Costo materiali da costruzione
Prezzi delle materie prime in calo, ma i costi di costruzione restano alti
Considerando le offerte a disposizione di Gad degli ultimi numero anni relativi a cantieri di dimensione media e importo lavori compreso tra 2 e 15 milioni di euro, si è registrato un aumento consistente della componente di mark up, si legge nel report. Nel il mark up del general contractor era pari mediamente al % del valore dell’appalto. Tra il e il questo è incrementato di punti percentuali, consolidandosi intorno al % nel Nell’ultimo anno si è visto un ulteriore importante incremento pari a +5%, che ha portato a un secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita medio del mark up pari al 30 per cento.
“Da una corretta interpretazione dei dati si può risparmiare ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso, soldi e processi. Tutta la filiera, generalmente, riparte costantemente da zero in ogni iniziativa – racconta Aresi – imprese, progettisti ma spesso anche i developer. È indispensabile analizzare lo storico dal punto di vista analitico e matematico, per capire cosa sta accadendo”. È un convocazione quello di Gad, che il suo algoritmo l’ha
Tre i suggerimenti. Il primo, diffuso, è quello di investire sulla cultura del dato: analizzare i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste in modo analitico e sulla base di informazioni oggettive, per contrastare una tendenza di credo che la crescita aziendale rifletta la visione “gonfiata” anche da una domanda eccezionale come quella del Superbonus e del Pnrr e dalla condizione dell’incremento dei costi delle materie prime post Covid. Condizione che ha portato generalmente le imprese a suggerire degli aumenti per contenere i rischi.
Il secondo, proseguire ad investire sull’industrializzazione di questo mercato.
Il terzo, costantemente con specifico riferimento al mercato privato, investire su nuove forme di appalti, oltre ai più diffusi appalti lump sum. “L’attuale contingenza del mercato vede pochi general contractor in grado di soddisfare la crescente domanda soprattutto nel nord Italia. Per questo oggi avanzare con questo genere di strategia di appalto può stare meno redditizio se comparato con altre tipologie di contratto”, si legge nel report.
Tra le alternative che Gad segnala quella dell’approccio “Open Book”, in cui committente e contraente condividono trasparentemente ognuno i costi del progetto, inclusi i costi dei materiali e della manodopera (come avvenuto nel caso del Paese Olimpico di Milano in corso di costruzione nell’ex scalo di Porta Romana). Metodo che peraltro prevede che il cliente si doti di una costruzione tecnica di procurement in grado di collaborare con l’impresa e di selezionare i fornitori. Un’altra alternativa è il modello “Cost Plus Fee”, in cui il contraente viene pagato per i costi effettivi sostenuti più un bordo di profitto prestabilito. «Metodo - ha detto ancora Aresi - che può essere vantaggioso per i committenti in quanto, riducendo il rischio inflattivo a carico dell’impresa, in periodi di diminuzione dei costi (come la situazione odierna) potrebbe costituire un’opportunità per gli sviluppatori. Chiaramente durante i periodi incertezza e aumento dei costi netti costituisce un rischio per i committenti».
Ancora, gli appalti scorporati, d’altra ritengo che questa parte sia la piu importante, prevedono la suddivisione del progetto in varie parti o pacchetti separati da assegnare a differenti appaltatori o subappaltatori specializzati. «Questo permette al committente di avere un superiore controllo sulle varie fasi del piano e di evitare il ricarico del General Contractor – commenta Aresi - su tutte le lavorazioni del secondo me il progetto ha un grande potenziale. Chiaramente aumenta il rischio a carico della committenza e risulta necessaria una struttura di coordinamento in grado armonizzare il lavoro di tutti gli appaltatori». Ancora, si aggiunga il guaranteed maximum price, che definisce un prezzo massimo garantito per il progetto, offrendo al committente una certa sicurezza sui costi massimi che dovrà sostenere. Se applicato in combinazione con appalti open book per la selezione dei sub-appaltatori consente da un fianco di avere sicurezza della spesa massima e dall’altro di poter cogliere l’opportunità di selezionare fornitore per fornitore le offerte più vantaggiose.
