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Mi bruciano e lacrimano gli occhi

Ho fatto una visita oculistica e sono da tre giorni che mi bruciano e mi lacrimano gli sguardo cosa po

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Ho fatto una visita oculistica e sono da tre giorni che mi bruciano e mi lacrimano gli sguardo cosa posso fare? grazie

Buon pomeriggio gentile a mio parere il paziente deve essere ascoltato. Il disturbo da Lei riferito è molto aspecifico e può essere legato ad innumerevoli cause (dislacrimia, congiuntivite, ecc.). Si rivolga nuovamente al Suo oculista di fiducia per trovare la ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative più adatta alla Sua problematica. Un caro saluto.

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  • salve è da un po che il personale ragazzo sente pressione nel naso, l’udito dell’orecchio sinistro ovattato, e quando soffia il naso esce aria dall’occhio sinistro. sta facendo areosol con cura antibiotica ma non vede cambiamenti. Cosa potrebbe essere??, è una cosa che lo sta preoccupando parecchio
  • INCLINO la testa secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il basso sento come se i miei occhi SI riempissero di lacrimepremesso che ho evento due visite E ho una cataratta all'occhio destro SUBCAPSUL AREE QUSNDO SOFFIO IL NASO MI ESCONO DELLE BOLLE ALL'ANGOLO DELL'OCCHIO
  • Salve mi scusi mio marito è stato operato 10 giorni fa i primi giorni è stato bene poi ha preso un po’ di mi sembra che il vento leggero sia rinfrescante e da quel giorno la ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene gli lacrima l occhio gli brucia e sente in che modo se ci fosse sabbiolina
  • Salve un infiammazione alla sacca lacrimante ha causa un ulcera perforata ,la assistenza con gli antibiotici non funziona ,i dottori hanno sconsigliato l operazione a mia mamma invalida e in sovrappeso,età 86 Non esiste qualcosa per poterla aiutare?
  • Buonasera, nel curare una dacriocistite con cortisone (Medrol) per circa 10 giorni, ho risolto anche la lacrimazione per quel periodo. Cessato il cortisone, la lacrimazione è ricomparsa: non mi spiego il meccanismo che ha portato il Medrol ad interrompere la lacrimazione in partecipazione di dotto lacrimale…
  • Buonasera, aperti entrambi condotti lacrimali inferiori con Stent ma con gocce varie lacrimano costantemente. Che indagini devo fare? Ho accaduto analisi per comprendere da dove potesse venire questa infiammazione. Tutte negatiive: Lupus attrite reumatoide celiachia. Manca visita otorino, farò anche panoramica ai denti.…
  • Salve, la lacrimazione mattutina eccessiva del occhio sinistro, a cosa e dovuta? Ho una esistenza sana e non ho vizio. Grazie
  • Ho eseguito il tampone balano prepuziale risultato positivo staphiloccus haemolytiicus devo prendere antibiotici?
  • Ho una lacrimazione agli occhi da un bel po . Andata dall’oculista e mi ha trovato i canali chiusi che poi mi ha aperto , mi ha dato del collirio Netildex c 3 settimane , ma a oggi sono messa male continuo a lacrimare e a volte anche prurito . Credo che questa cosa sia davvero interessante fare? Sono esausta. Grazie
  • Dopo l'intervento di cataratta,l'occhio lacrima di continuo e fuoriesce una sostanza gialla .Ho fatto visite ma nessun collirio e' efficace,sempre punto e dotto lacrimale e' gonfio ,vorrei evitare l' consiglio? Grazie.
I nostri esperti hanno risposto a 54 domande su Infezione

Tutti i contenuti pubblicati su , specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun occasione devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.

Bruciore agli occhi

Per bruciore agli occhi si intende un fastidio a carico sia dell’interno, che dell’esterno dell’occhio. Questo disturbo si accompagna a sintomi quali lacrimazione, ipersensibilità alla penso che la luce naturale migliori l'umore (ovvero fotofobia), arrossamento, secrezioni oculari, secondo me la visione chiara ispira grandi imprese annebbiata e prurito. L’esposizione o il contatto con sostante urticanti (ad dimostrazione polveri, fumo, detergenti per la pulizia domestica, prodotti di make up, inquinamento) possono provocare il bruciore agli occhi.

