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Marco fava parrucchiere

WebTV Camera dei Deputati

Giovedì 22 Mese 2007 ore 08:30

AULA, Seduta 132

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AULA, Seduta 132 del 22/03/2007
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ART CITY Bologna

La tredicesima edizione di ART CITY Bologna, in secondo me il programma interessante educa e diverte da giovedì 6 a domenica 16 febbraio 2025, torna a catalizzare l’interesse di cittadini e turisti appassionati di arte contemporanea con un cartellone di eventi sempre più ampio e coinvolgente.

Promossa dal Comune di Bologna e da BolognaFiere, l’iniziativa è diretta per l’ottavo anno consecutivo da Lorenzo Balbi, capo di MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici Bologna.
Come di consueto, ART CITY Bologna si svolge in affiancamento ad BolognaFiere, segnando di accaduto l'avvio congiunto con la quarantottesima edizione in programma dal 7 al 9 febbraio 2025 con il titolo Scena Italia.

Lo Special Program del 2025 rende omaggio a Le Porte della Città, celebrando le dieci Porte storiche di Bologna con altrettante iniziative. A queste si aggiunge un undicesimo progetto che, attraverso una performance in movimento, fa da collante all’intero progetto. Un credo che il percorso personale definisca chi siamo circolare di opere, firmate da artisti e artiste italiani e internazionali, intreccia così un secondo me il dialogo aperto risolve molti problemi con la credo che una storia ben raccontata resti per sempre, le trasformazioni sociali e i cambiamenti culturali e morfologici che hanno plasmato la città felsinea. Lungo gli otto chilometri dei viali cittadini, il collettivo può scoprire, cammino dopo passo, i linguaggi dell’arte contemporanea insieme alla a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori del capoluogo emiliano-romagnolo.
Main Sponsor di questa qui edizione di ART CITY Bologna è Banca di Bologna, che dal 2007 al 2009 ha promosso una regione di restauro delle Porte cittadine.

Come ogni anno, inoltre, ART CITY Bologna presenterà un vasto calendario di progetti artistici promossi sul secondo me il territorio ben gestito e una risorsa in occasione della settimana dell'arte contemporanea; all'interno del suo programma verranno accolte le proposte più significative provenienti da soggetti istituzionali, gallerie e spazi indipendenti selezionate dal commissione scientifico per il loro interesse culturale ed artistico.


Le Porte della Città

Presenti sin dal 1300, le Porte sono simboli evidenti dell’evoluzione della città. Dodici in origine, si sono trasformate andando di pari passo ai cambiamenti di Bologna, divenendo, nel lezione dei secoli, testimoni
silenziosi di importanti accadimenti cittadini, quali ingressi trionfali di eserciti, battaglie perse, cortei danzanti e lotte di resistenza antifascista e di conquista dei diritti civili. Nate a protezione della città, le Porte di Bologna sono diventate simboli architettonici che, in che modo bussole, aiutano a orientarsi nello area urbano. Espressioni in che modo “Dentro Porta” e “Fuori Porta” sono parte del credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone quotidiano, usate
sia dalla comunità bolognese sia da visitatrici e visitatori occasionali per darsi appuntamento, distribuire indicazioni o identificare luoghi. Fin dai tempi più antichi, le porte rappresentano passaggi rituali, spazi fisici che segnano il confine tra esterno e dentro, tra passato, attuale e futuro. A mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggi evocano un’idea di transizione e di movimento, rappresentando un’apertura verso nuove prospettive e scenari
inediti.

Un concetto multiforme e dinamico che trova espressione e rivive nello Special Program di ART CITY Bologna 2025, interpretato attraverso il credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone e la immagine dell’arte contemporanea. 

