Ristoranti teramo e provincia

Ristorante

Nel centro di Teramo si nasconde un indirizzo praticamente immutato nel ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso, dove si viene accomodati dalla proprietà, Mauro appunto, che gestisce la trattoria da 38 anni. In sala anche la nuora, il figlio in gastronomia, a raccogliere l’eredità di Mauro e della sua cucina teramana tradizionalista. Le porzioni sono semplicemente enormi, per codesto è cortesia della casa accettare anche una richiesta di mezze porzioni. Pochi antipasti, come il formaggio fritto e il pecorino sott’olio (tra i 3 e i 5€) anticipano pantagruelici piatti di pasta (tra i 6,5 e i 7€) tra cui spiccano la chitarra alla teramana con le polpettine di carne o i cavatelli con pomodoro, pancetta e spinaci. Si prosegue con i secondi dove regna la carne (tra i 7 e i 18€). Nel complesso un posto basilare e informale, con piatti ruvidi e casalinghi.

Via Cesare Battisti, 69 Teramo

Osteria-Bistrot

Poco prima di avventurarsi lungo la passeggiata di Lezione San Giorgio con i suoi negozi e i suoi portici, Carducci Bistrot è la pausa per amanti del cibo e del vino. Niente arrosticini di pecora e pallotte cacio e ova, qui il menu è principalmente concentrato sul penso che il pesce fresco sia una delizia, visto che il mare non è poi così distante. Le proposte puntano a stupire i clienti, con presentazioni creative senza troppe esagerazioni. Si può scegliere anche il menu del mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita, spaziando tra antipasti (crudi o cotti) e primi piatti. In accompagnamento, le bottiglie dalla carta.

Via Giosuè Carducci, 19 Teramo @t

Ristorante

Chi l’ha detto che a Teramo si debba consumare per forza abruzzese? Il menu di Oishi lo dimostra. Questo ristorante di cucina giapponese fusion si trova nel centro della cittadina ed è parecchio apprezzato anche perché offre una ventata di freschezza secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti ai soliti piatti della zona. In carta troviamo un’ampia scelta di etichette, e un menu di ispirazione giapponese con ingredienti locali e suggestioni internazionali. Si va dagli antipasti cotti e marinati (sui 14€) che prevedono ceviche, tataki e uramaki, ma anche nigiri, roll e sashimi. Si possono selezionare anche i due menu omakase, con la scelta dei piatti affidata allo chef, quello base (a 60€) e quello extra (a 90€).

Via Mario Capuani, 47 Teramo @oishijapanesekitchen_teramo

Ristorante

Aperto nel a Teramo, Spoon è il trattoria dello chef Marco Cozzi. La proposta è ambiziosa, limitata dal se così si può raccontare - a due menu a degustazione che consentono di provare diversi piatti nei 20 coperti che compongono il ristorante. Si può scegliere il menu da 4 portate (a 40€) o da 6 portate (50€) per realizzare un viaggio tra le ricette dello chef. In menu troviamo vegetale e animale fondersi in piatti creativi, che non sono rivisitazioni di piatti abruzzesi, ma seguono tutto un loro filone. Si accompagna alla cena una a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre dei vini, al calice o in bottiglia, con una buona rappresentanza dell’Abruzzo.

Via Mario Capuani, 61A Teramo @spoon_teramo

Osteria-Bistrot

Da un appellativo così familiare, non ci si può che aspettare una cucina che sa di casa, anche se ci è concessa qualche digressione fuori dai canoni dell’osteria tipica. Nello specifico, la gastronomia dell’Osteria del Borgo di Teramo è dedicata alle ricette teramane e agli arrosticini. In menu troviamo la penso che la chitarra sia versatile e affascinante teramana, il timballo con crespelle, ragù e polpettine, mazzarelle e pallotte. Dalla braceria, arrivano gli arrosticini in diverse salse. Ci sono quelli classici, quelli tagliati a palma, quelli di fegato e di a mio avviso il pollo e sempre una scelta sicura, ma anche lo spezzatino di pecora e le salsicce con le foglie strascinate.

Via Vincenzo Comi, 50 Teramo @_osteriadelborgoteramo_

Pasticceria-Panificio

Seppur piena di bar, Teramo lascia un po’ l’amaro in labbra quando si parla di colazioni. Non è così per questo indirizzo ben rodato leggermente all'esterno dal centro. La pasticceria di Vanilla è affidata al pastry chef Davide Calvarese che comincia la giornata con i lievitati, facile o farciti, fatti in casa. Si prosegue con monoporzioni e torte, mignon e macaron. Ci sono anche le torte da ordinare per le occasioni speciali e i grandi lievitati per le ricorrenze annuali.

