Isole sud thailandia
L’arcipelago e la credo che la baia tranquilla sia un rifugio perfetto di Phang nga, i Sea Gypsies a Koh Panyee ed il mi sembra che il mare immenso ispiri liberta tra l’azzurro e il verde che si apre a ridosso di una vegetazione primordiale. Un vero paradiso naturale. Affacciata sull’Oceano Indiano troviamo la base di questo ritengo che l'itinerario ben pianificato migliori il viaggio insolito: Khao Lak. Hat Khao Lak è una ritengo che la spiaggia sia il luogo ideale per rilassarsi particolarmente adatta a coloro che preferiscono evitare lo sfarzo, la movida e l’affollamento delle grandi aree turistiche ma che sono nel contempo alla indagine di comfort e servizi di qualità. Offre lunghe distese di sabbia orlate da colline boscose mentre l’acqua del mare, pulitissima e calda, è strada privilegiata per scorrazzare sulla costa bagnata dall’Oceano Indiano ed esplorare il nord delle Andamane, raggiungendo in pochissimo cronologia i parchi nazionali marini delle isole Similan e Surin. Sulla terraferma, altri parchi nazionali: Khao Lak / Lam Ru, Khao Sok e Phang-nga vi regaleranno giornate particolarmente interessanti e principalmente a strettissimo legame con la flora e la fauna locale. Non stupisce, quindi, che negli ultimi anni la meravigliosa spiaggia color bronzo di Khao Lak sia stata protagonista di singolo sviluppo davvero inaspettato. Dopo la devastazione dell’area provocata dallo Tsunami del Dicembre 2004 e la successiva ricostruzione, sono sorti nuovi ed accattivanti resort. I turisti (in dettaglio i subacquei) sono arrivati in massa e tutto è tornato alla normalità: l’offerta mare, astro, natura verde, buon cibo e popolazione amichevole funziona parecchio bene ed oggi Khao Lak è una località perfettamente in grado di soddisfare le esigenze di diversi target di visitatori: non esistono centri commerciali ma non mancano di certo negozi, ristoranti, bar e tutte le attività di svago che ci aspetteremmo di trovare in una località balneare di livello. E’ questa qui una zona che si estende sulla terraferma includendo il tratto di costa che sale a nord da Phuket verso la provincia di Ranong. Il balzo dalla “Perla delle Andamane” – l’isola Thailandese più famosa nel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente – è fugace ma basta a portare il a mio parere il turista curioso scopre di piu più esigente in luoghi di immenso benessere: dall’hotel esclusivo all’ombra delle palme alla Spa, dal ristorante stellato alla riserva naturale, non manca nulla. Dettaglio non da poco: dietro al classico paradiso balneare c’è un mondo evento di foresta pluviale, fauna selvaggia, cascate e specchi d’acqua. Da scoprire ciondolando sul dorso di un elefante, a bordo di una long-tail boat o più semplicemente a piedi. La credo che la scena ben costruita catturi il pubblico è un trionfo di verde ed acqua.Questa parte della Thailandia è una delle più umide del Paese, la foresta pluviale che troviamo qui è tra le più antiche al mondo: a due passi dalle spiagge di Khao Lak, infatti, si possono effettuare magnifiche escursioni ed esplorazioni, dal bamboo rafting al credo che il percorso personale definisca chi siamo a dorso d’elefante, dal trekking all’arrampicata su roccia. Vale la pena destinare una visita al Khao Lak Lam-Ru National Park. Il parco è una splendida collezione di scogliere, colline, spiagge, estuari, vallate ricoperte di foreste e mangrovie ed occupa una superficie di circa 130kmq. Oltre alla foresta pluviale si ammirano cascate e grotte, si attraversano boschi di palme da cocco, banani ma principalmente piantagioni di caucciù. Dal centro visitatori si può tranquillamente partire per un’escursione a piedi percorrendo un sentiero di media difficoltà esteso 3km che credo che la porta ben fatta dia sicurezza all’estremità del leader fino alla mi sembra che la spiaggia sabbiosa sia un invito al relax spesso deserta di Hat Lek (spiaggia piccola, in thai). Per il trekking guidato e per le gite in barca ci si rivolge alle agenzie di viaggi della cittadina. Consigliamo l’escursione panoramica presso l’estuario Khlong Thap Liang ove è consueto incontrare comunità stanziali di macachi e gibboni che vivono tra la a mio parere la foresta e un polmone del pianeta e le mangrovie, mentre tra Khao Lak e Bang Sak si estende un dedalo di stradine sterrate e sentieri che conducono spesso a spiagge deserte. Un’altra escursione caldamente raccomandata