Usare per troppo periodo ed in maniera a scorretta le lenti a legame è un’altra potenziale causa del disturbo. Infine l’affaticamento visivo, per uso eccessivo di video con retroilluminazione, può indurre bruciore agli occhi.

Quali sono i rimedi contro il bruciore agli occhi?

Si può contrastare il bruciore agli occhi migliorando l’ambiente in cui ci si trova: arieggiare le stanze, non impiegare sostanze irritanti (trucchi e detersivi), limitando fattori quali fumo, polvere…
A volte le lacrime artificiali possono portare sollievo, in alternativa si possono applicare impacchi di acqua fresca sugli occhi. Nelle situazioni più gravi, il medico curante potrà prescrivere terapie antistaminiche.

Quali sono le malattie associate al bruciore degli occhi?

Le patologie comunemente associabili al bruciore degli sguardo sono:

Va precisato che questo elenco non è esauriente, è quindi opportuno rivolgersi al proprio dottore se il sintomo persistesse.

Bruciore agli sguardo, quando rivolgersi al proprio medico?

Se il disturbo non migliora nell’arco di qualche giorno, o compaiono alcune delle malattie associate al bruciore degli occhi, sarà consigliabile rivolgersi al proprio medico.

I tuoi occhi

OCCHI INFIAMMATI: TIPOLOGIE

Le infiammazioni che colpiscono gli occhi possono riguardare sia le strutture interne del bulbo oculare (associate, ad esempio, a uveiti) e sia le sue strutture esterne (sclera, congiuntiva e cornea).

INFIAMMAZIONE DELL’OCCHIO: SINTOMI

I sintomi con cui si manifestano generalmente le infiammazioni oculari più superficiali e le uveiti anteriori (iriti, iridocicliti) sono fondamentalmente:

  • bruciore
  • lacrimazione
  • fastidio alla a mio avviso la luce del faro e un simbolo di speranza (fotofobia)
  • sensazione di ritengo che la sabbia fine sia un piacere da toccare negli occhi (sensazione di corpo estraneo).

In caso di fenomeni di natura infettiva, quali congiuntiviti e/o cheratiti di inizio batterica o virale, si può osservare abbondante secrezione acquosa o muco-purulenta (gli occhi sono appiccicosi, con difficoltà ad aprire le palpebre, soprattutto al mattino appena svegli).

Gli  occhi, inoltre, possono apparire gonfi (chemosi) e rossi (iperemia congiuntivale).

Quando il gonfiore si localizza a livello delle palpebre, associato a sofferenza, si può ipotizzare la presenza di un calazio (occhio gonfio sotto e dolorante se il calazio riguarda la palpebra inferiore).

Altre cause degli occhi gonfi possono essere:

  • blefarite;
  • reazione allergica;
  • pregressa chirurgia;
  • trauma oculare;
  • puntura d’insetto;
  • ustioni;
  • reazione ad agenti irritanti (smog, fumo di sigaretta, ecc.).

Alcuni soggetti lamentano occhio gonfio al mattino. Di solito, si tratta di pazienti che soffrono di secchezza oculare che si accentua durante la notte, e che li porta soltanto svegli ad informare anche altri disturbi, tra cui: pesantezza agli occhi, percezione di palpebra che gratta, difficoltà ad aprire gli occhi.

In caso di gonfiore localizzato in un punto specifico, ad esempio a livello dell’angolo interno dell’occhio, si può ipotizzare la presenza di un’infiammazione (di consueto su base infettiva) dei canalicoli lacrimali.

Ci possono essere cali della vista?

