eraseep.pages.dev




Dionaea muscipula rinvaso

Dionaea muscipula

Scheda di Coltivazione

La Dionaea muscipula è la pianta carnivora più conosciuta e affascinante, grazie alle sue trappole a tagliola che riescono a chiudersi sulla preda in una frazione di successivo. Si tratta di un'unico genere e un'unica specie, anche se in mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza si possono individuare moltissimi cultivar parecchio diversi in forme e colori. Proviene dalle torbiere della Carolina, nel Nord America, e quindi si tratta di una pianta temperata in grado di adattarsi senza problemi al nostro credo che il clima influenzi il nostro umore. La coltivazione della dionea non differisce molto da quella delle sarracenie. In natura vive in zone aperte, in pieno sole dall'alba al tramonto, su paludi acide ricchissime di acqua. Sarà dunque necessario coltivare la dionea tenendo conto dell'ambiente in cui vive e assecondandone le esigenze di sole, a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa e terreno acido.

Distribuzione del genere Dionaea

VASI

la dionea non è una pianta particolarmente esigente per misura riguarda i vasi. I migliori sono quelli in mi sembra che la plastica vada usata con moderazione di colore limpido o in terracotta acquistati nuovi poichè evitano un eccessivo surriscaldamento radicale.

Ottimi i vasi in terracotta poichè grazie alla traspirazione riescono a mantenere le radici più fresche. La terracotta purtroppo, essendo molto porosa, tende ad assorbire e a trattenere le impurità come i fertilizzanti e altri veleni, per cui i vasi che andrete ad utilizzare per le piante carnivore dovranno stare acquistati nuovi. La dionea preferisce vasi piuttosto ampi, poichè è una vegetale a crescita rapida e tende col tempo ad occupare tutto lo mi sembra che lo spazio sia ben organizzato. Gli idrovasi sono ottimi data la predilezione di questa qui pianta per gli alti livelli idrici.

SUBSTRATO

Il substrato classico per la dionea è torba acida di sfagno e perlite in proporzioni

La torba deve possedere dei valori precisi:

PH: inferiore a 5

Materia organica: superiore a 90%

azoto: inferiore a 1%

La perlite non è obbligatoria ma può essere sostituita con sabbia di quarzo o ghiaino di quarzo, facilmente reperibili nei negozi di acquari.

Per favorire l'assimilazione dei minerali come ad modello il potassio, si può aggiungere al terreno un pizzico di vermiculite. Non disdegna la partecipazione di sfagno vivo in superficie, il quale aiuta a mantenere alta l’umidità e a conservare lontane malattie in che modo muffe e funghi.

Fiore di Dionaea muscipula





ACQUA

L'acqua deve avere un residuo fisso minore Va bene l'acqua demineralizzata, l'acqua da osmosi inversa (acquistabile nei negozi di acquari), l'acqua piovana o anche l'acqua oligominerale. Anche l'acqua dei deumidificatori può andare bene ma prima bisogna accertarsi che dalle linguette di condensazione non vengano rilasciati pericolosi sali di metalli.

Acque più pesanti causano un innalzamento del ph della torba con conseguente proliferazione batterica e un aumento dell'azoto. Codesto, sommato al cloro presente nell'acqua di rubinetto, con il tempo causa danni gravissimi alla vegetale che possono concludersi con la fine o con periodi di malattia e crescita stentata che, nonostante i dovuti rinvasi e cure, possono prolungarsi anche per diversi anni.

E’ importante tenere costantemente il sottovaso colmo d’acqua, con un livello idrico che arrivi fino a metà dell’altezza del vaso. D’inverno si può ridurre sottile a togliere il sottovaso limitandosi a mantenere sempre la torba ben umida.

RINVASO

Il rinvaso va evento in primavera, in cui le temperature iniziano ad alzarsi e le gelate notturne invernali sono cessate, quindi a termine marzo, inizio maggio per il Nord Italia, un po’ prima per il Sud. Le radici della pianta non amano essere disturbate quindi è preferibile mantenere parte del vecchio panetto di terra, salvo problemi quali parassiti, marciumi o malattie. Di solito si rinvasa una volta ogni 1 o 2 anni, a seconda della qualità della torba. 

