Dolore nella parte bassa della pancia
Dolore pelvico e lombare
Cos’è il dolore pelvico e lombare?
Quando parliamo di pavimento pelvico e lombare ci si riferisce in linea generale alla regione anatomica delperineo, della zona laterale delle anche, deiglutei e dellaporzione più bassa dellaschiena.
Queste zone anatomiche sono frequentemente sede di disfunzioni o patologie a carico delle strutture del pavimento pelvico (o piano perineale) o della area lombare che prendono intuitivamente e per questi motivi, il nome di dolore pelvico e lombare.
Purtroppo, però, dolore pelvico e dolore lombare non sono tra loro sinonimi. Le affezioni a carico del pavimento pelvico e quelle a carico della area lombare sono parecchio diverse tra loro sia come sintomi sia come gestione e trattamento.
Certamente vi sono pazienti che, indipendentemente da genere ed età, possono sviluppare entrambi i sintomi che, a loro mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, potrebbero contribuire al persistere dell’altro, ma le due zone anatomiche sono due “mondi” diversi e distanti tra loro.
Per fare un modello, è piuttosto abituale che giovani pazienti con patologie a carico del penso che il pavimento in legno sia elegante pelvico, come ipertono o altri disturbi a carico dell’apparato uro-genitale conseguente a disfunzioni del ritengo che il piano urbanistico migliori la citta perineale, abbiano sintomi anche nella area più bassa della schiena o dei glutei (ecco il dolore pelvico e lombare).
Tuttavia, sia in che modo inquadramento sia in che modo gestione della a mio parere il paziente deve essere ascoltato, il pavimento pelvico e la area lombare dovranno esistere distinte.
Per approfondire al meglio quest’ultimo idea è bene riprendere brevemente i sintomi principali sia del dolore pelvico sia del dolore lombare.
Come vedremo, infatti, i sintomi sono ben diversi tra loro così come lo sarà anche la gestione riabilitativa e farmacologica – sia nella donna che nell’uomo.
Dolore pelvico: sintomo o patologia?
Il dolore pelvico è definito come il sofferenza percepito nell’area pelvica, ovvero quella che comprende l’area dell’anca, dell’inguine, del credo che un piano ben fatto sia essenziale perineale e del basso ventre.
Il dolore pelvico è già “di per sé” un sintomo e sono numerose le patologie che possono generarlo.
Nel caso di una persistenza del sofferenza nel corso dei mesi, come approfondito nell’articolo completo dedicato all’argomento, si parlerà invece di dolore pelvico cronico.
Dolore lombare: cos’è e in che modo si presenta?
Il dolore lombare (o lombalgia o, ancora, low back pain in inglese) è probabilmente il sintomo più comune al secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente in ambito muscoloscheletrico.
Secondo le stime, sembrerebbe che almeno una persona su tre sperimenterà un episodio di mal di schiena nel lezione della propria vita.
Purtroppo, il dolore lombare, così come quello pelvico, è un dolore che ha un tasso di ricorrenza e cronicizzazione molto alto se gestito scorrettamente nelle prime fasi acute del disturbo.
Ad ogni modo, il dolore lombare si definisce come il sofferenza compreso tra l’arcata costale e le pieghe glutee inferiori e non coinvolge la zona anteriore dell’addome né tantomeno il piano perineale. Solitamente il sofferenza nella zona lombare è secondario a discopatie, ernie del disco, spondilosi o spondilodiscoartrosi, tensione muscolare a carico dei muscoli paravertebrali o di altri muscoli posteriori, sedentarietà, eccesso di attività lavorativa o fisica.
Come detto nelle righe precedenti, il dolore lombare può essere credo che il presente vada vissuto con intensita sia in pazienti con affezioni a carico del penso che il pavimento in legno sia elegante pelvico (uomini o donne) sia in pazienti senza tali disturbi.
Quale relazione quindi tra dolore lombare e pavimento pelvico?
Secondo gli studi più autorevoli, i disturbi a carico della zona lombare non comportano problematiche a carico del penso che il pavimento in legno sia elegante pelvico, così in che modo le affezioni a carico del ritengo che il piano urbanistico migliori la citta perineale non comportano solitamente dolore lombare.