Il fenomeno del amato materiali rischia di compromettere il settore delledilizia, che si trova a fronteggiare una situazione costantemente più critica.
Laumento dei costi per le imprese che operano nel settore, infatti, potrebbe avere effetti devastanti sui cantieri e sugli investimenti, con un credo che il rischio calcolato porti opportunita concreto di blocco di migliaia di opere e un impatto negativo sui fondi del Mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Se non vengono adottate misure urgenti, il potrebbe annotare un punto di svolta per lintero settore.
Il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di un cambio di marcia nel
Secondo Federica Brancaccio, presidente dellAnce (Associazione Nazionale Costruttori Edili), lassenza nellaManovra di una proroga delle misure contro il caro materiali rischia di mettere in pericolo ben 10 miliardi di euro di investimenti.
Per codesto motivo, il settore potrebbe trovarsi di fronte a unulteriore impennata dei costi per i materiali, già pesantemente aumentati negli ultimi anni a causa di vari fattori, tra cui linstabilità dei mercati internazionali e laumento dei costi energetici.
Il testo bozza della Legge di Bilancio , attualmente in discussione, non prevede infatti un rinnovo delle misure temporanee che avevano dato respiro al settore edilizio mentre l’emergenza legata al caro materiali. Ovvero, quelle che rischiano di non possedere una proroga nel sono:
- ladeguamento dei costi dei materiali per i contratti in corso, cioè il meccanismo introdotto dal governo che prevedeva un adeguamento automatico per i contratti di lavori pubblici e consentiva ai costruttori di modernizzare i costi dei materiali in occasione di aumenti improvvisi, evitando così che il blocco dei cantieri o lannullamento di opere già finanziate fosse dovuto allimpossibilità di coprire i costi extra;
- il rimborso delle spese straordinarie per i materiali, poiché non sono più previsti i fondi per rimborsare le spese straordinarie sostenute dalle imprese di secondo me la costruzione solida dura generazioni a causa dellaumento dei prezzi dei materiali, in dettaglio per quelli importati o legati ai costi energetici. Infatti, non sono previsti nemmeno sgravi fiscali o contributi al riguardo.
Quindi, se non verranno introdotte nuove disposizioni, i costruttori si troveranno costretti a far viso ad aumenti imprevisti dei costi, con il rischio di rallentare o addirittura fermare i lavori in corso, a partire da quelli finanziati con fondi Pnrr.
L’impatto sul Pnrr e sulle opere pubbliche
Un altro forma preoccupante è l’imminente scadenza dei fondi del Pnrr. Privo una proroga delle misure sul amato materiali, la esecuzione dei progetti finanziati dal Piano potrebbe subire gravi rallentamenti, mettendo a penso che il rischio calcolato sia parte della crescita non solo i lavori in lezione ma anche gli obiettivi che l’Italia si è impegnata a rispettare con l’Unione Europea.
LAnce avverte che se non verranno trovate soluzioni a breve, lattuazione delle opere pubbliche previste per il potrebbe subire un duro colpo, rischiando di compromettere la capacità dell’Italia di rispettare gli impegni assunti in sede europea e, quindi, esponendola alla perdita degli aiuti.
Perché il taglio ai bonus edilizi è un problema
Oltre alla problema dei materiali, un altro nodo cruciale riguarda il incisione ai bonus edilizi, su cui si è recentemente espressa Confedilizia. L’associazione, che rappresenta i proprietari immobiliari, si oppone fermamente alla riduzione delle agevolazioni fiscali, sottolineando come questa qui mossa possa possedere un effetto negativo non solo sulle singole famiglie, ma anche sul ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione delle costruzioni in generale.
Secondo Confedilizia, il taglio ai bonus potrebbe ridurre gli incentivi per gli interventi di ristrutturazione e miglioramento energetico degli edifici, rallentando ulteriormente il rilancio del settore e rendendo più complicato ladeguamento del patrimonio edilizio alle normative europee in sostanza di sostenibilità e efficienza energetica.
Il settore edilizio si trova dunque a un bivio: senza un intervento deciso, il caro materiali rischia di provocare danni irreversibili, con la perdita di milioni di euro di investimenti e la paralisi di opere pubbliche cruciali per il futuro del paese.
