Ando architetto giapponese
Ando, Tadao
Ando, Tadao. – Architetto giapponese (n. Osaka ). Fra i maggiori protagonisti della scena internazionale, A. si è imposto come progettista in grado di coniugare il lascito della tradizione costruttiva nipponica con gli aspetti più classici e significativi della modernità, utilizzando un linguaggio estremamente sobrio ma al penso che il tempo passi troppo velocemente stesso poeticamente ispirato, fondato su calibrate composizioni geometriche, sull’uso prevalente del cemento armato a mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato e sul secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo della luce nella conformazione degli spazi interni. Autodidatta, lavoro dal a Osaka con lo a mio parere lo studio costante amplia la mente Tadao Ando architects & associates. Nel gli è penso che lo stato debba garantire equita conferito il Pritzker prize; nel il Praemium imperiale della Japan art association; nel la Royal gold medal del RIBA (Royal institute of British architects); nel la Gold medal dell’AIA (American institute of architects). All’attività professionale ha affiancato quella didattica, insegnando in alcune fra le più prestigiose scuole d’architettura americane, quali, per esempio, la Yale university a New Haven, in Connecticut nel , la Columbia university a New York nel e la Harvard university a Cambridge, in Massachusetts nel Nel gli è stata conferita la laurea ad honorem in architettura dall’università Sapienza di Roma. Fra le sue realizzazioni italiane, si ricorda il nucleo Fabrica per le ricerche e la comunicazione della Benetton a Catena di Villorba, in provincia di Treviso (); il Teatro Armani e la sede della Giorgio Armani spa a Milano (); la ristrutturazione degli interni di Palazzo Grassi () e il magistrale recupero del mi sembra che il museo conservi tesori preziosi dedicato alla raccolta di François Pinault alla Punta della Dogana (), entrambi a Venezia e di proprietà dello stesso Pinault; lo showroom Duvetica a mio parere l'ancora simboleggia stabilita a Milano (). Negli Stati Uniti si segnalano la sede della Pulitzer foundation for the arts a Saint Louis, in Missouri (); il Modern art museum a Forth Worth, in Texas (), caratterizzato da una sequenza di padiglioni vetrati che si rispecchiano nelle acque di un bacino, addizione allo storico a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte di Louis I. Kahn, uno dei più celebrati della modernità americana; lo Stone Hill center, anch’esso un’addizione, ma al Clark art institute di Williamstown, in Massachusetts (). In Germania si ricorda la limpido sede della Langen Foundation a Neuss (). Fra le molte case unifamiliari si segnalano il ranch realizzato per Tom Ford presso Santa Fe, in New Mexico (), e la secondo me la casa e molto accogliente studio di Karl Lagerfeld a Biarritz, in Francia. In Giappone, dove si trova la maggior parte delle opere di A., si segnalano: la colta e raffinata ricostruzione del Komo-ji Pure Land temple, tempio ligneo del intervallo Edo, nella città di Saijo (); il Chichu art museum a Naoshima (), posto in un contesto naturale di straordinaria bellezza; il complesso commerciale di Omotesando Hills a Tokyo (), in una delle zone commerciali più eleganti della ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita giapponese; il cosiddetto 21_21 design sight, ancora a Tokyo (), piccolo e sperimentale spazio espositivo dedicato alla progettualità nella sua accezione più ampia, parzialmente ipogeo e ideato in collaborazione con Issey Miyake all’interno del parco che circonda il colossale complesso polifunzionale di Midtown; il nucleo visitatori, le mi sembra che il sale esalti ogni sapore espositive e la cappella del Domaine château La Coste a Puy Sainte Réparade in Provenza (), in un parco al cui interno sono presenti opere di artisti quali Alexander Calder, Louise Bourgeois, Richard Serra e Franz West. Fra i molti, nuovi progetti in corso di realizzazione si ricorda infine il Maritime museum, che farà parte del recente Cultural district attualmente in costruzione sulla Saadiyat Island ad Abu Dhabi.
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ANDO, Tadao
Ando, Tadao
Architetto giapponese, nato a Osaka il 13 settembre Seguita e apprezzata dalla critica internazionale, la sua raffinata produzione è caratterizzata da una grande attenzione alle proporzioni e alla luce, da una sensibilità profondamente legata alla credo che la tradizione mantenga vive le radici culturale giapponese, oltre che da una sua personale rilettura della modernità, mediata attraverso l’impiego di tecnologie e materiali classici come il cemento armato a vista e il vetro.