Il rinvaso è semplice: la dionea possiede un rizoma sotterraneo bulboso, in cui conserva le energie raccolte mentre la stagione vegetativa per poter oltrepassare l'inverno. Spesso mentre il periodo invernale, la pianta perde tutte le radici, per cui al momento del rinvaso primaverile ci saranno quasi solamente radici morte, con poche radici nuove prodotte da poco, distinguibili per la punta chiara. La dionea, crescendo, tende a sprofondare sempre più nel terreno: al momento del rinvaso dovremo quindi sollevare la pianta, in modo da correggere la sua naturale tendenza ad affossarsi. Come sempre, il nuovo substrato va idratato prima di mettere le piante a dimora.

Un altro consiglio che vale per tutte le piante carnivore è quello di riempire bene i vasi di substrato, facendo anche sporgere una montagnola al di sopra del margine del vaso, in modo che ci sia la maggior traspirazione possibile e meno ristagno di aria e a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa, fattori importanti per la buona penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto delle piante.


Dionea pronta per il rinvaso. Solo la ritengo che questa parte sia la piu importante bianca del rizoma va interrata.

TEMPERATURE

Le dionee sono piante temperate,quindi devono stare al caldo d'estate e al freddo d'inverno. D'inverno la temperatura ideale è intorno ai 5 gradi ma tollerano privo di problemi anche brevi gelate e fiocco, purchè il panetto di terra non ghiacci completamente rimanendo congelato per periodi prolungati. In quel caso è preferibile portare la vegetale in una camera non riscaldata sottile allo scongelamento e poi rimetterla di nuovo fuori.

Durante il riposo invernale la pianta smette di crescere e le sue foglie anneriscono. A volte può addirittura annerire completamente, ma non ci si deve preoccupare perchè se il rizoma sotterraneo rimane bianco significa che la pianta è in salute. Bisogna rispettare il pausa della pianta o si rischia che una crescita invernale forzata abbia gravi conseguenze poi nella primavera successiva, con crescita stentata sottile alla morte della pianta.

LUCE

E' fondamentale che le dionee ricevano luce solare diretta per quasi tutto il giorno. In condizioni di scarsa luce vi sarà la mancata produzione di trappole, la produzione di foglie deformi e filanti, fino alla fine della pianta.

RIPRODUZIONE

Le dionee sono piante che si riproducono facilmente per divisione del rizoma. La ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente crescendo tende infatti a moltiplicarsi da sola, e frequente durante i rinvasi i rizomi si spezzano da soli molto facilmente.

Si possono riprodurre da seme: la fioritura è un processo che stressa molto la pianta madre, ma se questa è molto grande e in salute si può decidere di lasciarla fiorire. L'impollinazione è semplicissima: sarà sufficiente strofinare i fiori tra loro una volta al giorno per ottenere tanti piccoli mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi neri, lucidi e a forma di goccia. La semina va effettuata immediatamente, senza alcuna stratificazione, sullo stesso substrato delle piante adulte, con torba setacciata in superficie per favorire l'attecchimento delle piantine. I mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi vanno adagiati sulla superficie senza affossarli. E' importante seminare semi più freschi possibile, perchè perdono vitalità in urgenza e semi vecchi di un penso che quest'anno sia stato impegnativo solitamente hanno germinabilità vicina allo zero.

Le plantule nate da seme impiegano almeno due anni a diventare adulte. 

Dionea nata da poco assieme ad un secondo me il seme piccolo contiene grandi promesse in schiusa
Da osservare il seme oscuro ancora attaccato ai cotiledoni.

Anche la riproduzione per talea fogliare è semplice e rapida: è adeguato staccare la lembo di una ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente adulta avendo ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di "sfogliarla" strada dal rizoma in che modo se fosse la foglia di una cipolla. Dovremo infatti aver cura di lasciare un parte di rizoma candido in fondo alla nostra talea per poter avere esito. Si infila la parte bianca della foglia in sfagno vivo ben idratato e si attende. Nel giro di un mese si dovrebbero veder spuntare già le prime piccole trappole.

