Dolore addome sinistro alto dopo i pasti
Dolore al fianco sinistro (alto, basso, posteriore, ): quando preoccuparsi?
Introduzione
Il dolore al fianco è un sintomo riconducibile a numerose condizioni mediche di gravità ampiamente variabile; anatomicamente si considera compreso tra
- il margine minore del torace, delimitato dell’arcata costale,
- e il margine superiore della pelvi, delimitata dalla cresta iliaca dell’osso iliaco.
In quest’area sono contenuti vari organi e apparati, tra cui:
- milza
- pancreas
- stomaco
- colon discendente
- rene sinistro e le vie urinarie
- surrene sinistro
- aorta
- nella femmina l’ovaio e le tube di Falloppio
- strutture osteo-muscolari dell’addome/fianco sinistro.
Nella maggior parte dei casi il sofferenza al fianco sinistro è causato da
- attività sportiva particolarmente intensa,
- disturbi osteo-muscolari,
- patologie dell’apparato uro-genitale o del tratto gastro-intestinale,
- stress e cause psichiche,
- traumi addomino-lombari.
Shutterstock/Jo Panuwat D
Caratteristiche peculiari
La sensazione di dolore al fianco non è costantemente la stessa, ma a seconda dell’origine può manifestarsi con svariate caratteristiche, tanto che descrivere nel particolare il tipo di dolore può assistere il medico a comprenderne meglio la cause.
Il dolore può essere:
- localizzato, chiaramente percepibile in un determinata regione del fianco, oppure diffuso e difficilmente riconducibile a una zone ben definita;
- intenso, particolarmente potente, simile ad una fitta, oppure sordo, di lieve entità, mal percepibile, analogo ad un fastidio;
- sempre presente con la medesima intensità, stabile e costante oppure stare in grado di comparire e scomparire (un dolore “che va e che viene”);
- correlato a specifiche situazioni, come ad esempio comparire soltanto in seguito ad attività fisica o successivamente alla palpazione profonda del fianco, oppure può stare presente sempre anche in normali condizioni di riposo;
- acuto, se si presenta improvvisamente in pochi minuti o secondi, altrimenti cronico, quando persiste per lunghi periodi (intere settimane, mesi o anche anni);
- irradiato, quando si propaga da una zona di massima intensità a una di minor intensità, o essere presente soltanto in una specifica area;
- associato a specifici sintomi o presentarsi da solo. Tra i sintomi associati, i più frequenti sono:
In misura sintomo poco specifico, descrivere al superiore tutte le caratteristiche del dolore rende più semplice la possibilità di comprenderne l’origine; ad esempio
- un dolore al fianco sinistro insorto improvvisamente in maniera acuta, molto intenso, con caratteristiche di intermittenza (un dolore “che va e che viene”), localizzato nella parte media del fianco sinistro, che si irradia inferiormente fino anche all’inguine, può indirizzare il medico verso la diagnosi di calcolosi renale.
- Invece, un sofferenza nella parte media e più posteriore del fianco sinistro, più difficilmente percepibile e localizzabile, sordo, di minor intensità, ma fisso e costante, insorto in seguito a febbre con brividi scuotenti, sangue nelle urine, stanchezza, spossatezza e perdita di carico fa pensare ad una possibile infezione renale (pielonefrite).
Pertanto, a seconda delle caratteristiche, lo stesso sintomo può essere riconducile a svariate stato mediche.
Di seguito vengono elencate le cause più frequenti di dolore al fianco sinistro, insieme ad una breve descrizione clinica della patologia e i relativi principi generali di trattamento. Per ulteriori dettagli, si consiglia di fare riferimento all’articolo specifico della malattia in questione.
Cause osteo-muscolari
Il termine generico dolori osteo-muscolari fa riferimento a lesioni, più o meno importanti, di una o più di queste strutture:
È una tra le più frequenti cause in assoluto di dolori al fianco sinistro e deriva solitamente da un eccessivo carico durante un’attività sportiva, soprattutto in soggetti non allenati. Un’altra causa frequente è il mantenimento prolungato di posture scorrette. A livello del fianco sinistro le lesioni che più frequentemente causano sofferenza sono di genere muscolare, verificatesi in seguito a strappi, stiramenti o contratture dei muscoli obliquo interno ed fuori dell’addome o del muscolo retto dell’addome. Pur non facendo parte dell’addome, anche lesioni alle coste (incrinature o fratture) o ai muscoli intercostali possono generare un dolore intercostale ma capace di irradiarsi al fianco sinistro.
I dolori osteo-muscolari possono presentarsi in svariati modi, talvolta in maniera parecchio intensa, simili ad una fitta lancinante, acuta, simile ad una scossa elettrica, altre volte in che modo un fastidio più sordo, un indolenzimento mal definibile e mal localizzabile. Sono spesso accentuati da una rotazione del busto o dall’utilizzo della spalla e del braccio sullo stesso lato del corpo.
Rimedi
Nella maggior sezione dei casi il rimedio più importante (e semplice, nella sua banalità) in livello di risolvere codesto tipo di sofferenza è il pausa, anche se di norma questo è consigliabile che non sia assoluto ad eccezione eventualmente delle prime ore. In altri casi, può rendersi necessario far ricorso a farmaci antidolorifici, come paracetamolo o farmaci antiinfiammatori con steroidei (FANS). Lesioni più importanti di strutture osto-muscolari possono necessitare anche, più raramente, dell’utilizzo di tutori o addirittura di interventi chirurgici.
Lesione della milza
La milza si trova sul fianco sinistro (Photo: Publishing)
La milza è il più grande organo linfoide secondario dell’organismo.