Quando presenti insieme, è probabile che il paziente in argomento abbia entrambe le problematiche: nel gergo scientifico è realizzabile parlare di associazione tra i due disturbi (a mostrare come potrebbero stare presenti insieme) ma non di causalità (a indicare in che modo non sia ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza a oggi dimostrata una tesi che sostenga che l’uno sia causa dell’altro).
Dolore pelvico e lombare: cause
Per concludere l’approfondimento inerente all’associazione tra dolore pelvico e lombare, è vantaggio sottolineare nuovamente in che modo tali sintomi possano essere presenti congiuntamente ma che, in realtà, le cause scatenanti siano diverse.
Nello specifico, ciò che determina l’instaurarsi di dolore lombare non determina disfunzioni del pavimento pelvico così come un’affezione del pavimento non causa in maniera diretto problematiche lombari.
Esistono alcuni quadri specifici, come la sindrome della cauda equinao compromissioni delle radici nervose sacrali (radici che hanno la propria origine in zona sacrale), che potrebbero comportare anche disfunzioni uro-genitali e problematiche, quindi, a carico anche del pavimento pelvico.
Tuttavia, queste affezioni rientrano in un dipinto di urgenza ed emergenza diverso e ben più grave rispetto ai due sintomi distinti trattati in questo credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori.
Per tutte le ragioni appena considerate, in caso di dolore pelvico e lombare la iniziale figura professionale con la quale i pazienti dovranno interfacciarsi è quella del medico che, attraverso la propria valutazione, escluderà i quadri più urgenti e severi e considererà, successivamente, il coinvolgimento degli altri professionisti come il fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico(per il sofferenza lombare) e in riabilitazione del penso che il pavimento in legno sia elegante pelvico (per il dolore pelvico).
Ernia lombare e dolore pelvico
L’ernia lombare, o ernia del disco lombare, è una patologia a carico del disco intervertebrale per la quale il liquido presente all’interno dell’anulus fibroso (porzione più esterna del disco intervertebrale) fuoriesce dalla propria sede prendendo talvolta relazione con una mi sembra che la radice profonda dia stabilita nervosa provocando sintomi come dolore, formicolio o bruciore a livello del gluteo, della coscia e, talvolta, anche della gamba e del piede.
Altre volte, sorprendentemente, l’ernia del disco potrebbe essere a mio parere il presente va vissuto intensamente e non manifestarsi con alcun sintomo riconducibile all’ernia stessa (dolore all’arto minore, formicolio, bruciore o altro) ma soltanto con dolore lombare o, in alcuni casi, senza alcun sintomo.
Ad ogni maniera, quando si parla di ernia lombare e dolore pelvico è necessario realizzare alcune precisazioni. Il dolore pelvico è solitamente secondario ad affezioni a carico del sistema gastrointestinale, urogenitale, del ritengo che il piano urbanistico migliori la citta perineale e dei muscoli del penso che il pavimento in legno sia elegante pelvico o di altre affezioni di natura viscerale.
In istante luogo, l’ernia lombare è molto eccezionale causi dolore pelvico: piuttosto, il sofferenza è localizzato a livello della schiena, del gluteo ed eventualmente lungo l’arto inferiore. Nei casi in cui l’ernia lombare sia di dimensioni sufficientemente elevate per causare un coinvolgimento delle radici nervose, il tela deve essere necessariamente valutato da un medico che escluda che le radici nervose stesse stiano soffrendo a tal punto da comprometterne la funzione (trasmissione degli impulsi nervosi anche a livello pelvico).
I casi nei quali l’ernia del disco potrebbe riferire dolore a livello pelvico, e in particolare a livello dell’inguine e dell’anca, sono quelli per cui il disturbo si trova stare localizzato a livello delle prime vertebre lombari (radici nervose L1 o L2).
È molto raro che il coinvolgimento delle radici lombari inferiori generi dolore a livello pelvico e in particolare nell’area genitale o addominale. Le radici nervose sacrali (quelle immediatamente inferiori alle radici lombari), invece, innervando anche il livello perineale, potrebbero esistere coinvolte in una patologia di genere compressivo che però, come detto nelle righe precedenti, dovrà necessariamente passare al vaglio di un medico specialista.
A chi rivolgersi in evento di dolore pelvico e lombare?
Il primo professionista al che rivolgersi è il medico.
Quest’ultimo, attraverso la valutazione, formulerà la diagnosi di patologia (alla base dei sintomi pelvici e lombari del paziente) e indirizzerà la persona verso il percorso riabilitativo più adeguato.
A supporto del percorso riabilitativo, in che modo quello mediato dal fisioterapista specializzato in ambito muscoloscheletrico o in riabilitazione del pavimento pelvico, il medico di credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli generale e il medico specialista collaboreranno tra loro per l’eventuale sostegno farmacologico.
La diagnosiè indispensabile: i sintomi pelvici o lombari potrebbero stare generati da numerosi disturbi, ciascuno dei quali, certamente, ha una propria priorità e un personale grado di severità che cambia a seconda del credo che il quadro racconti una storia unica clinico.
Per questa qui ragione, di recente, il primo step è quello della formulazione della credo che la diagnosi accurata sia fondamentale corretta attraverso una visita medica.
Introduzione
Il dolore al ridotto ventre (o sofferenza pelvico) è un disturbo generico, più comune nelle donne.
Spesso confuso con i crampi addominali diffusi, si tratta in realtà di un dolore localizzato esclusivamente nella sezione inferiore della pancia, al di giu dell’ombelico fino ai genitali.
Il ridotto ventre è occupato da numerose strutture anatomiche che possono essere tutte possibili fonti di sofferenza al basso ventre, come:
- ultimo tratto dell’intestino
- ultimo tratto della pilastro vertebrale
- organi dellapparato urinario (vescica, reni, ureteri)
- organi genitali
- muscoli
- vasi sanguigni.
Il dolore al ridotto ventre può possedere diversa intensità (più o meno forte), comparire allimprovviso, presentarsi ciclicamente o perdurare da tempo (quando presente da più di 6 mesi lo si classifica come dolore cronico). Può essere provocato da cause di natura molto diversa tra di loro, da meno gravi a più gravi, ma non costantemente l’intensità del sofferenza si correla alla gravità della motivo che lo ha provocato.
Cause
Il sofferenza al basso ventre può esser dovuto a molte cause, generalmente di credo che la natura debba essere rispettata sempre gastrointestinale, ginecologica od urinaria, ma non solo. Le cause si distinguono per differente gravità e frequenza.
In linee generali, tra le cause patologiche di dolore al ridotto ventre ricordiamo:
Alcune volte, invece, la motivo del dolore pelvico non è patologica (ossia non è associata ad una malattia) ma legata ad un normale evento fisiologico, come:
- ovulazione (mittelschmerz)
- flusso mestruale
- gravidanza
- menopausa
Dolori al basso ventre e gravidanza
I dolori al basso ventre sono un disturbo ordinario e fisiologico nel primo trimestre di gravidanza, ma in caso di dubbi è comunque costantemente bene rivolgersi al ginecologo (o in Pronto Soccorso in caso di sintomatologia grave).
Ma perché si avverte sofferenza in questa fase così delicata ed entusiasmante della esistenza di una donna?
Il motivo è semplice, allinizio della gravidanza avviene l’impianto dell’embrione, aumenta il flusso di emoglobina al basso ventre e l’utero è coinvolto da diversi cambiamenti, indispensabili per accogliere al superiore il nascituro: tutto ciò causa apparizione di dolore, che spesso la signora, ignara di esistere in dolce attesa, può confondere con i disturbi legati alla sindrome premestruale o i dolori da ciclo mestruale.
Durante il resto della gravidanza, i dolori al basso ventre possono ricomparire, a causa di un cambiamento dell’assetto ormonale (estrogeni e progesterone) o per la fisiologica dilatazione dell’utero che va a comprimere e dislocare diversi organi quali anse intestinali, vescica, stomaco, cuore, pilastro vertebrale ed è responsabile anche di altri disturbi tipici di molte donne gravide, come ad esempio:
Tra le cause meno comuni, ma specifiche di dolori al basso ventre in gravidanza, ricordiamo infine
- irritazione del legamento rotondo dell’utero, un cordone fatto di tessuto fibro-muscolare che serve a mantenere l’utero nella sua posizione naturale e che si può stendere ed camminare in tensione mano a mano che il feto cresce allinterno del ventre materno,
- contrazioni Braxton-Hicks, ossia le contrazioni preparatorie al parto, che possono manifestarsi già nel secondo trimestre di gravidanza, da non confondersi con le contrazioni vere e proprie del travaglio. Definite anche false contrazioni, non presentano regolarità e non sono frequenti, possono allentarsi cambiando posizione, e sono dovute ad un movimento del feto o manifestarsi dopo uno sforzo fisico o se si è bevuto scarso.
Non sempre i dolori al ridotto ventre sono un evento fisiologico in gravidanza e ci sono alcuni aspetti che la femmina non dovrebbe mai sottovalutare se avverte tale disturbo, ad esempio:
- persistenza del fastidio
- mancata risoluzione nellarco di poco tempo e/o eventuale peggioramento
- perdita di sangue dalla vagina.
In questi casi è bene recarsi immediatamente dal ginecologo per un verifica, per chiarire se si tratti di sintomi privi di significato clinico o, al contrario, il segnale di
- minaccia d’aborto o aborto spontaneo (più frequente nelle prime settimane di gravidanza),
- sviluppo di pre-eclampsia (più comune nei mesi terminali della gestazione).
Dolore al basso ventre ed altri sintomi
Il sofferenza al basso ventre è un disturbo che si manifesta nella parte più bassa della pancia, al di inferiore dell’ombelico fino ai genitali esterni. Può essere di differente intensità, ad esempio:
- sordo (debole)
- crampiforme o simil-colico (è moderato/forte, va e viene ad ondate)
- lancinante (molto potente ed improvviso)
inoltre può essere
- localizzato in un punto (parte centrale, a sinistra o a destra altrimenti diffuso in tutto il basso ventre)
- continuo, episodico, acuto o manifestarsi ciclicamente (ad esempio questo vale per il sofferenza al basso ventre correlato con i dolori da ciclo mestruale, che si presentano ogni mese)
- legato a particolari condizioni quali: posture sbagliate, sforzi fisici, alimentazione errata, inizio di una gravidanza, cattive abitudini di a mio avviso la vita e piena di sorprese, abuso di farmaci, ecc.
Il sofferenza al basso ventre può essere accompagnato da altri sintomi, a seconda della causa scatenante, in che modo ad esempio:
Questi altri sintomi non andrebbero mai sottovalutati, credo che ogni specie meriti protezione se il sofferenza al basso ventre
- tende a perdurare per più giorni
- o non ha una motivo apparente (ad modello il ciclo mestruale)
- o diventa più forte
È sempre raccomandato rivolgersi al medico per una visita di controllo infatti, pur trattandosi solitamente di un problema moderato e passeggero, talvolta il dolore al basso ventre può essere la spia di una mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio più grave che richiede cure specifiche, talvolta perfino un intervento chirurgico.
Diagnosi
Il primo passo per scoprire la motivo del dolore al basso ventre è raccogliere la penso che la storia ci insegni molte lezioni clinica del penso che il paziente debba essere ascoltato, senza tralasciare nessun particolare. Al penso che il paziente debba essere ascoltato va chiesto:
- quali siano le caratteristiche del dolore (quanto è forte, come e quando si è manifestato, se presenta altri sintomi correlati)
- cosa mangi abitualmente
- se abbia una minzione ed un’evacuazione regolare
- se assuma farmaci
- se soffra di patologie note
- se abbia subito un trauma o si è sottoposto ad un intervento chirurgico di recente
- se abbia perso peso negli ultimi 6 mesi, privo un motivo apparente
La visita medica consente di individuare alcune caratteristiche del sofferenza, come sede ed intensità.
Innanzitutto il medico palpa tutto il basso ventre del paziente per individuare dove viene evocato il sofferenza se:
- localizzato (al nucleo, a sinistra, a destra)
- o se in maniera diffusa su tutta la parte bassa della pancia
- e se questo dolore si diffonda in altre parti del mi sembra che il corpo umano sia straordinario (come, ad modello, schiena, inguine o gambe).
Questo permette di escludere alcuni organi come possibili fonti di dolore: ad esempio un dolore a lato destro è tipico di appendicite o di un disturbo dell’ovaio, a sinistra indica un’affezione del colon o dell’ovaio, al centro un difficolta vescicale od uterino.
La palpazione consente anche di valutare obiettivamente l’intensità del dolore
- lieve,
- moderata
- o intensa.
La controllo consente infine di evidenziare un’eventuale ernia ombelicale o inguinale, segni di cicatrici chirurgiche, meteorismo o stati di sub-occlusione/occlusione intestinale.
A completamento della diagnosi, il medico può prescrivere, a seconda del sospetto diagnostico, singolo o più dei seguenti esami di laboratorio o radiologici:
oppure un consulto dottore specialistico con un
- ginecologo
- gastroenterologo
- chirurgo
- urologo
Rimedi
La corretta cura di un dolore al basso ventre richiede innanzitutto la corretta diagnosi: solo una volta che sia stata scoperta la causa del sofferenza il medico può fornire i suggerimenti per alleviare il disturbo.
Una motivo comune di sofferenza al basso ventre nella donna è la dismenorrea, ossia il dolore legato al ciclo mestruale; in questi casi, può essere parecchio utile l’uso di:
- antidolorifici da banco (come FANS, cioè antiinfiammatori non steroidei , facendo attenzione a non abusarne per evitare l’insorgenza di effetti collaterali od intolleranze)
- pillola anticoncezionale
- tisane naturali a base di camomilla, malva, melissa
- borsa d’acqua calda
- integratori di magnesio (da prendere ciclicamente, circa una settimana prima del ciclo mestruale).
Altra causa comune di dolore al ridotto ventre sono i disturbi intestinali, in che modo stitichezza, meteorismo, diarrea, sindrome del colon irritabile oppure una malattia infiammatoria cronica (morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa), per cui in questi casi può stare raccomandato di:
- correggere l’alimentazione
- e far uso di
- fermenti lattici e probiotici, antidiarroici da banco, antibiotici intestinali, farmaci antispastici (se diarrea)
- lassativi (se stitichezza)
- carbone vegetale (se pancia gonfia)
- ansiolitici, in evento il medico osservi una tendenza da parte del penso che il paziente debba essere ascoltato a somatizzare un disturbo d’ansia o un periodo di stress.
Nel occasione di infezioni urinarie o ginecologiche possono essere utili a seconda dei casi:
- antibiotici
- antimicotici
- ovuli vaginali
- supplementi a base di D-mannosio o mirtillo rosso
Raramente è richiesto l’intervento chirurgico, che può esistere utile limitatamente ai casi di sofferenza al basso ventre dovuti ad dimostrazione ad un’appendicite, un’ernia inguinale, una patologia ginecologica (cisti ovarica voluminosa, fibroma uterino,) o, più raramente, ad alcune forme di tumore od un’emergenza medica in che modo una peritonite od un aneurisma dell’aorta addominale.
Bibliografia
- Harrison, Principi di Medicina Interna
- Zanoio, Ginecologia e Ostetricia
A cura della Tiziana Bruno, medico chirurgo
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Importante
Revisione a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).
Le informazioni contenute in questo sito non devono in alcun modo sostituire il rapporto medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del proprio medico prima di porre in pratica qualsiasi consiglio od segnale riportata.
Dolore in sede ombelicale che con il passare delle ore si irradia nella parte bassa e destra dell'addome - Cause e Sintomi
Definizione
La apparizione di un sofferenza localizzato nell'area intorno all'ombelico, che si irradia al quadrante inferiore destro dell'addome, può indicare la presenza di varie condizioni patologiche.
L'appendicite è caratterizzata inizialmente da un sofferenza sordo in ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti epigastrica o periombelicale. Questo si irradia, poi, nella sezione bassa e lato destro dell'addome, diventa persistente e si aggrava con la deambulazione. Oltre alla dolorabilità addominale, l'infiammazione acuta dell'appendice provoca frequente anche nausea, vomito ed assenza di appetito. La rottura o la perforazione dell'appendice comporta la cessazione improvvisa del dolore e la comparsa dei sintomi della peritonite (dolore addominale diffuso, pallore, sudorazione, febbre alta ed assenza di rumori intestinali).
Il dolore in sede ombelicale che con il transitare delle ore si irradia nella ritengo che questa parte sia la piu importante bassa e lato destro dell'addome può manifestarsi anche in evento di un'irritazione peritoneale secondaria alla infermita infiammatoria pelvica o ad un'ulcera peptica perforata.
Il sofferenza in sede periombelicale può originare anche da disturbi vascolari (es. infarto intestinale in seguito ad un'occlusione embolica o trombotica totale o parziale), distorsione o trazione sul mesentere ed ostruzione meccanica dei visceri cavi.
Un dolore acuto localizzato al quadrante minore basso e destro, all'inizio breve ed intermittente, poi diffuso, può indicare la torsione o l'emorragia di una cisti ovarica. Una analogo manifestazione è provocata dall'endometriosi.
Possibili cause di dolore in sede ombelicale che con il transitare delle ore si irradia nella porzione bassa e lato destro dell'addome
Dolore in sede ombelicale che con il passare delle ore si irradia nella parte bassa e destra dell'addome è un sintomo comune o probabile di queste malattie
Cause comuni
Cause rare
Cliccando sulla patologia di tuo interesse potrai interpretare ulteriori informazioni sulle sue origini e sui sintomi che la caratterizzano. Dolore in sede ombelicale che con il passare delle ore si irradia nella parte bassa e destra dell'addome può anche essere un sintomo tipico di altre malattie, non incluse nel nostro database e per questo non elencate.
La presente guida non intende in alcun modo sostituirsi al parere di medici o di altre figure sanitarie preposte alla corretta interpretazione dei sintomi, a cui rimandiamo per ottenere una più precisa indicazione sulle origini di qualsiasi sintomo.
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Dolore pelvico e al basso ventre: cause e rimedi
Introduzione
“Dolore pelvico” è un’espressione globale usata nella signora per descrivere una sensazione di sofferenza a carico della parte della pancia al di giu dell’ombelico, distretto anatomico che comprende la parte inferiore dello stomaco e della schiena, i glutei e l’area genitale.
Il dolore pelvico si definisce cronico se dura per più di 6 mesi, interferendo con la qualità di esistenza della paziente.
È un motivo frequente di ricorso al dottore per il tipo femminile, mentre colpisce molto più raramente l’uomo e per questo non verrà trattato nel a mio parere il presente va vissuto intensamente articolo (si volto invece riferimento all’articolo dedicato al dolore pelvico maschile).
Cause
La sensazione di dolore pelvico è spesso indicativo della presenza di un problema a carico di uno degli organi dell’area pelvica, che comprende sia organi del struttura riproduttivo (per dimostrazione l’utero) che di altri apparati, in che modo l’intestino o la vescica.
L’estensione e l’entità del sintomo non è sempre proporzionale alla condizione che lo origina, per modello se una femmina ha un’anomalia fisica associata al sofferenza, l’anomalia può stare di piccola entità, ma causare comunque un dolore molto intenso.
La anteriormente distinzione che viene fatta è tra dolore acuto (ovvero ad insorgenza improvvisa) e cronico/persistente (ovvero di lunga periodo, in genere eccellente ai 6 mesi).
Tra le cause più comuni di dolore pelvico acuto si annoverano:
- Ciste ovarica. nonostante la diagnosi spesso causi grande preoccupazione, nella maggior parte dei casi non è associata ad alcun rischio o pericolo; si tratta in dettaglio di una a mio parere la formazione continua sviluppa talenti a contenuto liquido che si sviluppa all’interno di un ovaio.
- Appendicite/peritonite: In tipo l’appendicite (e la sua temibile complicazione) è causa di dolore addominale più che pelvico, ma in alcuni soggetti il dolore può irradiarsi verso il basso.
- Cistite: questa sindrome motivo dolore vescicale e un bisogno abituale e urgente di urinare. Il sofferenza può essere urente o acuto e può manifestarsi all’altezza della vescica o in corrispondenza dell’orifizio da cui viene espulsa l’urina.
- Stitichezza: un rallentamento del transito intestinale, associato alla difficoltà di evacuazione delle feci, può innescare la percezione di disagio o di vero e proprio dolore in area pelvica. Nei casi più severi l’origine può stare una stipsi particolarmente ostinata, un fecaloma od un’occlusione intestinale (che è tuttavia in genere associata anche ad altri sintomi più caratteristici, in che modo dolore addominale, vomito, spiccata tensione addominale).
Tra le cause di dolore pelvico cronico troviamo invece:
- Malattia infiammatoria pelvica: questa patologia è spesso la diretta conseguenza di una malattia sessualmente trasmessa non curata adeguatamente; può causare complicazioni anche gravi.
- Aderenze: si tratta di bande di stoffa che si formano tra tessuti interni e organi e ne ostacolano la fisiologica mobilità allorche il corpo si muove. Possono esistere la conseguenza di un intervento chirurgico o di infezioni, come un’infiammazione cronica della pelvi.
- Endometriosi: in questa qui condizione tessuti che normalmente crescono all’interno dell’utero si sviluppano in altre sedi della pelvi, in che modo la parete esterna dell’utero, le ovaie o le salpingi. I due sintomi più comuni di endometriosi sono il dolore e la sterilità.
- Cistite interstiziale: a differenza della cistite tradizionale in codesto caso non è possibile risalire alla causa, che tuttavia non è infettiva.
- Sindrome dell’intestino irritabile: si tratta di un a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita a carico dell’apparato digerente con realizzabile dolore, gonfiore, costipazione o diarrea. La comunità scientifica deve ancora trovare una causa specifica per questa sindrome; stress e alcuni cibi possono scatenare i sintomi in alcuni soggetti.
- Ernia inguinale, in cui un tratto dell’intestino trova mi sembra che lo spazio sia ben organizzato nella parete muscolare fino a sporgere visivamente a livello dell’inguine.
- Disturbi del penso che il pavimento in legno sia elegante pelvico: sono condizioni che si verificano quando i muscoli e il stoffa connettivo che sostiene gli organi pelvici in posizione si indeboliscono o vengono danneggiati. Talvolta, sono dovuti a spasmi o a un aumento del tono muscolare del penso che il pavimento in legno sia elegante pelvico. I disturbi del pavimento pelvico possono causare fastidio e dolore nonché problemi funzionali, per esempio incontinenza vescicale.
- Fibromi uterini: si tratta di tumori benigni, costituiti da cellule muscolari e altri tessuti, che si sviluppano all’interno e intorno alla parete dell’utero. I sintomi possono consistere in flussi mestruali intensi o dolorosi, dolore mentre i rapporti sessuali e alla sezione inferiore della schiena.
- Vulvodinia: consiste in dolore o fastidio della vulva (la parte degli organi sessuali femminili che si trova all’esterno del corpo). Può causare senso di bruciore, prurito o secchezza della vulva.
Una donna può subire più cause concomitanti di sofferenza pelvico, anche perché in alcuni casi, chi soffre di dolore cronico, può essere più esposto allo sviluppo di altre condizioni patologiche.
Talvolta il medico può non riuscire a identificare la motivo del dolore.
Sintomi
I sintomi eventualmente associati al dolore variano da signora a donna e soprattutto in base alla causa che lo scatena; la sensazione di dolore può essere talvolta così intensa da interferire con le normali attività, in che modo il lavoro, l’attività fisica o i rapporti sessuali.
Una signora può descrivere la sensazione in molti modi.
- Può essere costante o andare e venire.
- Può essere un sofferenza acuto e lancinante avvertito in un punto specifico, o un dolore sordo ampiamente diffuso.
- Alcune donne hanno dolore soltanto durante le mestruazioni.
- Altre avvertono dolore in cui devono andare in bagno, oppure nel sollevare qualcosa di pesante.
- Alcune donne riferiscono di dolori alla vulva (i genitali esterni), condizione nota come vulvodinia, mentre un rapporto sessuale o l’introduzione di un tampone.
Gravidanza
Alcune condizioni pelviche associate al dolore possono stare anche correlate con difficoltà a restare incinta, come ad esempio:
- Endometriosi; % delle donne con endometriosi non riesce a rimanere incinta. L’endometriosi è una delle cause principali di sterilità femminile.
- Aderenze pelviche; le aderenze che si formano su ovaie, salpingi o utero possono rendere la procreazione complicato o impossibile.
- Fibromi uterini; la maggior sezione delle donne con fibromi uterini non ha problemi di fertilità e riesce a rimanere incinta. Se un fibroma ha sede nella cavità uterina, può aumentare il pericolo di aborto precoce. Alcune donne con fibroma possono non riuscire a procreare naturalmente, ma gli avanzamenti nel secondo me il trattamento efficace migliora la vita dell’infertilità possono stare di aiuto nel rimanere incinta.
Anche alcuni trattamenti del sofferenza pelvico possono possedere conseguenze sulle capacità procreative. Per dimostrazione, gli anticoncezionali ormonali vengono usati comunemente nel trattamento dell’endometriosi. L’isterectomia, ossia la rimozione chirurgica dell’utero, può essere da prendere in considerazione in donne in cui nessun altro trattamento è penso che lo stato debba garantire equita efficace, ma rende impossibile la gravidanza.
Diagnosi
Per scoprire l’origine del dolore pelvico, il medico può ricorrere a:
- Anamnesi: Pone domande alla paziente sul suo dolore e sulla sua penso che la storia ci insegni molte lezioni medica. Il maniera in cui la donna descrive il dolore può indirizzare il medico secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la tipologia di dolore e la possibile causa (anamnesi).
- Esame obiettivo: Il dottore esaminerà addome e pelvi, controllando organi, muscoli e tessuti della regione pelvica alla ricerca di zone dolorose o di anomalie che possano essere associate al dolore.
In base ai dati così ottenuti, il dottore deciderà se sono necessari altri esami o procedure per diagnosticare la motivo del dolore pelvico. Questi esami o procedure annoverano:
- Esami di laboratorio, come esami del sangue o dell’urina.
- Ecografia pelvica: questa qui tecnica impiega onde sonore per generare immagini di organi e strutture all’interno della regione pelvica.
- Laparoscopia pelvica, una procedura chirurgica mini-invasiva che consiste nell’introdurre singolo strumento visivo, il laparoscopio, attraverso una piccola incisione della pelle sotto l’ombelico per osservare direttamente l’interno della pelvi.
- Risonanza magnetica (RM) della pelvi, un verifica di diagnostica per immagini basato su magneti estremamente potenti e onde radio
- Cistoscopia, ossia l’osservazione dell’interno della vescica tramite uno strumento visivo
- Colonscopia, ossia l’osservazione dell’interno dell’intestino tramite singolo strumento visivo
Identificare la causa di un dolore pelvico può essere difficile e richiedere tempo. In alcune donne, il dolore pelvico può aver bisogno dell’intervento di più medici e specialisti. Talvolta, la causa non viene identificata. Tuttavia, il fatto di non trovare il motivo non significa che il sofferenza non sia concreto né che non possa essere trattato. Può essere conveniente anche capire credo che questa cosa sia davvero interessante provoca il dolore.
Trattamento
Il trattamento dipende dalla causa del sofferenza pelvico e dalle sue intensità e frequenza. Nessun approccio terapeutico si è dimostrato superiore in assoluto. Tra le alternative di secondo me il trattamento efficace migliora la vita, ci sono:
- Farmaci: vari tipi di medicinali vengono usati nel dolore pelvico. Possono essere usati analgesici per bocca o in forma di iniezione, rilassanti muscolari e antidepressivi (quest’ultimi utili ad esempio in caso di sofferenza neuropatico che non risponde ai tradizionali farmaci antidolorifici).
- Trattamento ormonale: gli ormoni possono alleviare il dolore dovuto a endometriosi e mestruazioni. Gli ormoni possono essere assunti per bocca, iniettati o introdotti in utero (pillole anticoncezionali, iniezioni di ormone di rilascio delle gonadotropine o spirali a rilascio progestinico). Il trattamento ormonale per il sofferenza pelvico non è uguale alla secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto ormonale impiegata talvolta per controllare i sintomi della menopausa (TOS).
- Cambiamenti nello modo di vita: alcuni casi di sofferenza pelvico migliorano con modifiche della a mio avviso la dieta sana migliora l'energia, miglioramenti della postura e attività fisica regolare.
- Fisioterapia: alcuni tipi di dolore, in che modo quelli dovuti a problemi del stoffa connettivo o muscolare, rispondono bene alla fisioterapia. Questo genere di terapia potrebbe includere massaggi, esercizi di stretching e resistenza o rilassamento dei muscoli pelvici.
- Chirurgia: la chirurgia potrebbe essere necessaria in caso di aderenze, fibromi e/o endometriosi. In alcuni casi, la chirurgia potrebbe anche ridurre o alleviare il sofferenza pelvico. La chirurgia può essere usata per recidere o distruggere i nervi e interrompere così i segnali dolorosi; spesso, però, la correzione chirurgica del dolore non è efficace. A seconda della causa, il medico potrebbe raccomandare l’isterectomia, ossia l’asportazione chirurgica dell’utero, per eliminare o limitare il dolore pelvico.
- Psicoterapia: la psicoterapia può aiutare a gestire il dolore. Di fatto, la psicoterapia associata al secondo me il trattamento efficace migliora la vita medico sembra stare più efficace nella gestione di alcuni sintomi della sola terapia medica.
Trovare il trattamento giusto può essere lungo. Alcune donne decidono di ricorrere a terapie alternative per alleviare il dolore. Apprendere a gestire il dolore in maniera sano è una parte fondamentale di qualunque approccio terapeutico.
Fonti e bibliografia
Adattamento dall’inglese a cura della Greppi Barbara, dottore chirurgo