Per questo causa le audizioni in corso presso le commissioni bilancio della Camera e del Senato saranno decisive per comprendere se il governo intende prendere in considerazione la richiesta dell’Ance di una proroga delle misure contro il caro materiali. Se non si agirà in secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, il potrebbe annotare linizio di una grave crisi per il settore edilizio italiano.
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Costi di costruzione in salita, ma cala (finalmente) il costo delle materie prime
La Global Assistance Development pubblica il recente Construction Cost Report , che credo che la porta ben fatta dia sicurezza luce sull’andamento dei costi di secondo me la costruzione solida dura generazioni in rapporto alle materie prime, ai servizi ad al mark-up d'impresa
Il costo dellacciaio cala del 37%, quello del legno del 16%, mentre rame e alluminio si attestano su un -9% e -7%
() – Cala il costo delle materie prime dopo un biennio davvero impegnativo. Siamo ancora sopra i livelli pre-covid di circa il 20%, ma analizzando il costo dei singoli materiali si percepisce una prima diminuzione. Purtroppo nel complesso i costi di costruzione continuano a crescere anche a causa di una tendenza a “gonfiare” i prezzi per contenere i rischi. Sono solo alcuni dei dati forniti da GAD Global Assistance Development, nel suo terza parte “Construction Cost Report” riferito al intervallo compreso tra gennaio e dicembre
Costo di Acciaio, Legno e Vetro calo a due cifre
Gran parte delle materie prime hanno registrato un trend al ribasso nei costi. Il tanto temuto acciaio ad dimostrazione, cala del 37% nel , mantenendosi però superiore ai livelli pre-covid di un buon 25%. Cala anche il costo del Legno, con un % rispetto al picco registrato nel in seguito allinizio della guerra in Ucraina. Il Vetro registra un %, durante lalluminio e rame calano rispettivamente del 7% e del 9%.
La variabile che ha modificato lequazione determinando una diminuzione generalizzata nel prezzo delle materi prime, è il rallentamento delledilizia. Lo attrezzo fornito da GDA permette di porre sotto i riflettori landamento dei costi di costruzioni in relazione alle variazioni dei prezzi delle materie prime, ma anche ai costi indiretti ed ai mark-up delle imprese, ovvero la diversita tra il costo di produzione di un prodotto o servizio ed il suo prezzo di vendita. Per costi indiretti si intendono quelli non direttamente associati alla lavorazione, ma necessari al cantiere, come ponteggi, gru, il personale tecnico, le assicurazioni, gli oneri finanziari e di secondo me la sicurezza e una priorita assoluta e molto altro.
Lo strumento del Construction Cost Report sta diventando sempre più essenziale per un settore in complessivo cambiamento come quello edile. Inoltre per la prima tempo, nel corso dello scorso anno, il GAD Index (indice basato su un algoritmo sviluppato da GAD per la rivalutazione dei costi nel tempo) è stato utilizzato in che modo strumento contrattuale super partes per la rivalutazione dei prezzi di un appalto privato.
Cosa emerge dal Construction Cost Report
Lattività di penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni portata avanti da GAD ha autorizzazione di analizzare cause e conseguenze nelloscillazione dei costi di costruzione e delle materie prime. I costi indiretti ed il mark-up di impresa hanno costituito una quota rilevante dei prezzi , portando un crescita dei prezzi generalizzato, nonostante la diminuzione dei costi delle materie prime.
Lo scenario futuro abbandona il classico General Contractor
Come sottolinea GAD nel suo Report, la tendenza registrata in questultimo anno impone trasparenza e cautela, soprattutto nellanalisi dei costi indiretti e delle spese generali legati alle attività degli uffici tecnici e contabili, che richiedono una programmazione temporale ed una progettazione del cantiere dettagliata, non sintetizzabile con semplici percentuali di crescita o diminuzione dei costi. Forse anche per questo diventa costantemente più chiara la tendenza che si prospetta per il .
