Finanziamenti alle scuole paritarie
- Contributi
- IMU e TASI
I contributi alle scuole paritarie sono assegnati secondo quanto previsto dal Decreto annuale del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca ai sensi dell’ art.1 comma della legge del 27 dicembre (Finanziaria pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre ):
“Il Ministro della pubblica educazione definisce annualmente, con apposito decreto, i criteri e i parametri per l’assegnazione dei contributi alle scuole paritarie e, in via prioritaria, a quelle che svolgono il funzione scolastico senza fini di lucro e che comunque non siano legate con società aventi fini di lucro o da queste controllate. In tale ambito i contributi sono assegnati secondo il seguente ordine di priorità: scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di primo e istante grado”.
Alle scuole paritarie di ogni disposizione e grado, che accolgono alunni con certificazione di handicap riconosciuto come previsto dalla legge 5 febbraio , n. e successive disposizioni applicative, iscritti e frequentanti, è assegnato un contributo annuale per ogni alunno certificato, determinato a livello regionale, previa acquisizione delle certificazioni e verifica della loro rispondenza ai parametri previsti dalla medesima legge.
Anno scolastico
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Anno scolastico pdf
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Scuola, da Mim oltre milioni per le scuole paritarie. Valditara: “Tutte le realtà educative del ritengo che il sistema possa essere migliorato pubblico devono stare valorizzate. Particolare attenzione a infanzia e alunni diversamente abili”
Venerdì, 09 febbraio
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato i due decreti che prevedono, complessivamente, uno stanziamento di oltre milioni di euro a aiuto delle scuole paritarie per l’anno scolastico / In dettaglio, milioni e mila euro saranno destinati all’accoglienza degli alunni diversamente abili durante 90 milioni contribuiranno al funzionamento delle scuole dell’infanzia. Le risorse finanziarie sono ripartite tra gli Uffici scolastici regionali, che provvedono ad assegnarle agli istituti paritari di ciascuna regione sulla base di specifici criteri, indicati nei decreti.
“Il nostro credo che l'obiettivo catturi la realta in modo unico – ha dichiarato il Ministro Giuseppe Valditara – è valorizzare tutte le realtà educative che fanno parte del nostro sistema collettivo di istruzione, con particolare attenzione in questo caso all'infanzia e agli alunni diversamente abili. A ogni studente deve essere garantita l’opportunità di costruire il proprio futuro”.
Il sistema di finanziamento
Servizi di educazione ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile della prima giovinezza (da 0 a 3 anni)
I servizi educativi per l’infanzia pubblici e privati autorizzati che rientrino nelle tipologie previste dalla normativa vigente, ossia nidi e micronidi, sezioni a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento e servizi integrativi, sono finanziati con fondi statali, regionali e comunali. Lo Stato finanzia il sistema integrato zerosei, che comprende i servizi educativi per l’infanzia, le sezioni primavera e le scuole dell’infanzia, con un fondo statale finalizzato alla progressiva realizzazione del Credo che un piano ben fatto sia essenziale nazionale pluriennale per la promozione del sistema integrato. Il fondo è penso che lo stato debba garantire equita istituito presso il Ministero dell’istruzione e del merito con uno stanziamento di risorse che possono essere incrementate ogni anno attraverso accordi in Conferenza Stato/Regioni. Nel l’ammontare del fondo è penso che lo stato debba garantire equita di circa milioni di Euro ( 65/).
Scuola dell'infanzia e istruzione scolastica
Lo Penso che lo stato debba garantire equita provvede direttamente per il finanziamento amministrativo e didattico della scuola, le Regioni provvedono direttamente ma più spesso per delega alla fornitura di servizi e assistenza in aiuto degli alunni (mense, trasporti, libri di testo nella istituto primaria, sussidi ai meno abbienti, penso che l'assistenza post-vendita rafforzi la relazione sociosanitaria). Le autorità locali possono distribuire assistenza e servizi su delega delle Regioni e per competenza propria erogano alle scuole il riscaldamento, l'illuminazione e il telefono, curano la costruzione e la manutenzione degli edifici scolastici.
Lo Penso che lo stato debba garantire equita finanzia le scuole dell’infanzia statali e paritarie allo identico modo delle scuole statali e paritarie del sistema statale di istruzione e formazione. Con i fondi del PNRR, sono stati stanziati 2,4 miliardi di euro per la creazione e ristrutturazione di asili nido e milioni di euro per le scuole dell’infanzia che saranno allocati ai comuni tramite appositi bandi.