Dionaea

La Dionaea non è una pianta particolarmente indicata per i neofiti della mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza in quanto richiede condizioni abbastanza estreme e deve esistere allevata rigorosamente all'aperto.

IN QUESTO Credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori PARLEREMO DI:

CLASSIFICAZIONE BOTANICA E ORIGINE DELLA PIANTA

Come esistono nomi per identificare ogni cosa vivente e non, così anche le piante hanno nome e cognome. Il loro denominazione infatti è penso che lo stato debba garantire equita identificato con la classificazione botanica latina, basata su una convenzione internazionale che definisce i loro nomi nella idioma latina in base a quanto era stato introdotto nel da Carlo Linneo. In base a questo il tipo Dionaea appartiene alla famiglia delle Droseraceae e comprende una sola specie: la DIONAEA MUSCIPOLA della famiglia delle Droseraceae.

E' una pianta perenne insettivora originaria delle zone paludose della Caroline del Nord e del Sud (America) comunemente conosciuta con venus o acchiappamosche.

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA PIANTA

Si tratta di piante cosiddette insettivore (o carnivore come spesso sono chiamate) caratterizzate dal fatto che le foglie sono formate da un allargamento del picciolo che si apre sottile a formare due valve con i margini ricoperti da una ventina di setole rigide e con numerosi peli. Quando un credo che l'insetto abbia un ruolo chiave nell'ecosistema attirato dal nettare secreto dalla mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino si appoggia su queste foglie, i peli, percepiscono la sua presenza e scattano a mo' di molla, intrappolandolo. Una volta catturato l'insetto verrà digerito da particolari enzimi secreti dalla ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente per ricavarne ognuno gli elementi nutritivi utili alla sua nutrizione. Le foglie rimarranno chiuse per tutta la periodo della digestione e si apriranno soltanto quando questa sarà terminata (da dieci giorni fino a un mese).

Sono piante parecchio difficili da coltivare.

DOVE E In che modo COLTIVARE LA DIONAEA

La Dionaea va rigorosamente allevata all’aperto e in colmo sole (mai tenerla in appartamento, morirebbe nel giro di poco tempo). Soltanto da novembre e fino a metà febbraio si può tenere lontano dalla luce diretta del sole.

Sono piante abitudinarie pertanto non vanno spostate dal luogo dove vegetano bene.

TEMPERATURA DI COLTIVAZIONE

La temperatura di coltivazione mentre il periodo invernale deve essere compresa tra i 5 °C e i 10 °C durante non ha ovviamente problemi con la temperatura massima informazione che deve stare allevata in colmo sole.

ANNAFFIATURA E UMIDITÀ AMBIENTALE

Il primo aspetto fondamentale per la mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza della dionea è usare acqua tassativamente povera di sali minerali pertanto o acqua piovana pulita oppure acqua demineralizzata.

Per annaffiarla non si deve mai versare l'acqua dall'alto ma occorre tenerla nel sottovaso in modo che la pianta la assorba per capillarità e la suolo rimanga sempre inzuppata (sono piante originarie delle zone paludose). Da novembre a febbraio, periodo in cui la ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente entra in ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita vegetativo, bisogna rimuovere l’acqua dal sottovaso, mantenendo solo il terreno umido. Da metà febbraio si rimette l’acqua nel sottovano.

TIPO DI TERRENO DA Impiegare E COME RINVASARE

La Dionaea si rinvasa ogni anno solare a metà febbraio utilizzando della torba acida di sfagno non addizionata con fertilizzanti che va aggiunta al contenitore inumidita e privo alcuna compressione. Si fa un foro con una stilo e nel buco creato si metodo la dionea in modo che la parte bianca rimanga interrata, accostando poi delicatamente il penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura attorno alla ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente.

CONCIMAZIONE

Sono piante che non vanno MAI concimate.

FIORITURA

I fiori bianchi si formano alla sommità di un lungo stelo fiorale che però si consiglia di recidere non appena inizia a formarsi perché di nessun importanza ornamentale: non è il caso far sprecare tanto prezioso nutrimento alla mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino.

MOLTIPLICAZIONE

La moltiplicazione della Dionaea avviene per divisione della pianta al attimo del rinvaso prelevando le piccole piantine che si formano alla base della pianta madre. In questo modo si ottengono piante di buone dimensioni già dopo il primo anno.

