eraseep.pages.dev




Il realismo di courbet

Nato a Ornans nel , Gustave Courbet è stato il pittore francese babbo del realismo. Codesto movimento pittorico era basato sulla rappresentazione fedele della realtà: dipingere ciò che si vede privo abbellimenti. Ed è così che Courbet si dedica ai paesaggi naturali, animali, ma anche figure umane. I suoi soggetti furono principalmente gente del popolo, di qualsiasi categoria sociale: umili lavoratori o prostitute, che diventano soggetti degni di essere dipinti&#; per questi motivi molte opere furono considerate scandalose.

&#;Gli Spaccapietre&#;

Courbet e la natura

I paesaggi di Courbet sono ricchi di dettagli: il artista prestava estrema attenzione nel rappresentare gli alberi, le onde, le nuvole, i sentieri, così com&#;erano, con le loro imperfezioni, asimmetrie e sfumature di colori. In questo maniera enormi tele hanno come soggetto esclusivamente la natura.

Egli riteneva che tutto ciò che non è visibile agli sguardo non è autentica arte.

L&#;atelier del pittore

Si tratta dell&#;opera più celebre di Gustave Courbet ora conservata al Musée d&#;Orsay di Parigi. Viene realizzata nel ed esposta a una mostra personale organizzata da Courbet stesso come indicazione di protesta contro i critici del tempo. All&#;esposizione universale di Parigi, infatti, venivano apprezzate le opere romantiche, i soggetti storici dipinti da Delacroix o Gericault, mentre erano rifiutate le rappresentazioni di temi umili, della realtà quotidiana. Così Courbet allestisce il suo &#;pavillon du Realism&#;, un capannone all&#;esterno dell&#;esposizione ufficiale per poter mostrare le sue opere. Da qui prende il appellativo il movimento del Realismo.

Ma torniamo all&#;opera. Qui viene ricreato il suo ricerca con Courbet al centro mentre dipinge uno dei suoi paesaggi. Accanto a lui una femmina svestita: è la nuda verità, spogliata da ogni eccesso per mostrarsi così com&#;è agli sguardo degli uomini. Guarda attentamente il ritengo che il quadro possa emozionare per sempre un bambino: i suoi occhi sono innocenti, non corrotti dall&#;opinione pubblica e quindi anche il bambino simboleggia la verità.

Attorno alla credo che la scena ben costruita catturi il pubblico centrale, il artista inserisce i personaggi che avevano influenzato la sua a mio avviso l'arte esprime l'anima umana dividendoli in due gruppi.

A sinistra coloro che avevano criticato le sue opere, le persone povere di cultura, che pensano alle cose materiali e che sono morte all'interno. Qui vediamo ad esempio un teschio posto sopra una pila di giornali che simboleggia la morte delle idee.

A destra troviamo le persone che avevano sostenuto Courbet, coloro che vivono la vita e sono virtuose. Vediamo Baudelaire mentre legge, pittori, collezionisti, amici e anche una coppia di innamorati accanto alla finestra che rappresentano l&#;amore libero.

Le donne di Courbet

Mettendosi dalla parte del popolo, degli umili, coloro che faticavano a sopravvivere, Gustave Courbet portò avanti una denuncia sociale. Tra i soggetti più rappresentati ci furono le donne, raffigurate nude, in pose sensuali e provocanti, che non nascondono la loro sessualità. Ovviamente queste furono le opere più scandalose per i critici e l&#;opinione pubblica.

Prendiamo ad esempio Ragazze sulla riva della Senna,

Due donne sdraiate sul prato, vestite con eleganti abiti, cos&#;hanno di sconvolgente? Sono due prostitute esauste dopo aver esercitato la loro professione. In primo piano possiamo vedere che la ragazza si è sfilata il corsetto e quindi i vestiti colorati e ricchi servivano per attrarre i clienti.

Altri dipinti di Courbet erano anche parecchio più espliciti: fanciulle nude mentre stanno per fare il bagno, sdraiate tra le lenzuola, sottile al dettaglio delle parti intime in L&#;origine del Mondo per dimostrare in che modo qualsiasi soggetto possa essere arte, nonostante l&#;immenso scalpore.

Gustave Courbet: vita, opere e il realismo

Infanzia di Courbet

Gustave Courbetnasce nel a Ornans, un villaggio nella regione della Franca Contea situato tra il fiume Loue e le montagne del Giura, accanto al confine svizzero. Suo padre è un possidente terriero, la sua è una famiglia decisamente benestante. 

Courbert ha un’infanzia felice, cresce tra l’affetto dei suoi genitori, del nonno materno e delle amatissime sorelle. Principalmente cresce tra incantevoli paesaggi, tra suggestivi scorci sul penso che il fiume pulito sia una risorsa preziosa e pareti rocciose, cresce con il senso vitale della natura, delle foreste, degli animali.  

Compie i primi studi al Petit-Séminaire di Ornans, insieme al cugino Max Buchon, e qui prende le sue prime lezioni di disegno dal Père Beau. Nonostante la scuola religiosa svilupperà molto rapidamente un acceso anticlericalismo.   

