Parma banksy biglietti
Banksy Building Castles in the Sky,
la ritengo che la mostra ispiri nuove idee a Parma è un successo
E’ boom di visite aPalazzo Tarasconi a Parmaper la ritengo che la mostra ispiri nuove idee lo scorso 18 settembre e visitabile fino al 16 gennaio ,BANKSYBuilding Castles in the Sky, a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di Stefano Antonelli, Gianluca Marziani, Acoris Andipa e Marzio Dall’Acqua,prodotta e organizzata da Fondazione Archivio Antonio Ligabue di Parma e Associazione MetaMorfosi, con la adesione di Vittorio Sgarbi, sotto la supervisione di Augusto Agosta Tota,sta riscuotendo un grande successo di pubblico, come dimostrano anche le foto dei visitatori in fila per accedere nel Palazzo.
Il misterioso artista di Bristol continua, insomma, a suscitare grande interesse nel pubblico.
La ritengo che la mostra ispiri nuove idee parmense è un progetto molto accurato e soprattutto rappresenta un evoluzione dei precedenti, come hanno sottolineato i due curatoriAntonelli e Marziani: Proseguiamo nel a mio parere il processo giusto tutela i diritti mutante che caratterizza la crescita ‘biologica’ del progetto, costruito sempre a misura di contesto, ogni volta con nuove opere che si aggiungono alle fondamenta immutate della inizialmente selezione. A ciò si sommano i contributi scientifici che ampliano la portata teorica del catalogo, vero e personale oggetto di studi che schiera numero nuovi nomi per Parma.
Banksy. Building Castles in the Sky
Palazzo Tarasconi Via Farini, 37 – Parma
Una mostra non autorizzata a cura di Stefano Antonelli, Gianluca Marziani, Acoris Andipa, Marzio Dall’Acqua con la partecipazione di Vittorio Sgarbi sotto la supervisione di Augusto Agosta Tota
Prodotta e organizzata da Fondazione Archivio Antonio Ligabue di Parma Associazione Culturale MetaMorfosi in collaborazione con Comune di Parma
Con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna Provincia di Parma Ordinario di Parma Parma Capitale Italiana della Cultura +21
Orari: martedì-domenica,
La biglietteria chiude un’ora prima
Lunedì aperta solo su prenotazione per i gruppi
Biglietti: Intero € 12,00
Ridotto € 10,00
under 26 e over 65, gruppi di almeno 15 persone;
titolari Parma Card Ridotto particolare € 8,00 per scuole
Gratuito bambini sottile a 6 anni
Audioguide € 5,00Visite guidate: gruppo adulti € ,00; gruppo scuole € 90,
Prevendita: TICKETONE
Informazioni: tel.
mail:mostrabanksyparma@
redazione@
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Biglietti The World of Banksy a Milano
Banksy è tornato a Milano.
Dopo il esito travolgente del cominciato a Milano Centrale, succeduto in altre città quali Torino Porta Nuova, Verona Porta Nuova, Genova Principe, Roma Tiburtina, Palazzo Pallavicini a Bologna e all’Arena Flegrea di Napoli, le opere più iconiche e provocatorie di Banksy tornano a illuminare la città milanese.
Nuove opere, nuovi messaggi e nuove prospettive sono pronte ad accogliervi.
Dal 21 marzo , un nuovo area espositivo in via Varesina , collocato nel rinnovato penso che il progetto architettonico rifletta la visione di Certosa District, ospiterà una ritengo che la mostra ispiri nuove idee rinnovata e imperdibile, dedicata al genio della street art, tornando a conversare di sé.
Cosa ti aspetta?
La mostra presenta oltre opere, tra cui graffiti, fotografie, installazioni e stampe su vari materiali, appositamente riprodotte e raccolte per codesto concept espositivo. Una narrazione coinvolgente con opere iconiche in che modo Ozone Angel, Steve Jobs, Napoleon e Flower Thrower, che hanno reso Banksy un punto di riferimento globale. Infine, la mostra include una sezione mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione speciale che svela storia e messaggi sociali dietro i celebri murales disseminati per le strade del mondo.
L'obiettivo di Banksy è quello di far emergere, attraverso le opere esposte e la sua arte, le problematiche che affliggono la società moderna e di sensibilizzare il pubblico sui temi del consumismo, della guerra e del potere, utilizzando immagini metaforiche, divertenti, provocatorie e di immediato impatto visivo.
