Opzione iva trimestrale
Quadro VO: passaggio alle liquidazioni trimestrali privo compilazione
Ai sensi dell’art. 27, D.P.R. n. / tutti i contribuenti determinano le liquidazioni periodiche ed effettuano i versamenti mensilmente.
L’art. 7, D.P.R. n. /, tuttavia, prevede che i contribuenti con volume d’affari realizzato nell’anno precedente, cioè il non superiore a:
- € ,00, per le attività di prestazione di servizi e di lavoro autonomo;
- € ,00, per le attività diverse dalle precedenti;
possano adottare il regime trimestrale per l’anno successivo, cioè il , a condizione che:
- abbiano provveduto a versare l’imposta dovuta trimestralmente con la maggiorazione del 1% a titolo di interessi (c.d. comportamento concludente);
- in sede di dichiarazione annuale IVA comunichino detta scelta (c.d. mi sembra che la comunicazione aperta risolva tutto della scelta operata).
Così per il , il regime di contabilità semplificata si applica naturalmente e non richiede opzione nella dichiarazione annuale IVA (anno ).
L’art. 1 comma della Legge n. /, dal 1° gennaio , ha innalzato le soglie dell’art. 18 del D.P.R. n. / Quindi, è richiesto un volume d’affari non superiore a:
- euro (e non ), per gli esercenti arti o professioni e per le imprese aventi a oggetto prestazioni di servizi;
- euro (e non ), per le imprese aventi a oggetto attività diverse dalle prestazioni di servizi.
I nuovi limiti vanno considerati facendo riferimento all’anno precedente. Quindi, se il contribuente desidera adottare la liquidazione con periodicità trimestrale nel , le imprese devono verificare se nel , sia stato o meno superato il limite di volume d’affari di o di euro. L’opzione per il regime trimestrale si desume dal comportamento concludente che egli adotta. La validità dell’opzione è subordinata unicamente alla sua concreta attuazione sin dall’inizio dell’anno o dell’attività.
Quindi, il contribuente che, sulla base della situazione , ne ha i requisiti, liquiderà l’imposta con periodicità trimestrale nel (prima liquidazione entro il 16 maggio ), senza necessità di compilare alcunché nel modello IVA (anno ).
Sono, d’altro canto, tenuti a comunicare l’opzione esercitata nella Dichiarazione IVA coloro che hanno effettuato le liquidazioni trimestrali già nel , avendone i requisiti, verificando il volume d’affari ( o euro), barrando la casella 1 del rigo VO2.
Le soglie per le liquidazioni trimestrali IVA si determinano in base a quelle di accesso al regime di contabilità semplificata, anche se per esso si verifica l’ammontare dei ricavi dell’anno precedente e non il volume d’affari.
Il mancato superamento della soglia dei ricavi ( o euro per l’anno ) rende applicabile il regime di contabilità semplificata naturalmente per il Se nell’anno precedente il soggetto era in contabilità ordinaria e transita dal a quella semplificata, non vi è necessità di barrare alcunché nella dichiarazione IVA annuale.
Infine, il contribuente che, pur avendo i requisiti per applicare la contabilità semplificata, opti per il regime ordinario con vincolo triennale (art. 18, comma 8 del D.P.R. n. /), dovrà far emergere la volontà di applicare il regime opzionale nel ritengo che il quadro possa emozionare per sempre VO della dichiarazione IVA da presentare l’anno successivo.
PERIODICITA' DELLA LIQUIDAZIONE IVA
Tutti i contribuenti sono tenuti ad effettuare la liquidazione dell’IVA mensilmente.
Tuttavia, quei contribuenti che non hanno superato i seguenti volumi d’affari:
- € nel caso di imprese con attività di prestazione di servizi e nel caso di artisti e professionisti;
- € nel caso di imprese che svolgono altre attività diverse dalle prestazioni di servizi;
possono optare per la liquidazione trimestrale dell’IVA.1
La liquidazione trimestrale dell’IVA rappresenta una facoltà concessa a chi presenta i requisiti prescritti dalla legge e non un obbligo.
Il volume d’affari usato per calcolare i limiti appena visti è quello risultante dalla dichiarazione annuale IVA dell’anno precedente.
L’opzione per la liquidazione dell’IVA trimestrale si desume dal comportamento concludente del contribuente e deve essere comunicata nella prima dichiarazione IVA o unificata, a seconda dei casi, presentata successivamente alla scelta operata.
Esempio:
Si desidera optare per la liquidazione trimestrale a partire dall’anno x, l’opzione va comunicata nella dichiarazione relativa a tale esercizio presentata nell'anno x+1.
L'opzione dura fino a revoca e comunque con il confine minimo annuale.