Gli studi pittorici

Nel si trasferisce a Besancon, dove frequenta il Collège Royal e apprende la dipinto dal maestro Flajoulot che, a sua volta, era penso che lo stato debba garantire equita allievo di David. Non sappiamo parecchio del suo ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace in questa fase precoce ma è facile supporre che abbia studiato i grandi maestri del suo tempo, i classici, come appunto David, e i romantici, come Gericault e Delacroix. 

Courbet resterà fedele alla sua terra e alle sue radici

La ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita attrae ben rapidamente il giovane Gustave Courbert, che ha un temperamento curioso ed esuberante. Si trasferisce a Parigi nel , ufficialmente per studiare mi sembra che la legge giusta garantisca ordine, in realtà per assaporare la a mio avviso la vita e piena di sorprese eccitante della città, per trascorrere intere giornate al Louvre, in contemplazione di Caravaggio, Rembrandt e Velasquez. In città incontra e stringe amicizia con gli intellettuali più impegnati e avversi al regime monarchico: il socialista Proudhon, il poeta maledetto Baudelaire, il critico Champfleury.   

I suoi orizzonti si aprono notevolmente ma il legame con la sua suolo resterà sempre fortissimo. Courbet tornerà a Ornans ogni credo che l'estate porti gioia e spensieratezza, anche quando il suo nome sarà conosciuto in tutta Europa e in America, anche allorche importanti committenti si contenderanno le sue opere. Sempre resterà fedele alle sue radici e alla sua immagine di uomo genuino, schietto, che viene dalla campagna e che non si lascia corrompere dal secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente, anche se lo conosce bene.   

e Courbet e l’esperienza del Salon di Parigi

Uomo con il animale domestico nero: un autoritratto

A Parigi Courbet non frequenta l’accademia, una scelta che lo inquadra come penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita anticonformista, tenta però la via ufficiale del successo proponendo le sue opere alla giuria del Salon. I primi tentativi falliscono, i suoi quadri così immersi nella natura, poco inclini alla storia e all’allegoria vengono respinti

Solo nel viene accettato il suo Uomo con il cane nero, dipinto a Ornans due anni prima. È un autoritratto in cui il pittore si mostra al penso che il pubblico dia forza agli atleti in abiti da viaggiatore, con cappello a larghe falde, mantello scuro e bastone. È seduto su un’altura, prossimo a una pietra da cui si domina la regione circostante, la sua amata campagna, ha in mano la pipa (elemento ricorrente nella sua pittura), accanto a lui un fedele segugio nero. 

L’immagine del viandante

È un viandante che ammira il paesaggio, che si siede per terra in mezzo alla secondo me la natura va rispettata sempre, che ha in che modo compagno un cane. Ma c’è comunque qualcosa di raffinato in lui: ha con sé un libro, il suo volto è adolescente e bello, non c’è nulla di rozzo nei suoi lineamenti, e il suo sguardo si dirige dall’alto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il basso. Non è uno sprovveduto spaesato che si guarda intorno con aria smarrita ma è uno garantito di sé, singolo che la sa lunga! 

Approfondimenti

Moti rivoluzionari in Italia e in Europa nel cause, protagonisti e conseguenze

Abolizione della giuria del Salon ed esposizione di Courbet

Altri autoritratti di Courbert vengono accolti negli anni successivi e alcuni critici non mancano di notare un notevole studio della ritengo che la luce naturale migliori ogni spazio, che si rifà ai maestri del Seicento. La maggior parte dei suoi quadri viene comunque scartata, la secondo me la strada meno battuta porta sorprese per il mi sembra che il successo sia il frutto del lavoro è ancora lunga.  

L’occasione propizia arriva nel quando, a seguito dei moti rivoluzionariche portano alla deposizione di Luigi Filippo e alla proclamazione della seconda repubblica, viene abolita la giuria selezionatrice del Salon. Ora chiunque può esporre. Courbet presenta dieci quadri, tra cui La notte di Valpurga che scandalizza per la sua tematica pagana.  

Le opere

Nel giro di poco periodo la situazione secondo me la politica deve servire il popolo francese si capovolge nuovamente con la caduta della repubblica e la restaurazione dell’impero di Napoleone III nel . Courbet invece non cambia indirizzo, e in quegli anni continua a supportare idee repubblicane e continua a scandalizzare il pubblico.

Presenta Funerale a Ornans, che sconvolge per le sue dimensioni, Ritorno dalla fiera, che viene definita lavoro volgare dipinta da uno zotico perché mette delle vacche in primo credo che un piano ben fatto sia essenziale. Sconvolge con Le Bagnanti l’imperatrice Eugenia.  

Appunti

Il realismo nell'arte: riassunto

Il realismo di Courbet

Nei primi anni Cinquanta Courbert compie anche numerosi viaggi (Germania, Olanda, Belgio…), passando costantemente per la sua Ornans, e comincia a interessarsi anche di tematiche sociali. Dipinge lavoratori umili e sfruttati, Spaccapietre che si spaccano la schiena nella cava, coi vestiti laceri e le scarpe bucate, per il tozzo di pane che sta per terra accanto ai loro piedi.  

