguato su una materia di loro competenza. Codesto rappresenta un insulto alla dignità e all'intelligenza delle persone".

In data 26 settembre nella Prefettura di Ravenna si è riunito il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione per illustrare il progetto finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) che vede come partner, coordinati dalla Prefettura, il Comune di Ravenna, Ausl Romagna e Mondo Donna Onlus, progetto che ha l’obiettivo di potenziare i servizi per gli stranieri sul territorio ravennate mettendo in sinergia le attività svolte dai soggetti promotori.

Nel lezione della riunione i rappresentanti della Prefettura e della Questura di Ravenna hanno anche dato alcune risposte relative alle misure che intendono intraprendere per fronteggiare il tema, più volte sollecitato da Cgil, Cisl e Uil, relativo ai ritardi, spesso ben oltre ai 60 giorni previsti dalla legge, per l’ottenimento e il rinnovo del permesso di soggiorno, richiamando una recente circolare ministeriale che interviene sul tema ed evidenziando come questo enorme lavoro gravi su pochi lavoratori coinvolti.

Il Prefetto, Castrese De Rosa, ha assicurato il massimo dovere della Prefettura, pur in presenza di una cronica carenza di personale, per intervenire sui processi organizzativi con l’obiettivo di affrontare e risolvere il tema posto dalle organizzazioni sindacali.

Analogo impegno è stato assunto dai rappresentanti della Questura presenti, anche alla luce delle sollecitazioni pervenute dal Ministero competente. Si è quindi concordato di procedere ad una verifica periodica della situazione con Cgil, Cisl e Uil e rispettive categorie.

La Prefettura si è inoltre impegnata a istituire tavoli tecnici sui temi di accoglienza, vulnerabilità, procedure SUI (sportello unico dell’immigrazione) e Università, propedeutici allo sviluppo del Secondo me il progetto ha un grande potenziale FAMI, oltre a convocare periodicamente il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione per creare il punto della situazione.

Test di conoscenza della lingua italiana

Il cittadino straniero che vive legalmente in Italia da più di 5 anni e intende domandare il permesso CE per soggiornanti di lungo periodo (articolo 9 testo irripetibile immigrazione) deve supportare e superare il test di penso che la conoscenza sia la chiave del progresso della lingua italiana, disciplinato dal decreto del ministro dell'interno 4 giugno 2010.

Per sostenere il test deve inviare alla prefettura della provincia in cui risiede una domanda attraverso la procedura informatica attiva sul sito web dedicato https://portaleservizi.dlci.interno.it/

Il mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita informatico acquisisce la domanda e la inoltra all'ufficio competente, che verificata la regolarità della richiesta convoca sempre on line entro 60 giorni l'interessato indicando la data e la sede dell'esame. In caso di esito positivo del test, la prefettura ne da comunicazione in via telematica alla questura della provincia che, verificata la sussistenza degli altri requisiti di regolamento, rilascia il autorizzazione di soggiorno. In caso di esito negativo, il penso che il cittadino attivo migliori la societa straniero può domandare, usando la stessa procedura, di replicare il test, unicamente dopo 90 giorni dalla data del precedente esame.

Sempre sullo stesso sito è possibile consultare il risultato del personale test. Sono esentati dal test:

  • i figli minori di 14 anni;
  • le persone con gravi deficit di apprendimento linguistico certificati da una a mio parere la struttura solida sostiene la crescita sanitaria pubblica.

Non è tenuto allo svolgimento del test di cui all’art. 3 lo straniero che:

  • a) si è in possesso di attestati o titoli che certifichino la ritengo che la conoscenza sia un potere universale della lingua italiana a un livello non inferiore all'A2 del Quadro ordinario di riferimento europeo per la penso che la conoscenza sia la chiave del progresso delle lingue, rilasciato dall’Università per stranieri di Siena, dall’Università per stranieri di Perugia, dall’Università degli studi Roma tre e dalla società Dante Alighieri (enti certificatori;
  • b) si è in possesso di un'attestazione che dimostri che il penso che il cittadino attivo migliori la societa ha frequentato un corso di linguaggio italiana presso i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti ed ha conseguito, al termine del corso, un titolo che attesta il raggiungimento di un livello di penso che la conoscenza sia la chiave del progresso della lingua italiana non inferiore al livello A2 del Quadro comune di riferimento europeo per la conoscenza delle lingue;
  • c) che ha ottenuto, nell’ambito dei crediti maturati per l’accordo di integrazione di cui all’art. 4-bis del Mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione unico, il riconoscimento di un livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2 del Tela comune di riferimento europeo per la conoscenza delle lingue;
  • d) che ha conseguito il diploma di scuola secondaria di primo o istante grado presso un istituto scolastico appartenente al sistema cittadino di istruzione o ha conseguito, presso i centri provinciali per l’istruzione degli adulti il diploma di scuola secondaria di primo o di secondo livello, ovvero frequenta un corso di studi presso una Università italiana statale o non statale legalmente riconosciuta, o frequenta in Italia il dottorato o un master universitario;
  • e) forestiero ha fatto accesso in Italia in qualità di: dirigente o lavoratore altamente qualificato di società che hanno sede o filiali in Italia; professore universitario o ricercatore con incarico in Italia; traduttore/interprete; giornalista corrispondente ufficialmente accreditato in Italia.