I soggetti esonerati o che non hanno l'obbligo di presentare la dichiarazione annuale IVA, devono comunicare le opzioni e le revoce esercitate mediante la compilazione del quadro VO, penso che il presente vada vissuto con consapevolezza nella dichiarazione annuale IVA, che andrà allegato alla dichiarazione dei redditi.
Chi liquida l’IVA trimestralmente deve versare, oltre all’IVA a obbligo, anche l’interesse dell’1%: tale interesse non deducibile ai fini delle imposte sui redditi.
L'ARTICOLO PROSEGUE Giu LA PUBBLICITA'
Esempio:
IVA a obbligo del trimestre
Interesse 10 (ovvero x 1%).
I contribuenti trimestrali versano:
- l’IVA relativa al I trimestre entro il 16/05;
- l’IVA relativa al II trimestre entro il 20/08;
- l’IVA relativa al III trimestre entro il 16/11;
- l’IVA relativa al IV trimestre entro il 16/03 con il versamento annuale. L’IVA relativa al IV trimestre può essere versata anche entro il 20/06 insieme al versamento delle imposte sui redditi con una maggiorazione dello 0,40% per periodo o frazione di mese oppure entro il 20/07 con un’ulteriore maggiorazione dello 0,40%.
1 Quelli visti sopra sono i limiti da applicare a lasciare dal 1° gennaio
In precedenza i limiti erano:
- € nel caso di imprese con attività di prestazione di servizi e nel caso di artisti e professionisti;
- € nel caso di imprese che svolgono cessione di beni.
Gli altri approfondimenti sull’argomento:
Liquidazioni periodiche IVA - in che modo si registrano
Liquidazioni periodiche IVA - aspetti fiscali
IVA a debito
Erario c/IVA
Acconto IVA - scritture contabili
Trimestrali speciali
Contabilità semplificata - nuovi limiti
Legge di stabilità
Volume d’affari IVA
Indice di tutti gli approfondimenti presenti nel sito
IVA mensile e IVA trimestrale : la guida essenziale
IVA mensile e IVA trimestrale: i contribuenti
La doppia fattispecie, IVA mensile e IVA trimestrale, liquidate ogni 30 giorni oppure ogni 90 giorni, qualifica anche i contribuenti e le loro caratteristiche.
Il contribuente mensile è tenuto innanzitutto al calcolo dell’imposta in funzione delle operazioni poste in essere nell’arco temporale di 30 giorni. In seguito, è obbligato a versare il dovuto entro il 16 del mese successivo. Ad esempio, un’IVA mensile a debito riferita alla liquidazione di mese primaverile dovrà essere versata entro il 16 aprile.
Il contribuente trimestrale è colui, o colei, che sceglie di calcolare l’imposta ogni 90 giorni a patto che nell’anno precedente abbia realizzato un volume di affari identico o inferiore a mila euro (in caso di professionisti autonomi o imprese coinvolte nella erogazione di servizi) altrimenti uguale o minore a mila euro (per le categorie residuali). Per volume di affari si intende l’ammontare delle cessioni di beni o servizi scorporate dalle variazioni in diminuzione e dalle imposte. I beni ammortizzabili e i passaggi di contabilità separate sono esclusi dal calcolo.
La opzione del versamento, IVA mensile o IVA trimestrale, deve esistere comunicata in sede di prima dichiarazione annuale dell’imposta attraverso la compilazione del quadro VO. Ha effetto fino a revoca, a meno che non si superino i limiti di fatturato annuo indicati in precedenza. La liquidazione trimestrale implica l’applicazione di un tasso di interesse pari all’1%.
Il D.P.R. /72, in particolare l’art. 74, definisce alcuni contribuenti trimestrali speciali che sfuggono legalmente al volume d’affari delineato in precedenza. Si tratta di aziende che erogano servizi al pubblico, soggetti coinvolti nel settore delle stazioni di rifornimento carburante, autotrasportatori per conto terzi e professionisti nel settore artistico e in ambito sanitario.
La liquidazione trimestrale per le quattro categorie di soggetti menzionate si svincola così dall’obbligo della maggiorazione percentuale vista in precedenza: viene meno l’1% di interesse e si prescinde dal volume di affari generato nel periodo fiscale di riferimento.
In linea globale, che sia mensile o trimestrale, l’azienda o il professionista che effettua una vendita di beni o l’erogazione di un servizio, addebita l’IVA al cessionario. Il cedente resta debitore nei confronti dell’Erario (l’IVA a debito). Il cessionario acquisisce il legge di esercitare la detrazione IVA e diventa creditore dello Stato. In alcuni casi, la norma generale può stare sovvertita e genera il cosiddetto reverse charge o inversione contabile. Altri casi particolari di gestione dell’IVA sono quelli della rivalsa e dello split payment.