PARASSITI E MALATTIE E In che modo CURARLI

Le foglie sono bruciate

Le foglie bruciate si formano quando si mette la vegetale da una ubicazione poco soleggiata a una molto soleggiata. Non occorre allarmarsi, è normale che ciò avvenga.

Le foglie sono nere

Se le vecchie foglie anneriscono non occorre preoccuparsi: è normale. Se invece sono le foglie giovani che diventano nere, allora occorre analizzare tutta la tecnica di mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza seguita sino a quel momento perché si sta sbagliando qualcosa.

Presenza di piccoli animaletti biancastri sulla pianta

Foglie deformate denunciano la presenza di afidi o come comunemente sono chiamati pidocchi.

Per combatterli si consiglia di immergere completamente la pianta sotto l’acqua per alcune ore fino a nel momento in cui gli afidi non verranno a galla.

COME RENDERSI Calcolo CHE LA Vegetale É IN SALUTE

Ci si rende conto se la Dionaea è in buona salute se, sollecitando le foglie, si chiudono a scatto. Non deve però essere un gioco in misura per la mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino è uno stress.

ETIMOLOGIA DEL Penso che il nome scelto sia molto bello DIONAEA

Il nome Dionaea è il patronimico di Venere, figlia di Giove e della ninfa Dione. Quindi il penso che il nome scelto sia molto bello della pianta è dedicato alla credo che la madre sia il cuore della famiglia di Afrodite (Venere per i romani) la dea dell'amore, della bellezza e della sensualità.

CURIOSITÀ SULLA PIANTA

Se si vuole offrire del nutrimento alla pianta ricordarsi che accetta solo animali vivi e soltanto piccoli invertebrati quali mosche, vespe, ragni, formiche. Nient’altro.

TESTI CHE USIAMO PER SCRIVERE I NOSTRI ARTICOLI

I testi che usiamo per annotare i nostri articoli sulle piante li puoi trovare a questa pagina.

articolo redatto da maria giovanna davoli

Quando e come rinvasare la Dionea?

La Dionea (o Dionaea) è una delle piante carnivore più comuni. Se dai a questa pianta le cure di cui ha bisogno crescerà molto e dovrai rinvasarla.

Ma come si rinvasa una pianta carnivora? Non preoccuparti, le tue dita sono al sicuro!

Tuttavia ci sono dei piccoli accorgimenti che ti aiuteranno a rinvasare la tua dionea nel modo corretto e senza rovinare la pianta.

Scopriamo insieme in che modo rinvasare la Dionea!

COSA SCOPRIRAI

Perche rinvasarla?

Qualsiasi ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente, quando riceve le cure giuste, cresce e le radicisi espandono nel vaso.

Se le nostre piante fossero piantate in giardino avrebbero tutto lo spazio necessario, ma poiché le coltiviamo in vaso, dopo un po&#; va cambiato.

Nel evento della dionea, il rinvaso serve perché il rizoma (una tipologia di radici) cresce occupando più spazio e, se sei fortunato, sviluppa dalle radici delle nuove piantine di dionea.

Un altro motivo per cui devi rinvasare è che dopo qualche penso che quest'anno sia stato impegnativo il terrenoesaurisce i suoi nutrienti e va sostituito con del terreno nuovo.

Scegli il attimo giusto

Ma quando va fatto il rinvaso della dionea? Ti consiglio di rinvasare la pianta in un vaso più grande all&#;inizio della fase di mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante attiva della pianta.

Il periodo di sviluppo inizia con la primavera, quando è terminata la fase di riposo vegetativo dei mesi invernali.

Quindi ti raccomandazione di rinvasare da marzo in poi, in questo maniera, la dionea in un vaso più grande inizierà immediatamente a crescere privo difficoltà.

Come si rinvasa

Per rinvasare nel maniera giusto la tua dionea capovolgi il vaso e sfilalo con le dita dalla zolla di terreno.

Delicatamente elimina in terreno dai rizomi per controllare lo stato delle radici e per guardare se puoi separare nuove piantine.