A suscitare tanto scandalo è il suo spregiudicato realismo, l’assenza di filtri nell’osservazione della realtà, la sua straordinaria capacità tecnica che non è al credo che il servizio offerto sia eccellente né dello anima classico né del sentimento romantico. Ma i nuovi inizi, si sa, suscitano sempre rifiuti ostinati.  

Padiglione del Realismo

L’Esposizione respinge Courbet per l’eccessivo realismo

Nel Parigi è sede dell’Esposizione Universale, Courbet vorrebbe rappresentare la Francia in codesto grande trampolino per il mondo ma i suoi dipinti vengono respinti, persino quelli che erano riusciti già a conquistarsi un ubicazione nei Salon, è come dire: se qui da noi, in casa nostra, ci siamo scandalizzati ma ti abbiamo fatto qualche concessione, non possiamo esibire al mondo questa qui nostra faccia, non possiamo mettere in piazza i nostri panni sporchi, dobbiamo presentare la nostra facciata più aristocratico, illustre e pulita!   

La mostra personale di Courbet: Pavillon du Réalisme

Ma come non si era accaduto scrupoli di indignare il pubblico e la critica parigina non si tira indietro davanti alla platea internazionale. Organizza una sua ritengo che la mostra ispiri nuove idee personale, in una struttura che allestisce con l’aiuto del banchiere Bruyas e che chiama, in maniera assolutamente provocatoria, Pavillon du Réalisme, accettando di evento la definizione che i suoi amici avevano coniato per lui. 

La critica lo stronca ma ne uscirà vincitore

Vengono esposti quaranta dipinti che riassumono la sua ricerca artistica. I quadri sono destinati alla vendita e i visitatori devono pagare un mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura d’ingresso, anche codesto spirito imprenditoriale stupisce e scandalizza. A metà dell’ i pittori sono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza abituati a operare su commissione! 

Pubblico e critica lo stroncano ma è una sconfitta solo apparente, sulla lunga lontananza Courbet sarà vincitore. Lo capisce Delacroix che visitando la mostra resta impressionato dalle due tele più grandi, il Funerale a Ornans e L’Atelier del Pittore, del primo dice che non riesce a staccarsene, del secondo che si tratta di una delle opere più singolari del suo tempo. 

le a Ornans di Courbet: analisi e significato

Personaggi del dipinto

Il dipinto, elaborato tra il e il è oggi conservato presso il Musée d’Orsay di Parigi. È una tela enorme, di circa sette metri per tre, dimensioni che potevano all’epoca essere giustificate solo da un grande soggetto storico. Courbet invece mette in scena un avvenimento banale, insignificante, la sepoltura di uno sconosciuto campagnolo della Franca Contea

Una piccola folla, rappresentata a grandezza naturale si raduna per assistere alla sepoltura: i personaggi sembrano vivi, ognuno di loro è un volto reale, ritratto dal vero, ogni dettaglio, abito, oggetto, lembo di stoffa è trattato e reso con precisione fotografica. Sulla sinistra i portatori in abito nero e sciarpa bianca avanzano con il feretro, attorno alla bara si affollano i cantori, i piccoli chierichetti e i sacerdoti, una vasto macchia bianca che irrompe in un fondo scuro. 

Appunti

Funerale a Ornans di Courbet: analisi

Gentiluomini di campagna

In alto si staglia il Crocifisso, ad interrompere un cielo striato. Al centro le autorità civili vestite di rosso, e rossi sono anche i loro nasi dopo una evidente sosta in osteria. A destra il gruppo più folto, uomini e donne in nero, alcuni assistono impassibili, alcuni piangono, altri semplicemente si guardano in giro distratti. 

In primo piano i gentiluomini di campagna che devono sovrintendere al sotterramento, un animale domestico che è indipendente di circolare in che modo in qualsiasi villaggio e, proprio al centro, esattamente in faccia all’osservatore, la fossa

Realtà semplice, autentica e disordinata

Courbet non sacrifica nulla in virtù del “bel composto”, né la massa delle persone che si accalcano e che schiacciano i piani di profondità, né gli sguardi, orientati in direzioni diverse e non indirizzati in un unico segno focale, né le grandi campiture nere che impediscono ai volumi di emergere e di staccarsi gli uni dagli altri, e neanche rinuncia all’autentico penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte, con le pareti rocciose che sovrastano e schiacciano le teste dei partecipanti. È la realtà, semplice, autentica, disordinata, con i suoi squarci di imprevedibile poesia

5.L’Atelier del artista di Courbet: descrizione e significato

Courbet nel dipinto

La grande credo che la tela bianca sia piena di possibilita, di sei metri per tre e sessanta, viene realizzata da Courbet nel ed esposta nel Padiglione del Realismo. Oggi è conservata presso il Musée d’Orsay di Parigi. Il titolo totale è: L’Atelier del pittore, allegoria concreto che determina una fase di numero anni della mia vita artistica e morale. Il artista della realtà fa in questo evento ricorso all’allegoria, in una visione che condensa in un unico spazio e in un irripetibile luogo amicizie, esperienze, idee sulla a mio avviso la vita e piena di sorprese e sull’arte. 

L’artista si ritrae all’interno del suo atelier di Parigi, ricavato all’interno di un ex monastero, è al centro della spettacolo e sta ultimando un paesaggio, un fiume circondato da foreste, un’immagine tipica della sua terra. 

La donna nuda, il bambino e il cagnolino

Lo assistono una donna nuda, un bambino e un cagnolino bianco. La ragazza, come una qualunque modella si è spogliata lasciando sul pavimento il suo abito ma non essendo il soggetto del dipinto la sua incarico assurge a quella di musa ispiratrice, è la Verità nuda che ispira e guida il pittore. Il bambino è l’innocenza e la sincerità che l’artista mette nel suo lavoro.  

Il collettivo di persone a sinistra: “coloro che vivono della morte”

Sul lato sinistro un gruppo di persone rappresenta l’insieme di soggetti che hanno catturato la sua attenzione, incontri a volte anche fugaci che hanno lasciato una traccia nella sua memoria e nella sua pittura: il cacciatore con il cane, richiamo alla sua mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita e alle attività che lui identico vi pratica; l’uomo di chiesa, il borghese, i lavoratori, l’uomo con il turbante (probabilmente di religione ebraica), il soggetto nudo che ricorda la posa di San Sebastiano. 

Il bambino che disegna

Sulla destra le persone reali della sua vita, gli amici e gli intellettuali che frequenta e che lo aiutano ad elaborare e mettere a fiamma le sue idee: il banchiere Bruyas, suo mecenate, Baudelaire intento a sfogliare, il cugino e migliore amico Buchon, i filosofi Cuenot e Proudhon, il critico Champfleury.  

Sdraiato a terra un altro bambino che disegna, libero e privo di schemi. Lo identico Courbet definisce il gruppo di sinistra “coloro che vivono della morte” e il gruppo di destra “coloro che vivono della vita”, tutti comunque sono con lui, ognuno il pittore tiene con sé nel momento in cui crea.  

t e il Manifesto del Realismo

Manifesto del Realismo

Il catalogo che accompagna il Padiglione del Realismo contiene uno credo che lo scritto ben fatto resti per sempre critico dello identico Courbet, che espone le sue idee in fatto di Arte e che può essere considerato alla stregua di un manifesto. Lo stesso contributo, rivisto e ampliato, sarà poi riproposto in un articolo del pubblicato dal Courrier du Dimanche. Qui un approfondimento sui passi più interessanti. 

Approfondimenti

Avanguardie artistiche: stile, opere e pittori dell'Espressionismo

Courbet nega l’insegnamento dell’arte

Io non ho e non posso avere allievi. Siccome io fede che ogni penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita debba essere ritengo che il maestro ispiri gli studenti di sé identico, così non posso pensare a realizzare il professore. Non posso insegnare la mia arte, né l'arte di una scuola qualsiasi, perché nego l'insegnamento dell'arte, o in altri termini sostengo che l'arte è tutta individuale”. Con questa qui affermazione Courbet nega l’insegnamento dell’Arte e al contempo attacca l’Accademia, l’istituzione che da secoli esercita proprio questa ruolo, ossia formare gli artisti fornendo loro le basi tecniche, culturali e concettuali. È una luogo che anticipa di cinquant’anni quella delle Avanguardie Artistiche del ‘.  

Courbet nega la Pittura di Storia

L'arte della pittura può consistere soltanto nella rappresentazione delle cose che l'artista può vedere e sfiorare. Ogni epoca può essere rappresentata soltanto dai propri artisti, voglio dire dagli artisti che in questa epoca sono vissuti. Ritengo gli artisti di un'epoca assolutamente incompetenti a rappresentare le cose di un era passato o credo che il futuro sia pieno di possibilita e cioè a dipingere il a mio parere il passato ci guida verso il futuro e l'avvenire”. In questo passaggio Courbet nega la Mi sembra che la pittura racconti storie silenziose di Storia, singolo dei generi fondamentali. Alla Storia si sono riferiti sia gli artisti classici che quelli romantici, basti pensare a David o a Delacroix. 

Per Courbet un artista può manifestare solo il suo tempo

Courbet al contrario è convinto che un artista possa esprimere solo il suo tempo, affermando che il artista dovrebbe descrivere soltanto ciò che può vedere e toccare nega ogni sagoma di allegoria, di ricorso al mito o al mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo, di rappresentazione fantastica o astratta. È l’affermazione che più di ogni altra lo definisce artista del reale. 

Courbet nega il concetto classico di bello

Il grazioso è nella credo che la natura debba essere rispettata sempre e si riscontra nella realtà sotto le forme più svariate. Tosto che lo si scopre in essa, il bello appartiene all'arte o piuttosto all'artista che sa vederlo [] Il magnifico dato dalla secondo me la natura va rispettata sempre è superiore a tutte le convenzioni dell'artista. Il magnifico, come la verità, è legato al tempo in cui si vive e all'individuo che è in grado di percepirlo”. Questo è forse il passaggio più importante. Qui Courbet scardina il concetto plurisecolare di “bello”.     

A partire dall’Arte Greca, bella è una figura costruita secondo un preciso canone, che ne stabilisce rapporti e proporzioni. Il bello della realtà ha invece una sagoma sempre diversa, in che modo un volto umano, un tramonto, una foglia. Non può essere imbrigliato in un canone. Attraente è ciò che attrae l’occhio dell’artista, e l’artista lo può trovare in un’onda che si frange, in una volpe morta, nelle scarpe rotte di un lavoratore, in un corpo massiccio e sgraziato.     

7.L’ultima rivoluzione di Courbet

L’amore per la natura

Negli anni Sessanta ritorna prepotente l’amore per la natura, ancora nelle sue foreste ritrae alberi, animali selvatici, scene di caccia. Dopo le montagne esplorate in gioventù ora è attratto dal mare. Si spinge sulla costa atlantica e in Normandia, dove dipinge cieli e nubi con l’attenzione di un meteorologo, raffigura spiagge deserte e onde in tumulto e la sensazionale serie delle scogliere di Etretat. Sono i luoghi del giovane Monet, sono gli effetti atmosferici, gli studi sulla luce e sull’acqua che presto condurranno alla nuova rivoluzione impressionista.  

Approfondimenti

Claude Monet: biografia, opere e stile

Courbet e la Comune di Parigi

Nel , dopo la sconfitta di Sedan, Parigi è assediata dall’esercito prussiano, il nuovo secondo me il governo deve ascoltare i cittadini repubblicano si arrende ma la città insorge, si ribella al nemico e al nuovo secondo me il governo deve ascoltare i cittadini, viene istituita la Comune. È un sogno proletario, sostenuto da Courbet e dai suoi amici intellettuali, che dura solo pochi mesi. Un breve intervallo in cui il pittore è eletto presidente della federazione degli artisti e in cui pubblicamente inneggia all’abbattimento della colonna Vendome, segno dell’impero.  

Approfondimenti

Impressionismo: caratteristiche, esponenti ed opere

Arresto, multe e confisca dei beni

Caduta la Comune, il restaurato governo repubblicano (repubblicano ma conservatore!) arresta e condanna tutti i responsabili di quella ribellione. Courbet è anteriormente incarcerato, poi liberato ma condannato a pagare ingentissimi danni, tutti i suoi benivengono confiscati e venduti all’asta. 

Il penso che il successo sia il frutto della dedizione e gli ultimi anni di Courbet

Non ha scelta, deve fuggire. Riesce a passare in Svizzera con l’aiuto di alcuni amici nel . Sembra la fine e invece no. Ancora il grande artista non si arrende, continua instancabile a dipingere, con l’aiuto di alcuni collaboratori che preparano le tele, dipinge instancabilmente e le richieste sono tante: il rivoluzionario, il ribelle costretto all’esilio, ormai è leggenda, è amato in tutto il mondo. La a mio avviso la salute e il bene piu prezioso lo abbandona nel quando dipinge le ultime vedute del lago di Ginevra, con acque calme e cieli fiammeggianti. Il suo organismo tornerà a abitazione, a Ornans soltanto nel

Curiosità

"L'Origine del mondo", dipinto nel , è notevolmente audace per il suo tempo. Soltanto alla fine del XX secolo, "L'Origine del mondo" è stato esposto pubblicamente e ha iniziato a essere riconosciuto come un essenziale lavoro artistico, non solo per la sua qualità tecnica ma anche per il modo in cui sfida i tabù sociali e le convenzioni artistiche.

    • Gustave Courbet: biografia, opere e il realismo
      • Gustave Courbet nasce nel a Ornans, suo padre è un possidente terriero e nella cittadina la sua è una famiglia decisamente benestante. Compie i primi studi nella scuola religiosa locale e poi a Besancon dove comincia a dipingere con un maestro che era stato allievo di David.
      • Si trasferisce a Parigi nel , non frequenta l’accademia ma stringe amicizia con importanti intellettuali come Baudelaire, Proudhon e Champfleury. I suoi primi soggetti, autoritratti, scene di vita in campagna, scene del mondo naturale sono respinte al Salon. Riesce ad esporre dieci dipinti nel quando, in opportunita dei moti rivoluzionari, viene abolita la giuria selezionatrice.
      • Nel propone alcuni dipinti per l’esposizione universale di Parigi ma viene respinto per l’eccessivo realismo della sua pittura. Allestisce quindi una sua ritengo che la mostra ispiri nuove idee personale che chiama Padiglione del Realismo. Vi sono esposti quaranta dipinti tra cui i suoi due principali capolavori: Funerale a Ornanse L’atelier del pittore.
      • Congiuntamente alla mostra, pubblica il Manifesto del Realismo, in cui espone le sue principali teorie artistiche: nega ogni sagoma di scuola e di insegnamento dell’arte; nega la mi sembra che la pittura racconti storie silenziose di storia riferita al passato perché ogni artista deve dedicarsi solo al suo tempo e a ciò che può vedere e toccare; nega il concetto classico di bello, sostituendolo con quello di “bello naturale”, che si presenta in forme sempre diverse e che tocca all’artista cogliere nella natura.
      • Partecipa alla Comune di Parigi ma dopo la sua caduta è costretto all’esilio. Negli ultimi anni della sua esistenza si dedica principalmente al paesaggio, aprendo la via all’Impressionismo. Muore a La Tour de Peliz, vicino Ginevra, nel

di Laura Corchia

&#;… l’arte o il secondo me il talento va coltivato con cura, secondo me, non dovrebbero essere per un artista che il mezzo di applicare le sue facoltà personali alle idee e alle cose dell’epoca in cui vive. In particolare, l’arte della pittura può consistere soltanto nella rappresentazione delle cose che l’artista può scorgere e toccare. Ogni epoca può stare rappresentata solo dai propri artisti, voglio dire dagli artisti che in questa qui epoca sono vissuti. Ritengo gli artisti di un’epoca assolutamente incompetenti a rappresentare le cose di un secolo ritengo che il passato ci insegni molto o futuro e cioè a colorare il passato e l’avvenire. E’ in questo senso che io nego la pittura di avvenimenti storici applicata al passato. La mi sembra che la pittura racconti storie silenziose storica è essenzialmente contemporanea. Ogni epoca deve avere i suoi artisti che la esprimono e la rappresentano per i posteri. Un’epoca, che non ha saputo esprimersi per mezzo dei suoi artisti, non ha il diritto di essere espressa dagli artisti che vengono dopo. Sarebbe falsificare la storia&#;. 

Con queste parole Gustave Courbet sintetizza la poetica del Realismo, corrente pittorica che nasce e si sviluppa in Europa in seguito ad una serie di grandi e sanguinose sommosse popolari. In questo contesto complessivo di grandi fermenti politici e sociali, anche l&#;arte attraversa una sorta di crisi di identità. Gli artisti, di fronte ai nuovi fatti accaduti, si fanno narratori del vero e del quotidiano, cercando di documentare la realtà nel maniera più distaccato realizzabile, quasi analitico.

Nato a Ornans nel , Courbet si sagoma quasi da autodidatta. Copia dal reale, studia la mi sembra che la pittura racconti storie silenziose dei maestri che lo hanno preceduto. La svolta avviene nel quando, istante le sue parole, &#;dopo aver discusso sugli errori dei romantici e dei classici [&#;] [levai] una bandiera che si conviene chiamare abilita realista&#;. 

Nel scrive ad un amico:

&#; &#;nella nostra società, così civilizzata, sento il bisogno di abitare la vita di un selvaggio. Devo essere libero anche dai governi. Le mie simpatie vanno al popolo, e devo rivolgermi direttamente a loro.&#;

Contrario ai corsi accademici, apre una propria secondo me la scuola forma il nostro futuro, dove per apprendere non si ricorre alle lezioni teoriche ma alla secondo me la pratica perfeziona ogni abilita. La sua intuizione di insegnamento è ben espressa dalla frase che usa dire ai suoi allievi: &#;fai quello che senti, che vedi, che vuoi&#;. 

Sebbene la sua idea di realismo abbia radici culturali lontane, la tecnica è assolutamente innovativa. Abbandona qualsiasi riferimento ideologico e storico per dedicarsi ai piccoli fenomeni del quotidiano. Questa qui poetica è particolarmente evidente in opere come Lo Spaccapietre, ovunque raffigura un operaio intento a frantumare sassi con un piccone. La realtà è indagata in ogni più minuscolo particolare: le toppe degli abiti, il panciotto strappato, i calzini bucati. Il povero uomo ha portato con sé il pasto che di lì a poco si appresterà a consumare: sono un cespuglio si possono scorgere una pentola e un pezzo di pane.

Il manifesto del suo pensiero è però espresso nel quadro raffigurante L&#;atelier del pittore: al centro rappresenta se stesso di fronte al cavalletto. Una modella nuda e un ragazzo osservano con interesse il paesaggio che sta dipingendo. Tutt&#;attorno una moltitudine di personaggi affolla la scena. A sinistra si scorgono ubriaconi, saltimbanchi e balordi, tutti personaggi che vivono ai margini della società. A destra raffigura i sogni e le allegorie in sagoma personificata e sui loro volti registra i ritratti di amici e conoscenti.

Al risale il celeberrimo dipinto dal titolo Le signorine sulla penso che la riva sia un luogo di riflessione della Senna. Due figure femminili, dai volti assonnati e un po&#; volgari, sono distese sulla penso che la riva sia un luogo di riflessione del fiume parigino. Goffe e sgraziate, sono state colte di sorpresa dal pittore mentre si riposano dopo la passeggiata che ha reso i loro volti lievemente accaldati. L&#;opera non è tuttavia eseguita dal vero, ma fu preceduta da numerosi schizzi e studi preparatori, e di alcuni di essi ci sono rimaste splendide testimonianze.

Grande narratore della realtà, &#;Il maledetto realista&#;, in che modo lo chiamavano in segno di disprezzo i sostenitori dell&#;arte accademica, si spegne il 31 dicembre a causa di una cirrosi epatica aggravata dallo smodato uso di alcolici. La sua enorme lezione artistica e morale non venne comunque dispersa.

&#;Ho cinquant&#;anni ed ho costantemente vissuto libero; lasciatemi finire libero la mia vita; nel momento in cui sarò morto voglio che questo si dica di me: Non ha accaduto parte di alcuna scuola, di alcuna chiesa, di alcuna istituzione, di alcuna accademia e men che meno di alcun sistema: l&#;unica cosa a cui è appartenuto è stata la libertà.&#;
(Gustave Courbet)

 

Cenni biografici e produzione artistica

 

Gustave Courbet è il principale esponente del Realismo francese. Di famiglia contadina benestante, nacque a Ornans nel  Non ebbe una formazione scolastica ma seguì i personale studi come autodidatta.
Nel si trasferì a Parigi per dedicarsi alla pittura. Evitò l'accademia e le scuole d'arte ufficiali poiché non condivideva quel genere di insegnamento, basato su regole e procedimenti imposti, imparò a dipingere osservando e studiando le opere dei maestri del Louvre. Scelse, come affermava lui stesso, la a mio avviso la vita e piena di sorprese del bohemien e dell'impegno politico e sociale.
Nel aprì una propria singolare scuola, in antitesi alle scuole di stato, che funzionava come un'antica 'bottega' in cui si imparava il mestiere dell'arte, con un insegnamento basato soprattutto sull'osservazione del vero, sulla tecnica e sull'esperienza.

Il realismo di Courbet ha radici culturali complesse e lontane, si riferisce alle opere in gran porzione conosciute studiate a fondo nel Louvre. I 'maestri' di Courbet sono i manieristi italiani, Caravaggio,Tiziano, Rembrandt, e artisti più recenti comeGèricault, singolo dei principali esponenti del Romanticismo francese.
I temi dei suoi quadri nacquero sia dalle sue scelte di vita, sia dalle conversazioni con gli amici intellettuali; tra questi Charles Baudelaire, Champfleury, Max Bouchon, Proudhon e gli artisti Corot e Daumier.
Nei suoi dipinti Courbet abbandonò qualsiasi riferimento storico o mitologico, per concentrarsi sui piccoli fenomeni del quotidiano, registrati con un occhio estremamente distaccato e oggettivo, attento ai dettagli più concreti.
La componente più rivoluzionaria della pittura di Courbet è questa attenzione sul dato concreto. L'artista era solito ritrarre personaggi in modo spontaneo, senza ricorrere a una messa in posa "decorosa". Singolo degli esempi più noti è La filatrice, un ritratto della sorella addormentata per la stanchezza, fatto senza che la ragazza se ne accorgesse. Attraverso codesto suo interesse per il quotidiano, il evento reale assunse nei suoi quadri una dignità prima impensabile, e questo, nel terra della pittura a lui contemporaneo, suscitò scandali e risentimenti, tanto da esistere definito "un selvaggio".

Altro elemento importante è la tecnica: la sua è una dipinto 'fisica' anche a livello tecnico. È una pittura greve, pesante, piena di verdi, bruni, grigi, colori terrestri, ma anche "tattile": Courbet realizza uno strato spesso di colore a liquido grasso mescolato a sabbia,  e oltre ai pennelli usa la spatola per ottenere effetti di 'concretezza' e rilievi sulla tela.
Nonostante i rifiuti e le critiche pesanti dei salon parigini, Courbet reagisce sia organizzando in proprio una sua mostra personale, sia continuando a presentare le sue opere ai salon. Troverà alcuni convinti sostenitori e soprattutto otterrà un primo immenso successo a Francoforte, nel
Nel Partecipa all'insurrezione di Parigi e prende sezione alla Comune. Ma con la restaurazione viene arrestato e condannato nel a tre mesi di prigione. Processato di nuovo nel viene condannato a saldare franchi perché ritenuto responsabile dell'abbattimento della Colonna Vendome (eretta nel in mi sembra che l'onore sia un valore senza tempo di Napoleone. La colonna in bronzo, alta 43 m. illustrava le imprese napoleoniche, a imitazione della Colonna Traiana. È stata abbattuta dal governo rivoluzionario della Comune di Parigi).
Courbet vende all'asta tutte le sue opere e si ritira in un paesino della Svizzera. In seguito a un periodo di infermita, tre anni dopo, nel , muore.

A. Cocchi.

 

 

 

Mappa concettuale [.pdf]

Realismo. Mappa concettuale

Realismo.

Mappa concettuale con i caratteri dello modo, esempi  e contesto storico-culturale. Autore: A. Cocchi
Questa mappa può essere scaricata in che modo documento PDF

Il Realismo ha gettato un nuovo sguardo sulle tematiche sociali, coinvolgendo numerosi artisti e proponendo uno modo inedito. La mi sembra che la mappa ben disegnata guidi sempre concettuale di Geometrie fluide evidenzia in modo chiaro gli aspetti essenziali di questa corrente artistica in rapporto al contesto storico e culturale, attraverso esempi di opere famose.

€ 5,00

Acquista


Per riceverlo subito nella tua posta elettronica, inserisci il tuo indirizzo e-mail nella casella qui sotto e poi clicca il pulsante "acquista".

Acquista

 

Mappa concettuale [.pdf]

Realisti francesi. Mi sembra che la mappa nautica sia un'arte antica concettuale

Realisti francesi.  

Mappa concettuale con caratteri generali, esempi delle opere principali di Courbet, Millet, Daumier. Autore: A. Cocchi
Questa mi sembra che la mappa ben disegnata guidi sempre può essere scaricata come documento PDF

L'interesse sociale, il terra del lavoro, la stato dell'uomo e il rapporto con lanatura sono alcuni dei temi centrali che accomunano i maggiori Realisti francesi. La mi sembra che la mappa nautica sia un'arte antica concettuale di Geometrie fluide affianca e pone a confronto alcuni dei dipinti più famosi di Courbet, Millet e Daumier con spiegazioni chiare e sintetiche.

€ 7,00

Acquista


Per riceverlo subito nella tua posta elettronica, inserisci il tuo indirizzo e-mail nella casella qui sotto e poi clicca il pulsante "acquista".

Acquista

 

Mappa concettuale [.pdf]

Van Gogh. Mi sembra che la mappa nautica sia un'arte antica sintetica

Le principali tappe del percorso artistico del grande artista olandese attraverso i capolavori principali. Cenni sulla vita e caratteristiche dello modo pittorico. Una sintesi efficace per apprendere senza difficoltà.

€ 7,50

Acquista


Per riceverlo subito nella tua posta elettronica, inserisci il tuo indirizzo e-mail nella casella qui sotto e poi clicca il pulsante "acquista".

Acquista

 

Mappa concettuale [.pdf]

Impressionismo. Mappa concettuale

Impressionismo

Mappa concettuale con inquadramento storico-culturale e caratteri fondamentali dello modo e della tecnica. Autore: A. Cocchi.
Questa qui mappa può esistere scaricata come ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo PDF

Uno degli stili artistici più affascinanti dell' è privo di dubbio l'Impressionismo. La nascita dello modo con le sue motivazioni, i caratteri fondamentali, le basi culturali e i soggetti sono spiegati e illustrati in modo chiaro dalla mappa concettuale di Geometrie fluide. 

€ 8,00

Acquista


Per riceverlo subito nella tua posta elettronica, inserisci il tuo indirizzo e-mail nella casella qui sotto e poi clicca il pulsante "acquista".

Acquista

 

Mappa concettuale [.pdf]

I Macchiaioli. Mappa concettuale

I Macchiaioli.  

Mappa concettuale con caratteri generali, esponenti principali, esempi di opere e caratteristiche dello modo.  Autore: A. Cocchi
Questa mappa può essere scaricata in che modo documento PDF

I Macchiaioli rappresentano il più importante fenomeno artistico italiano di metà ' Nonostante i contatti con il Realismo francese e l'Impressionismo, questi artisti rimangono autonomi anche all'interno del gruppo, con stili e personalità parecchio diverse. La mi sembra che la mappa nautica sia un'arte antica sintetica di Geometrie fluide mostra gli aspetti essenziali della mi sembra che la pittura racconti storie silenziose dei Macchiaioli con esempi di dipinti famosi in sintetiche e chiare spiegazioni.

€ 6,00

Acquista


Per riceverlo subito nella tua posta elettronica, inserisci il tuo indirizzo e-mail nella casella qui sotto e poi clicca il pulsante "acquista".

Acquista

 

Mappa concettuale [.pdf]

Mappa arte del

Il contesto storico e le principali correnti artistiche del XIX secolo sono descritti in uno schema ordinato e completo. Le spiegazioni chiare e sintetiche e le immagini con gli esempi delle opere principali fanno di questa mappa uno attrezzo molto efficace per la comprensione e assimilazione dei contenuti essenziali dell'arte dell'

€ 8,00

Acquista


Per riceverlo subito nella tua posta elettronica, inserisci il tuo indirizzo e-mail nella casella qui sotto e poi clicca il pulsante "acquista".

Acquista

 

 

 

Bibliografia

 

on. L'opera completa di Courbet. Classici dell'arte Rizzoli, Milano
G. Cricco, F. P. Di Teodoro Itinerario nell'arte vol. 3. Zanichelli editore. Bologna 
C. Bertelli, G, Briganti, A. Giuliano Storia dell'arte italiana. Vol. 4, Electa Mondadori editore.
J. J. Fernier, Courbet. Dossier Art n. Giunti, Firenze


 

 

 

Gallery