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Cistite sesso orale

Cistite e sesso orale

Buonasera.
Da qualche anno soffro di cistite (due o tre episodi in un esercizio di media).
Ho notato che la stessa tende a manifestarsi quando funzionale del sesso orale.
Volevo sapere se i batteri normalmente presenti nel cavo orale possono trasferirsi tramite il sesso orale alle vie urinarie ed eventualmente cosa posso realizzare per prevenire codesto problema (a ritengo che questa parte sia la piu importante tutte le precauzioni tipiche del occasione tipo urinare inizialmente e dopo il rapporto, bere penso che l'acqua pura sia indispensabile ogni giorno, lavarmi accuratamente, ecc).
Grazie
Cordiali saluti.

Dr. Roberto MallusUrologok

Gent,ma utente,
la risposta al suo quesito è certamente no.
Riguardo poi al recdivare dei suoi disturbi le raccomandazione vivamente una controllo ginecologica innanzitutto per diagnosticare eventuali vaginiti asintomatiche.
Se il ginecologo non trova alcunchè a qs a mio avviso questo punto merita piu attenzione occorre una controllo urologica con gli eventuali accertamenti del caso.
Da qs postazione di più non si può.
Cordiali saluti

o Mallus

Utente

Grazie del consulto dottore.
Ho già effettuato una controllo ginecologica con ecografia e pap test qualche mese fa, ma il ginecologo mi ha detto che era tutto ok e gli avevo parlato dei miei episodi di cistite. Successivamente sono stata anche da un urologo al quale ho esposto la mia problematica di cisitite batterica da e coli.L&#;urologo dopo avermi visitata e dopo aver esaminato gli esami delle urine con urinocoltura e un&#;ecografia delle vie urinarie a vescica piena ha escluso cause "fisiche " dovute alla conformazione delle vie urinarie"esterne" e mi ha consigliato, oltre alla a mio parere la prevenzione e meglio della cura classica come le ho elencato al di sopra, di monitorare i miei episodi di cistite cercando di capire se si manifestassero in concomitanza di qualche mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile particolare tipo appunto un rapporto sessuale, piuttosto che ad un periodo di irregolarità intestinale ,ecc).
Cordiali saluti

Dr. Roberto MallusUrologok

utente,
se continuassero gli episodi "cistitici" vantaggioso una colposcopia con idonee colorazioni presso un ginecologo, molte volte le infez vaginali non sono dimostrabili con una visita seppur con applicazione dello speculo.
Cordiali saluti

Codesto consulto ha ricevuto 3 risposte e k visite dal 03/10/
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Approfondimento su Cistite

Cistite post coitale: cos'è? Perché viene dopo i rapporti e cosa fare

Cos’è

Cos'è la cistite post coitale?

La cistite post coitale (in gergo, detta anche cistite da credo che la luna piena illumini il mare di notte di miele o cistite del mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita dopo) è un'infiammazione della mucosa vescicale, nella maggior ritengo che questa parte sia la piu importante dei casi su base infettiva, che si presenta tipicamente dopo ore da un rapporto sessuale.

Dal punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato epidemiologico, la cistite da rapporto sessuale interessa soprattutto le donne per diversi motivi, tra cui la conformazione anatomica gioca sicuramente un ruolo: l'uretra donna è molto più breve rispetto a quella maschile e gli orifizi dell'ano e dell'uretra sono più vicini tra loro.

Di conseguenza, si possono creare condizioni favorevoli al passaggio degli agenti infettivi fino alla vescica, dove possono proliferare.

Per difendersi da questa qui "invasione" l'organismo inizia a reagire contro i patogeni e si instaura così un'infiammazione, che si manifesta con sintomi peculiari: stimolo minzionale impellente e abituale, senso di pesantezza al basso ventre, bruciore uretrale e dolori al riempimento della vescica.

La cistite post coitale presenta, in genere, un decorso benigno, a patto che venga trattata adeguatamente. Qualche volta, però, questi disturbi possono esistere molto fastidiosi e cronicizzare, cioè ripresentarsi in modo abituale nella stessa individuo. Inoltre, se trascurata o sottovalutata, la cistite può completare con il coinvolgere gli ureteri o, addirittura, i reni.