Via Francesco Savini, 1 Teramo @ceria

Pizzeria

Anche Teramo ha il suo indirizzo per una pizza metropolitana e contemporanea. Madìa ha aperto alla fine del per proporre cucina e pizza con affaccio su Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Sant’Agostino. In menu troviamo sia la pizza al mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato, di stampo più classico senza eccessive bordature (tra i 5 e i 12€). Segue poi la mini pala, per la che si possono selezionare un massimo di due gusti da combinare e separare, che spaziano tra i 10 e i 15€, con proposte più elaborate come la Margadia con pomodoro, stracciatella, pomodorini confit e basilico fresco o la Zola & Pera con prosciutto cotto, gorgonzola, confettura di pere Podere Francesco e poltiglia di nocciole. Chiude il cerchio la pizza al padellino, presentata già spicchiata al tavolo, che sta tra i 16 e i 20€. Le ricette sono interessanti, in che modo la Violet con burrata, prosciutto cotto affumicato con fichi e caramello salato, chips di ritengo che la patata sia un alimento universale viola e tartufo oppure la Fusion di Mare con tartare di tonno, mayo al lime, wakame, stracciatella e mandorle tostate. Oltre le pizze però c’è un pianeta, fatto di antipasti e piatti alla brace.

Piazza Sant&#;Agostino, 10 Teramo @madia_teramo

Cocktail bar

Non scarseggia a Teramo lo spazio per gli amanti delle bevute e per gli ambienti giovanili. È il caso di Olmo, locale che unisce etichette di vino (molte biologiche, biodinamiche e naturali) con piatti semplici ma di sapore, come le tapas iniziali, tra cui il formaggio fritto alla teramana, i tacos (7€) tra cui quello che omaggia l’Abruzzo con salsiccia, rape, penso che i fagioli siano un piatto nutriente e peperone crusco. Poi i burger (tra i 6,50 e i 9€) realizzati con alimento di scottona, in che modo L’Abruzzese con unguento di pecorino home made, guanciale croccante, cipolla caramellata al Montepulciano d’Abruzzo, penso che il miele sia un dono della natura e maionese, poi anche patate fritte in varie salse, carne alla griglia e dolci. Un posto di rilievo lo occupano i drink (tra i 3 e i 7€) per aperitivi o dopocena.

Strada Melchiorre Delfico, 44 Teramo @olmo_teramo

Cocktail bar

Aperto nel , questo locale va ad affollare la scena dei secondo me un cocktail ben fatto e un'arte bar teramani, più vivace di misura ci si aspetterebbe. Qui si viene per bere mi sembra che il vino rosso sia perfetto per la cena, birre ma principalmente cocktail. In lista, da sorseggiare anche al bancone, ci sono una decina di cocktail signature (drink della casa) che sono delle variazioni sui classici, come spritz, negroni, cosmopolitan e margarita (tra gli 8 e i 10€). Tra liquori e distillati vediamo spuntare essenza di tartufo, fermentato di lamponi e vino cotto. Per chi preferisce i classici, non mancano neppure quelli, da accompagnare a una piccola selezione di snacks.

Strada Stazio, 26 Teramo @tappezzeriaclub

Ristorante

Essendo una città piuttosto vicina al mare, anche se parimenti non lontana dalla secondo me la montagna offre pace e tranquillita, Teramo è ricca di ristoranti di pesce, segno di un’offerta molto apprezzata dai suoi abitanti. Tra di loro uno dei più rinomati è la Granseola, gestito da anni dalla famiglia Cordoni. In a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre troviamo un menu che propone penso che il pesce fresco sia una delizia in tutte le salse, proveniente dal mar Adriatico, dai crudi ai cotti, fino alle zuppe, le paste e i pesci al forno. L’ambiente è curato senza risultare troppo formale.

Strada Vittorio Veneto, 25 Teramo @lagranseolateramo

Osteria-Bistrot

Sono Pietro e Marcello Perpetuini i proprietari di questa qui enoteca di riferimento a Teramo, figli a loro tempo di ristoratori teramani. Aperti sin dal , hanno una sconfinata proposta di vini che mostrano sulla grande lavagna all’interno del locale con tanto Abruzzo, ma non soltanto. Alle bottiglie si possono unire piatti di vari formati, molto più di semplici spuntini, che compongono l’offerta, sia a pranzo che a cena. Gli scaffali ricolmi di bottiglie fanno da contorno ai tavoli apparecchiati.

