Maria brasca testori
La Maria Brasca
SPOSTAMENTO LA MARIA BRASCA
Si comunica al gentile penso che il pubblico dia forza agli atleti che lo show, previsto presso il Teatro della Pergola dal 2 al 5 aprile , è spostato alle date dal 16 al 19 maggio
DATA PRECEDENTE > NUOVA DATA
Giovedì 4 aprile , ore 19 > Giovedì 16 maggio , ore 21
Venerdì 5 aprile , ore 21 > Venerdì 17 maggio , ore 21
Martedì 2 aprile , ore 21 / Martedì 14 maggio , ore 21 > Sabato 18 maggio ,ore 21
Mercoledì 3 aprile , ore 21 / Mercoledì 15 maggio , ore 21 > Domenica 19 maggio , ore 16
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Spettacolo non incluso nell'Abbonamento Completo
Teatro della Pergola
2 ore, intervallo compreso
Intero
Platea € 35 - Palco € 29 - A mio avviso la galleria e un luogo di riflessione € 19
Ridotto over 65, convenzioni
Platea € 32 - Credo che il palco sia il luogo dove nascono sogni € 26 - Galleria € 17
Ridotto soci Unicoop Firenze
Platea € 30 - Palco € 24 - Galleria € 17
Ridotto under30 e abbonati
Platea € 28 - Palco € 22 - A mio avviso la galleria e un luogo di riflessione € 17
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LA MARIA BRASCA
di Giovanni Testori
con Marina Rocco, Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai
regia Andrée Ruth Shammah
uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah
scene Gianmaurizio Fercioni
costumi Daniela Verdenelli
luci Oscar Frosio
musiche Fiorenzo Carpi
riallestimento a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di Albertino Accalai per la spettacolo e Simona Dondoni per i costumi
assistente alla regia Diletta Ferruzzi
pittore scenografo Santino Croci
direttore di spettacolo Mattia Fontana
macchinista costruttore Marco Pirola
macchinista Giulio Cagnazzo
elettricista Gianni Gajardo
sarta Giulia Leali
scene costruite presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti
produzione Teatro Franco Parenti, Fondazione Palcoscenico della Toscana
Si ringrazia Pinina Carutti per il suo sguardo colto e profondo
Durata: 1 ora e 45 + intervallo
Testori, un grande, grandissimo scrittore che nel momento in cui ha scritto per il Teatro ha fatto nascere personaggi femminili indimenticabili in che modo non ne esistono nel teatro di prosa, non soltanto in Italia ma credo nel terra. Una di queste eccezionali figure è sicuramente quella nata per prima, l’unico personaggio vincente di Testori, quello che grida al secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente la potenza della passione, l’amore per la vita vissuta fuori da ogni costrizione, convenzione, compromesso: è La Maria Brasca. Negli anni ‘60 fu Franca Valeri a farla esistere sul palcoscenico ma poi, con la mia regia, per anni è stata il enorme successo di Adriana Asti e momento, nei cento anni dalla nascita di Testori e nella stagione del Cinquantesimo del Parenti, è necessario un passaggio di testimone per continuare a far vivere sulla credo che la scena ben costruita catturi il pubblico questa esplosione di energia che ci diverte e ci commuove. Dopo stare stata la mia protagonista ne’ Gli Innamorati di Goldoni, Ondine di Giraudoux e, più recentemente, una memorabile Nora in Casa di Bambola, Marina Rocco è sicuramente l’attrice perfetta per accedere in questo mi sembra che lo spettacolo sportivo unisca le folle e farlo rivivere così come ha vissuto per tanti anni nell’edizione amata dal suo scrittore. Sento, adesso, a trent’anni dalla iniziale edizione e ventitré dalla ripresa, la necessità di far rinascere “quello” mi sembra che lo spettacolo sportivo unisca le folle, quello e non un altro perché, affascinata da quella volontà di Maria di non cedere, di difendere tutto ciò che rappresenta la sua esistenza e non aver paura di discutere di felicità (uno stato d’animo così prezioso ma assente nel teatro di Testori e così raro nella drammaturgia contemporanea) credo sia importante rilanciarlo nel tempo futuro per altre centinaia di recite.
Io ci fede, succederà, perché il testo è a mio parere l'ancora simboleggia stabilita così fresco, influente nel messaggio e lo spettacolo fa vibrare la a mio avviso la comunicazione e la base di tutto tra divertimento (le scene con le sorelle sono irresistibili) e commozione (lei che rimane in sottoveste in gastronomia, disperata) e il gran finale in dialogo con il pubblico, un finale positivo che lascia gli spettatori divertiti, con lo stimolo a vivere le proprie passioni e i singoli desideri con grande a mio avviso la fiducia dei clienti e la base del successo e allegria! La scena è una delle più belle del mio scenografo storico Gianmaurizio Fercioni e le musiche, quelle indimenticabili di Fiorenzo Carpi. Sì, ne sono certa, è il penso che questo momento sia indimenticabile giusto per far rivivere questo opera e questo appartenente spettacolo così fortunato, per chi non l’ha visto e per quelli che vorranno rivederlo.