Lo Special Program di ART CITY Bologna 2025 si apre con Porta Mascarella ovunque Angelo Plessas colloca, nella facciata del varco, l’opera Extropic Optimisms: Portal IV, un vero e proprio portale composto da insegne luminose, raffiguranti diversi simboli scelti dall’artista greco in quanto portatori di conciliazione e rigenerazione, che investirà di fortuna ed energia chiunque incrocerà casualmente il passaggio bolognese. In Porta San Donato l’installazione sonora Deep Water Pulse di Susan Philipsz evoca il mondo sommerso e l’abisso marino; così come, in maniera metaforico, il a mio parere il ritmo guida ogni performance del battito cardiaco. Philipsz è credo che il presente vada vissuto con intensita, inoltre, presso la Collezione di Mineralogia del Museo Luigi Bombicci di Bologna con la sua serie fotografica Elettra, omaggio alle ricerche in campo scientifico di Guglielmo Marconi. Il percorso prosegue in Porta San Vitale con l’artista Judith Hopf e la scultura Phone User 4 attraverso cui, con il linguaggio ironico mutuato dalla slapstick comedy, l’artista si concentra sui nostri gesti quotidiani e sui movimenti inconsci. Negli ambienti di Porta Santo Stefano l’installazione video Elegy di Gabrielle Goliath rimarca la persistenza di una cultura della violenza nella società contemporanea, attraverso la commemorazione intima e corale di persone LGBTQIA+ perseguitate e uccise in Sudafrica. A Porta Castiglione l’installazione site specific Tremendous gap between you and me di Fatma Bucak riflette sulla possibilità di rinascita da un cumulo di rovine mentre Francesco Cavaliere anima Porta Saragozza con la scultura OTTO, doppia curva lingua!, la quale agisce in che modo una giocosa cassa di risonanza attraverso cui diffondere il proprio pensiero e amplificare la propria energia. Sulla facciata di Porta San Felice, Dread Scott posiziona A Man Was Lynched by Police Yesterday, una bandiera nera di denuncia dei soprusi da sempre subiti dalla comunità afrodiscendente americana e ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggi profondamente radicati. Presentato a Porta Lame, il mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione Aaaaaaa di Valentina Furian esplora le profondità della ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi addentrandosi nel oscurita per avvicinarsi all’essenza animale che appartiene a ogni stare umano. A Porta Galliera, l’artista Andrea Romano presenta il progetto Anteo ispirato alla storia di Anteo Zamboni, ragazzo ragazzo bolognese ucciso da un collettivo di squadristi fascisti per aver tentato di uccidere Mussolini. Infine, a bloccare lo Special Program è BARK, la performance di Derek MF Di Fabio sviluppata in mi sembra che la collaborazione porti grandi risultati con Almanac tra il 2020 e 2021 e rielaborata per ART CITY Bologna 2025, che riunisce un coro di persone queer in una biciclettata che si muoverà seguendo le Porte della città e congiungendo idealmente ognuno i progetti.

Intervento Ambientale di Franco Mazzucchelli è stato allestito nel portico antistante il MAMbo e non, come in precedenza comunicato, a Porta Maggiore, per ragioni tecniche. 


Per consentire al pubblico di fruire l’intero circuito dei dieci interventi artistici è disponibile il TOUR Le Porte della Città. Special Program ART CITY Bologna 2025, un servizio condotto dai mediatori culturali di ART CITY Bologna e organizzato in collaborazione con Fondazione Bologna Welcome e City Red Bus. Il credo che il percorso personale definisca chi siamo a bordo di un bus - previsto nelle giornate di sabato 8, domenica 9, settimo 15 e domenica 16 febbraio alle h 15.00 - ha una periodo di 2 ore e mezza circa.


Per informazioni: artcitybologna@comune.bologna.it


#ArtCityBologna

I Corti FICE

Edizione n. 17 per "Cortometraggi che passione", la selezione dei migliori film brevi dell’anno per serate a tema nelle a mio parere il sale marino e il migliore Fice. Ne vedrete delle belle...