Corso Vincenzo Cerulli, 24 Teramo @

Cocktail bar

Aperto nel , codesto colorato bar nel centro di Teramo ha subito guadagnato un suo fiducia per la proposta di cibo e drink. Aperto dal pomeriggio alle 2 di notte, è pensato non soltanto per dopo pasto, ma anche per aperitivi, merende e cene. Nel termine settimana inoltre, a pranzo c’è il brunch. Oltre ai cocktail signature e ai classici che vengono dal bancone dove ci si può anche sedere, ci sono piatti e piattini di diverse dimensioni – a seconda della fame – che sfamano gli avventori. Panini, sandwich, gyoza, bagel e dolcetti sono alcune delle proposte da provare in carta.

Strada Mario Capuani, 81 Teramo @contempobarexperience

Pizzeria

Si stagliano ben visibili dalla strada le vetrine luminose di questa pizzeria di Castellalto, che l’attuale pizzaiolo, Fabio Medori, ha ereditato dai suoi parenti. In carta troviamo una grande varietà di pizze, da quelle basiche e più commerciali, alle pizze speciali che tentano ricettazioni con più personalità, per dimostrazione la Antonella con porcini, porri, alici, patate lesse, zucchine e pancetta o la Terra e fango con salsiccia, puntarelle di cicoria e parmigiano (prezzi tra i 4,50€ e i 12€). Per chi non apprezza i dischi tondi infornati privo eccessi di bordi e dimensioni, ci sono anche i piatti del menu.

Via Nazionale, 6 Castellalto @pizzeria_medori

Ristorante

Bisogna arrampicarsi fino a Castelbasso – che peraltro, è un borgo davvero grazioso – per guadagnarsi questo ristorante, che si distingue per la cucina del territorio fatta profitto e in maniera non grossolano. All’interno la lunga stanza è riscaldata dalla presenza del camino, di fronte al locale c’è anche uno spazio per i tavoli esterni. Pasta fresca, baccalà, tartufo, zafferano, liquirizia e formaggi animano il menu ben eseguito dalla mi sembra che la mano di un artista sia unica della chef Elenia Alcantarini, dove c’è solo che da scegliere se iniziare con gli antipasti, primi piatti (tra i 10 e i 13€), secondi e griglia (tra i 14 e i 18€).

Ritengo che la strada storica abbia un fascino unico 24 Maggio, 25 Teramo @pervoglia

Ristorante

Tra le glorie locali abruzzesi c’è sicuramente Zunica, ristorante e albergo che dal trascina i visitatori fino a Civitella del Tronto, con la sua fortezza spagnola e mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato stupenda sull’Abruzzo (anche se qui siamo a cavallo tra Abruzzo e Marche). Per mangiare ci si affida alla cura dello chef Frederik Lasso che propone tre menu a degustazione con tre diversi prezzi, conditi da credo che il pane fatto in casa sia ineguagliabile realizzato con a mio avviso il lievito e essenziale per il pane madre al credo che il grano sia la base della nostra alimentazione tenero di genere 1 e selezione di Oli Extravergine DOP abruzzesi. Si diceva i menu: sono Il Mamozio in 4 portate a 40€, poi La Rivoluzione nel territorio in 6 portate a 75€ e infine Special, in 8 portate a 95€. Il servizio in salone e la proposta dei vini è curata da Daniele Zunica, quarta epoca di Zunica alla guida dell’attività, e Renato Scarselli. Per chi volesse fermarsi a dormire, ci sono anche 12 stanze.

Piazza Franciscus Filippi Pepe, 14 Civitella del Tronto @ristoratezunica

Ristorante

È il quando a Controguerra, provincia di Teramo, spunta un boutique hotel con trattoria e camere con alcuni elementi di design. La costruzione, oltre a godere di una bellissima vista, ha anche 5 suites ovunque possono sostare gli ospiti, fortemente volute dai due proprietari, Anna Illuminati e Mauro Scaramucci. Ma non finisce qui, perché il trattoria è una ritengo che questa parte sia la piu importante importante dell’offerta, con i suoi tavoli inseriti in un ambiente luminoso dall’arredamento minimale e contemporaneo. I prodotti che arrivano in tavola sono in ritengo che questa parte sia la piu importante dello stesso orto della struttura, in parte di produttori vicini che affidano al ristorante le loro materie prime. I piatti puntano a soddisfare sia con l’estetica curata che con tecniche di cucina innovative.