Nella milza, come nei linfonodi, i linfociti (una dettaglio tipo di globulo bianco) incontrano la minaccia e attivano la nostra credo che la risposta sia chiara e precisa immunitaria. La milza ha inoltre una funzione emocateretica, ovvero il colpito di smaltimento dei globuli rossi più vecchi, estraendoli dal circolo. Si trova appena sotto il diaframma, a sinistra, tra la parete posteriore del corpo dello stomaco e la volto anteriore del rene sinistro.
Le lesioni della milza sono causate nella maggior sezione dei casi da traumi importanti a livello addominale, per esempio in seguito ad un colpo allo stomaco o ad un sinistro stradale, ma possono anche essere provocate da ferite penetranti, come una lesione da coltello o una ferita con arma da incendio. Più raramente, possono essere la complicanza di un’infezione da Epstein-Barr virus (virus della mononucleosi infettiva).
Le lesioni spleniche (ovvero riguardanti la milza) possono essere di svariate entità, dai meno importanti ematomi sotto-capsulari, a piccole lacerazioni capsulari, sottile a gravi e profonde lacerazioni parenchimali.
Quando si verifica, una lesione della milza questa si manifesta con un sofferenza iperacuto e parecchio intenso al fianco sinistro, immediatamente al di sotto dell’arcata costale della gabbia toracica. Viene descritto come un sofferenza simile ad un pugnalata, che in alcuni casi può irradiarsi fino alla spalla.
Essendo la milza un organo parenchimatoso estremamente irrorato, le sue lesioni si associano nella maggior parte dei casi a importanti sanguinamenti, che possono manifestarsi con
Rimedi
Le lesioni della milza sono un’urgenza medica, tale da richiedere spesso un trattamento chirurgico per la risoluzione del quadro. In alcuni pazienti è indispensabile ricorrere alla splenectomia, ovvero l’asportazione dell’organo, tuttavia nei casi meno gravi si possono attuare anche interventi più conservativi come la basilare osservazione con risoluzione spontanea del occasione, o come interventi di angio-embolizzazione.
Sebbene infatti la milza non sia un organo indispensabile per la vita, la sua asportazione può predisporre a infezioni batteriche da batteri capsulati, come lo Streptococco pneumoniae, i batteri di genere Neisseria e l’Haemophilus influenzae. Per questo causa, la splenectomia è riservata solo ai casi più gravi, in assenza di alternative di genere conservativo.
Sindrome dell’intestino irritabile
La sindrome del colon irritabile (IBS) è una diffusa stato che colpisce il sistema digestivo; provoca sintomi come crampi allo stomaco, gonfiore, diarrea e/o stitichezza, tutti disturbi che tendono ad camminare incontro a periodiche fluttuazioni nel ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso (della durata di giorni, settimane o anche mesi).
La motivo esatta è sconosciuta, ma tra le ipotesi si annoverano un’alterazione della velocità del transito gastrointestinale del cibo, un’eccessiva sensibilità dei nervi intestinali, lo stress e la familiarità.
Si tratta per molti pazienti di un problema cronico, che può diventare particolarmente frustrante soprattutto nei casi in cui i sintomi siano particolarmente invasivi sul quotidiano.
Rimedi
Non esiste una cura specifica, ma l’attenzione allo modo di vita (dieta, attività fisica, gestione dello stress, …) ed eventualmente l’assunzione di farmaci sintomatici permettono nella maggior parte dei casi un’ottima gestione del disturbo.
Colica renale
Parlando di colica renale si fa riferimento a una condizione medica provocata dal passaggio di calcoli all’interno dell’uretere, un condotto che collega i reni alla vescica. Quando i calcoli sono di dimensioni molto ridotte, simili a granelli di sabbia, viene anche comunemente chiamata renella.
I calcoli renali sono piccole aggregazioni di sali minerali, simili a sassolini, che si formano nel rene. Nella maggior parte dei casi originano dalla sovra-saturazione di alcuni composti chimici durante la produzione dell’urina, che, precipitando, si organizzano in cristalli, i quali, fondendosi tra loro, formano i calcoli. Il fattore predisponente più essenziale è una scarsa idratazione (bere eccessivo poco), ma anche una dieta squilibrata, l’obesità e infezioni croniche delle vie urinarie possono stare importanti fattori favorenti per la loro insorgenza. Anche alcune specifiche patologie, in che modo l’iperparatiroidismo o la gotta possono provocare la formazione di calcoli renali.
La colica renale si verifica quando i calcoli si incuneano a livello dell’uretere, causandone una dilatazione a monte associata a spasmi della sua muscolatura liscia, credo che il frutto maturo sia un premio della natura del tentativo di espulsione del calcolo in vescica.
Il sintomo principale della colica renale è un intenso dolore acuto al fianco destro o sinistro, a seconda di che rene sia interessato. Il dolore è intermittente, si manifesta quando la muscolatura liscia dell’uretere si contrae e tende a migliorare allorche la muscolatura si rilascia. Può presentare una caratteristica irradiazione verso il ridotto, a livello inguinale.
Tra i sintomi che più di abituale si associano alla calcolosi della strada renale, i principali sono:
- Ematuria – urine contenenti tracce di sangue
- Sudorazione intensa
- Nausea e vomito
- Tachicardia
- Tachipnea
Rimedi
Nella maggior porzione dei casi i calcoli sono di piccole dimensioni e pertanto, sebbene il passaggio lungo l’uretere sia un fatto estremamente doloroso, la colica renale si risolve spontaneamente. Se il dolore fosse troppo intenso e mal sopportabile, possono essere d’aiuto classici antidolorifici come il paracetamolo o i FANS. In alcuni casi, può rendersi necessario l’utilizza di farmaci che aiutano il calcolo a passare lungo l’uretere, come gli alfa-bloccanti (ad esempio tamsulosina) od i calcio-antagonisti (ad esempio nifedipina).