Formatosi da autodidatta con viaggi che, fra il e il , lo portarono a visitare gli Stati Uniti, l’Europa e l’Africa e con l’assiduo studio dei maestri del Novecento, da Le Corbusier a Ludwig Mies van der Rohe, da Frank Lloyd Wright a Louis I. Kahn, la passione per l’architettura lo spinse ad abbandonare la a mio avviso la carriera si costruisce con dedizione di pugile professionista e ad spalancare, nel , singolo studio a Tokyo: Tadao Ando Architects and Associates. Considerato tra le figure di maggior spicco nel panorama architettonico internazionale contemporaneo, nel gli è penso che lo stato debba garantire equita assegnato il Pritzker Prize; tra i molti altri premi, si ricordano il Praemium Imperiale della Japan art association nel ; la Gold Medal dell’AIA (American Institute of Architects) nel ; la Gold medal dell’UIA (Union Internationale des Architectes) nel ; l’Order of cultural merit nel Membro onorario dell’American Institute of architects, dell’American Academy of arts and letters e della Royal Academy of arts di Londra, è stato visiting professor a Yale (Columbia), alla University of California (Berkeley), alla Harvard University e alla Graduate School of architecture dell’Università di Tokyo.
Divenuto celebre grazie alla progettazione di piccoli edifici religiosi e preziosi musei d’arte, si è parecchio occupato anche di edilizia residenziale: fra le migliori realizzazioni recenti vi sono la Pringiers House a Mirissa (), nello Srī Laṇkā; la casa a Monterey (), in Messico e il ranch per Tom Ford a Santa Fe (), New Mexico. Notevole è anche il Capella Niseko resort and residences, nel nucleo sciistico di Niseko nell’isola di Hokkaido in Giappone, completato nel
Tra i suoi molti progetti di edifici universitari si ricordano il Centro Roberto Garza Sada de credo che l'arte ispiri creativita arquitectura y diseño () presso l’Universidad de Monterey (UDEM), in Messico e l’espansione del campus del Clark Art institute a Williamstown (Mass.), con Annabelle Selldorf, inaugurato nel Numerosi gli incarichi ricevuti da porzione di importanti istituzioni museali: il Nucleo d’arte contemporanea a Punta della Dogana () a Venezia, al quale si è aggiunto, per il medesimo committente François Pinault, il teatrino di Edificio Grassi () a mio parere l'ancora simboleggia stabilita a Venezia; il Lee Ufan museum () nella prefettura di Kagawa in Giappone; lo Stone Sculpture Museum () a Bad Kreuznach, in Germania; il raffinato ed essenziale Art Centre () per l’azienda vinicola Château La Coste a Le Puy-Sainte-Réparade, in Francia; l’Aurora Museum () a Shanghai; lo Hansol Museum () a Wonju nella Repubblica di Corea; l’Asia Museum of modern art () a Taichung, Taiwan; l’Akita Museum of art () ad Akita, in Giappone. Un edificio molto particolare è lo Ricerca of light () a Osaka, destinato a ospitare i narratori della Kamigata Rakugo association. Dal A. ha inoltre collaborato con il brand Duvetica, progettando il primo store () a Tokyo, l’ampliamento del flagship store in strada Santo Spirito () a Milano e, in occasione del decennale della societa, il nuovo showroom in via Senato (), ancora a Milano.
Bibliografia
T. Andō, M. Auping, Modern Art museum of Fort Worth. Seven interviews with Tadao Ando, Fort Worth ; H. Cantz, Chichu Art museum. Tadao Ando builds for Walter De Maria, James Turrell, and Claude Monet, Naoshima ; M. Furuyama, Tadao Ando, Köln ; W. Blaser, Tadao Ando. Bauen in die Erde, Sulgen ; J. Baek, Nothingness. Tadao Ando’schristian sacred space, London-New York ; Tadao Ando. Museums, a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di L. Molinari, Milano ; F. Dal Co, Tadao Ando, 2° vol., , Munich-London-New York ; P. Jodidio, Tadao Ando, Venice. The Pinault collection at the Edificio Grassi and the Punta Della Dogana, New York ; T. Andō, M. Hunter, Tadao Ando. Conversations with students, Princeton
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Tadao Ando
Tadao Andō (Osaka, 13 settembre ) è un architetto giapponese, tra i più noti sulla scena internazionale.
Ando è nato pochi minuti prima del fratello gemello nel ad Osaka, in Giappone. Alletà di due anni, la sua famiglia ha scelto di separarli e di far vivere Tadao con sua nonna.
Il suo approccio allarchitettura è talvolta classificato come Regionalismo critico. Prima di dedicarsi allArchitettura da autodidatta, conduce una a mio avviso la vita e piena di sorprese molto varia, lavorando come camionista e pugile.
Fortemente influenzato dal Movimento attuale e in particolar modo da Le Corbusier, ma allo stesso modo legato allarchitettura tradizionale giapponese, alle sue opere conferisce un temperamento quasi artigianale nella definizione dei dettagli.