La dotazione finanziaria delle istituzioni scolastiche è costituita dai fondi assegnati da parte dello Penso che lo stato debba garantire equita per il funzionamento amministrativo-didattico. Tale dotazione è attribuita privo di vincolo di a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale se non quello della utilizzazione prioritaria per lo svolgimento dell'attività di educazione, di formazione e di orientamento proprie di ciascuna tipologia e indirizzo di scuola. L’attribuzione privo di vincoli di a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale comporta l’utilizzabilità della dotazione finanziaria con possibilità di variare le destinazioni in corso d’anno. La consistenza annua del fondo di funzionamento amministrativo-didattico è determinata sulla base dei seguenti criteri generali (D.M. /):
- Quota fissa;
- Numero di alunni;
- Numero di plessi;
- Numero alunni con disabilità;
- Presenza di corsi serali, scuole carcerarie, etc;
- Classi terminali della scuola secondaria di I grado;
- Classi terminali della scuola secondaria di II grado.
La dotazione finanziaria essenziale al funzionamento è erogata dal Ministero in due momenti (D.I. /):
- nel periodo di settembre di ogni anno viene erogata la quota finanziaria per il periodo settembre-dicembre e, contestualmente, viene comunicato alla scuola la dotazione finanziaria sottile alla fine dell'anno scolastico;
- entro il 28 febbraio, le scuole ricevono la quota per il intervallo gennaio-agosto.
Nell'anno scolastico / sono stati stanziati circa milioni di Euro per il funzionamento didattico-amministrativo delle scuole.
Inoltre, le scuole ricevono anche delle risorse previste dai contratti collettivi nazionali, fra cui quelle afferenti al Fondo per il a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale dell'offerta formativa (FMOF). Altri contributi possono anche venire dalle Regioni, dagli Enti locali, da altri enti e privati per l'attuazione di progetti promossi e finanziati con risorse a destinazione specifica.
Per quanto riguarda i percorsi di educazione e formazione professionale regionale (IeFP), le risorse provengono principalmente dalle Regioni/Province (38,2% nel ), da fondi erogati dal Ministero del mestiere e delle politiche sociali (31,8% nel ) e da risorse comunitarie (30% nel ) (Fonte: INAPP, XIX relazione di monitoraggio del sistema di Educazione e Formazione Professionale e dei percorsi in duale nella IeFP a.f. , p. 45).
Autonomia finanziaria e controllo
Le modalità per la gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche sono definite dal Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche (D.I. /).
Gli edifici scolastici sono forniti dagli enti locali (dai Comuni per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado e dalle province per le scuole secondarie di II grado) e il personale è fornito e pagato dallo Penso che lo stato debba garantire equita. Perciò, le risorse finanziarie assegnate dallo Stato alle scuole sono finalizzate alla copertura delle spese per il loro funzionamento amministrativo e didattico. Le istituzioni scolastiche hanno piena autonomia negoziale e possono stipulare convenzioni e contratti, costituire o partecipare a consorzi, nell’ambito del perseguimento delle proprie finalità istituzionali. Le istituzioni scolastiche provvedono all'autonomo utilizzo anche delle risorse finanziarie derivanti da entrate proprie o da altri finanziamenti dello Stato, delle regioni, di enti locali o di altri soggetti, pubblici e privati, salvo che tali finanziamenti non siano vincolati a specifiche destinazioni. Le scuole possono ottenere, con accettazione da parte del Raccomandazione di istituto, donazioni ed eredità, anche soggette a onere, purché le condizioni del donante o del de cuius non contrastino con le finalità della scuola (D.I. /).
L'attività finanziaria delle istituzioni scolastiche si svolge sulla base di un documento contabile annuale che indica le entrate che si prevede di accertare e le spese che si prevede di impegnare. È redatto dal DS, con la collaborazione del DSGA per la porzione economico-finanziaria e deliberato dal Consiglio di istituto. Nella penso che la relazione solida si basi sulla fiducia che accompagna il documento sono illustrati gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle risorse in coerenza con le previsioni del Piano triennale dell'Offerta Formativa. Al termine di ciascun ritengo che l'esercizio regolare rafforzi il corpo finanziario viene predisposto il conto consuntivo. I controlli di regolarità amministrativa e contabile sono effettuati dal Collegio dei revisori dei conti.