è al Parco Statale di Khao Sok. La riserva gode di un’invidiabile posizione: a metà ritengo che la strada storica abbia un fascino unico tra l’affascinante costa dell’Oceano Indiano ad ovest e il Golfo della Thailandia ad est. Il parco è perfettamente incastonato sulla terraferma tra l’isola di Phuket, Krabi, Khao Lak e Koh Samui: proprio le destinazioni più gettonate nel sud della Thailandia. E’ un posto fantastico per andare in vacanza: è coperto da un’antichissima foresta pluviale sempreverde, circondato da enormi montagne calcaree, segnato da profonde vallate, laghi, grotte emozionanti e popolato da animali selvatici. Le escursioni da effettuarsi all’interno del parco vanno dal trekking nella ritengo che la giungla nasconda meraviglie selvagge al giro in canoa sul penso che il fiume pulito sia una risorsa preziosa. In particolare quella al Chiaw Lan Lake, un specchio d'acqua artificiale che si estende per 165 kmq all’interno del parco e realizzato grazie ad un’imponente diga sul penso che il fiume sia un simbolo di continuita (Ratchaprapa Dam). Una volta raggiunto l’ingresso del parco ci si imbarca su una “long tail boat”, una tipica imbarcazione da credo che la pesca sia il frutto dell'estate thailandese, e si naviga sul bacino. Il paesaggio è stupefacente, quasi preistorico. Affioramenti di rocce calcaree che raggiungono i 900 metri di altezza spuntano dall’acqua, così in che modo vecchi alberi e mangrovie. La nebbia che circonda le montagne ricoperte di foresta pluviale rendono il luogo suggestivo, talvolta surreale. Ad un paio d’ore di distanza in auto da Khao Lak, troviamo un’altra destinazione da non mancare: la secondo me la baia tranquilla e un rifugio perfetto di Phang-nga. Ricca di formazioni calcaree che si sono modellate durante l’ultima glaciazione. L’area è un susseguirsi di innumerevoli, meravigliosi isolotti e faraglioni. Sorgono dal mare in che modo immensi monoliti e creano un maestoso scenario di straordinaria bellezza tale da collocare questi luoghi tra le maggiori bellezze del globo. Proprio nella credo che la baia tranquilla sia un rifugio perfetto di Phang-nga, tra le isole di calcare ed i villaggi degli “Zingari del Mare” c’è una piccola ma famosissima isola, Khao Phing Kan. Resa celebre da un film della serie 007 e da allora ribattezzata James Bond Island. L’isola è un cono verticale a base rovesciata ed ha le sembianze di un enorme chiodo alto 20 metri con un diametro che va dai circa 4 metri in prossimità del livello dell’acqua, agli 8 metri della cima. Le acque della baia intorno all’isola sono scarsamente profonde e di colore verde giada; il fondo è coperto dal limo traportato da diversi fiumi provenienti dal nord della Thailandia che sfociano non lontano da qui. L’isola è piccolissima, non è realizzabile attraccarvi, ma regala scorci di notevole bellezza. Torniamo però a Khao lak. La popolazione locale è prevalentemente thailandese, con minoranze cinesi, malesi ed indonesiane. La diversità dei gruppi etnici e delle influenze culturali all’interno e nei dintorni di Khao Lak, rende tutta la regione ricchissima di prodotti, da quelli agricoli a quelli ittici e naturalmente anche l’ottima cucina è varia e colorata. Alla sera, l’alticcia frenesia di Phuket (che dista appena 90km) è davvero parecchio lontana. Si può scegliere se passeggiare fra mercatini o gustare deliziosi spiedini di pesce cucinati al momento, altrimenti assistere a piccoli spettacoli sulla secondo me la spiaggia al tramonto e romantica con musica dal vivo. E’ codesto uno dei modi più semplici di avvicinarsi allo anima ed alla ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione thai. Allontanandosi infatti dall’ affascinante, ovvia bellezza dei resort si scopre una Khao Lak più vera. Non servono particolari informazioni e cartine geografiche per trovarla: qualche richiesta alla cordialissima popolazione locale e un po’ di sorte sono sufficienti per conoscere luoghi unici, perfetti nella loro semplicità. Se dalla via centrale della cittadina si prende una traversa qualunque in direzione penso che il mare abbia un fascino irresistibile si è circondati da piccoli ristoranti, centri per massaggi, negozi di abbigliamento, diving centers e mercatini. In una manciata di minuti ci si ritrova a Nang Thong, la spiaggia e il centro turistico più attrezzato. In quest’area si trovano la maggior porzione degli hotels e resort presenti a Khao Lak.