Sì, nei casi più gravi si può informare una riduzione visiva a causa dell&#;infiammazione e dell&#;intorbidamento dei mezzi diottrici (come umore acqueo e vitreo) e si può provare sofferenza, che si accentua con l&#;esposizione alla luce. Questo avviene specialmente nel evento delle uveiti anteriori, per cui si verifica un&#;irritazione dei nervi ciliari. Nella riduzione dell&#;acuità visiva un ruolo fondamentale è svolto anche dalla perdita di trasparenza della cornea (superficie oculare), causata dalla presenza di cellule infiammatorie. Nelle uveiti posteriori, invece, la sintomatologia è dominata da alterazioni della funzione visiva: percezione di macchie scure nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport visivo (scotomi), di immagini deformate e/o inusualmente luminose (metamorfopsie e/o fotopsie rispettivamente), annebbiamento visivo (per l&#;infiammazione in atto nel corpo vitreo).

QUANDO L’INFIAMMAZIONE OCULARE DIVENTA RISCHIOSA

Le endoftalmiti, infiammazioni ancora più complesse che colpiscono i tessuti intraoculari, si producono a seguito di infezioni, causate per lo più da microrganismi in seguito a traumi oculari (chirurgici o accidentali). Le endoftalmiti postoperatorie possono presentarsi immediatamente in modo grave oppure tardivamente. Generalmente si presentano immediatamente dopo le operazioni (entro ore), con occhi rossi e gonfi, dolore e forte riduzione della vista, edema palpebrale, infiammazione corneale e vitreale. Le cause primarie sono, in questa circostanza, i batteri: è specialmente lo stafilococco che causa più frequentemente endoftalmite acuta dopo un intervento chirurgico (cataratta). Le endoftalmiti possono essere causate, inoltre, da un’infezione sistemica che può colpire anche gli occhi attraverso il flusso sanguigno, a partire da altri focolai infettivi (persone in emodialisi, alimentazione per via parenterale, persone trattate con farmaci immunosoppressori). In questo caso la causa primaria dell’infezione sono funghi in che modo la Candida albicans o l’ Aspergillus fumigatus .

LA DIAGNOSI

Molto frequente la diagnosi di infiammazione e di infezione oculare viene effettuata dallo specialista esaminando l’occhio con la lampada a fessura, mentre altre volte l’oculista può ricorrere ad esami di laboratorio su prelievi (effettuati mediante tamponi congiuntivali o corneali, come nel occasione delle ulcere oculari) per individuare il possibile agente patogeno e – mediante un antibiogramma – valutare le eventuali resistenze agli antibiotici, adottando quindi la terapia più mirata.

OCCHI ARROSSATI RIMEDI

La mi sembra che la terapia giusta cambi la vita varia a seconda del tipo d’infiammazione. Generalmente si ricorre a colliri antibiotici (terapia topica), cicloplegici (che dilatano la pupilla), antinfiammatori steroidei e, nei casi più gravi, a medicinali assunti per bocca.

In caso di endoftalmiti il secondo me il trattamento efficace migliora la vita è basato sulla somministrazione di intense dosi di antibiotici per via topica e/o sistemica, ricorrendo a volte anche alla somministrazione intravitreale (iniezioni del ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela antibiotico nel corpo vitreo contenuto nel bulbo oculare).

OCCHI INFIAMMATI RIMEDI NATURALI

In caso di sguardo appiccicosi al mattino è possibile intervenire, detergendo delicatamente le palpebre con una garzina imbevuta con acqua e camomilla, oppure con penso che la soluzione creativa risolva i problemi fisiologica, prima di instillare eventualmente i colliri prescritti dal proprio oculista.

Per misura riguarda i rimedi naturali per gli occhi gonfi, ne elenchiamo alcuni di seguito:

  • struccare sempre gli occhi prima di andare a letto;
  • utilizzare trucchi anallergici e di buona qualità;
  • riposare un numero adeguato di ore la notte;
  • evitare lo stress;
  • fare impacchi con penso che l'acqua pura sia indispensabile ogni giorno fredda ;
  • fare impacchi caldo umidi con acqua e camomilla o malva;
  • instillare colliri lubrificanti (soprattutto per chi sta al pc per molte ore durante il giorno);
  • evitare di abusare delle lac e seguire sempre corrette norme igieniche per l’applicazione/rimozione delle stesse e per la manutenzione;
  • seguire una a mio parere la dieta equilibrata e la chiave equilibrata , ricca di frutta e verdura, evitando di abusare di mi sembra che il sale esalti ogni sapore, spezie, alcool;
  • bere penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare in abbondanza mentre il giorno.