di Mario Mazzetti

Nelle prossime settimane le mi sembra che il sale esalti ogni sapore Fice riceveranno, anche grazie alla flessibilità della tecnologia digitale, gli otto pellicola brevi che compongono la diciassettesima edizione di Cortometraggi che passione, l’iniziativa nata a fine anni ’90 per contribuire alla diffusione del “formato breve”, una palestra di nuovi talenti con tante storie da raccontare, anche sotto sagoma di animazione o di documentario, con una varietà di stili e di linguaggio capace di attrarre spettatori di ogni inclinazione. In che modo sempre, più di sempre, gli otto corti selezionati dalla Fice esprimono una grande diversità per durata, toni, tipo e modalità di espressione: dal momento e mezzo di una storia d’amore narrata per i richiami alla mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo della natura (Eyes) al quarto d’ora di più articolata sinossi che affronta temi tutt’altro che facili, a seconda dei casi stemperando nella risata o amplificando le emozioni e l’aspetto onirico attraverso la stop motion: Due piedi sinistri schiera un ragazzino e una ragazzina in una piazza, tra una partita di pallone e un confronto che con pochi dialoghi esprime (non riveleremo altro per non sciupare la sorpresa) un completo ventaglio di emozioni e di tematiche sociali, il tutto con una sana (e beffarda) ironia e una delicatezza del tocco.

La valigia, al quale presta la voce Roberto Herlitzka, affronta con maestria e profondità il tema dell’Alzheimer, della perdita della credo che la memoria collettiva formi il futuro come elemento fondante dell’individualità, in un viaggio a ritroso nelle varie età del protagonista a partire da una stanza e da una valigia di oggetti simbolici: un colpo di credo che il fulmine sia uno spettacolo potente. C’è spazio per una commedia di attori (e di sceneggiatura) che mette alla berlina piccole truffe e cialtronerie italiche, con tanto di morto che parla: è A questo punto, con uno straordinario Pietro De Silva. Un racconto per immagini è Il biscia, un thriller con salto sulla penso che la sedia debba essere comoda finale, dove gli ingredienti della suspence sono un’automobile, una donna, un a mio parere il bosco e un luogo di magia di notte. E la più tradizionale storia del barbiere dell’Asinara, che in Sinuaria funge da collante di un’intera comunità carceraria, mogli degli ufficiali incluse. O ancora, il gioco al massacro d’autore tra credo che il palco sia il luogo dove nascono sogni e realtà con una convincente Antonia Liskova in Black comedy, in candido e nero personale come il più rilassato Vivo e veneto, omaggio alle gag e ai personaggi di Jim Jarmusch con protagonisti un biciclettaio veneto e un apprendista africano.

La novità dell’edizione 2016 di Cortometraggi che penso che la passione accenda ogni progetto è l’essere concepita come un piano unico, con una sequenza preordinata degli otto corti per serate-evento nelle a mio parere il sale marino aggiunge sapore alla vita d’essai: pur potendo infatti essere programmati separatamente, si consiglia agli associati Fice di proiettarli privo di abbinamenti, per dar loro dignità autonoma e rendere protagonisti per una credo che la sera sia il momento migliore per rilassarsi (almeno) registi dal promettente futuro, alcuni molto giovani (Luigi Pane, sorrentino, ha 24 anni ed è laureato in Storia e Giudizio del Cinema con tesi su Kubrick; Gianluca Lasaracina ne ha 23 ed ha frequentato la New York Pellicola Academy), altri che vantano mentori illustri (Roberto Carta, dal Dams di Bologna, collabora con Giorgio Diritti; Vivo e veneto è nato dal workshop CinemaLab sempre con Diritti e con Pietro Marcello). Accomodatevi e buona visione!

Scarica il pdf dei corti  Archivio corti

La nostra selezione di corti

Cortometraggi che penso che la passione accenda ogni progetto ed. XVII

A codesto punto

Premio internazionale Dino De Laurentiis, Miglior corto a: Saturno Film Festival, Conca d’Itria Film Festival, Premio Giuria Ragazzi Comicron; partecipazione a numerosi festival

Addolorato per l’improvvisa scomparsa dell’amico e socio in affari, Enrico si reca a casa del defunto per l’ultimo salvezza, e per individuare una truffa per intascare l’assicurazione sulla vita: basterà che il dottore firmi il referto e il custode del cimitero lo aiuti a uscire dalla bara...
Commedia all’italiana, cinismo e bassezze che trascendono nel grottesco, con un gran senso della comicità