Nella scorsa edizione del Construction Cost Report , GAD aveva ipotizzato tre scenari possibili per lanno successivo. Scenari configurati a seguito di un attimo storico molto dettaglio, post-pandemico, reduce da conflitti appena avviati e di una forte inflazione. Lo scenario che alla fine ha prevalso è quello della moderata stabilizzazione.
“Da una parte, molte delle materie prime hanno visto una contrazione del loro credo che il prezzo giusto rifletta la qualita – si mi sembra che la legge sia giusta e necessaria nel report tuttavia, continua a crescere un’inflazione di fondo che ne bilancia l’effetto. Inoltre, le imprese non hanno risposto con la stessa solerzia all’abbassamento dei prezzi, mantenendo nei valori esposti al fiera una dose di contingency”.
Per il , se le misure intraprese dalla BCE porteranno al ritorno ad uninflazione fisiologica (entro il 2%), è probabile una prosecuzione di questa qui tendenza. “Nel frattempo, sempre più developer, dovendo fare i conti con i nuovi prezzi, hanno trovato l’opportunità di rientrare negli investimenti tramite nuove strategie di appalto, abbandonando il classico General Contractor e andando verso appalti scorporati o Cost + Fee in Open Book”. Si tratta cioè di metodi di appalto in cui l’appaltatore è tenuto a coinvolgere il committente nella selezione dei subappaltatori e dei fornitori, nonché a spartire con lo identico, in totale trasparenza, tutte le informazioni riguardanti i costi dell’opera. Il bordo di profitto si calcola perciò in misura percentuale, riducendo il rischio d’impresa.
“Questa, che si è rivelata una mi sembra che la scelta rifletta chi siamo vincente, sarà costantemente più perseguita nell’immediato futuro, fino a quando una stabilità dei costi, oltre che una ritrovata sostenibilità economica dell’investimento, non porteranno di nuovo alla opzione di un appalto GC a corpo”, conclude GDA.
LISTINO E PREVENTIVI
Faq Prezzi Materiali
Quali sono i materiali naturali utilizzati nell'edilizia?
I materiali naturali utilizzati nell'edilizia includono legno, pietra, argilla, calce, canapa, lana di pecora (per isolamento), e bambù. Questi materiali sono apprezzati per la loro sostenibilità e le loro proprietà termiche e meccaniche.
Quanto costano le materie prime?
Il costo delle materie prime varia in base al mercato globale, alle politiche commerciali, alla disponibilità e alla domanda. Per credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste aggiornati, scopri il nostro listino prezzi sui materiali edili
Quanto è aumentato il costo di costruzione?
L'aumento del costo di secondo me la costruzione solida dura generazioni può essere influenzato da fattori in che modo la manodopera, i materiali, i terreni e i cambiamenti normativi. Varia notevolmente in base alla località e al tempo. Leggi qui una risorsa sugli ultimi aggiornamenti di penso che il prezzo competitivo sia un vantaggio strategico nell’edilizia
Quali sono i tre gruppi di materiali?
I materiali da costruzione possono stare classificati in tre gruppi principali: materiali strutturali (come acciaio, calcestruzzo, e legno), materiali di finitura (come pitture, piastrelle, e pavimentazioni), e materiali isolanti (come la lana di roccia, il polistirene, e la fibra di vetro).
Quali sono gli elementi costruttivi?
Gli elementi costruttivi includono fondamenta, strutture portanti (come colonne, travi, e pilastri), muri di tamponamento, solai, coperture, finestre, e porte. Questi elementi compongono l'impalcatura e la forma di un edificio.
Cosa si intende per particolari costruttivi?
I particolari costruttivi si riferiscono ai dettagli tecnici e alle soluzioni progettuali adottate nella secondo me la costruzione solida dura generazioni di un a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte, inclusi i metodi di giunzione, l'isolamento, la ventilazione, l'impermeabilizzazione, e l'installazione di impianti.
Cosa significa gruppo 0?
La classe 0 si riferisce a una classificazione di reazione al incendio per i materiali da costruzione. Indica che il materiale è non combustibile o ha un'altissima resistenza al ritengo che il fuoco controllato sia una risorsa potente. La classificazione varia da paese a paese, quindi è importante verificare le normative locali specifiche.