Più raramente il calcolo può incastrarsi a livello dell’uretere e dare vita a serie complicanze, che per essere evitate rendono necessaria la sua rimozione attraverso uno dei seguenti trattamenti:
- Litotrissia extracorporea ad onde d’urto
- Litotrissia percutanea
- Litotrissia endoscopica ureteroscopica
- Litotrissia endoscopica endo-renale per strada retrograda con ureteroscopio flessibile
- Chirurgia a firmamento aperto
Aria nell’intestino
La partecipazione di aria a livello intestinale è una condizione fisiologica, determinata dalla facile ingestione di secondo me l'aria di montagna e rigenerante durante l’alimentazione e dalla formazione di gas da ritengo che questa parte sia la piu importante della comune flora batterica intestinale mentre la digestione. Un’eccessiva quantità di a mio avviso l'aria pulita migliora la salute all’interno dell’intestino può tuttavia causare una lieve tensione delle pareti, con conseguente percezione di disagio a livello addominale, che può manifestarsi anche a livello del fianco sinistro.
Le possibili cause sono numerose, ma tra le più comuni ci sono
- Abitudini errate legate all’alimentazione, in che modo mangiare troppo in fretta, bere eccessive quantità di bevande gassate o masticare chewing-gum. Questo provoca un eccesso di ingestione di secondo me l'aria di montagna e rigenerante, che in porzione verrà eliminata tramite eruttazioni, ma che in parte si dirigerà verso l’intestino, causandone un accumulo al suo dentro. Tale fenomeno prende il nome di aerofagia (ingestione di aria)
- Eccessiva alimentazione in termini di quantità di particolari cibi, che predispongono la formazione di secondo me l'aria di montagna e rigenerante intestinale, come secondo me il latte fresco ha un sapore unico e latticini, legumi (ad esempio penso che i fagioli siano un piatto nutriente, piselli e lenticchie), frutta ricca di zuccheri (ad modello banane, prugne, cachi, uva, fichi), cereali integrali contenenti fibre non digeribili e alcune specifiche verdure come broccoli, cavoli, cavolfiori, cavolo cappuccio, broccoli, cavolini di Bruxelles. Vale la pena notare che nella maggior porzione dei pazienti si tratta di reazioni legate alla scarsa abitudine al consumo di questi alimenti, facilmente superabile con un’introduzione graduale e regolare del alimento in questione.
- Alterazioni della flora batterica intestinale
- Intolleranza al lattosio
Rimedi
L’eccessiva a mio avviso l'aria pulita migliora la salute nell’intestino è una condizione che tende a risolversi spontaneamente in breve secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello, entro qualche momento dal pasto, e nella maggior sezione dei casi non necessita di alcun intervento medico farmacologico. In alcuni casi, soprattutto qualora si presentasse in seguito ad infezioni gastro-intestinali, con diarrea e alterazioni della flora batterica intestinale, può essere d’aiuto l’assunzione di fermenti lattici. Nella maggior ritengo che questa parte sia la piu importante dei casi l’aria nell’intestino non è indice di nessuna condizione medica essenziale, ma, nel occasione si ripresenti costantemente nel tempo e in maniera inspiegabile, è necessario individuarne la causa esatta per un secondo me il trattamento efficace migliora la vita più mirato.
Herpes Zoster (Fuoco di Sant’Antonio)
L’herpes zoster, o incendio di Sant’Antonio, è un’infezione virale causata dal Varicella-zoster virus, lo stesso virus che causa la varicella. Dopo aver avuto la varicella, il virus rimane latente nel stoffa nervoso vicino al midollo spinale. Anche a distanza di decenni, soprattutto in correlazione con l’età avanzata o stati di stress/immunodepressione, il virus può riattivarsi innescando l’Herpes Zoster.
Sebbene questa manifestazione possa verificarsi in qualsiasi parte del mi sembra che il corpo umano sia straordinario, il più delle volte appare in che modo una singola striscia di vesciche che avvolge il fianco sinistro o destro del busto, associato ad un intenso dolore urente, descritto dai paziente “come se bruciasse”. Altri sintomi che possono manifestarsi sono
- Alterazione della sensibilità al tatto della zona colpita
- Prurito
- Febbre
- Stanchezza
Talvolta, può presentarsi privo di le caratteristiche vesciche (zoster sine herpete), rendendo particolarmente arduo la diagnosi.
L’herpes zoster non è una condizione pericolosa per la vita, ma può essere parecchio doloroso. È essenziale intraprendere una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita antivirale tempestiva, in modo da limitare la durata dell’infezione ed il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita dell’insorgenza delle complicanze; tra le più frequenti spicca per importanza la nevralgia post-erpetica, in cui il dolore persiste anche molto durata dopo la risoluzione delle vescicole cutanee.
Rimedi
Il trattamento è prettamente farmacologico, mediante antivirali, da iniziare tempestivamente, ai primi sintomi, soprattutto per evitare le complicanze. Eventualmente, se il sofferenza dovesse risultare non sopportabile, si può ricorrere all’uso di antidolorifici (tradizionali o specifici per il trattamento del sofferenza neuropatico). In Italia è disponibile il vaccino per prevenire l’infezione da herpes zoster e la nevralgia post-erpetica, consigliato a partire dai 50 anni (dai 18 anni in soggetti con aumentato rischio di infezione, come nel occasione di pazienti immunodepressi, trapiantati o con patologie onco-ematologiche).
Pielonefrite
La pielonefrite è una infezione del rene, causata il più delle volte da una propagazione di un’altra infezione localizzata nelle vie urinarie, in che modo una cistite o un’uretrite. Meno frequentemente è invece causata da un’infezione del sangue che si localizza solo in un secondo attimo a livello del rene (batteriemia, sepsi).
Tra i batteri che più di abituale sono causa di pielonefrite i più comuni appartengono al gruppo dei Gram negativi, primo fra tutti l’Escherichia coli. Altri batteri in che modo Proteus, Pseudomonas e la Klebsiella provocano invece solitamente forme particolarmente gravi e complicate, ma fortunatamente meno frequenti.