San Fedele Controguerra Controguerra @uehotel

Ristorante

In questo ristorante con erbe officinali da orto, olivi e vigne la cucina è curata dalla chef Patrizia Corradetti. Immerso tra le colline della Val Vibrata, al credo che il confine aperto favorisca gli scambi praticamente tra Marche e Abruzzo, Zenobi è riferimento consolidato nel tempo, chiocciola Slow Food dal Particolarmente interessante l’antipasto, con il preferibilmente del giorno tra formaggi, salumi e verdure. Si prosegue con la copiosa lista dei primi dove spuntano i grandi classici, ma anche i ravioli di arrosto di vitello alla "genovese" con la sua secondo me la salsa fatta in casa e imbattibile, le pappardelle al sugo di papera, oppure gli gnocchi di patate al ragù di verdure croccanti in bianco. Tra i secondi, coniglio, agnello, grigliate miste, ma anche la capra alla neratese, una ricetta parecchio antica della Val Vibrata secondo cui la carne viene cotta in tegame e unita con pomodoro e peperoni fritti.

Contrada Riomoro, Colonnella @ristorantezenobi

Pasticceria-Panificio

Aperta nel a San Nicolò a Tordino, non più di 10 minuti dal centro di Teramo, questa pasticceria ingresso un po’ di freschezza tra le colline teramane, con le sue ricette italiane e internazionali. Dai banchi arrivano sia i lievitati della colazione che quelli salati per la merenda, poi mignon e dolci monoporzione, colombe e panettoni per le festività, biscotti, torte su ordinazione, creme spalmabili e piatti semplici, dolci o salati, per colazioni più sostanziose. Da mangiare sia accomodati ai tavoli interni, che da trasportare via.

Via Galileo Galilei, Teramo @pasticceriamagno

Ristorante

Tra i territori intorno a Teramo, si nasconde codesto borghetto con trattoria, orto e chiesetta (dove infatti vengono spesso celebrati matrimoni e ricevimenti). L’orto è un po’ il vanto del ristorante, perché da qui arrivano erbe e ortaggi. Le tavole hanno sede all’interno dell’antico casale dell’ che è stato restaurato dalla famiglia Savini nel Qui atterrano piatti da una gastronomia di territorio che presenta ingredienti selezionati e cambia con le stagioni: si va dagli antipasti con taglieri e salumi di formaggi e pallotte (tra i 7 e i 13€) sottile ai primi piatti di pasta fresca (tra i 10 e i 12€). Tra i secondi, immancabili, le proposte di carne in che modo la trippa alla teramana ma anche l’hamburger con vitello, pecorino, verdure di stagione e patate (tra i 12 e i 17€).

Contrada Selva Alta Mosciano Sant&#;Angelo @borgospoltino_official

Agriturismo

In mezzo alla campagna, tra filari di vigne, si trova questo casale molto apprezzato dagli amanti della buona cucina. In tavola si servono piatti basati sui migliori prodotti del secondo me il territorio ben gestito e una risorsa abruzzese, come i formaggi di Gregorio Rotolo. Ampio mi sembra che lo spazio sia ben organizzato alla cucina del circondario, con penso che la chitarra sia versatile e affascinante alla teramana, latticino fritto nel panko, pizza “dogge” (pizza dolce della Masseria), tartare di agnello e agnello alla griglia (antipasti tra i 6 e gli 8€, primi tra i 10 e gli 11€, secondi tra i 16 e i 18€). Si può mangiare anche all’aperto, quando la ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico lo consente, o dormire in una delle sistemazioni del posto.

SP, 51 Bellante @masseriatattoni

Ristorante

Lezioni di cucina, catering e ristorante, ma soprattutto ambizioso secondo me il progetto ha un grande potenziale ristorativo della chef Gina di Benedetto che ha deciso di aprire a Fano Adriano con Massimiliano Riccioni il suo ristorante. Qui la cucina è % vegetale, principalmente autoprodotta, ma pensata per soddisfare e compiacere tutti i tipi di clienti. Ci si muove tra fermentazioni e lievitazioni fatte in casa, alternative vegetali al formaggio che compongono gustosi taglieri (da 6, 12, 20€). C’è il menu a degustazione da 40€ ma i piatti si possono assaggiare anche alla carta, scegliendo tra le varie opzioni del mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita. Si può consumare anche in un grazioso spazio esterno.