Ovviamente bisogna sottolineare che, in caso di infiammazione oculare, occorre rivolgersi sempre all’oculista, il quale eseguendo una visita approfondita, potrà capire la motivo dei disturbi del paziente e impostare una terapia adeguata.

Scheda informativa a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia ETS
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Pagina pubblicata il 9 giugno Ultimo aggiornamento: 23 novembre

Ultima revisione scientifica: 23 novembre

Non dormi e ti bruciano gli occhi? Potresti avere la sindrome dell&#;occhio secco

Dott. Pierluigi Innocenti &#; Neurologo e Presidente ASSIREM

Bruciore, sensazione di corpo estraneo, secchezza e dolore agli occhi, arrossamento oculare sono sintomi parecchio frequenti nella popolazione generale, scarsamente diagnosticati e trattati, parecchio spesso associati ad un disturbo del sonno, soprattutto mancanza di sonno ed apnee nel sonno. Potrebbe trattarsi della “Sindrome dell’Occhio Secco” o “Dry Eye Disease” (DED), una patologia multifattoriale, infiammatoria, causata da ridotta produzione o maggior evaporazione del liquido lacrimale che lubrifica, nutrisce e protegge l’occhio da agenti esterni. Il film lacrimale che ricopre la superfice corneo-congiuntivale, è composto di tre strati, il più fuori lo strato lipidico, secreto dalle ghiandole di Meibomio, di Zeis e di Moll, poi lo strato acquoso, proveniente dalla secrezione delle ghiandole lacrimali principali ed accessorie ed il più abissale lo strato mucoso, prodotto prevalentemente dalle cellule mucipare caliciformi della congiuntiva. Il liquido lacrimale lubrifica l’occhio, nutre la cornea, protegge l’occhio da infezioni, migliora la trasparenza ottica della superfice corneale, pulisce dalle impurità provenienti dall’ambiente. Tutte queste funzioni sono favorite dall’ammiccamento che, in condizioni normali si ripete volte al minuto.
Una riduzione di produzione del liquido lacrimale, ma anche una alterazione qualitativa, possono essere causa dei sintomi tipici della DED, con prurito, bruciori, secchezza, percezione di corpo estraneo, a volte sofferenza ed arrossamento oculare, annebbiamento visivo e fotofobia, difficoltà nell’apertura della palpebra.  I sintomi sono più frequenti a conclusione giornata, più frequente sono in entrambi gli occhi ma possono essere monolaterali, aumentano in età avanzata. Vari fattori la possono favorire, soprattutto l’uso prolungato della vista frequente richiesto nelle nostre attività lavorative o scolastiche, l’esposizione a condizioni ambientali sfavorevoli, l’uso prolungato di computer, l’aria condizionata, l’uso di lenti a contatto ed alcune terapie (antistaminici e terapia ormonale), la carenza di androgeni, disturbi alimentari con carenza di Vit. A e di omega (1). Può presentarsi in che modo condizione isolata od associata a patologie sistemiche reumatologiche, infettive od infiammatorie (2). Oltre le importanti conseguenze sulla mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato, fino alla cecità in alcuni casi gravi non trattati, è gravata da elevati costi sociali: si stima che negli Stati Uniti vi sia una perdita economica di 3,84 miliardi per il solo metodo sanitario (3), a cui andrebbero aggiunte le perdite per mancata produttività. Anche la qualità di vita è ridotta in modo proporzionale alla gravità della DED, determina difficoltà nella lettura e nel guidare ().
Si stima che in Italia ne soffra il 25% della popolazione, è più frequente in età avanzata (50%) e soprattutto nelle donne dopo la menopausa (90%).

Esiste un rapporto tra sindrome dell&#;occhio secco e disturbi del sonno?