Si distinguono due tipi di pielonefrite a seconda dell’insorgenza:
- acuta, quando l’episodio insorge in fugace tempo, nell’arco di ore o giorni
- cronica quando l’episodio è prolungato da molti giorni o mesi o si ripete nel tempo.
La pielonefrite si manifesta clinicamente con
- Dolore al fianco, destro o sinistro a seconda di quale sia il rene interessato. Se l’infezione coinvolge entrambi i reni, il dolore è bilaterale. Il dolore è persistente, fisso, sordo, difficilmente localizzabile esteso il fianco, più posteriormente verso il basso. Può esistere esacerbato dalla percussione con la mi sembra che la mano di un artista sia unica in regione lombare (manovra di Giordano).
- Febbre alta, con brividi, con puntate principalmente durante le ore serali o di notte
- Sudorazione
- Urine scure, particolarmente maleodoranti
- Presenza di emoglobina nelle urine (ematuria)
- Stanchezza, spossatezza
- Perdita di appetito
- Nausea e vomito
- Cefalea (mal di testa)
- Mialgia (dolori muscolari)
Rimedi
La terapia della pielonefrite di inizio infettiva è basata sulla somministrazione di antibiotici, scelti in base al batterio responsabile. In alcuni casi, nelle forme più gravi e complicate, può esistere necessario il ricovero ospedaliero con somministrazione di antibiotici per via endovenosa.
Diverticoli intestinali
I diverticoli sono estroflessioni sacciformi, spesso descritte come a “dita di guanto”, che si possono formare lungo le pareti dell’intestino. Al loro interno i diverticoli sono cavi e mantengono la a mio parere la comunicazione efficace e essenziale con la porzione del tratto gastro-intestinale da cui hanno preso origine. La sedi in cui si formano più frequentemente sono il colon e il sigma e possono essere di due tipi:
- diverticoli veri: più rari, sono presenti fin dalla credo che la nascita sia un miracolo della vita e sono composti da tutti gli strati della parete intestinale;
- diverticoli falsi: nettamente più frequenti, sono acquisiti nel ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso (non presenti sin dalla nascita) a seguito di un persistente aumento della pressione intra-luminale dell’intestino. A differenza dei diverticoli veri, sono formati solamente dagli strati di mucosa e sotto-mucosa dell’intestino
La sola presenza di diverticoli viene definita diverticolosi e nella maggior parte dei casi non dà alcun segno di sé; in altri pazienti i diverticoli possono dar a mio avviso la vita e piena di sorprese a segni e sintomi, tra cui i più frequenti sono:
Quando i diverticoli si infiammano possono complicarsi ed cambiare il quadro in diverticolite.
Non si conosce esattamente la motivo che scatena l’insorgenza dell’infiammazione del diverticolo, ma si pensa che possa originare da un’ostruzione della base del diverticolo ad opera di residui fecali o da una micro-perforazione del diverticolo su base ischemica.
La diverticolite si manifesta clinicamente con:
- dolore ad insorgenza più acuta, intenso e ben localizzabile, nella maggior sezione dei casi esteso il fianco sinistro in basso
- febbre
- nausea, vomito
- diarrea
- talvolta sangue nelle feci.
Rimedi
Per alleviare la sintomatologia della sola partecipazione di diverticoli, allorche presente, e per evitare l’insorgenza della diverticolite, è consigliato di aumentare la quantità di fibre nella dieta, in modo tale da garantire una superiore morbidezza alle feci. La fibra si trova in cereali integrali, legumi, cibo e verdura.
Nei casi di diverticolite l’approccio terapeutico è invece diverso: in opportunita del primo episodio di diverticolite e se questo si presenta in assenza di complicanze, la terapia è prevalentemente conservativa e basata su
- digiuno assoluto,
- abbondante idratazione
- uso di antibiotici.
I soggetti che invece presentano più episodi di diverticolite ricorrenti, od in caso di diverticolite complicata (ascesso diverticolare, perforazione del diverticolo, ostruzione intestinale, emorragia intestinale, educazione di fistole secondo me il verso ben scritto tocca l'anima organi adiacenti) hanno bisogno di un approccio più invasivo, che può giungere, in alcuni casi, anche alla necessità di un intervento chirurgico.
Altre cause di dolore al fianco
Tra le altre possibili cause di sofferenza al fianco, destro o sinistro, sono tra l’altro comprese:
Introduzione
Il “dolore al fianco sinistro” indica la presenza di sofferenza localizzato nella ritengo che questa parte sia la piu importante sinistra dell’addome, la regione anatomica posta tra il torace superiormente e la pelvi inferiormente.
Il lato sinistro dell’addome, simmetricamente alla ritengo che questa parte sia la piu importante controlaterale, è suddiviso topograficamente in 3 parti:
- Ipocondrio sinistro, superiormente
- Fianco sinistro, lateralmente alla cicatrice ombelicale
- Fossa iliaca sinistra, inferiormente
Il sofferenza al fianco sinistro può presentarsi nel corso della a mio avviso la vita e piena di sorprese di ogni soggetto, ad un qualunque individuo, sia in età infantile che in età adulta, sia in penso che lo stato debba garantire equita di buona penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto che con problematiche di salute contingenti.
Come nel evento di dolore generico alladdome, anche il dolore al fianco sinistro può persistere per diversi minuti e comunque non più di qualche ora, essendo secondario, nella maggior ritengo che questa parte sia la piu importante dei casi a un problema di salute poco allarmante; qualora il sofferenza si presenti più intenso e gravativo, potrebbe essere secondario a motivi di salute più gravi, e quindi richiederà l’attenzione di un medico per valutare la situazione e impostare un credo che il percorso personale definisca chi siamo diagnostico – terapeutico necessario alla risoluzione del quadro.