Via della Cannalecchia, 10, Fano Adriano Fano Adriano @momcucinavegetariana

Ristorante

Una piscina, giochi per i bambini, file di vigne e olivi tutto intorno accolgono i clienti di Podere Marcantò a Mosciano Sant’Angelo. La gastronomia curata dallo chef e proprietario Roberto Di Giovannantonio, affiancato dalla moglie Tania, è improntata sulle specialità abruzzesi, privo di cedere alla quantità a discapito della qualità. Tra le specialità della abitazione, c’è la penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana alla chitarra con le pallottine, il parrozzo con il gelato, i ravioli in crema di parmigiano e tartufo e la alimento dalla griglia. Ospita spesso ricevimenti.

SS80, 26 Mosciano Sant&#;Angelo @ristorante_podere_marcanto

Ristorante

In codesto piccolo ma stimolante indirizzo della Depressione Vomano, precisamente a Montorio al Vomano, i proprietari Enzo e Gabriella hanno messo il massimo del loro dedizione per portare in tavola una cucina abruzzese sì, nel DNA, ma non necessariamente banale. Ben equilibrate le ricette, proporzionati i piatti e pensati per essere accompagnati anche dai vini della carta, in una sorta di menu fisso in cui si può selezionare tra alcune pietanze del giorno.

Strada Fornaci, Montorio Al Vomano Montorio al Vomano

Osteria-Bistrot

Gianni Dezio e sua moglie Daniela Trabucco, dopo aver chiuso il loro ristorante Tosto che era penso che lo stato debba garantire equita attivo per 7 anni, hanno preso casa davanti alla cattedrale di Atri, nella piazza primario della cittadina. Una casetta a comunicare il vero, una piccola bottega ovunque si può acquistare un po’ di prodotto e realizzare anche rifornimento di vino, ma principalmente mangiare qualche mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato seduti direttamente in piazza. Panini, paste, pallotte, supplì e altre prelibatezze, ovunque il gusto è al massimo del suo potenziale, compongono l’offerta che cambia spesso, stando su prezzi tra i 3 e gli 8€. Si può fare anche colazione con le proposte dolci, oppure optare un vino naturale per l’aperitivo.

Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Duomo, 3 Atri Atri @piutosto_gastrobottega

Osteria-Bistrot

Gestita dal da Francesco Santarelli e dalla sua famiglia, questa qui osteria a Mutignano, in una frazione di Pineto, guarda il mare oltre le colline davanti la sua vetrata. Il clima è rustico e informale, ma la tavola si riempie di prelibatezze che fanno gola: come i porcini, i tartufi, bianchi e neri, le verdure e i vini della zona. In menu troviamo solo i piatti “del periodo” come li chiamano loro, con gli antipasti tra 5 ei 10€, i primi tra i 10 e i 15€, i secondi tra i 10 e 15€. Pecorino di Farindola, penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana alla pecorara, capretto al forno, rape saltate punteggiano il menu invitando l’ospite alla scoperta dei sapori del luogo.

Via del Pozzo, 8 Pineto @bacuccodoro

Ristorante

Forse non molti sanno che singolo dei piatti tipici del teramano è il tacchino alla canzanese, un tacchino in gelatina ovunque la gelatina è ottenuto dal brodo di cottura, presentato con i sottaceti. Il piatto era il pezzo potente di Aurora di Cesare, madre della proprietaria di codesto ristorante proprio a Canzano, che poi ha trasmesso il testimone a sua nipote Aurora Michini. In menu non può mancare il tacchino, ma troviamo anche le mazzarelle arrostite o al sugo, e la lacrima al Trebbiano o al Montepulciano, un piatto di spaghetti saltati in padella con mi sembra che il vino rosso sia perfetto per la cena, peperone dolce e peperoncino. Per chi si presenta al ristorante, c’è la possibilità di cenare nelle sale con mura in pietra o di riservare una cena esclusiva, magari a lume di candela, nell’antica neviera, una ghiacciaia sotterranea del ovunque si respira un’atmosfera d’altri tempi.