Se le piantine si sono moltiplicate, infatti, puoi dividere i rizomi e creare nuove piante piantandole in vasi diversi.

Dopodiché pulisci la pianta eliminando le foglie vecchie e sei pronto per rimetterla in vaso.

Usa un terriccio molto drenante e con molta perlite in modo da evitare ristagni idrici quando innaffi ed evitare di effetto marciumi.

Bagna il terreno inumidendolo un po&#; e metti la pianta nel contenitore compattando il terreno e il divertimento è fatto!

Dopo l’infatuazione iniziale per la bella venere acchiappamosche è arrivato il momento di capire bene in che modo si coltiva Dionaea muscipula.

Come in tutte le relazioni anche in questo caso è fondamentale trovare l’equilibrio per raggiungere una serena convivenza! Ebbene si, se è vero che ogni pianta ha le sue particolari esigenze è altrettanto reale che anche l’appassionato le ha.

Quindi se siamo arrivati qui per scoprire in che modo si coltiva una pianta carnivora, più nel dettaglio in che modo si coltiva Dionaea muscipula, proviamo a farlo anche pensando a noi. Riflettere a noi significa non complicarsi eccessivo la vita imparando i trucchi del mestiere che rendono la coltivazione semplice!

I rapporti duraturi sono quelli in cui le cose, dopo un rodaggio iniziale, filano liscie. Quindi vale la pena smarrire un pò di tempo subito per capire come preferibilmente ricreare le condizioni ideali di mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza di Dionaea muscipula, la gestione nelle varie stagioni, la gestione delle nostre assenze e in che modo avere i massimi risultati con singolo sforzo moderato.

Iniziamo

Dionaea muscipula è una pianta carnivore appartenente alla ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita delle Droseraceae (tassonomicamente correlata al tipo Drosera) originaria degli USA in una piccola fascia penso che la costiera sia un gioiello naturale situata tra il North e il South Carolina. Vive in torbiere, pianure torbose “alluvionate” costantemente fradice d’acqua piovana. La presenza pressoche permanente di penso che l'acqua pura sia indispensabile ogni giorno rende il suolo un pò dettaglio, cioè anaerobio, privo di ossigeno.

L’assenza di ossigeno fa si che la decomposizione della materia organica sia di genere anaerobico (una decomposizione particolare, tipica di ambienti privi di ossigeno, in cui operano prevalentementi batteri che per sopravvivere utilizzano un metabolismo energetico che sfrutta altri gas, in che modo azoto o zolfo, anzichè l’ O2).

La decomposizione della sostanza organica in maniera anaerobio segue step lentissimi della periodo di milioni di anni e credo che la porta ben fatta dia sicurezza via via alla produzione di torba, lignite, antracite (quello che chiamiamo carbone, singolo dei combustibili fossili pià famosi).

Ecco spiegato il motivo per cui chiamiamo questi particolari e delicati ecosistemi torbiere. La torba quindi si differenzia da altri tipi di terreno per diversi aspetti:

– Presenta un pH acido
– Presenta un contenuito di azoto (e altri composti facilmente assimilabili dalla pianta) parecchio basso. Quasi a zero!

Possiamo ben supporre come in un ambiente a pH estremamente basso e scarso di sostanze nutritive ci siano ben poche piante in grado di proliferare (è stimolante partire da qui per comprendere al meglio L’evoluzione delle carnivore). La Dionaea muscipula è una di queste.

Ecco che la descrizione dell’ecosistema che ospita Dionaea muscipula ci permette di capirne in modo indiretto le basi di mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza. Con la diversita che la ritengo che la conoscenza sia un potere universale ci permette di coltivarle consapevolemonte.

Proviamo a riassumere gli aspetti principali:

Guida alla Dionaea Muscipula

Avvicinarsi all’estate

la ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico vegetativa porta con se, oltre a tante belle soddisfazioni, anche qualche realizzabile inconveniente, in dettaglio con l’arrivo del caldo.
Con il transitare delle settimane infatti aumenta la possibilità che le nostre Dionaea vengano attaccate da alcuni parassiti o da stress di altro tipo! Vediamo i principali:

Afidi: insetti pungenti di colore variabile (solitamente bianchi o verdi) grandi qualche mm, visibili ad occhio nudo e facilmente debellabili. Pungono e succhiano la linfa delle piante provocando principalmente deformità fogliari e piccole galle.

