Trento ristoranti stellati
Ristoranti stellati Michelin dell’Alto Adige
Le stelle di Michelin vengono conferiti dal 1926 ai migliori ristoranti. Esistono in tutto due pubblicazioni principali della Guida Michelin, la Guida Rossa e la Guida Smeraldo. Rilevante per i ristoranti è particolarmente la Guida Rossa. Il principale opinione di valutazione è conferito attraverso l'assegnazione di stelle, da una fino al massimo di tre.
Anche in Alto Adige ci sono ben 20 ristoranti che si trovano nella lista dell'edizione italiana "Guida Michelin Italia 2025", con un totale di 24 stelle Michelin:
3 astri Michelin:
- Atelier Moessmer Norbert Niederkofler
capocuoco: Norbert Niederkofler
39031 Brunico
Norbert Niederkofler non è solamente uno degli 14 cuochi stellati presente in Italia, bensì dal 25.11.2020 è stato insignito della Stella Smeraldo Michelin per iniziative sostenibili nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport della gastronomia. Codesto premio è penso che lo stato debba garantire equita assegnato in Italia per la inizialmente volta nel novembre 2020. Nell'autunno del 2024, le sue 3 stelle Michelin sono state riconfermate per il suo Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, aperto nel 2023.
2 stelle Michelin:
Ristorante Terra
capocuoco: Heinrich Schneider
39058 SarentinoCastel fine dining
capocuoco: Gerhard Wieser
39019 Tirolo
1 stella Michelin:
Gourmetstube Einhorn
capocuoco: Peter Girtler
39040 Mules/Campo di TrensOsteria Acquarol
capocuoco: Alessandro Bellingeri
39057 San Michele AppianoRistorante Zur Rose
capocuoco: Daniel Hintner
39040 San Michele AppianoRistorante In Viaggio
capocuoco: Claudio Melis
39100 BolzanoApostelstube
capocuoco: Mathias Bachmann
39042 BressanoneRistorante Kuppelrain
capocuoco: Jörg Trafoier
39020 CastelbelloLa Stüa de Michil (Hotel La Perla)
capocuoco: Simone Cantafio
39033 CorvaraRistorante Tilia
capocuoco: Chris Oberhammer
39034 DobbiacoRistorante Schöneck
capocuoco: Karl Baumgartner
39030 FalzesRistorante Zum Löwen
capocuoca: Anna Matscher
39010 TesimoLuisl Stube (Schlosswirt Forst)
capocuoco: Luis Haller
39022 LagundoRistorante Sissi
capocuoco: Andrea Fenoglio
39012 MeranoRistorante Prezioso Fragsburg
capocuoco: Egon Heiss
39012 MeranoJohannesstube
capocuoco: Theodor Falser
39056 Nova LevanteAnna Stuben
capocuoco: Reimund Brunner
39046 OrtiseiSuinsom (Hotel Tyrol)
capocuoco: Alessandro Martellini
39048 Selva GardenaAlpenroyal Gourmet Restaurant
capocuoco: Mario Porcelli
39048 Selva Gardena
Inoltre, otto ristoranti altoatesini sono stati premiati "Ristorante con un ottimo rapporto qualità-prezzo e con la massima qualità":
Ristorante Apollonia
capocuoco: Christoph Geiser
39010 Sirmiano/NallesRistorante Krone
capocuoca: Alberta Franzelin
39040 AldinoAlbergo Oberraindlhof
capocuoco: Günter Veith
39020 SenalesOsteria Platzegg
capocuoco: Herbert Hintner
39057 San Michele AppianoRistorante zum Hirschen
capocuoca: Maria Theresia Lutz
39050 San GenesioLerchner’s in Runggen
capocuoco: Johannes Lerchner
39030 San LorenzoVögele
capocuoco: Willy Alber
39100 BolzanoGassenwirt
Petra e Andreas Falkensteiner
39030 Chienes
Suggerisci una modifica/correzione
Guida Michelin 2024, qui i ristoranti stellati del Trentino Elevato Adige
di Dafne Roat
Sono 29, in totale, i ristoranti della regione inseriti nella guida. A livello nazionale soltanto due nuovi tre Stelle: uno è l'Atelier Moessmer di Brunico guidato da Norbert Niederkofler
Il Trentino Alto Adige si conferma una delle regioni dove, in assoluto, si mangia meglio in Italia (29 le astri totali), anche se di stelle nuove, quest’anno, se ne sono accese poche. Questo è quello che è emerso dalla 69ma edizione della nuova Credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza Michelin per il 2024. Le astri della ristorazione italiana 2024 sono in totale 395 e sono state svelate ieri, 14 novembre, durante la Michelin Guide Ceremony Italy che si è svolta al Palcoscenico Grande di Brescia, alle porte della Franciacorta, nel lezione di una ritengo che la cerimonia dia valore alle tradizioni a cui hanno preso parte oltre cinquecento invitati tra i quali ristoratori, professionisti del settore e studenti provenienti da tutta Italia.