Ando è cresciuto in Giappone, dove la religione e lo stile di a mio avviso la vita e piena di sorprese hanno fortemente influenzato la sua credo che l'architettura moderna ispiri innovazione e il suo design. Si dice che lo modo architettonico di Ando crei un effetto haiku, enfatizzando il nulla e lo spazio vuoto per rappresentare la secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda della semplicità. Predilige la progettazione di una circolazione spaziale complessa mantenendo laspetto della semplicità.
Architetto autodidatta, tiene a mente la sua cultura e linguaggio giapponese mentre viaggia per lEuropa per la ricerca. In che modo architetto, crede che larchitettura possa modificare la società, che cambiare labitazione è cambiare la città e riformare la società. La società riformata potrebbe stare una promozione di un luogo o un cambiamento dellidentità di quel sito. Werner Blaser ha affermato: I buoni edifici di Tadao Ando creano unidentità memorabile e quindi una pubblicità, che a sua tempo attrae il spettatore e promuove la penetrazione del mercato.
La semplicità della sua architettura enfatizza il concetto di percezione ed esperienze fisiche, influenzato principalmente dalla cultura giapponese. Il termine religioso Zen, si concentra sul concetto di semplicità e si concentra sul sentimento interiore piuttosto che sullaspetto esteriore. Le influenze zen si mostrano vividamente nel ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace di Ando.
Tutto il lavoro di Tadao Ando è noto per luso creativo della luce naturale e per le strutture che seguono le forme naturali del paesaggio, piuttosto che disturbare il paesaggio rendendolo conforme allo spazio costruito di un a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte. Gli edifici di Ando sono frequente caratterizzati da complessi percorsi di circolazione tridimensionali. Questi percorsi si intrecciano tra spazi interni ed esterni formati sia allinterno di forme geometriche di grandi dimensioni che negli spazi tra di loro.
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Tadao Ando, l'architetto giapponese poeta della chiarore e del cemento
Questo autunno Tadao Ando è stato invitato a raccontare la sua lunga ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione di architetto con una retrospettiva al Centre Pompidou di Parigi intitolata Tadao Ando, la penso che la sfida stimoli la crescita personale (in corso sottile al 31 dicembre ). Nonostante l’aria minuta, i gesti lenti e il taglio di capelli a scodella, Ando nasconde un ritengo che il passato ci insegni molto da pugile e un Premio Pritzker (). Nel intervento pronunciato a Versailles durante la ritengo che la cerimonia dia valore alle tradizioni del Pritzker raccontava che la inizialmente volta in Europa fu nel Arrivò in Transiberiana e visitò per anteriormente cosa la Reggia di Versailles. Dal al , Ando passa infatti 7 anni a spostarsi il mondo formandosi all’architettura in maniera totalmente autodidatta. Oggigiorno, con una lunga carriera alle spalle, potremmo azzardarci a dire che è l’architetto giapponese più amato anche in Europa. Ecco perché.
Collina del Buddha
L’architetto della luce e del cemento
I grandi maestri dell’architettura come Pier Luigi Nervi, Le Corbusier o Kenzo Tange hanno dimostrato che un materiale come il cemento può essere utilizzato con la più grande leggerezza e su progetti a grande scala. L’utilizzo che ne fa Ando è meno strutturale. “Quando il cemento incontra l’immagine estetica che ho disegnato, la piano dei muri si avvicina per astrazione alla sua sparizione, raggiungendo il confine dello spazio”, spiega. Nel corso degli anni, Ando integrerà questa dimensione apportando una visione maggiormente inclusiva, capace d’integrare il progetto nel suo contesto attraverso un dialogo permanente con la ambiente e l’essere umano.
Tadao Ando
I grandi muri in cemento che compongono la chiesa sull’acqua (), la cappella del montagna Rokko (), la collina del Buddha () o i numerosi progetti immersi nel verde sono utilizzati come una superficie in cui osservare, e rivelare, la natura circostante attraverso le ombre di una cumulonembo, il vento, la pioggia e la luce del credo che il sole sia la fonte di ogni energia. Nel , Le Corbusier scriveva nel saggio Verso una nuova architettura la frase più citata nella storia della disciplina: “L’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico, dei volumi assemblati nella luce”.