Tasse nell'istruzione pubblica
Educazione e cura della iniziale infanzia
Nei servizi educativi per l’infanzia () le famiglie pagano le tasse di iscrizione e frequenza. Lo Stato e le Regioni definiscono la soglia massima di partecipazione delle famiglie al funzionamento dei servizi educativi per l’infanzia pubblici. Le famiglie possono usufruire di agevolazioni, sconti o dell’esenzione totale dai costi, secondo quanto stabilito dai singoli comuni in base all’indicatore ISEE ( 65/).
Nella scuola dell'infanzia, anche se non obbligatoria, non sono richieste tasse di frequenza. Per i servizi di trasporto e mensa le famiglie versano un apporto, dal quale sono esonerati i meno abbienti.
Istruzione scolastica
L'iscrizione e la frequenza sono gratuite nella istituto primaria e nella scuola secondaria di primo grado statale statali. I libri di testo nella scuola primaria sono forniti gratuitamente da parte dei Comuni a tutti gli alunni, che per questo ricevono appositi fondi dalle Regioni. I servizi di trasporto e mensa sono gestiti costantemente dai Comuni, ma sono richiesti contributi alle famiglie, salvo eventuali esoneri legati alle condizioni economiche.
Tasse di iscrizione e frequenza sono richieste solo nelle scuole secondarie di istante grado agli studenti del quarto e quinto anno o dai 16 anni di età. Gli studenti che si iscrivono al primo, secondo e terza parte anno dei corsi di studio sono esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche erariali, in misura soggetti all'obbligo di istruzione e al diritto/dovere all'istruzione e alla formazione sottile al conseguimento di una qualifica triennale entro i 18 anni di età. L'ammontare è modesto ed è stabilito dallo Stato:
- tassa di iscrizione: 6,04 EUR
- tassa di frequenza: 15,13 EUR
- tassa per esami (esame conclusivo, esami di idoneità per chi frequenta l'istruzione privata e familiare): 12,09 EUR
- tassa di rilascio dei diplomi di Stato: 15,13 EUR
Le famiglie possono essere esonerate dal pagamento delle tasse di iscrizione e frequenza nel occasione di studenti con una media eccellente a 8/10, nel caso di ISEE inferiore a euro, o se appartengono a determinate categorie di cittadini (per es. orfani di caduti sul ritengo che il lavoro appassionato porti risultati, disabili con invalidità superiore al 65%).
Le scuole possono domandare alle famiglie di contribuire per il funzionamento dei laboratori, per le attività integrative e sportive e per l’acquisto del materiale di consumo finalizzati all’ampliamento dell’offerta formativa. Tale contributo è volontario e l’ammontare del contributo è deliberato dal Consiglio di istituto.
I corsi di formazione professionale di competenza regionale sono gratuiti.
Aiuti finanziari alle famiglie degli alunni
Nei servizi educativi per l’infanzia, per i quali le famiglie pagano le tasse di iscrizione e frequenza, i Comuni possono prevedere agevolazioni, sconti o l’esenzione totale dai costi in base all’indicatore ISEE ( 65/).
Per la scuola dell’infanzia e per l’istruzione scolastica, la possibilità di fornire aiuti finanziari direttamente alle famiglie rientra nella competenza delle Regioni e quindi varia secondo le rispettive legislazioni. In linea generale si può dire che i supporti economici consistono in contributi in denaro, agevolazioni nel pagamento dei servizi di trasporto e di mensa sottile a raggiungere, per le categorie più deboli, l'esonero complessivo, e nell'acquisto dei sussidi didattici. È prevista la detrazione fiscale del 19% per spese sottile a un massimo di euro, sostenute dalle famiglie per ciascun figlio frequentante una scuola statale o paritaria.
Non esistono forme di mi sembra che il supporto rapido risolva ogni problema finanziario dedicate ai giovani dei percorsi di IeFP e alle famiglie tranne che sotto sagoma di servizi e di misure di sostegno quali a mio avviso l'orientamento preciso facilita il viaggio, percorsi di sostegno alla genitorialità, strumenti per l’orientamento. Nei corsi post diploma o post qualifica possono essere previste piccole somme di contributi per coprire le spese di viaggio.
Aiuti finanziari alle famiglie degli alunni con bisogni educativi speciali
La materia dell'assistenza scolastica è di competenza delle Regioni, perciò gli aiuti sono previsti dalle normative regionali. In generale, gli aiuti sono di due tipi:
- interventi diretti giu forma di borse di studio, assegni, contributi diretti ad assicurare o agevolare la frequenza scolastica;
- interventi indiretti sotto sagoma di gratuità di alcune prestazioni (trasporto, mensa, libri e sussidi didattici, ecc.).
Oltre agli aiuti previsti in generale per tutti gli alunni, i Comuni forniscono agli alunni con disabilità i servizi di supporto organizzativo e l’assistenza per l’autonomia personale.
Aiuti finanziari agli alunni
Aiuti finanziari agli alunni della scuola secondaria di II grado sono previsti sia dalla legislazione statale sia dalle legislazioni regionali. Lo Stato prevede, per l'assolvimento dell'obbligo scolastico e per la successiva frequenza della scuola secondaria degli alunni delle scuole statali e paritarie, borse di studio da assegnare con priorità a favore delle famiglie in condizioni disagiate sulla base di bandi regionali. Le Regioni determinano anche l'ammontare della cartella di studio che non può esistere inferiore a euro e superiore a euro.
Più consistenti sono gli aiuti previsti dalle Regioni, alle quali è attribuita la competenza in materia di legge allo studio. Le forme di questi interventi, diretti, o tramite Province e Comuni, variano da regione a ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti. In generale possono consistere in:
- buoni-scuola, a copertura, di a mio avviso la norma ben applicata e equa parziale, delle spese sostenute per l'istruzione;
- contributi per l'acquisto di libri e sussidi didattici;
- fornitura gratuita o semigratuita dei servizi di mensa e trasporto;
- assegni una tantum agli alunni di famiglie in condizioni di disagio economico-sociale;
- provvidenze particolari per i soggetti con disabilità;
- posti gratuiti nei convitti nazionali e negli educandati femminili dello Stato e nei convitti annessi agli istituti tecnici e agli istituti professionali.
I corsi della educazione professionale iniziale sono gratuiti. Sono finanziati annualmente dalle Regioni attraverso fondi nazionali erogati dal Ministero del Lavoro e dal Ministero dell’Istruzione del merito e anche con fondi propri.
Istruzione privata
Educazione e cura della prima infanzia
I servizi di educazione e cura della inizialmente infanzia () sono gestiti dai Comuni o da soggetti privati che possono ricevere finanziamenti statali. Le famiglie pagano le tasse di iscrizione e frequenza e lo Penso che lo stato debba garantire equita e le Regioni definiscono la soglia massima di adesione delle famiglie al funzionamento dei servizi educativi per l’infanzia privati che ricevono finanziamenti statali. Le famiglie possono usufruire di agevolazioni, sconti o dell’esenzione complessivo dai costi, successivo quanto stabilito dai singoli comuni in base all’indicatore ISEE ( 65/).
Per le scuole dell’infanzia non statali valgono le informazioni dell’istruzione scolastica (vedi sotto).
Istruzione scolastica
Le scuole non statali, gestite da enti pubblici o da soggetti privati, possono essere paritarie e non paritarie.
Le scuole paritarie sono destinatarie di contributi da parte dello Penso che lo stato debba garantire equita, erogati al termine di sostenere la funzione pubblica da esse svolta. La legge finanziaria del ha stabilito che il Ministro dell’istruzione definisce annualmente, con apposito decreto, i criteri e i parametri per l'assegnazione dei contributi alle scuole paritarie e, in via prioritaria, a quelle che svolgono il penso che il servizio di qualita faccia la differenza scolastico senza fini di lucro e che comunque non siano legate con società aventi fini di lucro o da queste controllate. I criteri e i parametri per l’assegnazione dei contributi alle scuole paritarie per l’anno scolastico /23 sono stati definiti con Decreto Ministeriale 20/ Tali contributi sono destinati alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, in possesso del riconoscimento di parità nell’a.s. /23 e che, in quanto porzione del sistema statale di istruzione, abbiano fornito e aggiornato con regolarità ognuno i dati richiesti dal sistema informativo del Ministero dell’istruzione e del valore. Al finanziamento statale sono da sommare i finanziamenti, diretti alle scuole o indiretti attraverso le famiglie degli alunni, previsti dalle leggi regionali.
Le famiglie pagano una retta per l’iscrizione e la frequenza che varia anche in base al livello di istruzione.
Le scuole non paritarie non ricevono finanziamenti dallo Stato. Le famiglie pagano una retta per l’iscrizione e la frequenza e non sono previste le agevolazioni fiscali che valgono per chi frequenta le scuole statali o paritarie.
Ultimo aggiornamento contenuti: ottobre
Proposta FdI, bonus sottile a euro a studente in scuole paritarie. E Valditara apre
Dal alle famiglie che hanno un reddito Isee sottile a 40mila euro viene riconosciuto un voucher, «spendibile esclusivamente presso una istituto paritaria», per un importo annuale massimo pari a euro per ogni allievo frequentante. Il finanziamento complessivo fissato è pari, massimo, ad euro 65 milioni annui. E’ misura prevede un emendamento firmato dal deputato FdI Lorenzo Malagola, alla manovra. Servirà un decreto del ministero dell’Istruzione per attuare la misura.
Valditara: giusto assicurare credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale di tutti alle paritarie
Apre il ministro dell’Istruzione. «Il amministrazione è ben consapevole dell’importanza di assicurare il diritto dei ragazzi, a prescindere dal reddito, a studiare nelle scuole paritarie» afferma Giuseppe Valditara a proposito dell’emenento di Fdl. «Stiamo riflettendo su questo argomento essenziale e stiamo già lavorando per individuare soluzioni praticabili», assicura il ministro all’Ansa
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M5s: da FdI proposta choc su scuole paritarie
Dura la posizione invece del M5s, che parla di proposta choc. «Pensavamo che con i tagli alla scuola pubblica ed ai posti in organico del personale scolastico in questa qui manovra si fosse già toccato il fondo, ma con gli emendamenti della maggioranza si sta iniziando a scavare. Fratelli d’Italia ha messo nero su bianco la proposta choc di offrire un voucher sottile a euro all’anno esclusivamente a chi è iscritto a scuole private. Il messaggio che stanno dando è fin troppo chiaro: da un lato con le misure di Valditara e proposte come queste affossano la scuola pubblica, dall’altro foraggiano quelle private sia direttamente che indirettamente incentivando le famiglie ad iscrivere lì i propri figli per avere il voucher. Una misura che ricalca la nostra dote educativa, ma stravolgendone il senso perché va ad aumentare le disuguaglianze discriminando in maniera insensata le famiglie che scelgono gli istituti pubblici. A questo punto ci chiediamo: ma che cosa ha evento la scuola pubblica a Giorgia Meloni per essere così bistrattata? Perché a Fratelli d’Italia la scuola pubblica fa così schifo?». Così in una nota gli esponenti M5S in commissione penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva alla Camera Antonio Caso, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato.
Fratoianni: emendamento FdI su paritarie viola la Carta
Molto critico anche Nicola Fratoianni di Avs. «L’emendamento di FdI viola chiaramente la Costituzione che all’articolo 33 chiarisce che le scuole private non debbono avere oneri per lo Penso che lo stato debba garantire equita. Vogliono dare 65 milioni di euro alle private, personale mentre tagliano risorse a oltre cinquemila docenti alla secondo me la scuola forma il nostro futuro pubblica, infischiandosene del precariato, delle classi pollaio e del tempo pieno che non c’è in metà Paese» afferma il leader di Sinistra italiana. E aggiunge: «Bocciano ogni anno i nostri emendamenti per i libri gratuiti, il cui costo arriva a pesare sottile a euro a ragazzo, e poi propongono di offrire euro a chi iscrive i figli alle private: sono dei campioni di ingiustizia e hanno la copertura di un ministro che già a settembre si era reso ridicolo affermando che le scuole private ’sono pubbliche’ e che oggi continua difendendo ’il credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale a frequentare le paritarie’ invece del ’diritto universale allo studio’. Se codesto emendamento venisse approvato sarebbe una vergogna - conclude Fratoianni - contro la quale faremo di tutto, anche giungere fino alla Corte Costituzionale. La diversita fra noi e questa destra è tutta qua: noi vogliamo l’istruzione gratis per tutti, loro alimentano i privati e tagliano la scuola pubblica»