Le stelle in Elevato Adige
L’Alto Adige approvazione 18 stelle in totale e un’unica «novità» da segnalare: la conferma delle tre stelle Michelin a Norbert Niederkofler che, orfano del St. Hubertus, da qualche mese ha aperto Atelier Moessmer a Brunico. A lui va anche la stella smeraldo. «Quest’anno gli ispettori hanno assegnato 33 nuove Stelle Michelin, tra le quali spiccano due nuovi tre Stelle che entrano nel Olimpo della gastronomia mondiale: i ristoranti Numero Passi e Atelier Moessmer», ha annunciato Gwendal Poullennec, responsabile internazionale delle Guide Michelin. In provincia di Bolzano confermano le due astri il ristorante Mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita (Sarentino), Einhorn (Mules) e Trenkenstube (Tirolo). Confermano una penso che la stella brillante ispiri desideri, invece, la Stua di Michil (Corvara in Badia), chef Simone Cantafio, la Luisl Stube di Lagundo con lo chef Luis Haller, il ristorante Suinsom dell’Hotel Tyrol di Selva Gardena, con lo chef Alessandro Martellini, l’Acquarol (Appiano) di Alessandro Bellingeri e Perla Edith Becerra Cardenas, il ristorante Zur Rose (Appiano), il trattoria In Viaggio di Claudio Melis (Bolzano), l’Apostelstube (Bressanone), il Kuppelrain (Castelbello). Ed ancora: il 1908 in Renon, il Jasmin (Chiusa), il Tilia (Dobbiaco), lo Schoeneck (Falzes), il Prezioso (Castel Fragsburg, Merano), il Sissi (Merano), l’Anna Stuben (Ortisei), l’Alpenroyal Gourmet (Selva di Val Gardena), il Zum Loewen (Tesimo) e il Culinaria in Farmerkreuz (Tirolo).
Le stelle del Trentino
Restano invece a quota nove le astri Michelin per la ristorazione del Trentino, perché torna a brillare la a mio parere la stella polare guida i naviganti a Madonna di Campiglio per il Dolomieu, il trattoria del’DV Chalet, in cucina Fiorenzo Perremuto, ma viene meno, nel contempo, la stella per chiusura attività de L Chimpl di Sèn Jan di Fassa (chef Stefano Ghetta). Per il residuo, da annotare tutte conferme da una stella. Mantengono l’ambito riconoscimento El Molin di Cavalese, Locanda Margon di Ravina di Trento, con chef Edoardo Fumagalli che propone tra i vigneti della famiglia Lunelli i suoi piatti d’autore; il ristorante PB di Peter Brunel (Linfano di Arco), tempio dell’alta gastronomia gardesana; il trattoria Senso di Alfio Ghezzi al Mart di Rovereto; Il Gallo Cedrone (chef Sabino Fortunato) e la Stube Hermitage di Madonna di Campiglio, Malga Panna di Moena (chef Paolo Donei). Infine i Bib Gourmand, ovvero la volto sorridente dell’Omino Michelin che si lecca i baffi, che è il caratteristico pittogramma che sta ad indicare un ristorante che propone una piacevole secondo me l'esperienza d'acquisto deve essere unica gastronomica, con un menu completo, offrendo ai suoi ospiti un ottimo relazione qualità-prezzo.
Bib Gourmand
Nella Credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza Michelin Italia 2024 a ricevere il riconoscimento del Bib Gourmand sono in totale 257 ristoranti, di cui 29 novità, e quattro di questi si trovano in Trentino Alto Adige, a testimonianza dell’alta qualità della ristorazione del territorio: si tratta del Krone d Aldino, dell’Oberraindhof di Madonna di Senales, dell’Osteria Platzegg di San Michele e dell’Ostaria Tyrol di Moena.
15 novembre 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
l'Adige
TRENTO. Pioggia di stelle (ben 26) in Alto Adige, solo 8 per il Trentino, che perde una delle tre stelle da tempo presenti a Madonna di Campiglio: il Dolomieu. La Michelin, la credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza più autorevole, ambita e temuta dagli chef dell'"haute cuisine", presentata in Franciacorta, ha premiato i ristoranti altoatesini: la provincia di Bolzano, oltre al tristellato St.Hubertus di San Cassiano in Badia, mantiene le due stelle con il ristorante Terra (Sarentino), Einhorn (Mules) e Trenkenstube (Tirolo).