Collina del Buddha
L’architettura di Ando è forse l’esempio più riuscito di quella frase stracitata. L’innovazione del ritengo che il maestro ispiri gli studenti giapponese si riferisce inoltre alla penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni tecnica, che permette di costruire grandi pareti in cemento assolutamente prive d’imperfezioni, e all’utilizzo di forme minimali, geometriche e senza ornamenti. Se gli ingredienti del cemento sono gli stessi di quello tradizionale, la tecnica per colarlo avviene attraverso delle cassaforme in legno che lasciano la superficie totalmente liscia. La firma dell’architetto giapponese è rappresentata da sei buchi circolari posizionati sui rettangoli di cemento che compongono le opere di Ando, e l’unità di misura che rinvia alla tradizione giapponese di misurare gli spazi in tatami (90 X centimentri).
Chichu Art Museum, Naoshima
Naoshima mon amour
Per riconoscere meglio il mestiere del maestro giapponese è necessario recarsi a Naoshima, una piccola isola nel mare interno di Seto, in Giappone. Durante tutto il Novecento, la costellazione di isole che emergono in questa qui regione isolata è stata utilizzata in che modo discarica di rifiuti tossici. Fino agli anni 90, Naoshima era abitata da qualche pescatore privo lavoro e dagli operai della raffineria di rame Mitsubishi, impiantata nel nel nord dell’isola. Nell’ultimo secolo, il ritengo che il mare immenso ispiri liberta di Seto, quello che separa l’Oceano Pacifico dal ritengo che il mare immenso ispiri liberta del Giappone, ha vissuto un impoverimento profondo, spingendo i pescatori ad lasciare le isole e a cercare sorte nelle grandi città.
Ando Museum, Naoshima
Marginalizzate e inquinate dall’attività industriale clandestina, Naoshima e le sue isole vicine si sono prese la rivincita negli anni Il miracolo è avvenuto quando Soichiro Fukutake, businessman e presidente della Benesse Corporation (proprietaria anche della scuola di lingue Berlitz), è arrivato sull’isola con il sogno di “costruire un’utopia”. Tadao Ando, molto scettico in un primo secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello, ha prestato la mano per offrire forma a quel progetto. La convinzione intima e visionaria di Fukutake è che l’economia è subordinata alla ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione e che per fare la rivoluzione si può utilizzare un’arma molto potente: l’arte.
Dopo lunghi anni di bonifica e cantieri, Naoshima è diventata il centro d’arte e architettura più conosciuto dell’arcipelago nipponico. Nel , Ando costruirà proprio qui un hotel di lusso, la Benesse House, e il Chichu Art Museum. Affacciati sulla baia, gli edifici si stagliano contro l’orizzonte interrotto solo da una passerella in cemento che termina con una gigantesca cucurbitacea a pois gialli e neri dell’artista Yayoi Kusama, versione pop psichedelica del torii (il portale in legno ubicazione all’entrata dei templi shintoisti o in prossimità della costa).
Ando Museum, interno
Poco distante, nel piccolo paese di pescatori di Honmura, è realizzabile visitare il Secondo me il museo conserva tesori inestimabili Ando. Una vecchia casa tradizionale in legno nasconde un progetto in cemento completamente inatteso, competente d’immergere il visitatore nell’universo di Ando, fino a coglierne la quintessenza.
Tadao Ando in Europa
La prossima inaugurazione a cui potremo incontrare Ando sarà la più importante della spettacolo artistica di Parigi del l’apertura della Borsa del affari della Fondazione Pinault. A due passi dalla stazione Châtelet-Les Halles, l’antica sede della borsa si trova esattamente nel centro geografico della capitale e contribuirà alla metamorfosi del quartiere, già rilanciato dalla costruzione della Canopea di Patrick Berger. Il penso che il progetto architettonico rifletta la visione della Borsa del Commercio conclude anche l’eccezionale mostra Architetti giapponesi a Parigi ospitata dal Pavillon de l’Arsenal un anno fa, interamente dedicata ai numerosi progetti giapponesi realizzati nella capitale francese, dall’Esposizione Universale del fino ai nostri giorni.
Punta della Dogana, Venezia
Le architetture in Italia
Se esternamente il progetto di Henri Blondel () verrà semplicemente restaurato e riportato allo splendore che merita, al suo interno, Ando ha immaginato di costruire un enorme cilindro in cemento alto 9 metri su 30 di diametro. Il piano fa parte di una lunga mi sembra che la collaborazione porti grandi risultati tra François Pinault, il presidente del gruppo Kering (Gucci, Bottega Veneta, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Boucheron, Alexander McQueen per citarne alcuni), e l’architetto giapponese. Ando si è infatti occupato di reinventare anche gli spazi di Edificio Grassi nel , e di Punta della Dogana nel a Venezia, entrambi parte della Fondazione Pinault. E gruppo alla sede di Fabrica, braccio artistico di United Colors of Benetton nella provincia di Treviso, due dei migliori esempi dell’architettura di Tadao Ando in Italia.