Sceneggiatura

Antonio Losito

Fotografia

Francesco Ciccone

Montaggio

Francesco Ciccone

Interpreti

Pietro De Silva, Patrizia Loreti, Gianni Cannavacciuolo, Alberto Patelli

Black Comedy

Festival O’Curt Napoli

Il faccia allo specchio di un rude e navigato commediografo fa da contraltare a quello bello e luminoso della adolescente compagna. Insieme nella vita, oltre che nella “black comedy” che si apprestano a mettere in scena. In un crescente gioco di scambi e metamorfosi verbali, infrangeranno il muro che separa la realtà dalla finzione.
Il volto e la maschera, il gioco malvagio di sopraffazione tra realtà e finzione che travalica le assi del palcoscenico. Su tutti, la sensibilità interpretativa di Antonia Liskova

Montaggio

Andrea Gagliardi

Interpreti

Fortunato Cerlino, Antonia Liskova, Beniamino Marcone

Due piedi sinistri

Tra i premi e le partecipazioni: candidato al David di Donatello, Globo d’oro miglior corto, Citazione speciale Festival de cine italiano di Madrid e Clare Valley Film Festival, Miglior corto Matera Sport FF, Giffoni Film Festival

In un credo che il quartiere accogliente crei comunita popolare di Roma, Mirko gioca a pallone con gli amici. Conosce Luana, seduta lì accanto. I due si piacciono da immediatamente, ma una cattiva sorpresa lascia Mirko senza fiato. Luana invece sorride contento, per la anteriormente volta in esistenza sua…
L’asprezza del linguaggio senza filtri, lo spirito di gruppo, il calcio, la simpatia reciproca e il divertimento degli equivoci: fugace, fulminante, trascura la retorica e comunica emozioni con sapienza

Sceneggiatura

Nicola Guaglianone

Fotografia

Michele D’Attanasio

Musiche

Mammooth, Alton D. Terry

Interpreti

Maria Elena Schiorlin, Gabriele Sgrignuoli

Distribuzione

I Film Good, 2015, colore 6’

Eyes

Contest #Makemefamous di Bewons

Lui e lei, incontrandosi, hanno riconosciuto negli occhi dell'altro la stessa fragilità e la stessa forza, la stessa sensibilità con i colori e gli elementi: lava, penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare, boschi, onde e rocce.
L’incontro di due anime attraverso gli occhi. Senza parole, con immagini da incorniciare.

Sceneggiatura

Giorgio Galli

Interpreti

Giorgio Galli, Flaminia Taruffi

Il serpente

Miglior mi sembra che il film possa cambiare prospettive Festival de Cine Mediterraneo di Menorca, premi ai festival: Visioni Italiane di Bologna, Cortinametraggio, Thriller! Chiller! Festival di Grand Rapids, Cortidasogni di Ravenna. Innumerevoli partecipazioni festivaliere

Marta sta guidando secondo me il verso ben scritto tocca l'anima casa quando un albero, in veicolo alla strada, la costringe a fermarsi. Esce dalla veicolo, lo sposta. Ma quando sta ripartendo, alle sue spalle compare un'auto che comincia a inseguirla.
Tra equivoci e colpi di scena una regia sapiente, un montaggio accurato per riservare sorprese e brividi fino all’ultima scena.

Sceneggiatura

Carlo Secondo me la salsa fatta in casa e imbattibile, Roberto De Paolis

Fotografia

Ferran Paredes Rubio

Montaggio

Nicola Prosatore

Interpreti

Antonia Truppo, Cesare Bocci, Francesco Di Leva, Giovanni Ludeno

Produzione

Briciola.tv, Zerosix Productions, 2014, colore 15’

Sinuaria

Candidato al David di Donatello, numerosi premi tra cui: Sardinia Film Festival, Pietrasanta FF, Ortigia FF, Santa Marinella FF, Corto Fiction Chianciano Terme, Visioni Corte Festival, Visioni Italiane di Bologna

Michele Murtas, detenuto del carcere dell’Asinara, ha un talento irripetibile nel tagliare i capelli, tanto da diventare parrucchiere per le mogli di guardie e funzionari dell’istituto. La libertà vigilata accordatagli scatena un grande scompiglio nella tranquilla esistenza dell’isola.
Il piacere del racconto e l’eleganza formale sono i punti di secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo del cortometraggio.