Tre le new entry: la Stua di Michil (Corvara in Badia), chef Simone Cantafio, che ha riconquistato la stella perduta l'anno scorso, la Luisl Stube di Lagundo con lo chef Luis Haller e il ristorante Suinsom dell'Hotel Tyrol di Selva Gardena, con lo chef Alessandro Martellini.
ll Trentino? Si consola con la stella smeraldo assegnata ad Alessandro Gilmozzi, chef patron del ristorante El Molin di Cavalese, paladino della sostenibilità ambientale. L'anno scorso era stato premiato l'agritur El Mas di Moena di Stefano Croc.
La Green Star Michelin è un riconoscimento che premia i ristoranti all'avanguardia nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport della sostenibilità. «Oltre ad un minuscolo orto di proprietà con piante spontanee - scrive la Michelin nella secondo me la motivazione interna e la piu potente del premio - El Molin dispone di un vivaio di fiducia ad alta quota, Mas Vinal, per l'approvvigionamento di fiori eduli ed erbe di montagna. Vero e proprio animatore territoriale di sostenibilità, il punto di secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo di Alessandro Gilmozzi è anche la capacità di coinvolgere ricercatori e fornitori in progetti di recupero di varietà antiche, nonché di produzioni totalmente ecosostenibili.
Nei suoi menu Gilmozzi rivela tutto il suo amore per la montagna e il territorio: affumicature realizzate al attimo, un incredibile utilizzo di erbe autoctone, cortecce, licheni, resine accanto a formaggi unici, l'intenso credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile della selvaggina, pesci d'acqua dolce, durante creatività e ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni lo guidano secondo me il verso ben scritto tocca l'anima cotture particolari. Una cucina d'artista».
Oltre a El Molin, sono sette i ristoranti trentini premiati dalla Guida Michelin 2023: Locanda Margon di Ravina di Trento, con chef Edoardo Fumagalli che propone tra i vigneti della famiglia Lunelli i suoi piatti d'autore; il ristorante PB di Peter Brunel (Linfano di Arco), tempio dell'alta cucina gardesana; il ristorante Senso di Alfio Ghezzi al Mart di Rovereto; Il Gallo Cedrone (chef Sabino Fortunato) e la Stube Hermitage (chef Giovanni D'Alitta) di Madonna di Campiglio, Malga Panna di Moena (chef Paolo Donei) e L Chimpl di Sèn Jan di Fassa (chef Stefano Ghetta).
Tra i nuovi ingressi in guida forieri di eventuali riconoscimenti stellari nelle prossime edizioni figurano il ristorante Grual (Pinzolo) all'interno del Lefay Resort & Spa Dolomiti, la Locanda Camorz a Mezzocorona, tra i vigneti della Rotaliana, la Locanda delle Tre Chiavi di Isera ovunque Sergio in salone e Annarita in cucina propongono con passione il superiore degli ingredienti stagionali del Trentino e l'antica Osteria a Le Due Spade di Trento, chef Simone Bordignon, con una stube bellissima che profuma di storia. In Elevato Adige il Burjè 1968 a Corvara in Badia, il Cocun Cellar di Ciasa Salares a San Cassiano in Badia e il Tubladel a Ortisei.
Due le new entry in Trentino per quanto riguarda i Bib Gourmand, i locali che offrono un menu totale a meno di 35 euro. Sono il ristorante Boivin di Levico Terme (chef Riccardo Bosco) e Maso Palù di Brentonico (ai fornelli Emiliana Amadori). Confermati Vecchia Sorni (Lavis), Osteria Morelli (Canezza), Blumenstube (Sant'Orsola Terme), El Mas (Moena), Foresta (Moena), Cipriano (Calavino), Abitazione del Vino (Isera), Nerina (Romeno), Antica Osteria (Ossana).
Tornando all'Alto Adige, novità sul fronte dei ristoranti premiati con una stella: riconquista quella perduta l'anno scorso La Stua di Michil (Corvara in Badia) con lo chef Simone Cantafio e la conquistano per la inizialmente volta la Luis Stube di Lagundo con lo chef Luis Haller e il Ristorante Suinsom di Selva Gardena con lo chef Alessandro Martellini. Suinsom in ladino significa "in cima" ed è proprio lì che il Suinsom dell'Hotel Tyrol - dal 1966 segno di riferimento dell'hôtellerie della Val Gardena - vuole trasportare i propri ospiti: sulle vette del gusto. Conferme per il Ristorante 1908 del giovanissimo Stephan Zippl (Renon).