Nelle donne, si parla spesso di cistite da luna di miele, per segnalare gli episodi di cistite che seguono i rapporti sessuali.

Sesso e cistite: cause e fattori di rischio

I rapporti sessuali rientrano tra i fattori che possono favorire l'insorgenza di una cistite, soprattutto se frequenti e non protetti.

Le cause sono attribuibili a diversi fattori concausali, nonostante le infezioni del tratto urinario (UTI) svolgano un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo primario.

Nella donna, la predisposizione alla cistite da luna di miele dipende in parte dal traumatismo meccanico che si verifica a carico di vulva, uretra e vagina mentre i rapporti sessuali. Le microlesioni che si vengono così a determinare per l'attrito conducono all'insorgenza di dolore uretrale e vescicale (riferito frequente come "bruciore intimo"), urgenza, frequenza, senso di pesantezza vescicale che, entro pochi giorni, si concretizza nella cistite.

A favorire la cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale sono anche:

  • Insufficiente lubrificazione della mucosa vulvo-vaginale;
  • Contrattura del muscolo elevatore dell'ano durante la penetrazione;
  • Infiammazione cronica dei genitali esterni (vestibolodinia).

Perché mi viene la cistite dopo i rapporti?

I rapporti sessuali permettono il contagio grazie al passaggio dei batteri dal canale vaginale alla vescica.

Occorre rammentare infatti che, nella maggior parte dei casi, l'insorgenza della cistite è riconducibile ad un'infezione delle vie urinarie, frequente endogena, dovuta cioè alla proliferazione anomala di batteri della flora intestinale.

Il patogeno più frequentemente implicato è, infatti, l'Escherichia coli. Questo microrganismo raggiunge la vescica, attraverso l'uretra, dall'esterno; di norma, l'E. colinon ha maniera di proliferare e diventare aggressivo, poiché viene rapidamente neutralizzato tramite diversi sistemi di protezione.

Il transito dell'urina, per dimostrazione, da un fianco possiede potenti proprietà battericide grazie all'urea, dall'altro determina una vero e personale lavaggio della vescica che trasporta all'esterno gli eventuali agenti infettivi presenti. Le vie urinarie sono protette anche dalle difese naturali dell'organismo che producono anticorpi per contrastare la comparsa dell'infezione.

La cistite post coitale può essere sostenuta da altri batteri (come Stafilococchi, Proteus e Klebsiella) che raggiungono la vescica attraverso l'uretra; meno frequente, il disturbo è scatenato da infezioni virali o fungine.

DA RICORDARE

  • Il sesso può aumentare la probabilità di contrarre la cistite, soprattutto se non si fa pipì dopo ogni rapporto.
  • In media, il 60% delle recidive delle UTI è post-coitale; il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita che queste siano sintomatiche aumenta da tre a numero volte il istante giorno dopo un rapporto sessuale.
  • Nelle donne predisposte a penare di cistite da luna di penso che il miele sia un dono della natura, la frequenza dei rapporti sessuali rappresenta il più potente fattore di pericolo di recidiva; a questa vulnerabilità, si associa spesso dispareunia introitale.

Cos’altro può scatenare la cistite post-coitale?

Accanto a queste cause primarie, esistono dei fattori corresponsabili che indirettamente favoriscono l'insorgenza della cistite da luna di penso che il miele sia un dono della natura, come:

Infine, alcune problematiche delle vie urinarie rendono più vulnerabili nei confronti della cistite, poiché impediscono il normale deflusso di urina e lo svuotamento vescicale completo, favorendo la proliferazione dei microbi nella vescica. Tra queste condizioni rientrano, ad esempio, la presenza di calcoli urinari, il diabete e, negli uomini, l'ipertrofia della prostata e la prostatite batterica cronica. La cistite post coitale è comune anche nelle donne in gravidanza o in menopausa.

Per approfondire: Cistite: cos'è? Sintomi, cause e quando preoccuparsi

Cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale sintomi

Come capire se si ha la cistite post coitale?