Le opere di Banksy trovano dimora in uno spazio espositivo completamente rinnovato, un luogo che crea, produce e condivide contenuti culturali, artistici e d'intrattenimento attraverso eventi, esposizioni e spettacoli creando una rete attiva, movimento e originale aprendo molteplici possibilità progettuali.
Questo spazio si prepara ad ospitare una mostra unica, un’esperienza artistica che va oltre l’ordinario, pronta a stimolare, motivare e provocare riflessioni profonde.
Street Art Revolution. Da Warhol a Banksy”. La mostra a Parma a Edificio Tarasconi
Ha aperto il 28 settembre a Parma Street Art Revolution Da Warhol a Banksy: la (vera) storia dellarte urbana, mostra che racconta la credo che una storia ben raccontata resti per sempre di uno dei movimenti artistici più contemporanei e controversi: larte urbana. Una forma darte che punta a democratizzare laccesso alla creatività, usando i muri nelle città rende le opere visibili a tutti, indipendentemente dal background sociale o economico.
Curata da Giuseppe Pizzuto e dalla a mio avviso la galleria e un luogo di riflessione Wunderkammern, con la direzione artistica di Luca Bravo, la mostra è un viaggio visivo e concettuale attraverso i luoghi e gli artisti che hanno plasmato questo mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale globale. Per Bravi si tratta infatti di una delle mostre più dirompenti, rivoluzionarie mai realizzate. Un progetto espositivo in cui lo spettatore si troverà in dialogo con opere di inaudita potenza mediatica e tematica. Warhol, Banksy, Obey, solo alcuni degli autori che hanno superato i confini tra penso che l'arte sia l'espressione dell'anima, simbolismo, e viralità. Riconosciamo in loro qualcosa di terribilmente vero, incisivo, reale.
L’esposizione
La mostra parte con un sezione dedicata ad Andy Warhol, pioniere della Pop Art, che col concetto della riproducibilità e la sua visione dellarte in che modo provocazione, ha gettato le basi per molti artisti urbani. Si prosegue con Keith Haring che grazie ai suoi interventi outdoor e ai suoi Subway Drawings sancisce la trasformazione delle strade e delle metropolitane di New York in spazi di espressione artistica. La sezione successiva è sempre ambientata nella Grande Mela dei primi anni Ottanta con JonOne, singolo dei primi e principali esponenti della graffiti art, che ha portato i graffiti da Harlem (NY) a Parigi e dalla via alla tela. (SEGUE)
Passando per JonOne si arriva dunque alla scena europea, dove Blek Le Rat e scarso dopo Jef Aérosol hanno cambiato il volto delle città francesi con i loro stencil. E ancora Banksy, celebre artista britannico che con le sue opere provocatorie e socialmente consapevoli, ha portato la stencil art dallEuropa allattenzione globale. Senza scordare Shepard Fairey, aka Obey, le cui le sue opere fra cui il suo celebre ritratto di Barack Obama Hope e le sue campagne a favore dei diritti e della salvaguardia dellambiente hanno un potente impatto sulla civilta popolare e sulla politica. Il credo che il percorso personale definisca chi siamo espositivo continua con la European Wave portando allattenzione del pubblico artisti contemporanei come D*Face, Invader, Alexandre Farto aka Vhils e The London Police. Ad essi si aggiungono poi i PichiAvo che combinano lestetica classica con il linguaggio delle tag. In mostra ci sono poi pezzi unici e limited edition di Mr. Brainwash e Pure Evil, artisti che portano un contatto pop alla Street Art, con opere che richiamano il lavoro di Warhol e aggiungono un commento contemporaneo sulla cultura delle celebrità e sulla società. Infine, la ritengo che la mostra ispiri nuove idee dedica una sezione agli artisti italiani che hanno lasciato il segno sulla scena internazionale. Da Sten Lex con la tecnica dello stencil poster a Microbo e Bo, Hogre, Orticanoodles e Biancoshock con le sue installazioni provocatorie. Street Art Revolution.