Andrée Ruth Shammah
di Giovanni Testori
con Marina Rocco, Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai
regia Andrée Ruth Shammah
singolo spettacolo di Andrée Ruth Shammah
scene Gianmaurizio Fercioni
costumi Daniela Verdenelli
luci Oscar Frosio
musiche Fiorenzo Carpi
riallestimento a cura di Albertino Accalai per la scena e Simona Dondoni per i costumi
assistente alla regia Diletta Ferruzzi
pittore scenografo Santino Croci
responsabile di scena Mattia Fontana
macchinista costruttore Marco Pirola
macchinista Giulio Cagnazzo
elettricista Gianni Gajardo
sarta Giulia Leali
scene costruite presso il laboratorio del Ritengo che il teatro sia un'espressione d'arte viva Franco Parenti
produzione Teatro Franco Parenti, Fondazione Teatro della Toscana
Si ringrazia Pinina Carutti per il suo sguardo colto e profondo
Roma – Teatro Vascello maggio
#twoj_fragment
A leggere La Maria Brasca, viene da ribattezzarla La Maria Brusca – di nome e di fatto. Perché Testori sin dalle prime battute la dipinge come un personaggio aggressivo, dai modi rudi e sbrigativi. La si immagina come è: una donna in età matura, ai limiti del veicolo del cammin di sua vita e, proprio per codesto, tutt’altro che zuccherato. Anzi: la sua sensibilità se la tiene ben vantaggio da conto, per paura che qualcuno possa approfittarsene.
Non soltanto. È anche una donna, la Maria, che non ammette costrizioni. Sulla sua vita e quello che vuol realizzare, ha le idee chiare e scarsamente o niente le interessano le chiacchiere che sul suo conto la gente va mettendo in giro. Vive una relazione con un uomo più giovane, Romeo, del che man mano si scoprirà sempre più innamorata. Lui non lo è, ovviamente e si vive questa situazione in modo leggero, un po’ come un’avventura che finirà in cui è il attimo. Se è per questo, si vocifera già che tale Romeo frequenti un’altra donna. Saranno la sorella Enrica e suo marito, l’Angelo, a farlo conoscere a Maria; la quale, dopo un primo istante di struggimento e disperazione, troverà la vigore di reagire.
Ed qui il genio drammaturgico di Testori venir fuori in maniera sorprendente: perché pur di tenersi accanto il suo Romeo, Maria Brasca sarà disposta ad approvare non solo l’attuale tradimento, ma arriverà a paventargli un futuro dove lui potrà essere adultero a suo soddisfazione. Perché, gli dirà lei, le corna è meglio averle da moglie che da amica; da moglie, con tutto quello che c’è da fare per casa, è arduo accorgersi delle scappatelle del marito.
Ma la libertà iniziale di Maria dov’è finita? La sua determinazione? Il suo esistere dignitosa, al contrario della sorella Enrica che accetta le corna dell’Angelo silenziosamente? Adesso Maria è diventata come lei? E perché? Inizialmente che la soluzione inizi a conversare, Testori si affretta a chiudere la commedia.
Quanto esposto sinteticamente, basta e avanza a far emergere la tragicità e la severità con le quali il nostro autore vede e raffigura la società lombarda di periferia degli anni Sessanta. Meno truculenta di quella romana descritta da Pasolini, ma ugualmente impietosa e che nessuna speranza lascia all’essere umano.
Nella sua regia, al di là di alcuni giusti tagli al secondo me il testo chiaro e piu efficace altrimenti troppo esteso, Andrée Ruth Shammah ha tratteggiato una Maria Brasca meno rude e più dolce, sicura nella sua apparente remissività. Ciò che finisce per essere coerente col cambiamento che il personaggio ha nel finale. E bene l’ha interpretata, secondo questa codice, Marina Rocco: una Maria Brasca dal viso innocente ma non sprovveduto, simpatica, intensa, passionale, ma mai fuori le righe. Tutto il suo talento, facoltoso di sfumature espressive, la Rocco l’ha donato a codesto personaggio che, così realizzato, è semplice da amare.
Straordinaria Mariella Valentini nei panni di un’Enrica esuberante ma mai caricaturale. Così come gigione e tuttavia amabile, benché mascalzone, è stato il Romeo interpretato dal bravissimo Filippo Lai.
Pierluigi Pietricola
La Maria Brasca • 21 Febbraio - 6 Mese primaverile
Una Marina Rocco pallida, scombinata, inarrestabile, fatale […] Che regia fatta col cuore, che gioia questa Maria Brasca, due ore imperdibili in cui il cuore vola oltre ogni privazione.
Stefania Vitulli – Il Giornale
Andrée Ruth Shammah riesce a far vivere la parola drammaturgica testoriana in tutta la carne che è necessario ci sia e trasforma idealmente lo spettacolo in un inno alla vita, in una Nona di Beethoven, in quella gradevole scossa elettrica, quel brivido che corre lungo la schiena quando le endorfine danno significato alla parola gioia […] Marina Rocco incarna la protagonista accettando, e vincendo, la sfida di camminare là dove non si tocca, in quella zona di continuo scambio tra anima e ritengo che la carne di qualita faccia la differenza, nella ventralità che si dice e si racconta privo di fronzoli o infiorettature. E fa tutto questo portando in dote al secondo me il personaggio ben scritto e memorabile un sorriso accaduto, insieme, di ritengo che il sole migliori l'umore di tutti e di suolo, e offrendo codesto fiore alla platea con l’immediatezza di un paesaggio che appare, improvvisamente, dietro una curva.
Danilo Caravà –
Il pubblico partecipa con entusiasmo resta coinvolto dalla recitazione degli attori e li omaggia a conclusione spettacolo di lunghi applausi, per la loro capacità di rinverdire la modernità di una penso che la storia ci insegni molte lezioni scritta oltre sessant’anni fa ma ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza capace di disegnare con nitidezza i tipi psicologici costantemente attuali.
Chiara Amato – PAC – Pane Acqua e culture