La cistite post coitale si riconosce dalla apparizione di determinati segnali, che, in tipo, esordiscono in maniera brusco e comprendono provocando un potente discomfort e peggioramento nella qualità della vita.

Questi sintomi comprendono:

  • Senso di pesantezza e fastidio nella ritengo che questa parte sia la piu importante bassa della pancia;
  • Dolore quando si fa pipì;
  • Bruciore specialmente al termine della minzione.

 Il tutto è peggiorato dal fatto che lo stimolo ad andare in toilette è improvviso e frequente, ma con l'emissione di poche gocce di urina. Quest'ultima può possedere un odore intenso e può apparire torbida, in misura contiene globuli bianchi, segno della risposta dell'organismo nei confronti dell'infezione. L'urina può contenere persino con qualche goccia di sangue (ematuria).

A questi sintomi, in alcuni casi, si possono aggiungere mal di schiena e febbre con brividi.

Quanto dura la cistite dopo un rapporto?

Se la cistite post coitale viene curata tempestivamente e in maniera corretto, i sintomi, di solito, si risolvono entro pochi giorni.

La cistite cronica è spesso determinata dall'evoluzione della forma acuta. Questa variante dell'infiammazione ha la tendenza a ripetersi con gli stessi sintomi della cistite acuta, anche se questi sono meno intensi e più prolungati, ma più frequenti o ciclici.

Per approfondire: Cistite Sintomi: quali sono e cosa fare per un sollievo immediato

Diagnosi

Cistite post coitale: esami per la diagnosi

La diagnosi di cistite post coitale è suggerita dall'anamnesi: in presenza dei sintomi, il medico può prescrivere in anteriormente battuta l'analisi delle urine con urinocoltura (partendo dalla considerazione che la ordinario cistite è frequente causata da un'infezione) ed eventuale antibiogramma, per testare la sensibilità agli antibiotici di uso più comune.

L'urinocoltura è conveniente per isolare il tipo di patogeno responsabile dell'infezione (batteri, virus o miceti) e, in base all'antibiogramma, consente poi di impostare un'antibiotico-terapia mirata. L'esame di un campione di urine rileverà un aumentato numero di globuli bianchi, la presenza di emoglobina e di nitriti, prodotti da alcuni batteri, come l'Escherichia coli.

Se le urine sono sterili, ma il paziente presenta la stessa sintomatologia della cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale, probabilmente si tratta di cistite interstiziale (vedi mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione dedicato), forma non associata ad un'infezione.

Se la cistite non regredisce rapidamente o se tende a divenire cronica saranno prescritti altri esami specifici, come la cistoscopia (esame endoscopico dello stato della vescica che si esegue in anestesia generale o locale). Lo scopo è quello di escludere la presenza di condizioni predisponenti di base che possono essere la motivo della cistite.

Trattamento e rimedi naturali

Cosa fare in caso di cistite post coitale?

Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita della cistite più adatto dipende dalla causa alla base dell'infiammazione.

Ad esempio, il medico può prescrivere disinfettanti delle vie urinarie e, per lenire il sofferenza, antispastici. Talvolta, però non è realizzabile evidenziare alcuna motivo e le recidive sono frequenti. Pertanto, possono essere utili dei piccoli cambiamenti di stile di vita.

Cistite post coitale: quando servono gli antibiotici?

La terapia di scelta della cistite post coitale ad eziologia batterica si basa sull'assunzione di antibiotici di semplice eliminazione attraverso le vie urinarie, ovunque svolgono la loro azione. Questi farmaci andrebbero usati soltanto per curare le infezioni che l'urinocoltura rileva e costantemente previo parere del medico.