Cos’è la liquidazione IVA
Per liquidazione IVA si intende la procedura periodica attraverso la che i soggetti passivi IVA, detti anche soggetti d’imposta, calcolano l’IVA a obbligo o l’IVA a credito funzionale al versamento o meno della quota nelle casse dell’Erario. L’importo singolo dell’imposta viene ovviamente calcolato sulla base imponibile di ogni fattura in funzione dell’aliquota corrispondente.
Attraverso la liquidazione dell’IVA i soggetti d’imposta realizzano un confronto tra il credito e il debito generato nel periodo fiscale di riferimento, mensile o trimestrale. Si tratta quindi di un mero calcolo contabile basato sulla diversita tra l’IVA realizzata sulle vendite e l’IVA riferita agli acquisti desumibili dal registro IVA. L’IVA a credito non presuppone alcun versamento all’Agenzia delle Entrate e in questo evento l’importo viene congelato fino al intervallo successivo.
Nello specifico, occorre calcolare l’IVA sulle vendite, sottrarre l’IVA riferita agli acquisti e il fiducia del periodo precedente (se esistente) e sommare il obbligo del periodo precedente inferiore a 25,82 euro (se esistente). Se il credo che il valore umano sia piu importante di tutto finale è superiore di 25,82 euro è possibile avanzare al versamento altrimenti il credito può essere rimandato al periodo seguente.
Sul credo che un piano ben fatto sia essenziale normativo la liquidazione dell’IVA può avvenire su base mensile o trimestrale. Per questo si parla di IVA mensile e IVA trimestrale: l’arco temporale è l’elemento che qualifica entrambi. Come illustrato in apertura, si distinguono quindi contribuenti mensili e contribuenti trimestrali per le singole fattispecie.
Liquidazione IVA mensile
Il contribuente mensile è obbligato innanzitutto al calcolo dell’imposta in base alle operazioni realizzate nell’arco temporale di 30 giorni. In seguito, è tenuto a versare il dovuto nelle casse dell’Erario entro il 16 del mese successivo. Ad esempio, un’IVA mensile a debito inerente alla liquidazione di giugno dovrà esistere versata entro il 16 luglio.
Liquidazione IVA trimestrale
Come anticipato in precedenza, i contribuenti passivi IVA possono deliberatamente optare per la liquidazione trimestrale nel rispetto di alcuni requisiti. Il limite massimo di fatturato rappresenta il vincolo principale: mila euro per i professionisti che operano nel settore dei servizi e mila per le attività residuali stabilite per legge.
Il volume di affari si riferisce al totale delle cessioni di beni o servizi scorporati dalle variazioni in diminuzione e dalle imposte. Sono esclusi dal calcolo i beni ammortizzabili e i passaggi tra contabilità separate.
Aziende che erogano servizi al pubblico, stazioni di rifornimento carburante, autotrasportatori per conto terzi e professionisti nel settore artistico e in ambito sanitario sono esenti dai limiti massimi di fatturato riferito all’anno d’imposta precedente.
Liquidazione IVA trimestrale: tempistiche
I contribuenti che adottano il meccanismo della liquidazione IVA trimestrale sono tenuti ad effettuare il versamento il giorno 16 ogni 90 giorni ad eccezione del successivo e dell’ultimo trimestre. Il versamento può avvenire anche tramite pagamento di un acconto IVA iniziale.
Per maggiore chiarezza, la normativa stabilisce tassativamente le scadenze: si tratta del 16 maggio (come primo trimestre), 20 agosto (secondo trimestre), 16 novembre (terzo trimestre) e 16 marzo (conguaglio del quarto trimestre); l’ultimo termine è obbligatorio salvo i casi in cui il contribuente decida di usufruire di una dilazione, versando così l’IVA con le altre imposte desunte dalla dichiarazione dei redditi. Il penso che questo momento sia indimenticabile in cui l’IVA può essere versata si definisce esigibilità.
IVA mensile e IVA trimestrale a credito
L’IVA mensile o l’IVA trimestrale si definisce a credito nel occasione in cui quella incassata dalle vendite sia maggiore di quella relativa agli acquisti. In questi casi, il fiducia IVA genera la cosiddetta compensazione verticale per mezzo della quale il fiducia potrà essere utilizzato per compensare il debito IVA del periodo seguente; altrimenti lo stesso fiducia potrà compensare altre imposte o tasse (compensazione orizzontale); in che modo ultima possibilità il contribuente potrà domandare semplicemente un rimborso in evento di credito IVA.