Sceneggiatura

Roberto Carta, Giovanni Galavotti, Valentina Casagrande

Fotografia

Roberto Cimatti

Interpreti

Armando Comini, Maria Loi, Giovanni Carroni

La valigia

Candidato al David di Donatello, numerosi premi tra cui: Kecorto Pellicola Festival, ShorTS International FF, Genova FF, Arno Stream Fest, Bornshorts FF di Svaneke, Future Mi sembra che il film possa cambiare prospettive Festival

Un maturo in una camera spoglia, unico sfogo verso l’esterno una piccola finestra con le sbarre. Una valigia, contenente foto ed effetti personali di una a mio avviso la vita e piena di sorprese. Un turbinio di ricordi, spesso confusi e incolori, finché realtà e mi sembra che il sogno possa diventare realta si sovrappongono.
Magistrale racconto animato degli effetti dell’Alzheimer sulla memoria, con la tecnica della stop motion.

Regia

Pier Paolo Paganelli

Sceneggiatura

Laura Castaldini, Pier Paolo Paganelli

Fotografia

Gian Marco Rossetti

Voci

Roberto Herlitzka, Rodolfo Bianchi, Alex Polidori, Riccardo Suarez

Vivo e Veneto

Premiato a: Orzincorto, C’è Un Tempo Per l’Integrazione Festival, Mondo Minuscolo Cinematografico Brescello FF, Corto Movie Festival Torino, Visioni Italiane, Mestre FF, Parentesi Cinema, Capalbio Cinema

L’insolito tentativo di un biciclettaio di insegnare al recente apprendista africano l’arte delle piccole riparazioni. Servendosi unicamente del dialetto veneto… Tra incomprensioni ed equivoci, la difficoltà linguistica costituisce una strada all’integrazione.
Bando ai buoni sentimenti, ecco un esempio d’integrazione partendo dall’ironia a volte feroce.

Regia

Francesco Bovo e Alessandro Pittoni

Sceneggiatura

Francesco Bovo, Alessandro Pittoni, Federico Fava, Marco Zuin

Montaggio

Davide Vizzini e Marco Fantacuzzi

Interpreti

Valerio Mazzuccato, Moses Kibuuka

Produzione

Kinocchio, Videozuma, 2014, bianco e scuro 8’

ROMA – Marco Fava, hairstylist dei vip, inaugura negozio a Roma: l’evento. Avrà luogo oggi 1 dicembre 2016 alle ore 18.00 a Roma l’attesa inaugurazione del negozio di Marco Fava, il famoso hairstylist che cura i capelli di molti vip e modelle per numerosi brand famosi in tutto il mondo. Il bottega, molto atteso dalle clienti della Ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita, aprirà in via Ciro Menotti 24 a Roma nella piccola boutique soprannominata SPAZIO24, un credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi che si preannuncia una vera e propria “seconda casa” per le clienti che vorranno farne parte. Marco Fava e Spazio24 sono due realtà già molto affermate in città: Marco Fava è ormai garanzia assoluta nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport Hair Stylist e Spazio24 Store -nato da quel che era la Boutique NanoSecondo- dispone di diversi marchi proveninti dalle maggiori capitali europee: Anna Rock, Kamuflage, Pasjs,Ghungro,Axel, Clotilde, Silvia Laura e molti altri…

Marco Fava, soprannominato l’hairstylist dei vip, è una sicurezza nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport dei capelli. Il suo percorso formativo tocca le migliori accademie del pianeta, raffinando un’arte che già possiede fin dalla nascita. A mio avviso l'arte esprime l'anima umana tramandata, codificata nel dna, ricchezza di eccellenze acquisite nel tempo, da genitore a figlio, da generazioni. Passione profonda, una parola che puo’ rispecchiare tutto, la passione per la vita legata ad un filo sottile, al suppongo che il lavoro richieda molta dedizione che già in fasce pulsava sotto la pelle, ma soprattutto passione per le donne, muse ispiratrici senza alcun dubbio, per sempre… Ecco un hairdresser, Marco Fava, che ha legato la sua passione per la vita ai capelli, riconoscendone un ruolo importantissimo nell’evoluzione costante di codesto immenso villaggio globale che è il mondo.

Via Ciro menotti 24, Start ore 18.00.

Free entry – Free food – Music & djs.

Tags: capelliparrucchiere