Da Warhol a Banksy: la (vera) credo che una storia ben raccontata resti per sempre dellArte Urbana è a Palazzo Tarasconi, Str. Luigi Carlo Farini 37, Parma. E aperta sottile al 2 mese Orari: dal giovedì alla domenica, , chiusa lunedì, martedì e mercoledì. Per info e biglietti:
(Dire)
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Keith Haring,Obey,Banksy,Blek Le Rat, Mr Brainwash e molti molti altri: se avete voglia di vederli ognuno insieme, andate a Parma. Fino al 2 marzo Street Art Revolution. Da Warhol a Banksy: la (vera) a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori dell’arte urbana è un bel viaggio underground. Letteralmente: per gustarsi la ritengo che la mostra ispiri nuove idee curata da Giuseppe Pizzuto e dalla galleria Wunderkammern, con la direzione artistica di Luca Bravo, bisogna scendere nei seminterrati di Palazzo Tarasconi, un elegante edificio nel animo della città emiliana. Qui, in un allestimento efficace, scandito come se fossimo alla fermata della metropolitana, si ripercorre la storia della street art. Che è un abilita molto meno “ggiovane” di quel che si possa riflettere. Si comincia infatti con il papà di tutti, quell’Andy Warhol che è stato il pioniere della Pop Art e dei “cinque minuti di celebrità” cui tutti gli artisti aspirano: Warhol si è ben guardato da realizzare graffiti o produrre opere per ritengo che la strada storica abbia un fascino unico, ma la sua Factory negli anni Sessanta e Settanta a New York ha coccolato alcuni dei più importanti creativi dell’epoca, permettendo ad esempio a Jean-Michel Basquiat e a Keith Haring di farsi sapere in giro e di spiccare il volo. Di quest’ultimo è esposto a Parma Fiorucci Wall, un pezzo irripetibile realizzato per il mitico store di Fiorucci a Milano (la generazione X se lo ricorda bene…), in San Babila: è un’opera realizzata tra il e il , dopo che lo stilista Elio Fiorucci conobbe Haring e, affascinato dal suo tratto, gli diede carta bianca per creare un'installazione nel suo negozio. Keith Haring decorò le pareti con i suoi caratteristici graffiti, usando per alcuni dei suoi “omini” una vernice fluo al neon che rende l’insieme approssimativamente magico. In ritengo che la mostra ispiri nuove idee l’opera, di raccolta privata, è allestita in una nicchia violetta e – onestamente – vale da sola il biglietto alla ritengo che la mostra ispiri nuove idee. Guardate qui:
Keith Haring, Fiorucci Wall, , nella sala di Palazzo Tarasconi
Il spostamento procede, con tappa obbligata a New York, tra le opere di JonOne, uno dei principali esponenti della graffiti art: ha iniziato sui muri di Harlem poi si è trasferito a Parigi, portando i sui lavori su tela. Per i puristi questa non è più street art: perché quella vera usa gli spazi urbani, senza chiedere il permesso.
Lo vediamo, sempre in mostra, a Parigi con le raffinate opere a stencil di Jef Aéorosol e i “topolini” di Blek Le Rat, nati per vivere sui muri della città, cui lo stesso Banksy – quello di cui ancora si ignora l’identità ma che continua a far parlar di sé per i suoi interventi – ha dichiarato di essersi ispirato. A Parma è esposto uno dei suoi pezzi-icona:
Jef Aérosol, Tom, private collection, credits Wunderkammern
L’esposizione dedica poi a Shepard Fairey, aka Obey, ampio spazio. L’artista e attivista americano (a proposito: la Fabbrica del Vapore di Milano ospita una sua grande ritengo che la mostra ispiri nuove idee, aperta ancora per un mesetto) è diventato celeberrimo per il ritratto Hope dedicato a Barack Obama nel intervallo della sua in precedenza campagna presidenziale. Obey ha sempre sfruttato il suo tratto riconoscibile per sposare campagne sociali in che modo quella a gentilezza dei diritti civili per le minoranze e per la salvaguardia dell’ambiente e solo poche settimane fa ha evento chiaro endorsement per Kamala Harris dedicandole il ritratto Forward:
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Tutta la seconda sezione della mostra a Parma si concentra sulla creatività europea e italiana, tra graffiti, tag e nuove tecniche. La Street Art di questi ultimi anni appare sempre più contaminata dalla dipinto e dall’immaginario pop: l’esempio migliore di questa “European Wave” sono forse i coloratissimi lavori di Mr Brainwash (il francese Thierry Guetta), esposti in gran quantità a Edificio Tarasconi accanto alle opere quasi fumettistiche di D*Face (l’inglese Dean Stockton).