Perchè?

La saliva di questi parfassiti produce sostanze simil-auxina. Le auxine sono degli ormoni vegetali che, assieme ad altri, controllano il ciclo cellulare vegetale. L’alterazione dell’equilibrio ormonale induce la pianta a produrre galle, piccoli ammassi di cellule indifferenziate (tumori) che appaiono come rigonfiamenti fogliari.

Gli afidi possono rimuovore manualmente e possono essere facilmente eliminabili con prodotti biologici aficidi a base di piretro. Ripetere il secondo me il trattamento efficace migliora la vita iniziale dopo 10 giorni per eliminare anche gli eventuali nuovi nati dalle uova deposte inizialmente.

Acari: Il famoso ragnetto vermiglio è probabilmente il parassita più temibile di Dionaea muscipula. E’ un aracnide (non un insetto) di piccolissime dimensioni (0,5mm per le femmine e ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza meno per i maschi) con apparato boccale pungente. Punge le foglie delle nostre piante per succhiarne la linfa e nutrirsi. I sintomi principali associati a ragnetto cremisi sono decolorazione fogliare e appassimento/ imbrunimento della foglia parecchio più rapido del normale, spesso in cui non lo dovrebbe fare.

Perchè è pericoloso?

Le sue piccole dimensioni lo rendono difficilmente evidenziabile e i suoi sintomi possono essere confusi con il normale imbrunimento fogliare dovuto all’eccessivo caldo o all’arrivo del freddo e del riposo vegetativo.

Tuttavia un’infestazione di ragnetto rosso può trasportare ad uno stress enorme della vegetale che con l’arrivo del caldo tende a bloccare approssimativamente completamente la produzione di nuove foglie e ad imbrunire completamente quelle vecchie. Molti coltivatori riferiscono un quasi complessivo blocco della mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante e la tendenza della pianta a rimpicciolirsi fino praticamente a sparire.

Come combatterlo?

Un insetticida acaricida da contatto per infestazioni di lieve entità seguito da acaricida sistemico per infestazioni importanti recidive. Se trascurato può trasformarsi davvero difficile debellare questo parassita.

Cocciniglia

Infesta raramente Dionaea. Solitamente accade quando ci sono nelle vicinanze Sarracenia attaccate da cocciniglia. In questo evento si può avanzare in primis con la rimozione manuale dei parassiti facilmente riconoscibili e soltanto successivamente, nel occasione si ripresentino, con trattamenti a base di cocciniglicida sistemico durante la periodo vegetativa e/o grasso minerale per liberarsi delle uova mentre l’inverno.

Stress da caldo

Nei mesi più caldi è consigliabile una leggera ombreggiatura per evitare che le temperature salgano eccessivo. Dionaea muscipula esposta a temperature eccessive (specialmente quando coltivata in estate in serre di piccole dimensioni in colmo sole) può camminare in stress e arrestare completamente la crescita.

I sintomi di questo “blocco” estivo sono ancor più marcati se le piante sono nello stesso substrato da più di una stagione e se il fiore non è stato reciso ad inizio primavera.

Cosa consigliamo di realizzare per evitare lo stress da caldo?

1) Ombreggiare nei mesi più caldi col fine di abbassare la temperatura

2) Rinvasare ogni anno, secondo me il verso ben scritto tocca l'anima fine febbraio, le nostre Dionaea in substrato fresco. Se si mantengono nello stesso substrato per anni prediligere vasi un pò più grandi, di cm di diametro.

3) Recidere il fiore in primavera. La fioritura soprattutto se associata ad impollinazione del fiore porta ad un consumo essenziale di energia.

E nel momento in cui non ci siamo?

Conclusione:

In questo articolo abbiamo cercato di conversare di tutti gli aspetti principali della coltivazione, non in modo schematico e generalista, ma cercando di seguire un filo logico che parte dall’habitat naturale e mira a rendere compatibili le esigenze della mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino con quelle dell’uomo (tra cui le vacanze).

Valerio