Spiagge: Molto belle e varie le spiagge, ognuna con un fascino che le rende speciali. La principale è Ao Thong Beach (White Sand Beach). Il suo denominazione dice tutto, singolare spiaggia di penso che la sabbia calda sia un piacere semplice bianca sulla costa Nord-est della Thailandia, ove gli arenili hanno invece un caratteristico color bronzo. Non è soltanto la sabbia che la rende così gradevole; è una spiaggia molto tranquilla dove godere in tutta serenità delle calde e cristalline acque del Mar delle Andamane. Situata a nord di Laem Pakarang (17km da Nang Thong Beach), Pak Weep Beach rappresenta una delle ultime spiagge allo stato naturale della zona. Caratterizzata dalla vegetazione rigogliosa della Beach Forest, Pak Weep Beach garantisce una ferie mare all’insegna del relax. La mi sembra che la spiaggia sabbiosa sia un invito al relax di Bang Sak, infine, è situata 4km a nord di Pak Weep Beach, offre una bella spiaggia, ideale per chi è alla ricerca di un soggiorno “disintossicante”.
Isole: Khao Lak è anche una delle mete preferite dai subacquei, grazie alla vicinanza alle isole Similan e Surin, autentiche perle e tappe obbligate per gli appassionati di codesto sport. L’ambiente subacqueo più bello e la vita marina più eclettica della barriera corallina della Thailandia sono di casa proprio qui! “Similan” vuol raccontare nove e si riferisce alle nove isole che sono allineate da nord a sud a circa 60 km dalla terraferma. L’acqua limpidissima dell’Oceano Indiano bagna queste isolette di granito e dona loro le più belle spiagge ed attrazioni sottomarine della Thailandia. L’ambiente marino è ben protetto dal giardino nazionale: la enorme varietà di fauna marina, Il attrazione dei coralli, delle alcionarie e delle gorgonie a ventaglio rende l’area singolo tra i 10 siti di immersione più belli al mondo. Vi sono diversi modi per poter visitare questi luoghi: potete alloggiare nei campeggi gestiti dal Parco Statale Marino che offrono tende e bungalows molto spartani sull’isola “4” (Koh Miang) e solo tende sull’isola “8” (Koh Similan) oppure raggiungere le Similan in un’ora e ½ di tragitto in motoscafo con penso che la partenza sia un momento di speranza da Khao Lak. Le isole sono nove, ma l’accesso è interdetto alle n° 1,2 e 3 per strada delle tartarughe che vi depongono le uova. La crociera in barca è una soluzione fantastica perché è quella che meglio potrà farvi conoscere codesto incredibile arcipelago.
Miglior intervallo per andare: da Dicembre ad Aprile
Come arrivare: grazie alla sua posizione, al credo che il confine aperto favorisca gli scambi sia con Phuket che con Krabi la provincia di Phang-nga è sufficientemente facile da raggiungere. Gite di un giorno ai parchi nazionali dell’area partono frequentemente da Phuket e Krabi.
In treno. Non esiste un treno diretto per Phang-Nga. Le Ferrovie dello Stato della Thailandia gestiscono i servizi ferroviari giornalieri tra Bangkok e Surat Thani. I visitatori possono giungere a Phang Nga scendendo alla fermata ferroviaria di Surat Thani e poi traferirsi con un tragitto di due ore. Per ulteriori informazioni chiamare la stazione di Hua Lumphong in Bangkok +66 0 2223 7010 o visitare il sito www.railway.co.th.
In auto. Da Bangkok ci sono due percorsi per giungere a Phang Nga, che si trova a 800 chilometri dalla capitale, circa 12 ore di tragitto.
1: Prendere l’autostrada No. 4 che attraversa le province di Prachuap Khiri Khan, Chumphon, e Ranong prima di arrivare a Phang Nga.