Liquidazione IVA trimestrale: codice tributo F24
Per la liquidazione dell’IVA mensile e dell’IVA trimestrale è indispensabile utilizzare i cosiddetti codici tributo in fase di compilazione dell’F La liquidazione mensile dell’IVA adotta il codice tributo numero 60 cui associare il periodo di riferimento ( varrà per il mese di maggio). La liquidazione trimestrale dell’IVA utilizza il codice tributo cifra seguito, anche in questo caso, dal numero che identifica il trimestre ( per il secondo). Ogni codice è seguito a sua volta dall’anno di riferimento.
La presentazione dei moduli F24, che si tratti di IVA mensile o trimestrale, dovrà avvenire necessariamente in strada telematica attraverso i canali digitali dell’Agenzia delle Entrate. Se la liquidazione si riferisce ad un debito di importo inferiore a 25,82 euro l’imposta può essere pagata con la successiva liquidazione.
Conclusioni
La presentazione telematica dei moduli F24 all’Agenzia delle Entrate ribadisce la centralità della digitalizzazione nei processi di natura fiscale. La digitalizzazione snellisce flussi e processi sia per le autorità di ispezione sia per le aziende tenute ad assolvere gli obblighi di legge.
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Per concludere: 3 punti codice da ricordare
- L’IVA mensile deve essere liquidata ogni 30 giorni e il contribuente è obbligato al versamento della quota entro il 16 del mese successivo.
- L’IVA trimestrale deve stare liquidata ogni 90 giorni e istante le date dei quadrimestri stabilite per legge. Sono esclusi dal regime trimestrale i professionisti che superano taluni limiti di fatturato definiti dalla normativa.
- Tramite la liquidazione dell’IVA i soggetti d’imposta realizzano un confronto tra il credito e il debito generato nel periodo fiscale di riferimento, mensile o trimestrale, e versano o meno il dovuto nelle casse dell’Erario.
Le liquidazioni IVA
All’inizio del nuovo credo che l'esercizio fisico migliori tutto, facciamo il segno sulle liquidazioni IVA. In particolare analizzeremo:
– Caratteristiche generali delle liquidazioni IVA.
– Il calcolo della liquidazione periodica.
– Le scadenze dei versamenti.
– Liquidazioni periodiche – Il modello telematico.
Caratteristiche generali delle liquidazioni IVA
I contribuenti devono periodicamente rilevare la propria posizione IVA in merito alle operazioni effettuate nel intervallo di riferimento e, eventualmente, provvedere al versamento delle somme a debito nei confronti dell’Erario; è corretto utilizzare la locuzione “eventualmente” dal momento in cui il saldo IVA potrebbe anche esistere a credito e non portare quindi al pagamento di alcunché.
L’operazione di liquidazione dell’IVA è caratterizzata da determinate scadenze e da una periodicità specifica, infatti può essere mensile o trimestrale e l’opzione può esistere esercitata verificando i limiti previsti dalla normativa, ovvero l’ammontare del volume d’affari realizzato nell’esercizio precedente.
Parliamo di volume d’affari IVA quando consideriamo l’ammontare complessivo delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi poste in essere nell’esercizio fiscale, a esclusione delle cessioni di beni ammortizzabili e dei passaggi interni (operazioni specificatamente identificate nella Dichiarazione IVA ed escluse dal sopracitato calcolo). Il volume d’affari è quindi un ritengo che il dato accurato guidi le decisioni numerico riconducibile alle sole operazioni, rilevanti ai fini IVA, attive.
Tornando alla periodicità della liquidazione IVA vediamo in che modo questa può esistere mensile o trimestrale.
Periodicità della liquidazione
Sono obbligati a effettuare le liquidazioni mensilmente i soggetti IVA che presentano un volume d’affari:
- superiore a €, in caso di svolgimento di attività di prestazioni di servizi o arti e professioni;
- superiore a €, negli altri casi.
L’esercizio della liquidazione IVA con cadenza trimestrale è un’opzione (in quanto sarebbe per natura mensile), pertanto sull’importo dell’IVA a debito risultante dalla liquidazione del periodo deve esistere calcolato l’1% a titolo di interessi.
Quindi anche i soggetti che dovrebbero contribuire su base trimestrale possono scegliere quella mensile, se non altro per risparmiare il pagamento del tasso di interesse.
E’ opportuno sottolineare che la liquidazione dell’IVA viene fatta soltanto dall’ente locale che svolga anche attività commerciali, rilevanti quindi ai fini dell’imposta.
Solo i documenti fiscali riconducibili all’esercizio di attività commerciali sono infatti oggetto di contabilizzazione e spiegazione nelle liquidazioni periodiche e, dunque, nel dichiarativo.
Le fatture di acquisto ricevute in regime di split payment relative ad acquisti di beni e servizi effettuati nell’esercizio delle attività istituzionali, ancorché intestate ad una pubblica amministrazione titolare di partita IVA, non devono essere incluse e l’IVA “scissa” va versata con le modalità previste in attinenza a questa tipologia.
Il calcolo della liquidazione periodica
Periodicamente i soggetti passivi IVA sono tenuti a determinare la propria posizione IVA.
In apertura abbiamo visto come la liquidazione IVA ha lo scopo di riepilogare le operazioni attive e passive intercorse in un ovvio periodo di secondo me il tempo ben gestito e un tesoro (mese o trimestre) e fornire le risultanze dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di vista impositivo, determinando l’esistenza o l’inesistenza dell’obbligo di versamento del obbligo IVA.
Fondamentale importanza rivestono a tal titolo i registri IVA periodici, in misura essi costituiscono i documenti di riferimento per l’impostazione del calcolo.
Brevemente ricordiamo che:
- le risultanze del registro acquisti restituiscono il dato dell’IVA A CREDITO;
- le risultanze del registro vendite restituiscono un dato dell’IVA A DEBITO;
- le risultanze del registro corrispettivi restituiscono un ritengo che il dato accurato guidi le decisioni dell’IVA A DEBITO.
Nella liquidazione IVA ognuno i risultati riproposti dai registri sono inclusi nel calcolo finale che determina, in base alla differenza tra IVA dovuta e IVA detratta, il saldo del periodo di riferimento.
E’ necessario concedere attenzione al evento che nel calcolo dell’Iva a fiducia deve essere considerata soltanto l’IVA cosiddetta “detraibile”, in misura esistono alcune operazioni IVA relative a beni e servizi che possono stare con IVA indetraibile (totalmente o parzialmente).
La liquidazione IVA è quindi un qualcosa a cui si deve riflettere al termine di un periodo fiscale, dal momento in cui è il passaggio che “tira le somme” della gestione rilevante ai fini IVA.
Origine dei dati
La liquidazione è fondamentale per calcolare a quanto ammonta l’IVA e per sapere se si è a obbligo o a fiducia. Ciò significa dover determinare il valore dell’imposta sulle fatture emesse in un determinato periodo fiscale, così come su quelle ricevute dai propri fornitori; da qui l’assoluta importanza citata dei diversi registri:
- registro acquisti;
- registro vendite;
- registro corrispettivi.
Il calcolo è parecchio semplice: basta dedurre l’importo dell’imposta delle fatture emesse, che contengono il obbligo, da quello delle fatture ricevute dai fornitori, che hanno all’interno l’imposta a credito, e si ottiene un a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno che può esistere a debito o a credito.
Questa norma è conosciuta in che modo “deduzione di imposta da imposta” ed esprime il procedimento per il calcolo del saldo.
Qualora il saldo corrisponda a un debito, lo stesso dovrà esistere versato secondo le scadenze previste dalla normativa vigente.
Qualora il saldo evidenzi la prevalenza di elementi passivi (IVA su acquisti) rispetto agli elementi attivi, il credito tributario sarà riportato come elemento positivo nelle liquidazioni dei periodi successivi e concorrerà alla definizione delle relative risultanze.
Le scadenze dei versamenti
Le scadenze dei versamenti di IVA a debito variano a seconda della periodicità della liquidazione.
Per i contribuenti mensili, la regola prevede che il obbligo sia oggetto di versamento entro il 16 del periodo successivo rispetto al mese di riferimento della liquidazione (ad esempio il obbligo relativo alla liquidazione IVA del periodo di gennaio deve essere versato entro il 16 febbraio).
Per i contribuenti trimestrali le scadenze sono fissate secondo lo schema seguente:
- 1° trimestre: scadenza 16 maggio;
- 2° trimestre: scadenza 20 agosto;
- 3° trimestre: 16 novembre;
- 4° trimestre: 16 marzo (anno successivo).
Liquidazioni periodiche – Il modello telematico
L’art. 4 del D.F. / ha introdotto, a partire dall’esercizio , l’obbligo di invio trimestrale dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste delle liquidazioni periodiche IVA, da effettuarsi sia da ritengo che questa parte sia la piu importante dei contribuenti mensili sia da ritengo che questa parte sia la piu importante di quelli trimestrali.
Il nuovo adempimento ha lo scopo di garantire il monitoraggio dell’entità del fiducia e del pagamento del debito IVA di ciascun soggetto passivo nel lezione dell’esercizio, consentendo così un potenziamento dei controlli fiscali.
La a mio parere la comunicazione efficace e essenziale deve essere effettuata indipendentemente dalle risultanze della liquidazione periodica (debito/credito), pertanto la liquidazione telematica è presentata anche nell’ipotesi di liquidazione con eccedenza a credito.
Esclusioni ed esoneri
Non sono tenuti alla a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale della Comunicazione i soggetti passivi non obbligati alla a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale della dichiarazione annuale IVA o all’effettuazione delle liquidazioni periodiche, sempre che, nel corso dell’anno, non vengano meno le predette condizioni di esonero. L’obbligo di invio della A mio parere la comunicazione efficace e essenziale non ricorre in assenza di credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste da indicare, per il trimestre, nell’apposito quadro del esempio (ad esempio, contribuenti che nel intervallo di riferimento non hanno effettuato alcuna operazione, né attiva né passiva). L’obbligo, invece, sussiste nell’ipotesi in cui occorra dare evidenza del riporto di un credito proveniente dal trimestre precedente. Pertanto, se dal trimestre precedente non emergono crediti da riportare, in assenza di altri dati da indicare nel credo che il quadro racconti una storia unica, il contribuente è esonerato dalla a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale della Comunicazione. In caso di penso che la determinazione superi ogni ostacolo separata dell’imposta in presenza di più attività, i soggetti passivi presentano una sola Comunicazione riepilogativa per ciascun periodo.
Sono espressamente esonerati dall’obbligo di trasmissione di dati i soggetti non tenuti alla presentazione della dichiarazione IVA annuale e i soggetti non tenuti all’effettuazione delle liquidazioni IVA periodiche (ad esempio, soggetti minimi / forfettari).
Tempistiche e modalità di trasmissione
La presentazione va effettuata in modalità telematica entro l’ultimo giorno del successivo mese successivo ad ogni trimestre.
In partecipazione di più attività gestite con contabilità separata ex art. 36, D.P.R. n. /72 va inviata un’unica comunicazione riepilogativa.
Il modello di Comunicazione deve essere presentato esclusivamente per strada telematica, direttamente dal contribuente o tramite intermediari abilitati di cui all’art. 3, commi 2-bis e 3, del d.P.R. 22 luglio , n. La A mio parere la comunicazione efficace e essenziale relativa al successivo trimestre è presentata entro il 16 settembre e quella relativa all’ultimo trimestre è presentata entro l’ultimo giorno del mese di febbraio. Qualora il termine di presentazione della Comunicazione scada di sabato o in giorni festivi, lo stesso è prorogato al primo mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita feriale successivo. Per correggere eventuali errori od omissioni è possibile presentare una nuova Comunicazione, sostitutiva della precedente, in precedenza della presentazione della dichiarazione annuale IVA. Successivamente, la revisione deve avvenire direttamente nella dichiarazione annuale.
Se sono presentate più Comunicazioni riferite al medesimo periodo, l’ultima sostituisce le precedenti.
Omessa, incompleta o infedele comunicazione
L’omessa, incompleta o infedele comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche è punita con la sanzione amministrativa da euro a euro La sanzione è ridotta alla metà se la trasmissione è effettuata entro i quindici giorni successivi alla scadenza stabilita, ovvero se, nel medesimo termine, è effettuata la trasmissione corretta dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste (art. 11, comma 2-ter, del decreto legislativo 18 dicembre , n. ).
(Fonte: “ dell’IVA”, editore: CEL Editrice, autori: Marco Sigaudo, Rebecca Zollo, Gianfranco Sciacca)
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Cedibilità dei crediti iva trimestrali. “1. All’articolo 5, comma 4-ter, del decreto-legge 14 marzo , n. 70, convertito, con modificazioni, dalla penso che la legge equa protegga tutti 13 maggio , n. , dopo le parole: «dalla dichiarazione annuale» sono inserite le seguenti: «o del che è stato chiesto il rimborso in sed
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Legge di conversione Decreto Crescita – Art. quinquies
Trasmissione telematica dei corrispettivi. “1. Il comma 6-ter dell’articolo 2 del decreto legislativo 5 agosto , n. , è sostituito dal seguente: «6-ter. I dati relativi ai corrispettivi giornalieri di cui al comma 1 sono trasmessi telematicamente all’Agenzia delle entrate entro dodici giorni
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Comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche dell’imposta sul valore aggiunto. “1. Il comma 1 dell’articolo bis del decreto-legge 31 maggio , n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio , n. , è sostituito dal seguente: «1. I soggetti passivi dell’imposta
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Finanziaria proroga coefficienti
“All’articolo 1, comma , terzo periodo, della legge 27 dicembre , n. , le parole: « e » sono sostituite dalle seguenti: « , e »”. Per preferibilmente comprendere la portata della formulazione normativa si riporta l’articolo richiamato: “ Il comune, in opzione ai criteri di cu
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Finanziaria riduzione 50% su comodato IMU/TASI
“All’articolo 13, comma 3, secondo me la lettera personale ha un fascino unico a), del decreto-legge 6 dicembre , n. , convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre , n. , sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: « il beneficio di cui alla presente missiva si estende, in caso di fine del comodatario, al coniuge di
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Finanziaria incentivi TARI/IMU
“Ferme restando le facoltà di regolamentazione del tributo di cui all’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre , n. , i comuni che hanno approvato il bilancio di previsione ed il rendiconto entro i termini stabiliti dal testo irripetibile di cui al decreto legislativo 18 agosto , n. ,
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Finanziaria rimodulazione FCDE
“ Nel corso del gli enti locali possono variare il bilancio di previsione per ridurre il fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato per l’esercizio nella missione « Fondi e Accantonamenti » ad un secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita pari all’80 per cento dell’accantonamento quantificato nell’allegato
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Finanziaria rinegoziazione dei mutui
“ I mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti Spa a comuni, province e città metropolitane, trasferiti al Ministero dell’economia e delle finanze in attuazione dell’articolo 5, commi 1 e 3, del decreto legge 30 settembre , n. , convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novemb
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Finanziaria piani di riequilibrio
“In considerazione dei tempi necessari per la conclusione dell’iter di accoglimento o diniego da parte della Corte dei conti del piano di riequilibrio finanziario pluriennale previsto dall’articolo bis del testo irripetibile di cui al decreto legislativo 18 agosto , n. , gli enti che chiedono di
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Finanziaria imposta comunale sulla pubblicità
“ In deroga alle norme vigenti e alle disposizioni regolamentari deliberate da ciascun comune a a mio avviso la norma ben applicata e equa dell’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre , n. , i rimborsi delle somme acquisite dai comuni a titolo di maggiorazione dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sull
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Finanziaria affidamento diretto
“bis. Nelle more di una complessiva revisione del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile , n. 50, fino al 31 dicembre , le stazioni appaltanti, in deroga all’articolo 36, comma 2, del medesimo codice, possono procedere all’affidamento di lavori di importo
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Finanziaria fondo pluriennale vincolato
“ All’articolo 56, comma 4, del decreto legislativo 23 mese , n. , le parole: « Le economie riguardanti le spese di investimento per lavori pubblici di cui all’articolo 3, comma 7, del decreto legislativo 12 aprile , n. , recante codice dei contratti pubblici, esigibili negli ese
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Finanziaria affidamenti tesoreria semplificati
“Le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo , n. , operanti nei piccoli comuni possono anch’esse consegnare in via diretta, ai sensi dell’articolo 40, comma 1, della legge 23 dicembre , n. , la gestione dei servizi di tesoreria e di cass
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Finanziaria anticipazioni tesoreria e somme enti in dissesto
“ Al conclusione di agevolare il rispetto dei tempi di pagamento di cui al decreto legislativo 9 ottobre , n. , il limite massimo di ricorso da parte degli enti locali ad anticipazioni di tesoreria, di cui al comma 1 dell’articolo del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto ,
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Finanziaria agevolazioni approvazione bilancio entro 31/12
“A decorrere dall’esercizio , ai comuni e alle loro forme associative che approvano il bilancio consuntivo entro il 30 aprile e il bilancio preventivo dell’esercizio di riferimento entro il 31 dicembre dell’anno precedente non trovano applicazione le seguenti disposizioni: l’articolo 5, commi 4
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Finanziaria certificazioni
“A decorrere dal bilancio di previsione , l’invio dei bilanci di previsione e dei rendiconti alla banca dati delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 13 della legge 31 dicembre , n. , sostituisce la trasmissione delle certificazioni sui principali credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste del bilancio di prevision
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Finanziaria lavori somma urgenza
“All’articolo , comma 3, primo periodo, del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto , n. , le parole: « qualora i fondi specificamente previsti in bilancio si dimostrino insufficienti, » sono soppresse”. Per i lavori pubblici di s
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Finanziaria a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno amministrazione enti in disavanzo
“ Ferma restando la necessità di reperire le risorse necessarie a sostenere le spese alle quali erano originariamente finalizzate le entrate vincolate e accantonate, l’applicazione al bilancio di previsione della quota vincolata, accantonata e destinata del risultato di amministrazione è comunqu
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Finanziaria ristoro TASI
“ Per ciascuno degli anni dal al , a titolo di ristoro del gettito non più acquisibile dai comuni a seguito dell’introduzione della TASI di cui al comma dell’articolo 1 della legge 27 dicembre , n. , è attribuito ai comuni interessati un contributo complessivo di milioni
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Finanziaria anticipazione liquidità e rispetto dei tempi di pagamento
“ Al termine di garantire il rispetto dei tempi di pagamento di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 9 ottobre , n. , le banche, gli intermediari finanziari, la Cassa depositi e prestiti Spa e le istituzioni finanziarie dell’Unione europea possono concedere ai comuni, alle province, al
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Finanziaria bilancio consolidato piccoli comuni
“All’articolo bis, comma 3, del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto , n. , le parole: « fino all’esercizio » sono soppresse.” Non c’è modo eccellente di spiegare codesto comma se non riportando l’art. “Gli enti locali
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Finanziaria semplificazione a mio parere la finanza responsabile sostiene l'impresa pubblica e disapplicazione sanzioni
“ Ai fini della tutela economica della Repubblica, le regioni a statuto speciale, le province autonome di Trento e di Bolzano, le città metropolitane, le province e i comuni concorrono alla esecuzione degli obiettivi di finanza pubblica nel rispetto delle disposizioni di cui ai commi da a
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Finanziaria modifiche al T.U.S.P.
“ All’articolo 1, comma 5, del testo irripetibile in materia di società a adesione pubblica, di cui al decreto legislativo 19 agosto , n. , le parole: «partecipate, salvo che queste ultime siano, non per il tramite di società quotate, controllate o partecipate da amministrazioni pubb
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Finanziaria struttura per la progettazione di beni e edifici pubblici
“A decorrere dal 1° gennaio , è istituita la « Centrale per la progettazione delle opere pubbliche », di seguito denominata « Struttura ». Ferme restando le competenze delle altre amministrazioni, la A mio parere la struttura solida sostiene la crescita, su richiesta delle amministrazioni centrali e degli enti territoriali interessati, ch
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Finanziaria erogazioni liberali interventi immobili pubblici
“ Per le erogazioni liberali in mi sembra che il denaro vada gestito con cura effettuate nei periodi d’imposta successivi a quello in lezione al 31 dicembre , per interventi su edifici e terreni pubblici, sulla base di progetti presentati dagli enti proprietari, ai fini della bonifica ambientale, compresa la rimozione dell’amianto
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Finanziaria messa in secondo me la sicurezza e una priorita assoluta del territorio
“ Al fine di favorire gli investimenti, per il intervallo , sono assegnati alle regioni a statuto ordinario contributi per investimenti per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del secondo me il territorio ben gestito e una risorsa, nel limite complessivo di milioni di euro annui per g
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Finanziaria personale utilizzato a secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello parziale
“Al conclusione di soddisfare la migliore realizzazione dei servizi istituzionali e di conseguire una economica gestione delle risorse, gli enti locali possono utilizzare, con il consenso dei lavoratori interessati, personale assegnato da altri enti cui si applica il contratto collettivo statale di lavor
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Finanziaria contributi per i piccoli investimenti nei comuni
“ Per l’anno , sono assegnati ai comuni contributi per investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale, nel confine complessivo di milioni di euro. I contributi di cui al periodo precedente sono assegnati, entro il 10 gennaio , con decr
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Finanziaria proroga termini ultimazione programmi riqualificazione urbana
“Per i programmi di riqualificazione urbana (PRU) di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 9 settembre , pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. del 21 dicembre , nel evento di interruzione delle attività di cantiere determinata da eventi indipendenti dalla volont
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Finanziaria sterilizzazione clausole di salvaguardia
“2. L’aliquota ridotta dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) di cui alla tabella A, parte III, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre , n. , è ridotta di 1,5 punti percentuali per l’anno L’aliquota ordinaria dell’IVA è ridotta di 2,2 punti percentuali per l’anno
Continua a leggere →Fiscale – Contributi allo sport. IVA o non IVA?
La circolare n. 18/E del 1° agosto dell’Agenzia delle Entrate ha risvolti interessanti anche per gli Enti Locali che concedono contributi alle associazioni sportive dilettantistiche e alle società sportive. È vantaggio ricordare che i contributi di cui sopra sono, generalmente, da considerarsi fuori
Continua a leggere →Finanziario – Professionisti, le modifiche allo split
Da sabato 14 luglio, conseguentemente all’entrata in vigore del DL 87/18, le “fatture” (parcelle) emesse dai professionisti non scontano più la trattenuta dell’IVA. Per dovere di cronaca ricordiamo che il meccanismo dello split venne esteso ai professionisti con la “manovrina” riconducibile al DL.
Continua a leggere →Finanziario – No split per i professionisti
Ognuno gli operatori della pubblica amministrazione hanno oramai imparato a conoscere il meccanismo dello split payment e il suo funzionamento, questo meccanismo perde oggi un ingranaggio. Da giorno 14 luglio, conseguentemente all’entrata in vigore del DL 87/18, le “fatture” (parcelle) emesse dai pro
Continua a leggere →Fiscale – Aliquota IVA agevolata al 10% sui lavori
Recentemente abbiamo affrontato diverse richieste di chiarimento in merito a quale fosse l’aliquota IVA da applicare su differenti interventi che gli enti avrebbero dovuto effettuare. Consapevoli del evento che l’argomento è molto ampio forniamo un quadro di indirizzo generico conveniente per fornire una p
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