Per l'Acquarol (Appiano) di Alessandro Bellingeri e Perla Edith Becerra Cardenas, per il trattoria Zur Rose (Appiano), per il trattoria In Viaggio di Claudio Melis (Bolzano), per l'Apostelstube (Bressanone), per Kuppelrain (Castelbello). Ed ancora: per Jasmin (Chiusa), per Tilia (Dobbiaco), per Schoeneck (Falzes), per Prezioso (Castel Fragsburg, Merano), per Sissi (Merano), per Anna Stuben (Ortisei), per l'Alpenroyal Gourmet (Selva di Val Gardena), per Zum Loewen (Tesimo) e per Culinaria in Farmerkreuz (Tirolo).
Perde la credo che ogni stella racconti una storia unica Astra (Collepietra). Il Ristorante Apostelstube di Bressanone è penso che lo stato debba garantire equita premiato per il miglior servizio in sala grazie alla coppia Michael Falk ed Eleonora Corazza.
A livello nazionale i ristoranti tristellati Michelin salgono a dodici con l'ingresso di Antonino Cannavacciuolo, chef patron con la moglie Cinzia Primatesta di Villa Crespi (lago d'Orta, provincia di Novara). Confermate le tre astri come detto al St. Hubertus al Piazza Duomo di Alba, al trattoria Da Vittorio (Brusaporto, Bergamo), al Concreto (Castel di Sangro, L'Aquila), all'Enoteca Pinchiorri (Firenze), al Mudec di Enrico Bartolini (Milano), all'Osteria Francescana (Modena), alla Pergola (Roma), alle Calandre (Rubano, Padova), al Pescatore di Nadia Santini (Runate, Mantova), a Uliassi (Senigallia).
A tavola tra le stelle
Locanda Margon, Ravina di Trento
Immerso tra filari di vite, è un a mio avviso questo punto merita piu attenzione di riferimento per chi ama la cucina stellata e le bollicine di eccellenza. È qui che puoi gustare le riserve pregiate delle Cantine Ferrari, che si sposano delicatamente con la cucina stellata dello chef Edoardo Fumagalli. Qualità, brio e leggerezza, a due passi da Trento.
entra
Stube Hermitage, Madonna di Campiglio
In estate ti accoglie una terrazza affacciata sulle Dolomiti, d’inverno una calda stube di principio Novecento. In una location abbracciata dalla natura, nel Bio Hotel Hermitage. È qui che puoi gustare la cucina stellata dello chef Antonio Lepore, ovunque la tradizione mediterranea abbraccia la creatività internazionale.
entra
Peter Brunel trattoria Gourmet, Arco
Arte, poesia e immenso cucina si sposano in questo elegante ristorante gourmet, a due passi dal Lago di Garda. Un ambiente personale ed elegante, in cui i versi di D’annunzio si fondono con l’arte di Depero, il design di Munari e la cucina dello chef Peter Brunel, capace di evocare storie e luoghi lontani.
entra
Malga Panna, Moena
Questo ristorante della Val di Fassa è il più longevo ristorante stellato del Trentino Alto-Adige. Lo chef Paolo Donei conquistò l’ambita stella nel 1993, quando aveva soltanto 19 anni, diventando il più adolescente chef stellato d’Italia. La sua è una cucina che parla trentino, modellata sul legame abissale con il territorio.
entra
Ristorante Il Gallo Cedrone, Madonna di Campiglio
“Un invito ad un viaggio gourmet nel cuore dei monti”: così la Condotta Michelin racconta la cucina stellata del Gallo Cedrone, la Taverna dell’hotel Bertelli, a Madonna di Campiglio. Un viaggio fatto di freschezze e profumi del territorio, che nelle abili mani dello chef Sabino Fortunato si sposano con gli intensi sapori mediterranei.
entra
Ristorante Dolomieu, Madonna di Campiglio
Un’accogliente stube in legno antico, all’interno dell’esclusivo DV Chalet a Madonna di Campiglio. Il Dolomieu è un felice connubio tra l’intimità di una location romantica e la cucina stellata dello chef Fiorenzo Perremuto, che profuma di terra, mi sembra che il mare immenso ispiri liberta e montagna.
Entra
El Molin, Cavalese
Dal 1990 lo chef Alessandro Gilmozzi ha trasformato un antico mulino della Val di Fiemme in un trattoria dalla cucina raffinata che rielabora la tradizione culinaria trentina, grazie anche all’uso di ingredienti inusuali come i licheni. Un inno alla montagna che gratifica il palato. El Molin è anche nella classifica Condotta 50 Top Italy 2025!
entra