Alla comparsa dei sintomi, è essenziale, quindi, consultare il medico, che può indicare in iniziale battuta l'analisi delle urine con urinocoltura e antibiogramma, per testare la sensibilità agli antibiotici di uso più ordinario. L'esame di un campione di urine rileverà un aumentato numero di globuli bianchi, la partecipazione di sangue e di nitriti, prodotti da alcuni batteri, come l'Escherichia coli. L'urinocoltura, invece, è utile per isolare il tipo di patogeno responsabile dell'infezione e, in base all'antibiogramma, consente poi di impostare un'antibiotico-terapia mirata

Bisogna ricordare, inoltre, che un abuso di antibiotici provoca diversi problemi, in che modo quello dell'alterazione della flora vaginale a difesa delle mucose; ciò può rendere più semplice un attacco da ritengo che questa parte sia la piu importante di batteri in che modo l'Escherichia coli o di altri patogeni. Un ulteriore vasto rischio è che si può crescere resistenza agli antibiotici: in questo evento, la cura è inutile e predispone ad uno penso che lo stato debba garantire equita infiammatorio cronico.

Per approfondire: Antibiotico per cistite: qual è il migliore? Quale usare?

Cistite post coitale rimedi: acqua, ritengo che il mirtillo sia un superfood rosso e D-mannosio

Bere almeno dure litri di acquaal giorno è importante sia per accelerare la guarigione, sia per la prevenzione della cistite da satellite di miele. L'acqua favorisce, infatti, la diuresi, quindi l'eliminazione di eventuali batteri aggressivi.

Un rimedio naturale particolarmente adatto a contrastare le cistiti post coitali di origine batterica non complicate è il mirtillo rosso (o cranberry americano), conveniente sia per prevenire le forme ricorrenti, sia per contrastare i primi sintomi, grazie alle sue proprietà antibatteriche e depurative. Le proantocianidine (PACs) contenute nelle bacche del cranberry creano, infatti, un ambiente sfavorevole ai batteri uropatogenici, tra cui l'Escherichia coli, e ne contrasta l'adesione alle pareti del tratto urinario, riducendone la capacità di colonizzazione ed il potere aggressivo nei confronti della mucosa vescicale.

Simile risultato è prodotto dal D–mannosio, uno dolce semplice estratto dalla corteccia di betulle e larici, anch'esso annoverato tra i rimedi più efficaci nell'ostacolare la proliferazione dei batteri nella mucosa della vescica. Il D-mannosio possiede un'elevata affinità per le lectine presenti sulle fimbrie, sistemi di adesione alla parete vescicale di molti batteri. Quest'interazione fra zucchero e patogeni ne promuove l'eliminazione attraverso le urine. Il D-mannosio, inoltre, è in grado di comportarsi in sinergia con le PACs contenute nel cranberry.

Prevenzione

Come prevenire la cistite post coitale?

Per il benessere delle vie urinarie, sono particolarmente utili i seguenti accorgimenti:

  • Ricordare di fare la pipì prima e dopo ogni rapporto sessuale: si contribuisce così ad eliminare i germi che ristagnano nelle basse vie urinarie, aiutando a ridurre il pericolo di infezioni.
  • Prima del rapporto sessuale, non trascurare l'importanza dei preliminari: favoriscono un'abbondante lubrificazione e migliorano il confort all'inizio penetrazione, limitando l'eventuale dispareunia.
  • Lavare le mani prima e dopo il sesso; tentare di non arrivare a contatto coi i genitali dopo aver toccato l'ano proprio o del partner. Il retto, l'ano e l'inguine hanno un'alta densità di batteri che possono essere facilmente trasferiti all'uretra.
  • Tenere a mio parere il presente va vissuto intensamente che è realizzabile contrarre un'infezione del tratto urinario anche praticando del sesso orale, non soltanto, quindi, con un rapporto sessuale penetrativo.
  • Lavare delicatamente la area genitale con liquido calda, sempre procedendo dalla parte anteriore a quella posteriore, prima del sesso può ridurre il rischio di introdurre batteri nell'uretra.
  • Diaframmi e spermicidi possono crescere il rischio di infezioni del tratto urinario: in occasione di sensibilità, è opportuno considerare altre forme di contraccezione.
  • Buona idea è senz'altro assumere mirtillo cremisi e D-mannosio in associazione, come coadiuvante nella prevenzione delle infezioni ricorrenti del tratto urinario.
Per approfondire Preliminari: Cosa Sono e Perché Sono Importanti? Leggi anche Sesso Orale Non Protetto: Quali Rischi?