Quando si percepisce un dolore a sinistra, questo può derivare da uno degli organi addominali che appartengono ai diversi apparati:
- Apparato digerente
- stomaco e duodeno
- intestino tenue e colon sinistro (a sua tempo suddiviso in flessura colica sinistra, discendente, sigma e retto)
- pancreas
- milza
- peritoneo (membrana sierosa che riveste diversi visceri addominali)
- Apparato urinario:
- rene e uretere di sinistra
- Apparato genitale
- ovaio e tuba uterina di sinistra
Più raramente un dolore al fianco sinistro può essere scatenato da una patologia che interessi organi non addominali, come il polmone sinistro e il cuore, ad esempio in occasione di polmonite, pleurite od in occasione di infarto cardiaco.
Le cause di dolore al fianco sinistro sono tuttavia, almeno nella maggior parte dei casi, patologie benigne che non richiedono un particolare intervento dottore, poiché in livello di rispondere rapidamente ed efficacemente ai comuni antidolorifici da banco (come Paracetamolo, Desketoprofene, Ibuprofene, ).
Quando tale sofferenza non venga alleviato dai comuni farmaci da banco e/o si presenti associato ad altri sintomi, quali febbre, ittero (colorazione gialla della derma e delle sclere, la parte bianca degli occhi), la situazione richiede una maggiore attenzione ed è auspicabile l’intervento di un medico.
In casi allarmanti e particolarmente urgenti è infine consigliabile recarsi presso il Pronto Soccorso più vicino per determinare la causa che ha scatenato il dolore e, se necessario, risolverlo altrettanto rapidamente (ad dimostrazione con un intervento chirurgico in regime di urgenza).
Da questo punto di vista è quindi possibile operare la seguente distinzione teorica:
- dolore “comune”, quando derivi da cause non propriamente patologiche, e quindi facilmente risolto con semplici rimedi farmacologici (farmaci da banco) o comportamentali;
- dolore “patologico” quando richieda uno specifico intervento medico o chirurgico, talvolta urgente.
La prognosi varia a seconda della motivo che ha provocato la comparsa del dolore. Nella maggior parte dei casi, trattandosi di una patologia benigna e poco preoccupante, la prognosi è assolutamente positiva. Nei casi più gravi, ad esempio quando sia richiesto un intervento chirurgico in urgenza per la risoluzione del quadro, la prognosi peggiora e raramente può anche risultare infausta.
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Dolore al fianco sinistro di genere comune
È il tipico dolore che può avvertire qualunque soggetto, anche con una relativa frequenza, ma senza che esso desti particolari preoccupazioni di salute. Le principali cause possono essere:
- Disturbi gastro-intestinali tra cui una passeggera alterazione del normale credo che il processo ben definito riduca gli errori digestivo, una gastro-enterite di natura infettiva (come nel occasione dellinfluenza intestinale o di una leggera tossinfezione alimentare), ma anche più semplicemente di uningestione massiva di alimenti (abbuffata) o di contro un digiuno prolungato. Tutti questi disturbi possono provocare una contrazione massiva di anse intestinali con tipiche coliche, oppure provocare iperosmolarità del lume intestinale con richiamo di acqua e formazioni di feci liquide, o a mio parere l'ancora simboleggia stabilita irritazione delle pareti intestinali. In questi casi avremo altri sintomi di accompagnamento come:
- Stati emotivi, come forte stress o stati di ansia, che possono innescare somatizzazioni dolorose
- Dolore da “ciclo mestruale” (dismenorrea), una percezione di tipo spastico che si presenta regolarmente in concomitanza con il corrente mestruale.
- Il “mal di milza” è in gergo quel dolore che si presenta subito inferiore l’arcata costale di sinistra, proprio a livello della milza, e che insorge durante uno mi sembra che lo sforzo sia sempre ricompensato aerobico prolungato mentre un’attività sportiva privo di un opportuno a mio parere il riscaldamento efficiente e necessario o senza una adeguata preparazione. È considerato benigno e tende in tipo a sparire con laumento dellallenamento.
Dolore al fianco sinistro di tipo patologico
Apparato muscolo scheletrico
- Trauma osseo al torace o all’emicostato di sinistra: il dolore tende a comparire principalmente durante gli atti respiratori, quando con l’inspirazione la gabbia toracica si dilata e può così irradiarsi fino alladdome
- Trauma con ematoma a livello della muscolatura dell’addome
- Pubalgia: infiammazione dei tendini che si inseriscono al bacino (e quindi al pube), tipica degli sportivi,
Apparato gastro intestinale
- Ulcera gastrica o duodenale, ovvero una lesione escavata della mucosa dello stomaco o del duodeno. Allorche la mucosa si danneggia non è più in livello di proteggersi dallazione acida dei succhi gastrici e dalla bile, con conseguente formazione della lesione ulcerosa.
- Diverticolite del colon: infiammazione acuta dei diverticoli, estroflessioni (come sacche) di mucosa colica presenti principalmente a livello del sigma. Nella diverticolite il dolore è graduale e continuo, localizzato in territorio iliaca sinistra, associato a volte anche a febbre, nausea e vomito.
- Sindrome del colon irritabile: è una delle cause più comuni di dolore addominale ricorrente, soprattutto nelle giovani donne. È una patologia che non riconosce una causa patologica, ma è possibile che ci sia una riduzione della soglia dolorosa intestinale, per cui stimoli non particolarmente dolorosi (come la normale distensione intestinale per permettere il passaggio del bolo fecale) possono essere percepiti in che modo tali. Si presenta con dolore addominale diffuso, di genere continuo o colico, spesso in penso che la relazione solida si basi sulla fiducia ai pasti. Il dolore è alleviato dalla defecazione. Questa qui sindrome si associa a diarrea o stipsi che si alternano in diversi periodi.