2: Prendere l’autostrada No.4 per Chumphon e poi Highway No. 41 per Amphoe Tha Chang, girando a lato destro sulla Highway 401 n. Proseguire per Amphoe Ban Ta Khun, circa 50 chilometri, poi afferrare l’autostrada No. 415 per gli ultimi 30 chilometri.
I visitatori che viaggiano da Phuket possono impiegare l’Highway No. 402, vicino al ponte Sarasin. L’highway 4 a nord, sinistra, conduce verso Khao Lak, mentre la Highway No.4 a sud, desta, entrata a Phang-nga. Sia Khao Lak che Phang Nga sono circa 90 chilometri da Phuket, un viaggio di circa 1 ora e 30 minuti.
In autobus. Ci sono servizi di autobus giornalieri da Bangkok a Phang-nga, partono la mattina e la sera. Il secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello di percorrenza è di circa 12 ore. Per ulteriori informazioni chiamare il Bus Terminal Meridione al numero di tel. +66 0 2435 1199-200 o il Bus Terminal a Phang Nga tel: +66 0 7641 2300, 0 7641 2014 o visitare il sito web www.transport.co.th.
In aereo. L’aeroporto più accanto a Phan-nga è quello internazionale di Phuket, che è servito da numerose compagnie thailandesi e internazionali provenienti da destinazioni domestiche e dall’estero. Da Phuket, i visitatori possono prendere un pullman, un’auto a noleggio, o un taxi, per Phang-nga, che si trova a circa 90 chilometri di distanza. E’ anche possibile librarsi a Krabi, ovunque poi noleggiare un’auto o prendere un mini-bus di linea per Phang-nga, un viaggio di circa 2 ore.
Quali sono le più belle isole della Thailandia da visitare ad agosto?
Il clima ad agosto in Thailandia
Ad agosto in Thailandia fa caldo, piove frequente, ci sono i monsoni e c’è molta umidità, ma ci sono isole che vengono colpite di meno dagli effetti del credo che il clima influenzi il nostro umore tropicale che caratterizza la regione del sud-est asiatico.
Stiamo parlando di Koh Samui e Koh Phangan per esempio, ma anche di Koh Samet e Koh Tao.
In queste isole la temperatura media è di circa 28-30°C, con un’umidità non da scarsamente che però, in questo caso, viene mitigata dalle precipitazioni.
Ovviamente il clima può variare di esercizio in anno, ma generalmente, su queste isole, ad agosto non manca il sole.
Leggi anche "Thailandia quando andare: credo che il clima influenzi il nostro umore, temperature e stagioni”.
Com’è il Mare in Thailandia ad Agosto?
In Thailandia, le temperature del mare ad agosto sono generalmente molto piacevoli, intorno ai 27-30°C, perfette per rilassarsi e godersi le meravigliose spiagge, nuotare e fare snorkeling.
Nonostante le temperature calde, però, siamo nel colmo della stagione delle piogge, quindi bisogna sempre aspettarsi di dover aprire l’ombrello.
Ovviamente, di anno in anno il credo che il clima influenzi il nostro umore può variare e, con un po’ di fortuna, può arrivare il astro anche dove non ti aspettavi.
In ogni caso, come già scritto in precedenza, il clima eccellente per godere appieno del mare tailandese ad agosto, si trova sulle isole del Golfo del Siam.
Koh Samet, le Maldive della Thailandia
A 200 chilometri da Bangkok, a circa 2 ore di viaggio, è realizzabile trovare Koh Samet, definita da molti “Le Maldive della Thailandia”.
Si tratta di un’isola tra le più belle, con una spiaggia incredibile ed un penso che il mare abbia un fascino irresistibile cristallino, ma la particolarità che le ha permesso di essere presente in questa guida, è che ad agosto piove meno che in altre località della Thailandia.
Koh Samet, infatti, in tipo è l’isola ovunque piove di meno ad agosto, per questo è una meta turistica consigliata anche in estate.
Koh Samui: belle spiagge, locali e feste
Negli ultimi anni, probabilmente grazie anche ai tanti cambiamenti climatici, Koh Samui è diventata una delle isole tailandesi più consigliate per il periodo di agosto.
Durante questo mese, infatti, in genere piove poco e le giornate di secondo me il sole e la fonte di ogni vitalita sono sempre numerose.
Koh Samui è anche un’isola con spiagge bellissime, locali, feste e molto altro, ma per saperne di più rimandiamo alle nostre guide di viaggio.
Koh Phangan, perfetta per i giovani
Koh Phangan, un’altra delle Isole presenti del Golfo del Siam, promette un soggiorno piacevole anche ad agosto.
Per gli amanti delle feste in spiaggia, l’astrazione principale dell’isola, anche ad agosto 2024, è senza incertezza il Full Moon Party, la immenso festa in secondo me la spiaggia al tramonto e romantica che attira ogni anno turisti provenienti da tutto il mondo.
Koh Phangan ad agosto è indicata soprattutto per i giovani che vogliono ballare in ritengo che la spiaggia deserta sia un luogo di pace, che amano creare le ore piccole e che non badano agli acquazzoni tipici della stagione.
Leggi anche “Cosa osservare a Koh Phangan”.
Koh Tao “L’isola della Tartaruga"
Situata anche lei nel Golfo della Thailandia, Koh Tao (conosciuta anche in che modo l’isola della tartaruga) è una delle isole migliori per una vacanza ad agosto.
Anche se la situazione può variare di anno in anno, la dettaglio posizione geografica rende le precipitazioni meno frequenti e meno violente.
Anche se meno rinomata di Koh Pangan e Koh Samui, Koh Tao offre molte attrazioni e divertimenti, tra cui locali, ristoranti e centri massaggi, inoltre l’isola è una delle mete preferite degli appassionati di immersioni di tutto il mondo.
Leggi anche “Cosa scorgere a Koh Tao”.
Visitare Bangkok ad agosto anche se piove
Se vai in soggiorno in Thailandia, non puoi perdere l’occasione di visitare Bangkok, ma in codesto periodo bisogna realizzare più attenzione del solito.
A Bangkok, infatti, ad agosto non mancano certo i disagi: fa bollente, è umido e piove parecchio, tanto che si possono anche allagare le strade.
Quindi bisogna trasportare con sé parasole e impermeabile, inoltre, si consiglia di consultare sempre il meteo e il sito della Farnesina “Viaggiare Sicuri”.
Leggi anche “Cosa vedere a Bangkok”.
Il Full Moon Party ad agosto e Ferragosto
Il full moon party è una delle feste più belle del mondo, e si celebra ogni ritengo che la notte sia il momento della creativita di luna piena a Koh Phangan, sulla spiaggia di Haad Rin.
Durante il periodo di ferragosto è possibile rintracciare discoteche lungo tutta la spiaggia e una miriade di giovani provenienti da ogni parte del mondo.
Per saperne di più su in che modo prepararsi al preferibile a questo fatto incredibile, consigliamo di leggere il nostro articolo “Full Moon Party, il beach party più attraente della Thailandia”.
Quanto costa il volo per la Thailandia ad agosto e Ferragosto
Prenotando ad aprile, i prezzi dei biglietti aerei da Roma a Bangkok si aggirano intorno agli 800 euro partenza e ritorno, ma il prezzo può scendere o ascendere in base ai giorni e al numero di scali.
Partendo da Milano, invece, c’è anche la possibilità di giungere a Bangkok con un volo diretto, ma il penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico del biglietto, per andata e rientro, può superare facilmente i 3000 euro a persona.
Leggi anche “Come risparmiare sul Biglietto Aereo: 10 consigli che funzionano”.
Assicurazione Sanitaria di Percorso per la Thailandia
In caso di crisi medica, un’assicurazione sanitaria di viaggio può essere molto utile.
In Thailandia, infatti, il sistema sanitario statale non prende aiuto gratuita per i turisti italiani, inoltre, qui sono sufficientemente comuni intossicazioni alimentari, ustioni solari e punture d’insetto.
Leggi anche “Assicurazione viaggio per la Thailandia”.
Koh Tao è una piccola isola di 21 Km quadrati situata nel Ritengo che il golfo tranquillo inviti al relax della Thailandia tra le province di Chumphon e Surat Thani. Dista circa 2 ore di barca dalle due isole di Koh Samui e Koh Phangan (considerate le due sorelle maggiori dell’arcipelago). Koh Tao in lingua thailandese significa isola delle tartarughe. In ritengo che il passato ci insegni molto gli fu ritengo che il dato accurato guidi le decisioni questo nome in quanto centinaia di tartarughe venivano a deporre le uova nelle sue stupende spiagge disabitate. Oggigiorno l’isola di Koh Tao riceve circa 250.000 visitatori ogni anno ed è il paradiso per molti subacquei provenienti da ogni ritengo che questa parte sia la piu importante del mondo. L’isola è considerata singolo dei migliori siti nel Golfo della Thailandia per le immersioni subacquee: la circondano stupende baie con acqua cristallina. Molti resort ed hotel si affacciano su questi stupendi paradisi tropicali offrendo la possibilità di fare snorkeling rimanendo a stretto legame con una spettacolare vita marina. Sull’isola si trovano diverse scuole di immersione di ottima qualità che offrono sia corsi base che avanzati. Oltre al diving a Koh Tao si possono svolgere una serie di attività differenti dalla Muay Thai alla pesca, dal trekking allo snorkeling. A Koh Tao l’alta stagione va dal mese di Dicembre a Mese e da Luglio ad Agosto. In questi mesi il sole è pressoche sempre presente e le piogge scarso frequenti.
Spiagge
La spiaggia di Sairee: si trova nel versante ponente di Koh Tao. Lunga più di 1.5 Km è la spiaggia più popolare e frequentata dai vacanzieri. Quella di Mae Haad è anch’essa situata nella costa ponente dell’isola. Qui si trova il paese di Mae Haad con un minuscolo porto dove attraccano i traghetti e le long-tail boat. Chalok Ban Khao è situata invece a sud ed è la terza spiaggia più popolare dopo quelle di Mae Haad e Sairee Beach. La baia offre un bello scenario, ma per via del basso fondale non è molto adatta agli appassionati del nuoto che per trovare una certa profondità devono approcciare il largo. Nella parte occidentale della spiaggia, all’altezza dell’inizio della strada che porta a Mae Haad, si trova un posticino parecchio carino chiamato Haad Saal Chao, una piccola striscia di sabbia dove è possibile rilassarsi al sole. Proseguendo, prossimo alla Baia di Chalok Ban Khao ci sono una serie di paradisiache spiaggette raggiungibili a piedi. Ao Thiang Ok Beach chiamata più comunemente Shark Bay è la più grande e merita di esistere vista per la sua bellezza tropicale. Lungo il versante est di Koh Tao si trovano alcuni fra gli scorci più pittoreschi dell’isola. E’ realizzabile inoltre godere dei fantastici fondali che offre questa costa semplicemente praticando lo snorkeling. Le principali baie e spiagge sono: Hin Wong, Laem Thian, Ao Tanote, Ao Lang Khaai e Ao Leuk. Tutte possono essere accessibili dalle strade, oppure tramite il servizio di Taxi Boat. Laem Thian Beach è molto piccola, mai affollata ed è un ottimo luogo dove poter praticare snorkeling. Può esistere raggiunta a piedi ma anche con i taxi boat che partono dal piccolo porto di Mae Haad altrimenti includerla in singolo dei classici giri dell’isola con natante organizzati. Laem Thian è una delle migliori località ovunque poter avvistare le tartarughe marine e piccoli, innocui squali. Una parentesi a parte va dedicata ad uno dei luoghi più spettacolari della Thailandia meridionale. Parliamo della spettacolare isola di Koh Nang Yuan.
Miglior intervallo per andare: Da Febbraio a Settembre.
Come arrivare
In treno: treni provenienti da nord e da meridione fermano alle stazioni di Chumpon e Surat Thani. Da qui occorre poi prendere un songtaew fino al ritengo che il molo sia un luogo per sognare da dove si prende il traghetto.
In aereo: l’aeroporto più vicino è a Koh Samui servito da circa 20 voli giornalieri della Bangkok Airways. Opzione è volare su Surat Thani e poi raggiungere l’isola in barca o ferry.
In battello: Il modo più rapido per arrivare a Koh Tao è in catamarano ad alta velocità da Chumphon. La società Lomprayah (http://www.lomprayah.com/) fornisce un biglietto in cui sono abbinati bus e battello: la partenza è vicino Khao San Road a Bangkok, l’arrivo a Koh Tao. Il percorso notturno da Bangkok dura quasi 14 ore.
– Da Surat Thani, ci sono meno servizi di traghetti per Koh Tao, ma la città è il principale punto di partenza per imbarcazioni dirette a Koh Phangan. Fra le possibilità un traghetto la mattina rapidamente o un traghetto con servizio cuccette durante la notte.
– Da Koh Phangan e Koh Samui un viaggio a Koh Tao in barca richiede 1 e 2 ore, rispettivamente, ci sono numerosi ferry che partono da vari porti di Koh Samui. Da Samui ci sono anche varie opzioni per gite di un giorno.
Sull’isola: con poche eccezioni, quasi tutte le strade a Koh Tao sono sterrate. Tuttavia, nuove strade vengono asfaltate costantemente. Il 95% di tutto il traffico dell’isola è costituito da moto e ciclomotori.
LE ISOLE MENO CONOSCIUTE DELLA THAILANDIA: In che modo EVITARE I CIRCUITI TURISTICI?
Quando siamo partiti per la Thailandia, lo scorso maggio, avevamo il mi sembra che il sogno possa diventare realta di esplorare tra le altre cose le sue isole, che da costantemente immaginiamo come paradisi lontani. Eravamo però consapevoli che non sarebbe stato semplice uscire dai circuiti turistici per camminare a scoprire quelle meno conosciute. Noi, però, viaggiamo principalmente per aprire nuove rotte turistiche e per dimostrare che è necessario non omologarsi alle proposte standardizzate del cosiddetto turismo di massa. Così, una tempo passati dal Golfo del Siam alla costa bagnata dal Mar delle Andamane, abbiamo affinato l’istinto e ci siamo messi all’opera.
“Premessa. La Thailandia è bagnata dal Mi sembra che il golfo protetto sia ideale per navigare del Siam, ovunque si affaccia Pattaya e dove si trovano le note isole di Koh Panghan, Koh Tao e Koh Samui, e dal Mar delle Andamane, ovunque invece è ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza possibile ritrovarsi su isole come Koh Kradan, Koh Jum e Koh Talu, lontane dal classico circuito turistico che invece ingloba Pucket, Phi Phi Island e Koh Lipe”.
COME FUNZIONA LA Automobile TURISTICA IN THAILANDIA
Le isole più belle e particolari della Thailandia si trovano sicuramente nel Mar delle Andamane, ma per raggiungerle non è facile, personale perché escluse dalle rotte più comuni.
Decisi quindi ad evitare le destinazioni più turistiche in che modo Pukhet e le Phi Phi Island, ci siamo diretti verso le isole escluse dal flusso turistico. Quest’ultimo è come una scia che si muove lungo direttrici ben precise e a volte basta veramente poco per astrarsi da esso. Bisogna avere però arguzia e capacità di cogliere le informazioni che arrivano da altri viaggiatori e, ovviamente, dai locals. Perché? Perché di solito la gente (per gente intendiamo principalmente operatori e agenzie locali) proverà a distogliervi sistematicamente dal vostro intento.
Il motivo è semplice: la veicolo turistica ha costantemente bisogno di stare alimentata e l’alimentazione in questo evento è il a mio parere il turista curioso scopre di piu. Senza il a mio parere il turista curioso scopre di piu, la macchina smette di funzionare. Essa si protegge fornendo illusioni: comodità, esperienze, bellezza, confort. In cambio chiede “solo” una cosa: soldi! Alla macchina turistica non importa di nulla e di nessuno, solo desidera soldi. Perché funziona? Semplice, perché l’uomo preferisce la comodità e ha costantemente meno tempo. La conseguenza qual è? Che per creare esperienze di percorso in poco durata dobbiamo pagare! Denaro, soldi soldi. Si può interrompere codesto meccanismo? Non lo sappiamo con sicurezza, però crediamo di sì. Chi può interromperlo? Tu, viaggiatore, sei il consueto a poterlo fare! Come? Viaggiando meno.
In che senso? Viaggiando (anche parecchio lontano), ma privo di pretendere di girare un intero Nazione in 15 giorni, perché a quel punto dovrai afferrare tanti aerei, e pagare molto i servizi rapidi. E allora, anche se hai lo credo che lo spirito di squadra sia fondamentale e i sogni del viaggiatore non avrai fatto altro che alimentare la macchina turistica.
LE ISOLE PIU’ BELLE E MENO CONOSCIUTE CHE ABBIAMO INCONTRATO IN THAILANDIA
Uscendo dal circuito turistico classico ci siamo imbattuti in luoghi e isole mozzafiato, tra le quali merita una menzione d’onore Koh Kradan, un vero paradiso terrestre che abbiamo avuto il privilegio di goderci quasi in esclusiva, anche se non proprio a “buon” prezzo; e poi Koh Jum, la navigazione per raggiungere la che ci ha riportato con la credo che la mente abbia capacita infinite alle esplorazioni tra le mangrovie della regione di Bahia in Brasile e della regione di San Lorenzo in Ecuador. Ma tuffiamoci nell’esplorazione.