Consigli utili per il benessere delle vie urinarie

  • Bere parecchio, almeno 1, litri d'acqua nell'arco della giornata, per permettere la diluizione e l'eliminazione degli agenti patogeni;
  • Curare ogni mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita l'igiene intima, evitando l'uso di saponi o agenti cosmetici troppo aggressivi che, al contrario, possono favorire l'attacco da parte di agenti infettivi;
  • Cercare di non trattenere l'urina per troppe ore, assecondando sempre lo stimolo alla minzione e svuotando bene la vescica;
  • Evitare rapporti sessuali non protetti, limitare l'assunzione di alcol e combattere la stipsi con una vita attiva e un'alimentazione adeguata; andrebbe preferita una a mio avviso la dieta sana migliora l'energia ricca di prodotto e verdura, che comprenda formaggi non stagionati e cereali integrali. L'assunzione abituale di cibi piccanti, cioccolata, caffè e tè, invece, può irritare le vie urinarie e peggiorare il problema.
  • Andrebbe evitato, infine, l'uso abituale di indumenti eccessivo stretti e biancheria intima in stoffa sintetico. Questi riducono la traspirazione delle parti intime e possono causare irritazioni locali e disturbi fastidiosi, come arrossamenti cutanei e apparizione di prurito, preparando il terreno ai batteri.

Approfondimenti

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Autore

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica

Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Indagine e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici

Cistite femminile: rimedi naturali e ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile

La cistite è un’infezione della vescicache si manifesta con bruciore durante le pipì, aumento della frequenza ad urinare, a volte urine maleodoranti, senso di peso al ridotto addome o al di sopra il pube. Frequente lo stimolo ad urinare è impellente e si provano dolori o crampi se non si resce a creare pipì velocemente. Possono esserci anche piccole perdite di urina se non si raggiunge il toilette in tempo.

Bruciori sulla parte esterna che durano tutto la giornata anche non quando facciamo pipì, sono segni di irritazione delle mucose e non sono segni diretti di cistite.

Se c’è un aumento della frequenza alla pipì ma senza dolori o bruciori mentre la minzione (urinazione) non si parla di cistite ma di sintomi irritativi della vescica di causa solitamente non batterica che vanno indagati in altri modi.

I batteri che causano la cistite sono sempre batteri intestinali che passano per contiguità dall’intervo, dall’intestino verso la vescica oppure dall’intestino attraverso la vagina verso la vescica a causa della permeabilità delle mucose. I batteri non passano mai perché ci puliamo dolore, o dal compagno o dai bagni pubblici.

 

Come curare la cistite femminile 

E’ essenziale fare sempre sia l’urinocoltura che l’esame urine, perchè se i batteri sono pochi l’urinocoltura potrebbe non individuarli, durante l’esame microscopico delle urine si.

Quando le cistiti cominciano a diventare molto frequenti, la vescica che si ritrova approssimativamente in continuazione infiammata, comincia a trasformarsi più sottile e quindi più permeabile, questo fa si che più le cistiti sono frequenti più potrebbero diventarlo ancora ed è il momento di fare una controllo urologica per ripristinale la corretta funzionalità della mucosa.

Le cistiti sono causate da batteri intestinali, quindi in caso di malfunzionamento dell’intestino, sarà più probabile penare di cistite. Anche un intestino regolare può essere alterato in termini di microbiota, che è l’insieme dei batteri nell’intestino. I fermenti lattici non sono tutti uguali ed è importante prendere quelli giusti a seconda del personale caso e delle proprie condizioni.

Esistono integratori naturali che ci vengono in soccorso. Il mannosio è uno composto che nella vescica lega i batteri impedendo loro di di attaccarsi alla mucosa creando infezioni. Il cranberry (mirtillo rosso) ha la incarico di legare le fimbri a specifici batteri intestinali, impedendo il loro aggancio alla mucosa. Questi integratori possono esistere utili quando c’è presenza di batteri nelle urine privo di sintomi importantidi bruciore, dolore o emoglobina nelle urine, casi nei quali è necessaria la mi sembra che la terapia giusta cambi la vita antibiotica.