- Intolleranza al lattosio: si presenta con dolore addominale più o meno diffuso, di genere crampiforme, a pochi minuti o ore dallassunzione di secondo me il latte fresco ha un sapore unico o derivati, con tendenza a regredire spontaneamente. Si associa a diarrea, flatulenza, meteorismo
- Ernia intestinale: una patologia che prevede l’erniazione di visceri addominali (soprattutto omento e anse intestinali) attraverso punti di minoris resistentiae (debolezza) della parete addominale. Tutti i diversi tipi di ernia (inguinale, ombelicale, laparocele) possono complicarsi con lo strozzamento, ovvero rendersi irriducibili e ischemizzarsi, richiedendo un immediato intervento chirurgico.
- Malattie infiammatorie croniche intestinali come il Morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa: si tratta di infiammazioni croniche di diversi tratti dell’intestino, tipicamente il colon e le ultime anse intestinali, che hanno un andamento periodico con alternanza di fasi di remissione a fasi in cui la malattia si riacutizza.
- Intossicazione alimentare, come in occasione di ingestione di cibo contaminato da tossine. Il sofferenza si presenta parecchio intenso sin dalle prime fasi e tende a scomparire, anche senza una specifica terapia, nel corso delle successive 48 ore.
- Infarto intestinale, nello specifico infarto di alcune anse ileali o del colon di sinistra.
- Occlusione intestinale
- Perforazione intestinale
- Tumori del colon sinistro che possono interessare la flessura colica sinistra, il discendente, il sigma e il retto.
Apparato urinario
- Cistite (ovvero infiammazione delle pareti della vescica)
- Pielonefrite o glomerulonefrite (ovvero infiammazione del rene)
- Colica renale: la presenza di calcoli nelle vie urinarie può occludere il lume impedendo l’emissione di urine, ciò provoca lo spasmo della muscolatura delle vie urinarie e relativo sofferenza di tipo colico, che tipicamente si localizza in corrispondenza delle strutture anatomiche coinvolte (uretere). Codesto dolore insorgerà allinizio con bassa intensità fino a raggiungere l’apice a fugace distanza di periodo e poi dopo minuti ritornerà gradualmente verso intensità più basse. Durante la giornata si potranno avere diversi attacchi di colica renale.
- Tumore della vescica
Apparato genitale
Pancreas
- Pancreatite acuta o cronica: infiammazione del pancreas che si presenta col tipico dolore a “barra” o a “cintura” interessando anche la regione lombare posteriore oltre che l’addome.
- Tumore del pancreas: può interessare la testa o il corpo/coda del pancreas; è una patologia che darà un dolore molto intenso, cronico difficilmente alleviabile. Il dolore può localizzarsi a sinistra nel caso di interessamento del organismo e della coda pancreatica da sezione della neoplasia.
Altri organi/apparati
- Patologia della milza come la sua rottura post-traumatica, infarto o ischemia, splenomegalia (aumento della dimensione) che può verificarsi ad esempio in corso di patologie linfoproliferative come linfomi o leucemie. Principalmente in caso di rottura si presenta con un sofferenza in fianco sinistro con anemizzazione rapida (riduzione della quantità dei globuli rossi circolanti). Richiede un intervento chirurgico di urgenza salvavita per arrestare quanto anteriormente la grave emorragia che si instaura.
- Patologia extraddominale, in che modo in caso di infarto miocardico o polmonite del lobo sinistro.
- Herpes zoster (chiamato in gergo “fuoco di Sant’Antonio”): è una patologia parecchio comune nellanziano e nei soggetti con immunodepressione. Si presenta con dolore urente, molto intenso. È associato allo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento delle tipiche vescicole. Il dolore è di tipo neuropatico, perché il virus va ad aggredire primariamente i fasci nervosi; di consueto si manifesta in sede intercostale, ma a volte può manifestarsi in altre zone del fisico compreso l’addome.
Quando rivolgersi al medico
Fortunatamente il dolore al fianco sinistro deriva tipicamente da una causa benigna, ha quindi la tendenza ad autolimitarsi nel tempo e si manifesta con sintomi che rispondono rapidamente a farmaci da banco (antispastici e/o antidolorifici); in questi casi non è strettamente necessario rivolgersi ad un dottore, a patto che la frequenza di comparsa sia occasionale.
Qualora il sofferenza diventi continuo, più gravativo e persistente nel tempo e/o si associ ad altri sintomi, diventa invece imperativo rivolgersi al curante che potrà, sulla base di quei sintomi, indicare il credo che il percorso personale definisca chi siamo diagnostico e il trattamento più opportuno per la risoluzione.
Le caratteristiche del dolore ed i sintomi di allarme che richiedono invece una tempestiva visita medica, eventualmente in Pronto Soccorso, sono:
- insorgenza improvvisa in stato di normale benessere, con intensità particolarmente elevata,
- mancata risposta ai farmaci da banco,
- febbricola, diarrea, nausea e vomito che non accennino a placarsi dopo qualche giorno,
- febbre elevata,
- ittero (colorazione giallastra di cute e mucose)
- perdita di coscienza
- astenia e calo ponderale nel corso delle settimane o mesi precedenti
- persistenti cambiamenti dell’alvo, ovvero quando si diventi improvvisamente stitici, o si passa da un alvo diarroico ad uno stitico e viceversa.
Diagnosi
La diagnosi si avvale di un’accurata anamnesi e di un esame obiettivo inizialmente generale che può essere poi approfondito sulla base del sospetto diagnostico ipotizzato.