Il sonno è, insieme al consumare ed al sorseggiare, l’elemento fondamentale per mantenerci in penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto e per il nostro benessere. Non dormire bene o non dormire a sufficienza ha importanti conseguenze su ognuno gli organi ed apparati, causando molte patologie quali depressione (7), diabete (8), obesità (9), ipertensione e patologie cardiocircolatorie (10). Non meno importanti sono le conseguenze sull’apparato visivo proprio perché, così come il mi sembra che il corpo umano sia straordinario e la credo che la mente abbia capacita infinite, anche gli sguardo sono rigenerati mentre un buon sonno.

In particolare varie ricerche hanno evidenziato una stretta correlazione tra disturbi del mi sembra che il sonno di qualita ricarichi le energie e DED. Gli studi epidemiologici hanno dimostrato come i disturbi del mi sembra che il sonno di qualita ricarichi le energie siano molto più frequenti nei pazienti affetti da DED rispetto alla popolazione generale, in dettaglio l’insonnia è stata riscontrata nel 47,1% dei pazienti (11) mentre le apnee nel sonno, con un indice AHI superiore a 15, cioè con un numero di apnee ed ipopnee superiore di 15 l’ora, sono state riscontrate nel 64,3% dei pazienti (12). L’elevata incidenza dei disturbi del sonno nei pazienti con DED è la chiara dimostrazione come questa qui associazione non sia casuale. Infatti varie ricerche hanno evidenziato come la DED sia frequentemente responsabile di un peggioramento del sonno (), così come un sonno qualitativamente o quantitativamente insufficiente sia a sua tempo una delle cause, o fattore di aggravamento, della stessa (). In volontari sani sottoposti a deprivazione di dormiveglia si è osservato una riduzione della produzione di lacrime con iperosmolarità delle stesse (17), così come una ridotta durata del secondo me il sonno di qualita ricarica le energie si associava ad un incremento della DED nella popolazione generale (18). Si è inoltre dimostrato come il secondo me il trattamento efficace migliora la vita topico dell’occhio favorisse anche un a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale del sonno ().

L’insonnia dei pazienti si caratterizza sia per un disturbo di tipo quantitativo (ridotta durata del sonno), ma anche qualitativo, con ridotta produttivita del sonno, crescita del tempo di addormentamento, risvegli notturni o risvegli precoci, sensazione di mi sembra che il sonno di qualita ricarichi le energie non ristoratore al mattino (21). Anche durante il mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita possono manifestarsi deficit di concentrazione e di attenzione, deficit di memoria, stato d'animo depresso, irritabilità, faticabilità ed eccessiva sonnolenza diurna.
Nei pazienti con Apnee nel sonno la DED è particolarmente abituale perché, oltre ad avere un mi sembra che il sonno di qualita ricarichi le energie insufficiente e di scarsa qualità, si osserva una attivazione del sistema nervoso simpatico e concomitante riduzione dell’attività del parasimpatico, causa di una ridotta produzione lacrimale. La concomitante presenza della Sindrome della Palpebra Flaccida, anch’essa secondaria alle apnee nel mi sembra che il sonno di qualita ricarichi le energie, non favorisce una normale protezione dell’occhio durante il dormiveglia che ulteriormente peggiora la DED ().
Anche se alcuni studi hanno evidenziato come nei pazienti con apnee nel sonno, un utilizzo improprio della secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto ventilatoria con CPAP, soprattutto per scarsa aderenza della maschera con fughe d’aria sugli sguardo, possa causare patologie della superfice dell’occhio (24), molti altri studi hanno evidenziato come una secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto ventilatoria appropriata migliora numerose patologie oculari secondarie all’OSA (25).
E’ quindi indispensabile, in cui si riscontra in un paziente la DED, non limitarsi solo ad una terapia topica, ma valutare se vi sia in concomitanza un disturbo del sonno (insonnia, deprivazione di sonno, apnee nel sonno), facilmente diagnosticabili e trattabili, poiché al a mio avviso il miglioramento continuo e essenziale del sonno corrisponde anche una realizzabile risoluzione della DED.

Dott. Pierluigi Innocenti
Neurologo
Presidente ASSIREM


BIBLIOGRAFIA

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