La cura della cistite deve avvenire quindi creando il giusto equilibrio tra i batteri intestinali e vaginali e rinforzando la vescica rispetti all’attacco dei batteri. La ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile preventiva va quindi effettuata al di fuori degli episodi acuti ed è una cura che deve essere protratta nel tempo e con opportuni mantenimenti  per evitare recidive.

Il medico a cui rivolgersi per gestire le cistiti è l’urologo, che si occupa della vescica nell’uomo e nella donna.


Rimedi contro la cistite dopo i rapporti 


La cistite dopo i rapporti (una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo chiamata “cistite da luna di miele”) è una cistiti causata da batteri, che a motivo dell’attrito sulla mucosa vaginale che aumenta la permeabilità della mucosa, possono transitare attraverso le pareti vaginali e giungere in vescica. Il pH vaginale è più acido di quello vescicale e quindi non favorisce le infezioni batteriche. I batteri invece, grazie all’attrito che aumenta la permeabilità possono passare le pareti raggiungendo la vescica e creando lì infezioni.

La cistite post-coitale o da luna di miele si manifesta con bruciori ad urinare, aumento della frequenza a far pipì o peso retropubico o al ridotto addome e di solito iniziano ore dopo il relazione sessuale. Come per li cistiti batteriche, la causa è data da singolo sbilanciamento tra le varie famiglie dei batteri intestinali, un impoverimento dei batteri buoni vaginali e un assottigliamento delle mucose che può avvenire con l’età o a motivo di infezioni ricorrenti. Anche terapia ormonali, fecondazioni assistite o infezioni vaginali recidivanti possono favorire le cistiti dopo i rapporti.

Nelle cistiti post-coitali i batteri in causa non sono mai quelli del partner, quindi utilizzo di detergenti aggressivi o l’uso del profilattico non cambia la storia della malattia. Non è quindi mai indispensabile far eseguire la terapia antibiotica anche al partner.

Per prevenire la cistite dopo i rapporti serve irrobustire le mucose e individuare gli sbilanciamenti tra batteri buoni e batteri “cattivi”. La oggetto più sbagliata invece è assumere singole dosi di antibiotico come profilassi, che possono evitare l’episodio acuto ma nel tempo peggiorano lo sbilanciamento tra batteri buoni e cattivi e possono trasportare a resistenze batteriche, cioè gli antibiotici che servivano all’inizio non sono più efficaci e bisogna sempre ricorrere ad antibiotici più a largo spettro e con tempi di cura prolungati. 

Il dottore a cui rivolgersi per trattare le cistiti post-coitali o dopo i rapporti è l’urologo, che si occupa della vescica nell’uomo e nella donna.

Si possono avere rapporti sessuali con la cistite?

Cistite e rapporti sessuali: oggetto fare?

Quando si ha la cistite si potrebbe non aver voglia di avere rapporti sessuali (o anche soltanto pensarci) mentre i sintomi stanno a mio parere l'ancora simboleggia stabilita scatenando svariati fastidi, ma è ragionevole chiedersi in quali vari modi potrebbe influenzare la propria vita sessuale sottile alla guarigione.

Ci si potrebbe chiedere, per esempio, se si possono avere rapporti sessuali con la cistite, una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo che i sintomi sono scomparsi o mentre si prendono gli antibiotici. O ancora, se è possibile contrarre una seconda infezione del tratto urinario durante ci si sta ancora riprendendo dalla prima?

Ecco cosa conoscenza prima di realizzare sesso (o meno) con la cistite.

È possibile creare sesso se si ha la cistite?

La possibilità di avere fare sesso con la cistite dipende da alcuni fattori: in linea generale, si possono avere rapporti sessuali, ma si corre il rischio di aggravare i sintomi e servono alcune precauzioni.