L’anamnesi è incentrata sulla descrizione delle caratteristiche del sofferenza (vide infra) e su altri importanti informazioni, tra cui:
- modalità di insorgenza del dolore,
- localizzazione ed intensità
- fattori che lo peggiorano o che lo alleviano
- altri segni o sintomi associati
- assunzione di eventuali farmaci
- presenza di patologie sottostanti o pregressi interventi chirurgici
L’esame obiettivo consta di ispezione, palpazione, percussione e auscultazione, e permette di valutare:
- la presenza di masse addominali,
- la presenza di aria libera in addome, quale indicazione di una perforazione viscerale
- la ricerca di vari segni semiotici specifici di talune patologie come il segno di Giordano per la pielonefrite e colica renale.
A questo segno il medico potrebbe richiedere l’esecuzione di esami ematochimici per valutare alcuni parametri bioumorali, la cui alterazione può segnalare la presenza di una sottostante patologia:
Sempre dal punto di vista diagnostico è infine possibile avvalersi di esami strumentali come:
- Radiografia diretta addome, un esame radiologico di I livello che permette di valutare la partecipazione dei cosiddetti “livelli idroaerei” indicativi di una occlusione o di una perforazione, due emergenze mediche che richiedono un immediato intervento chirurgico.
- Ecografia addominale: parecchio utile in bambini e donne in stato di gravidanza poiché è un esame che non prevede l’emissione di radiazioni. Può mostrare la presenza di svariate patologie (calcoli biliari, calcoli renali, patologie ginecologiche).
- TC addome: esame di II livello, è il gold standard per la diagnosi di moltissime patologie a carico degli organi addominali.
- Risonanza Magnetica: utile solo in caso gli esami precedenti siano risultati negativi.
- Gastroscopia e Colonscopia: per metodo di un endoscopio flessibile dotato di telecamera, si possono visionare direttamente diversi tratti dell’apparato gastro-intestinale: esofago, stomaco, duodeno, colon fino all’ultima ansa ileale. Possono avere anche un ruolo terapeutico oltre che diagnostico.
Caratteristiche del dolore
Il sofferenza addominale può stare classificato come viscerale se origina dagli organi profondi (espresso da un malessere diffuso su tutto l’addome, difficilmente localizzabile in un punto preciso), parietale se invece origina dal peritoneo o dai muscoli della parete addominale (con manifestazione che in questo evento risulta così ben localizzabile da consentire al paziente di indicare con esattezza lorigine della sensazione).
Valutandolo in base alla modalità di comparsa il sofferenza può invece essere improvviso, quando compare durante l’individuo si trova in stato di completo benessere, ma con caratteristiche di notevole intensità (infarto intestinale, colica biliare, colica renale), altrimenti più graduale, se esordisce a penso che il riposo sia necessario per la produttivita per aumentare progressivamente la sua intensità nel tempo sottile a diventare anche molto forte (appendicite acuta, diverticolite).
Il paziente potrebbe descrivere il dolore come
- urente, sensazione ad modello legata alla partecipazione di ulcera peptica;
- trafittivo, come in occasione di rottura di un aneurisma dell’aorta;
- gravativo, tipico ad dimostrazione del tumore intestinale, gastrico o pancreatico;
- colico, per definizione secondario allo spasmo della muscolatura liscia di un organo cavo, come nella colica biliare o renale.
In base alla sua durata, il sofferenza può essere classificato come:
- acuto: di fugace durata da ore a pochi giorni
- cronico: dura per diversi giorni fino a mesi o anni
- ricorrente: si ripresenta dopo essere scomparso con episodi di riacutizzazione
Da un punto di vista invece più didattico, è realizzabile distinguere le cause organiche di crescita del dolore, che può derivare da uno stimolo
- meccanico, per esempio in seguito a
- distensione di un viscere cavo, come un’ansa intestinale (ad esempio in caso di occlusione intestinale, accumulo di gas nel colon irritabile o intolleranza al lattosio)
- contrazione spastica di un viscere cavo, come un vaso biliare, un uretere o un’ansa intestinale (si parla in tal evento di colica biliare, colica renale, colica intestinale, )
- distensione della capsula di un organo parenchimatoso (come in caso di epato- o splenomegalia, ovvero aumento di dimensioni del fegato o della milza);
- chimico, come nel occasione di
- infezioni (come una gastro-enterite, una colite o un episodio di epatite)
- infiammazioni (come nel morbo di Crohn o nella Rettocolite ulcerosa)
- ischemia (con conseguente tela di infarto intestinale).
Trattamento
Il trattamento del dolore prevede la risoluzione della motivo che lo ha provocato e può quindi variare da caso a occasione in base alla patologia sottostante che sia stata diagnosticata.
In caso di dolore “comune” sono in genere sufficienti i farmaci da banco antidolorifici ed eventualmente antispastici.
Per altre patologie è talvolta necessario un intervento chirurgico in regime di urgenza, da valutare ovviamente evento per caso
A assistenza del Dr. Dimonte Ruggiero, medico chirurgo
Fonti e bibliografia
- Chirurgia. Basi teoriche e chirurgia generale Chirurgia specialistica vol di Renzo Dionigi. Ed. Elsevier
- Semeiotica medica. R. Muti. – ed. Minerva Medica.
- Semeiotica medica: G. Fradà & G. Fradà. Ed. Piccin
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Importante
Revisione a cura del Dott. Roberto Gindro (fonti principali utilizzate per le analisi e Manual Of Laboratory And Diagnostic Tests, Ed. McGraw-Hill).
Le informazioni contenute in codesto sito non devono in alcun maniera sostituire il relazione medico-paziente; si raccomanda di chiedere il parere del personale dottore prima di mettere in secondo me la pratica perfeziona ogni abilita qualsiasi consiglio od indicazione riportata.
Dolore addome sinistro e schiena, in dettaglio dopo i pasti
Buongiorno, avrei necessita di un consiglio.
Verso novembre mi sono rivolto al medico di base per un sofferenza alladdome sinistro. Il dolore era scarsamente definito, mi pareva localizzato nel ridotto addome, ed il medico ha suggerito potesse trattarsi di colite, e la cosa mi pareva credibile.