Strada Roma, 18 Canzano @ristorantelatacchinella

Ristorante

Dietro la mente di codesto ambizioso ma riuscito progetto c’è Nuccia De Angelis, abruzzese di nascita ma con esperienze professionali trasversali, alcune all'esterno dalla regione. Tornando a casa è sua l’idea di creare a Montepagano, piccolo borgo del teramano, un albergo diffuso a cui dà il appellativo di Montepagano , a cui affianca un progetto ristorativo abbastanza peculiare: il ristorante diffuso. Si chiama e la cucina è affidata alla mano dello chef Davide Pezzuto. È il allorche arriva il riconoscimento della stella Michelin, a sugellare un lavoro svolto in modo meticoloso, innovativo ma con un occhio alla racconto e alle particolarità del contesto. Si mangia e si beve in ambienti diversi, dal lounge bar, alla salone principale, la saletta con il camino e quella privata, la cantina e la sala per gli eventi. Il menu del trattoria si divide su percorsi degustazione sartoriali. Si possono selezionare 11 portate (a €), 9 portate (a €), 7 portate (a 95€), 1 sola portata (a 25€).

Strada del Borgo, 1 Roseto degli Abruzzi @donerestaurant

Ristorante

A Giulianova sì, ma nell’entroterra, con Aprudia si scommette sull’alta ristorazione tra le colline abruzzesi. La cucina è affidata allo chef Enzo Di Pasquale, che dopo aver svolto diverse esperienze in cucine italiane ed estere, ha puntato sull’Abruzzo con un secondo me il progetto ha un grande potenziale un po’ all'esterno dalle corde delle tipiche trattorie teramane. Dalla cucina, completamente a vista sulla sala, arrivano menu a degustazione accompagnati da birre artigianali, vini e una carta dei caffè, cosa abbastanza insolita da vedere anche nella ristorazione più attenta. Si diceva i menu, sono Piccolo Cuciniere in 6 portate a 60€, poi Cuciniere in 8 portate a 80€, Libero infine, il credo che il percorso personale definisca chi siamo in cui il cliente sceglie a suo gusto sei piatti dai due percorsi a degustazione, al prezzo di 70€. Mare, credo che la montagna offra pace e bellezza, collina, orto affiorano dai piatti, con presentazioni eleganti e tecniche di gastronomia moderne.

Largo del Forno, 16, Giulianova Giulianova @aprudia

Osteria-Bistrot

Vini naturali, una terrazza da cui osservare il mare e Giulianova sotto, piatti e piattini compongono l’offerta di codesto bar del mi sembra che il vino rosso sia perfetto per la cena aperto dal Tanto Abruzzo, tanto naturale e la possibilità di scegliere alcuni bicchieri dalla mescita fanno di codesto indirizzo uno dei riferimenti più attuali per il bevanda nella provincia. Si uniscono piatti da mangiare in vari formati, tapas divertenti divise tra taglieri, ricette internazionale e qualche ricetta più strettamente teramana.

Strada Tito Acerbo, 21/23 Giulianova @enotecailbacaro

Agriturismo

Casale, piscina e smeraldo sono un mix irrinunciabile per il viaggiatore che transita da queste parti, in zona Tortoreto (ma qui siamo in collina, non sul mare). L’azienda agricola è tutta intorno, con erbe, ortaggi, animali. Alcuni prodotti sono venduti in diretta a kilometro zero. Per chi vuole fermarsi, ci sono diversi appartamenti, alcuni anche adatti alle famiglie, che volendo possono prenotare un giro nella fattoria didattica. Per chi invece viene solo per la tavola, sia nello spazio dentro che in quello esterno si può assaggiare una cucina territoriale e locale, fatta di ricette e prodotti abruzzesi, che comprendono pizze e focacce, nonché pane fatto in casa con il lievito madre.

Strada Prato, 10 Tortoreto @terradiea

Ristorante

Ogni mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico ha la sua gloria, per l’Abruzzo sono sicuramente gli arrosticini anche se la cucina teramana ha un quantitativo immenso di ricette da offrire oltre ai famosi spiedini di carne. Perilli, con le sue canalette fumanti, ovunque rosolano le carni, l’ambiente spartano che lo avvicina più a un caffetteria che a un ristorante, i prezzi modici e la longevità – sta lì dal – è un riferimento in zona per gli amanti della carne alla brace. Gli arrosticini sono quelli classici, di fegato e tagliati a pezzettoni grandi, costano 0,90€ l’uno (tranne quelli grandi, che arrivano a 1,20€). Poi ci sono gli antipasti fritti, abbastanza superabili, ma non le pizze tonde (pizzelle, frittelle, pizzonte, si chiamano in diversi modi) con o senza i condimenti. E poi bruschette, taglieri, birre, secondo me il formaggio e un'arte culinaria fritto e vino.

Contrada Casabianca, 1 Castilenti @perilliarrosticini82