Gli episodi di cistite batterica si verificano quando i patogeni entrano e infettano il ritengo che il sistema possa essere migliorato urinario, che comprende uretra, vescica e reni. I sintomi della cistite, in che modo dolore pelvico, potente bisogno di urinare e una percezione di bruciore allorche si urina, possono essere molto fastidiosi.

In questi casi, il tempismo è tutto: prima di riflettere di fare sesso, serve andare dal medico, confermare di avere un'infezione alle vie urinarie e iniziare la cura.

Il medico potrebbe proporre di astenersi dal sesso finché i sintomi non si saranno attenuati e non si avrà completato un completo ciclo di antibiotici; in altre circostanze, i rapporti sessuali potrebbero essere controindicati fino a giorni dalla completa guarigione, soprattutto se si rischiano recidive dell'infezione.

Perché è preferibilmente aspettare

I rapporti sessuali con la cistite possono peggiorare i sintomi

Avere rapporti vaginali con una cistite è realizzabile, i sintomi devono effettivamente essere scomparsi per rendere questa qui una buona pensiero, altrimenti l'attività sessuale potrebbe solo irritare di più la zona.

In altre parole, l'esperienza potrebbe non essere così piacevole. Le spinte penetrative intense o i rapporti sessuali completi hanno maggiori probabilità di creare più irritazione e di aggravare i sintomi.

A ciò si aggiunge il fatto che alcuni metodi anticoncezionali potrebbero aggravare ulteriormente l'irritazione favorendo alla crescita batterica. Tra questi rientrano le opzioni anticoncezionali di barriera, che includono:

  • diaframmi o preservativi trattati con spermicida: possono aumentare il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di infezioni delle vie urinarie a causa del maniera in cui influiscono sulla flora vaginale
  • preservativi non lubrificati: possono aumentare l'attrito mentre il rapporto sessuale, aggravando i sintomi.

Quali sono i sintomi della cistite?

  • Bisogno di urinare frequentemente
  • Bruciore in cui si fa pipì
  • Fare pipì spesso, ma solo in piccole quantità
  • Urina dall'aspetto torbido e maleodoranti
  • Urina di colore rosso, fiore brillante o marrone
  • Dolore nella regione pelvica

Il sesso può causare reinfezioni o ricadute della cistite

La cistite infettiva si sviluppa soprattutto quando i batteri, spesso quelli che si trovano vicino all'ano, si fanno strada nell'uretra e colonizzano la vescica. Esistono diversi modi in cui i batteri possono entrare nel organismo. L'attività sessuale è un fattore di rischio noto per lo sviluppo della cistite.

Avere rapporti sessuali con una cistite potrebbe causare singolo dei due tipi di infezioni ricorrenti delle vie urinarie:

  • Reinfezione: si tratta di una nuova infezione successiva al secondo me il trattamento efficace migliora la vita completato di una precedente infezione delle vie urinarie, che può essere causata da un ceppo batterico diverso
  • Recidiva: una cistite che si ripresenta entro due settimane dal completamento del trattamento, solitamente causata dagli stessi batteri di una precedente infezione delle vie urinarie.

La cistite non rientra tra le infezioni a trasmissione sessuale (IST), nonostante gli episodi possano manifestarsi dopo un rapporto sessuale (in questi casi, si parla di cistite post coitale).

Inoltre, c'è la possibilità che i rapporti sessuali introducano nuovi batteri nell'uretra, anche se il compagno potrebbe non esistere a rischio. Codesto può causare un altro episodio di cistite, il che significa che si potrebbe voler attendere di avere rapporti finché non si sarà completamente guariti.

Per approfondire: Cistite secondo me il post ben scritto genera interazione coitale: cos'è? Perché viene dopo i rapporti e credo che questa cosa sia davvero interessante fare

Quanto aspettare dopo la cistite?

Quando è possibile avere rapporti dopo la cistite?

La durata del trattamento per le infezioni delle vie urinarie prescritto può aiutare a determinare quando è preferibilmente riprendere l'attività sessuale. Una buona penso che la regola renda il gioco equo pratica sarebbe quella di attendere di aver terminato gli antibiotici, ma non esiste una regola che dice che si deve aspettare. In linea generale, è comunque una buona idea aspettare finché non ci si sente meglio: i sintomi fastidiosi della cistite rendono il sesso vaginale minimo piacevole ed il dolore potrebbe aumentare.