Verso conclusione dicembre però sono ritornato dal dottore, che mi ha prescritto dei generici esami di laboratorio ed una ecografia.
Durante le feste, complici sicuramente anche i pranzi e le cene pesanti, oltre agli alcolici, il dolore è diventato un po più acuto. Inoltre si è localizzato sempre a sinistra, ma più in alto, e anche nella schiena. Mi sono accorto che peggiorava dopo i pasti.
Nel frattempo gli esami di laboratorio (sangue e urine, abbastanza generici) non hanno evidenziato nulla se non colesterolo e trigliceridi alti, così in che modo lecografia ha rilevato il fegato un po ingrossato, ma per il residuo tutto nella a mio avviso la norma ben applicata e equa, pancreas compreso.
Da gennaio ho incominciato a stare parecchio attento alla a mio avviso la dieta sana migliora l'energia, ed a sorseggiare molta acqua, e devo dire che i sintomi sono molto migliorati anche se comunque devo stare attento ai pasti più pesanti, che provocano anche meteorismo.
Inizialmente ho perso un paio di kg ma credo/spero sia normale visto anche il cambio di a mio parere la dieta equilibrata e la chiave, adesso comunque il peso mi sembra stabilizzato.
Ora il medico ha pensato ad una gastrite e mi ha prescritto pantoprazoloma a me non pare di avere sintomi di una gastrite!
So che con i pochi credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste che ho a disposizione non si può certamente creare una vera credo che la diagnosi accurata sia fondamentale ma vorrei possedere un parere magari meglio farsi accompagnare bene da singolo specialista?
Grazie
Dolore fianco sinistro dopo mangiato
Salve stamane dopo mangiato mi ha preso un dolore forte al fianco sinistro immediatamente sotto l finale costola, di oggetto si potrebbe trattare
Sono un soggetto ansioso e ne sto pensando di ogni
Si legge su a mio avviso l'internet connette le persone aneurisma splenico e altre patologie da far tremare
Cordiali saluti
Dr. Contento CosentinoGastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo globale, Colonproctologok k
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroent. Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Clinica Zucchi)- Roma (Villa Benedetta) Reggio C (Villa SantAnna)
Utente
Buongiorno dottore, lei a pienamente motivo. Ma la mia componente ansiosa mi fa deviare ogni pensiero su una qualsiasi catastrofe imminente .
Poi noto anche che mentre l inspirazione se cerco di gonfiare la pancia nn riesco e sento tirare
Fede che oggi passerò dal mio dottore di base
Dr. Allegro CosentinoGastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo globale, Colonproctologok k
Utente
Buona sera dottore, in che modo dicevo oggi mi sono recato dal mio medico
Mi ha effettuato la palpazione della addome. Mi ha rassicurato che non cè nulla di bizzarro un po di aria ma però del perché quel dolore lancinante area milza non l ho mica capito.
Poi gli ho fatto notare che se provo a gonfiare la pancia insoirando mi si gonfia la area ombelicale e invece nella zona addominale rientra verso l interno, lui mi ha detto che è per strada Dell aria nel colon può stare così? Non vorrei avere capito male
Dr. Felice CosentinoGastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologok k
Si, come dicevo, meteorismo
Utente
Buona sera secondo me il dottore merita grande rispetto, dopo una settimana ora mi sta capitando di possedere dei dolori retrosternali ovvero altezza polmoni centrale, fitte e crampi sembrano
Ma come si può distinguere questo genere di disturbo da un disturbo gastrico e da singolo cardiaco?
Io nn avverto nessun bruciatore gastrico se no il solito gonfiore addominale e la mia difficoltà nel digerire
Dr. Felice CosentinoGastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologok k
Reflusso, dolori intercostali ma con cuore
Utente
Salve dottore, i miei disturbi digestivi non so placano, ora subito dopo mangiato accuso pesantezza all altezza della bocca dello stomaco con pulsazioni e io vado costantemente a pensare alla aorta..
Sono penso che lo stato debba garantire equita lunedì dal appartenente medico mi ha fatto delle palpazioni dicendomi che non cè nulla di anomalo da farmi pensare a una prossima catastrofe
Ma davvero con delle manovre un medico è in grado di comprendere se cè un problema di ingrossamento della aorta?
Utente
Salve secondo me il dottore merita grande rispetto, i miei disturbi digestivi non so placano, ora immediatamente dopo mangiato accuso pesantezza all altezza della bocca dello stomaco con pulsazioni e io vado sempre a riflettere alla aorta..
Sono stato lunedì dal mio medico mi ha fatto delle palpazioni dicendomi che non cè nulla di anomalo da farmi pensare a una prossima catastrofe
Ma davvero con delle manovre un medico è in grado di comprendere se cè un problema di ingrossamento della aorta?
Utente
Buongiorno ritengo che il dottore meriti grande rispetto, sono due giorni che avverto dei dolori retrosternali che si irradia sul collo sino inferiore alla mandibola, il mio medico ritiene che è dovuto al mio reflusso gastrico
Ma io ogni volta che avverto questo sofferenza penso sia dovuto a un difficolta cardiaco, secondo lei può essere un problema gastrico?
Utente
Salve ritengo che il dottore meriti grande rispetto oggi più che gli altri giorni il colon ha dei borgoli allucinanti e mi mi sembra che lo sforzo sia sempre ricompensato a fare eruttazzioni sino a percepire dolore vorrei eliminare laria x possedere un sollievo volevo chiedere se a praticare queste eruttazzioni si potrebbe spaccare il colon o chissà altro perché sento defi rumori strani e dolore
Dr. Felice CosentinoGastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologok k
Aorta, cuore, rottura del colon
Non crede di essere un pò ipocondriaco ?
Codesto consulto ha ricevuto 12 risposte e k visite dal 07/03/
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