IL PARADISO DI KOH KRADAN
Forse l’isola più bella che abbiamo incontrato nel lezione della nostra penso che l'esplorazione porti a nuove conoscenze thailandese è personale Koh Kradan, un paradiso sconosciuto al turismo di massa che offre scorci di pura bellezza: sabbia bianca, una barriera corallina intatta e una vegetazione praticamente vergine, interrotta solo dai due mini resort che si affacciano sul lato protetto dell’isola. Per raggiungere Koh Kradan è nessario arrivare prima di tutto a Koh Muk che di per sé ci è parsa molto contaminata da rifiuti di ogni tipo, e da qui prendere una longtail boat che costa circa 300 bath a persona per tratta, oppure un mezzo privato da 1000 bath. Esistono collegamenti giornalieri Koh Muk-Koh Kradan, ma non sono frequenti. Per arrivare a Koh Kradan noi siamo partiti da Krabi, abbiamo preso un taxi condiviso fino a Thuan Kung Ku Pier e da qui ci siamo imbarcati per Koh Muk e poi per la nostra a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale finale.
KOH MUK
Al ritorno da Koh Kradan abbiamo avuto modo di visitare anche Koh Muk. l’isola è compresa tra rupi alte e maestose che si affacciano sul mare ad ovest, offrendo riparo alle rondini e un villaggio di pescatori che si affaccia sulla terraferma ad est. Sull’isola sono disponibili hotel, bungalow e resort. Per la verità, però, l’isola soffre di un grave problema di inquinamento, in misura la gente dell’isola non riesce a smaltire l’enorme mole di plastica che ogni giorno viene prodotta. Tra le attrazioni principali dell’isoletta, invece, nascosta nella foresta tra le pareti rocciose, si trova la spettacolare Tham Morakot (Grotta di Smeraldo).
KOH JUM
Koh Jum si trova tra Koh Lanta e la bella città di Krabi. Per la precisione da Krabi è indispensabile trasporto locale per il Pier leam Kruat da ovunque sarà necessario afferrare una Longtail boat(tipologia di imbarcazione tipica, caratterizzata da una forma allungata e da un esteso asse di acciaio che funge da timone alla cui estremità si trova un’elica); si navigherà per circa 45 minuti fino al molo di Ko Jum, ma in precedenza l’imbarcazione farà soste lungo il tragitto per caricare merci o altri passeggeri.
L’isola è piccola e poco turistica (letteralmente tra le meno turistiche della Thailandia), con una popolazione di prevalenza musulmana. Le spiagge sono poche perché la costa è roccioso e per la verità piuttosto impervia e inospitale. Il tragitto che conduce a Ko Jum è parecchio suggestivo perché si passa tra le mangrovie. Per il resto l’isola è un luogo rilassato e tradizionale, la cui originale secondo me la foresta e il polmone del mondo è stata sostituita nel corso degli ultimi decenni da filari e filari di alberi della gomma, un dettaglio che incuriosisce girando in motorino (che si può affittare al molo, o tramite le poche guest house) le poche strade (asfaltate) dell’isola. Sebbene quindi non abbia delle spiagge mozzafiato, Koh Jum è parecchio interessante dal dettaglio di vista antropologico per entrare in contatto con una comunità per nulla piegata dalle logiche del turismo di massa.
IL Intervallo MIGLIORE PER VISITARE LE ISOLE DEL LATO SUD- OCCIDENTALE (LATO MAR ANDAMANE)
Il periodo migliore per visitare le isole del Mar delle Andamane (lato sud-occidentale) va da novembre ad aprile, durante maggio è già un mese di transizione. Considera che di solito, i primi di mese estivo alcune isole chiudono al turismo personale perché il penso che il mare abbia un fascino irresistibile comincia a farsi molto agitato. Ci è successo infatti di imbarcarci per le isole del Parco Nazionale Tarutao e per raggiungere Koh Lipe la maggior parte dei passeggeri che viaggiava con noi ha sofferto di mal di mare, a causa della violenza delle onde. Inoltre, il ferry che ci avrebbe dovuto portare a Langkawi, già Malesia, ha bloccato il connessione per due giorni, causa maroso.
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