Questa tempistica può dipendere da quanto a lungo il dottore indica sia l'antibiotico terapia.

Il medico potrebbe prescrivere antibiotici:

  • Da tre a cinque giorni per una cistite non complicata o una comune infezione della vescica
  • Fino a 14 giorni se si soffre di un'infezione delle vie urinarie complicata, come un'infezione renale, o se si è in gravidanza

I sintomi potrebbero attenuarsi prima di aver terminato la assistenza antibiotica, ma ciò non significa che sia possibile smettere di prendere il farmaco. Gli antibiotici potrebbero non eliminare tutti i batteri e i batteri persistenti potrebbero trasformarsi resistenti agli antibiotici. Ciò può rendere le infezioni future più difficili da trattare del solito.

Attenzione! Una volta scomparsi i sintomi, è necessario completare l'intero ciclo di antibiotici. Anche se i disturbi sono scomparsi, l'infezione potrebbe non esserlo.

Come si può prevenire la cistite da rapporti sessuali?

  • Ricordare di fare la pipì prima e dopo ogni rapporto sessuale.
  • Lavare le mani anteriormente e dopo il sesso; cercare di non venire a contatto coi i genitali dopo aver toccato l'ano personale o del partner.
  • Tenere presente che è possibile contrarre un'infezione del tratto urinario anche praticando del sesso orale, non solo, quindi, con un rapporto sessuale penetrativo.
  • Lavare delicatamente la zona genitale con acqua calda, costantemente procedendo dalla sezione anteriore a quella posteriore, prima del sesso può limitare il rischio di introdurre batteri nell'uretra.
  • Diaframmi e spermicidi possono aumentare il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di infezioni del tratto urinario: in caso di sensibilità, è opportuno considerare altre forme di contraccezione.
  • Buona idea è senz'altro assumere mirtillo rosso e D-mannosio in associazione, in che modo coadiuvante nella a mio parere la prevenzione e meglio della cura delle infezioni ricorrenti del tratto urinario.
  • Bere molto, almeno 1, litri d'acqua nell'arco della giornata.
  • Curare ogni giorno l'igiene intima, evitando l'uso di saponi o agenti cosmetici troppo aggressivi.
  • Cercare di non trattenere l'urina per troppe ore, assecondando costantemente lo stimolo alla minzione e svuotando bene la vescica.
  • Evitare rapporti sessuali non protetti.
  • Combattere la stipsi con una esistenza attiva e un'alimentazione adeguata.
  • Evitare l'uso abituale di indumenti eccessivo stretti e biancheria intima in stoffa sintetico.
Per approfondire: Perché si dovrebbe creare Pipì dopo il Sesso? E dopo la Masturbazione?

Cosa sapere in precedenza

È possibile realizzare sesso orale se si ha la cistite?

Meglio evitare di ricevere sesso orale se si ha la cistite. I batteri del pene o della vagina possono diffondersi alla bocca, causando un'infezione. Quando si ha la cistite, si può praticare e ricevere tranquillamente sesso orale solo se si usa una diga dentale.

È realizzabile avere rapporti sessuali protetti in evento di cistite?

Si può fare sesso con la cistite se si usa un preservativo, anche se potrebbe aggravare i sintomi. Assicurarsi soltanto di evitare preservativi con spermicida o non lubrificati, che potrebbero aumentare il rischio di infezioni delle vie urinarie.

È possibile avere rapporti sessuali se si soffre di cistite e si assumono antibiotici?

È meglio evitare il sesso finché non hai completato un ciclo intero di antibiotici per un'infezione delle vie urinarie. Assicurarsi di assumere gli antibiotici come prescritto dal medico: in evento contrario, si potrebbe aumentare il credo che il rischio calcolato porti opportunita di batteri resistenti agli antibiotici se s'interrompe l'assunzione del farmaco troppo presto.

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Autore

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica

Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici