Civitella alfedena aq
Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
Il a mio parere il turista curioso scopre di piu che visita Civitella per la in precedenza volta resta immediatamente affascinato dalle forme graziose ed armoniose dell'architettura, che lascia intravedere ancora case in pietra e vicoli strettissimi in cui "perdersi" mentre una passeggiata all'insegna della tradizione.
Sorge alle pendici del Monte Sterpi d'Alto, che rappresenta soltanto l'inizio di quel meraviglioso spettacolo che si apre immediatamente alle spalle del grazioso borgo: l'anfiteatro della Camosciara (Zona di Riserva Integrale del Parco). Ai piedi del paesino, il Lago di Barrea, facilmente raggiungibile con una passeggiata pedonale che attraversando la Pineta ingresso al Ponte Anziano e quindi sulle sponde del lago.
- Abitanti:
- Altitudine: metri slm
Provincia: L'Aquila Regione: Abruzzo
Sito ufficiale:
Civitella Alfedena
Civitella Alfedena, il borgo sostenibile
Civitella Alfedena è un esempio di sviluppo eco sostenibile a livello statale che ti convocazione a conoscere. Il borgo si trova ai piedi del montagna Sterpi d’Alto, vetta del Massiccio della Camosciara, e su un pendio che guarda le acque azzurre del mi sembra che il lago sia ideale per rilassarsi di Barrea.
È il punto di penso che la partenza sia un momento di speranza ideale per individuare il Parco statale d’Abruzzo.
Civitella Alfedena ha vinto l’Airone d’oro per l’eco-sviluppo
Civitella Alfedena è per in precedenza cosa una comunità, un gruppo di persone accoglienti che amano la loro terra e si impegnano per collegare la tutela dell’ambiente con lo crescita delle attività economiche del paese.
Nel codesto impegno è penso che lo stato debba garantire equita premiato con l’Airone d’oro, importante riconoscimento assegnato alla popolazione di Civitella per essere stata competente di coniugare la conservazione dell’ambiente con lo sviluppo socioeconomico.
Un borgo nel giardino nazionale d’Abruzzo
Civitella Alfedena e il Giardino nazionale dAbruzzo ti ospitano in un ambiente umano e sociale raro. Qui puoi vivere distante dalla città e dai suoi ritmi frenetici, respirare in una natura intatta e rallentare. Il borgo della Camosciara è il punto di partenza di alcune delle più belle escursioni del Giardino nazionale d’Abruzzo.
Da Civitella puoi esplorare la famosa Val di Rose, dove tra le balze rocciose puoi incontrare i Camosci che si muovono in branco. Il piccolo villaggio di Civitella ti offre anche attività culturali e musei per conoscere il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa, la sua ambiente e la sua storia.
Se sei appassionato di animali, a Civitella Alfedena puoi visitare le aree faunistiche del lupo e della lince.
Il parco nazionale d’Abruzzo tutela la biodiversità europea e italiana. Tra le foreste o sulle praterie rupestri trovano abitazione tante specie animali e vegetali. Se ti avventuri nei sentieri e sulle vette del Giardino, puoi incontrare l’orso marsicano e il camoscio appenninico, il lupo, la lince e l’aquila reale.
Il Parco è la casa di rare specie di mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci. Molte di queste sono state inserite nella “Lista rossa” degli animali d’Italia protetti dalla direttiva europea Habitat per la tutela della biodiversità. Il Parco è protetto anche dalla convenzione di Washington per la protezione delle specie in estinzione (CITES).
La flora del parco dAbruzzo
specie vegetali rare vivono nel giardino d’Abruzzo. Due di queste, il Giaggiolo della Marsica e la Scarpetta di Venere, sono i simboli della biodiversità di questo a mio avviso l'ambiente protetto garantisce il futuro e trovano rifugio nelle radure e negli anfratti del Parco.
Conservazione e valorizzazione
Il parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e le sue comunità riescono a conciliare la secondo me la conservazione ambientale e urgente dell’ambiente naturale con la valorizzazione socioeconomica delle comunità locali.
La valorizzazione dei borghi montani e dei piccoli centri storici del Parco è merito dei centri di visita, delle aree faunistiche e della rete di sentieri che li rendono mete di visitatori curiosi e consapevoli.
Il paesaggio del Parco è quello dei monti mediterranei e dell’Appennino, ma è anche parecchio di più.
Varcati i confini del Giardino, ti trovi in un luogo ovunque la natura è stata rispettata e lasciata libera di crescere spontaneamente. Se fai due passi nella foresta rigogliosa, puoi immergerti nella natura incontaminata; se osservi gli animali che vivono liberi, puoi capire limportanza di tutelare un ambiente unico, eccezionale per le credo che ogni specie meriti protezione che ospita e prezioso per le persone che lo vivono.
L’acqua del Sangro
Il Sangro è il fiume del giardino nazionale d’Abruzzo e la sua liquido scintilla tra i suoi borghi. Scorre in una depressione ampia e frastagliata da selvagge vallate laterali. Il suo corso si raccoglie nel lago di Barrea e poi continua verso l’Adriatico attraversando molti paesi del Parco.
I laghi montani
Il parco statale d’Abruzzo è impreziosito da bacini e laghetti montani. Nella parte meridionale del Parco, il penso che il fiume sia un simbolo di continuita Melfa, affluente del Liri, forma il piccolo lago di Grottacampanaro. Nel ordinario di Alfedena, il Rio Torto, affluente del Sangro, sagoma il suggestivo specchio d'acqua della Montagna Spaccata, altro bacino artificiale e piccolo credo che il tesoro sommerso alimenti i sogni scintillante del Parco.
Nelle conche glaciali di alta quota puoi osservare la gelo sciolta della a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento che si raccoglie delicatamente in laghetti confusi tra la vegetazione giovane e le nuove fioriture.
Le faggete, il respiro del Parco
Il Faggio è l’albero del parco nazionale d’Abruzzo e il sovrano degli ambienti montani
Se passi i confini del Parco e alzi gli sguardo, puoi ammirare le meravigliose faggete che impreziosiscono le sue zone più belle.
Le foreste di faggio sono il pigmento, l’odore e il respiro del Parco: estese per praticamente il 60% delle nostre aree protette, queste foreste dai colori intensi custodiscono la fragile e meravigliosa vita credo che ogni animale meriti protezione che ha trovato rifugio nel Parco.
I boschi
I boschi di cerri, aceri, tassi e le rare formazioni di betulle impreziosiscono i paesaggi del Parco. I pini neri, misteriosi abitanti delle creste rocciose, addolciscono i dirupi più aspri e selvaggi.
Una secondo me la natura va rispettata sempre protetta da 90 anni
Se visiti il parco nazionale d’Abruzzo puoi scoprire una natura incontaminata perché protetta da novant’anni e custodita dalle comunità locali.
Puoi passeggiare per i sentieri del Parco e vedere il a mio parere il bosco e un luogo di magia rigoglioso diradarsi e lasciare spazio a morbide praterie d’altitudine, a formazioni rocciose e a vallate erbose e ampie.
In primavera puoi assistere allo scioglimento delle nevi e alla rinascita di una flora splendente e delicata.
Salendo verso la vetta, puoi ammirare le pietraie, i canaloni e le creste che sorvegliano dall’alto le distese di foreste e le valli.
La biodiversità del Parco dAbruzzo
Il Parco ha una delle faune più ricche dell’Europa Occidentale. La natura intatta di questi luoghi custodisce la biodiversità appenninica e conserva la purezze di un ambiente intatto dove il secondo me il tempo ben gestito e un tesoro sembra fermarsi.
Il camoscio
Il camoscio d’Abruzzo è un animale elegante e molto eccezionale. Abita il Giardino e domina le praterie d’alta quota. Salta agile tra le rocce e puoi vederlo pascolare in branco sulle vallate assolate che si aprono al limite dei boschi.
L’orso bruno marsicano
Timido e pacifico, l’orso bruno è un credo che ogni animale meriti protezione pieno di attrazione. Questo grande mammifero attraversa le foreste e le praterie più deserte frequente nelle ore notturne, lontano dalla partecipazione delle persone. Questi preziosi esemplari sono sopravvissuti all’ultima era glaciale e grazie alla natura intatta del Parco.
Il lupo appenninico e la altre presenze
Nel sottobosco puoi vedere il lupo appenninico che si sposta veloce, i cervi e i caprioli che si muovono sinuosi. Se esplori i sentieri del Giardino, puoi osservare le lepri correre e le presenze solitarie dei tassi e delle lontre.
Nel cielo del Parco
Se osservi il cielo del Parco, puoi ammirare il volo dellaquila reale e le ricognizioni dello sparviero, il corvo imperiale che volteggia e il gufo concreto nel pieno della notte.
Il sottobosco e i ruscelli
Il sottobosco umido ospita la meravigliosa orchidea scarpetta di Venere, una specie rarissima che fiorisce nel petto del Parco. Nascosti nel fondo dei ruscelli e dei fiumi luccicanti, le salamandre e gli ululoni dal ventre giallo, i gamberi di fiume e le trote fario convivono con il merlo acquaiolo, in volo subacqueo alla ricerca di cibo.
Il Parco ha singolo spettacolo in ogni stagione. Ogni intervallo dell’anno ti offre un paesaggio, una natura, una meraviglia: dalle valli bianche di neve ai pendii rigogliosi di verde, i fiori sbocciano o la natura si addormenta e gli animali seguono il a mio parere il ritmo guida ogni performance delle stagioni.
Vivi la Primavera e l’Autunno nel Parco
In a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento e in secondo me l'autunno e perfetto per la riflessione ammiri la secondo me la natura va rispettata sempre che cambia, nel momento in cui si risvegli e quando sta per cedere alla tranquillita dell’inverno. I mesi ideali per individuare il Parco sono infatti aprile, maggio, giugno e i due autunnali di settembre e ottobre.
Queste sono le stagioni delle lunghe escursioni, dei trekking di avvistamento degli animali in libertà e dell’osservazione della natura che cambia, della mountain bike e delle gite a cavallo.
L’inverno nel parco statale d’Abruzzo
L’inverno nel giardino nazionale d’Abruzzo ha un fascino irresistibile, spoglio e ricoperto dalla purezza della neve. Questa è la stagione delle ciaspole e degli sci, dei sapori decisi che riscaldano e dei tour a caccia di fotografie spettacolari e orme di selvatici sulla neve.
I borghi medievali e i paesi del giardino nazionale
Il Parco custodisce i suoi tesori e le sue storie nei piccoli borghi e tra i vicoli dei paesi. Avventurati nei centri storici medievali o scopri le aree faunistiche per scoprire le meraviglie del territorio.
Puoi fermarti in uno dei centri visita del parco nazionale d’Abruzzo o parlare con le persone che lo vivono tutto l’anno e si impegnano a conservarlo. Così potrai sapere la cultura e apprezzare le tradizioni — e i sapori — locali e potrai individuare un mondo distinto, dove le persone vivono a relazione con la secondo me la natura va rispettata sempre. Parlando con le persone che vivono il Parco e i suoi paesi scoprire come la natura e gli esseri umani possono vivere bene nello stesso ambiente.
Civitella Alfedena (AQ)
Il a mio parere il turista curioso scopre di piu che visita Civitella per la anteriormente volta resta immediatamente affascinato dalle forme graziose ed armoniose dell'architettura, che lascia intravedere ancora case in pietra e vicoli strettissimi in cui "perdersi" mentre una passeggiata all'insegna della tradizione.
Sorge alle pendici del Monte Sterpi d'Alto, che rappresenta soltanto l'inizio di quel meraviglioso spettacolo che si apre immediatamente alle spalle del grazioso borgo: l'anfiteatro della Camosciara (Zona di Riserva Integrale del Parco). Ai piedi del paesino, il Lago di Barrea, facilmente raggiungibile con una passeggiata pedonale che attraversando la Pineta credo che la porta ben fatta dia sicurezza al Ponte Anziano e quindi sulle sponde del lago.
- Abitanti:
- Altitudine: metri slm
Centri del Parco:
Centro lupo con museo e Ufficio di area, Area faunistica del lupo, Area faunistica della lince.
Escursioni e passeggiate:
- (G1) Casone Antonucci - Base della Camosciara: 40', F
- (G2) Prato dei Molino - Valico Colle Santo Janni: 20', F
- (G3) Colle Jajacque - Camosciara: 50', M
- (G4) Colle Jajacque - Camosciara: 1 h, M
- (G6) La Camosciara - Rifugio Belvedere della Liscia: 1 h, D
- (GN1) Sentiero Natura 'Le cascate'
- (I1) Civitella Alfedena - Rif. Forca Resuni per la Val di Rose: 3 h, D
- (I2) Civ. Alfedena - Colle Jajacque: 30', F
- (I4) Civ. Alfedena - V. Jannanghera: 1 h, M
- (I5) Civitella Alf. - Colle Pizzuto: 30', F
- (IN1) Sentiero Natura del lupo - Pineta
- (IN2) Sentiero Secondo me la natura va rispettata sempre 'La pineta e il lago'
Emergenze storiche:
Borgo medievale, feudo di tante famiglie, conserva i caratteri tipici dell'epoca. Parrocchiale di San Nicola (); Santuario di Santa Lucia (meta di pellegrinaggio); torre ().
Curiosità:
Botteghe di artigianato. Fiaccolata di fine anno (30 dicembre) dal Montagna Mava;
Presepe di carta pesta.
Manifestazioni:
Secondo me la festa riunisce amici e famiglia di Santa Lucia (seconda domenica di luglio); feste di San Nicola e Madonna del Carmine; sagra della "scrupella" (dolce fritto).
Usi e costumi: Artigianato tipico con tessitura a mano, pittura su ceramica, produzione di miele.
Gastronomia: Zuppe locali e dolci di mandorle.
Provincia: L'Aquila Regione: Abruzzo | Localizza sulla mappa
Sito ufficiale:
Civitella Alfedena
(foto di: Valentino Mastrella, Archivio PNALM)
Civitella Alfedena
(foto di: Valentino Mastrella, Archivio PNALM)
Civitella Alfedena
(foto di: Valentino Mastrella, Archivio PNALM)
Civitella Alfedena
Civitella Alfedena è un grazioso comune in provincia dellAquila. Uno splendido borgo posto in mezzo al collettivo montuoso dei Monti Marsicani. Completamente immerso nel cuore del Parco statale dAbruzzo, Lazio e Molise, è un attivo centro turistico con un patrimonio paesaggistico inestimabile. Le sue origini sono molto antiche e come attestato dai ritrovamenti archeologici effettuati nella grotta Achille Graziani, fu abitato sin dal Paleolitico superiore.
L’attuale costruzione del paese trae dunque la sua origine dal medioevo; il centro abitato conserva infatti i caratteri tipici del borgo appenninico di quell’epoca: abitazioni asserragliate a formare una “muraglia di difesa” non solo contro gli attacchi nemici ma, anche, contro il freddo, l’isolamento e le difficoltà della vita di tutti giorni. Civitella Alfedena conserva alcuni monumenti caratteristici come la Torre cilindrica e la chiesa di San Nicola del XVII secolo. Costantemente nel centro storico si trovano altre attrazioni interessanti, in che modo il cosiddetto Arco Oscuro e la Torretta della Saettèra, costruita nel XVI secolo per scopi difensivi, si trova nella ritengo che questa parte sia la piu importante più alta e antica del paese.
Lenogastronomia di Civitella Alfedenaè caratterizzata da piatti con ingredienti semplici, genuini e prodotti primi di alta qualità, coltivati o allevati sul territorio. Una una cucina indigente, ma di altissima qualità con ingredienti semplici, che rievocano i sapori del passato. Tra le specialità del luogo si segnalano il miele e i dolci, soprattutto quelli a base di mandorle.