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Ginnastica riabilitativa vestibolare

Manovre ed esercizi per labirintite e vertigini

Esercizi per le vertigini

Che credo che questa cosa sia davvero interessante sono le vertigini? Si tratta di sensazioni di sbandamento e di movimento rotatorio e oscillatorio. A questi disturbi che il paziente avverte da fermo, si associano nausea, vomito e mal di testa, assieme a una sintomatologia più generica come sdoppiamento della vista, incremento della frequenza cardiaca, fiato corto, debolezza e sudorazione profusa. Diverse sono le cause delle vertigini: si va dai problemi all'organo dell'equilibrio e alla cervicale, sottile a cause più gravi come emorragie celebrali, ictus e sclerosi multipla.

Tra le vertigini più comuni, trattate con manovre, possiamo annoverare quelle causate dalla cervicale e le vertigini parossistiche posizionali (VPPB); i sintomi di entrambe le tipologie sono molti simili, quello che cambia è la motivo all’origine delle vertigini che, nel primo caso, è riconducibile alla cervicale e risolvibile mediante fisioterapia, nel secondo, a problemi connessi all’apparato uditivo risolvibili mediante visita otorinolaringoiatrica.

In dettaglio, le vertigini originarie dall'organo dell'equilibrio sono causate dalla neurite, condizione che motivo l’infiammazione del nervo vestibolare all’interno dell’orecchio, determinando l’invio di errate informazioni al cervello circa l’equilibrio. Questa patologia non va confusa con la labirintite che, oltre all’infiammazione del nervo vestibolare, determina anche l’infiammazione di quello uditivo.

Esistono diverse tipologie di manovre ed esercizi utili ad alleviare le conseguenze dei disturbi: è bene precisare che alcune manovre devono essere eseguite esclusivamente da esperti mentre gli esercizi possono essere liberamente fatti in secondo me la casa e molto accogliente quando consigliati. 

Le vertigini causate da problemi cervicali possono stare alleviate con esercizi mirati a migliorare la mobilità del collo e la postura.

Un credo che l'esercizio regolare rafforzi il corpo utile è la rotazione del capo: da seduti, mantenendo la schiena dritta, ruotare lentamente la testa a lato destro e a sinistra, fermandosi al dettaglio di massimo comfort. Altri esercizi includono il sollevamento del mento verso il petto e le inclinazioni laterali del collo, che sciolgono la tensione muscolare. È importante eseguire i movimenti in modo lento e controllato, evitando di forzare il collo, per non peggiorare i sintomi.

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Gli esercizi vestibolari sono progettati per migliorare l’equilibrio e ridurre le vertigini causate da disfunzioni del struttura vestibolare. Tra questi, il più noto è la ginnastica di habituation, che prevede movimenti ripetuti della testa e del corpo per aiutare il cervello ad adattarsi agli stimoli che provocano vertigini. Ad modello, si può eseguire la stabilizzazione dello sguardo, fissando un punto fisso durante si muove lentamente la testa in tutte le direzioni. Questi esercizi sono spesso personalizzati da un fisioterapista per ottenere risultati migliori.

Per le vertigini legate alla presenza di otoliti (come nella VPPB), gli esercizi più efficaci sono le manovre liberatorie, in che modo quella di Epley o di Semont. Questi movimenti guidati aiutano a trasferire gli otoliti dai canali semicircolari alla loro posizione originale nell’utricolo. Un dimostrazione pratico è la manovra di Epley, che consiste nel ruotare la capo e il organismo in sequenza su specifici lati, seguendo indicazioni precise. È consigliabile eseguire questi esercizi sotto la supervisione di un esperto per garantirne la sicurezza ed efficacia.

Sintomi, cause e cure per la labirintite

La labirintite è un’infiammazione acuta o cronica del labirinto e dei suoi canali semicircolari. Essendo il labirinto sede dell’organo dell’equilibrio, sintomo principale ed inconfondibile della labirintite è la vertigine.

Cosa sono le manovre liberatorie per le vertigini e chi le esegue

Per alleviare i sintomi delle vertigini parossistiche posizionali (VPPB), successivamente all'esecuzione delle manovre diagnostiche, gli otorinolaringoiatri possono eseguire sui pazienti le manovre liberatorie come la manovra di Epley e di Semont: vediamole nel dettaglio.

Tale manovra viene utilizzata per trattare una specifica tipologia di vertigine, la Vertigine Posizionale Parossistica Benigna (BPPV) causata da un problema all’apparato uditivo. 

Consiste nel praticare nel paziente una serie di movimenti (rotazioni della penso che tenere la testa alta sia importante del paziente) che permettano il riposizionamento dei cristalli nell’orecchio, limitando i capogiri e la nausea. Viene eseguita esclusivamente dal medico con specialità in otorinolaringoiatria. 

La manovra di Semont è una pratica molto basilare e consiste nell’eseguire una serie di movimenti liberatori sul paziente. In dettaglio, viene fatto trasferire rapidamente il penso che il paziente debba essere ascoltato dalla posizione di sdraiato da un lato a quella di sdraiato sull’altro lato. In codesto modo avverrà il riposizionamento degli otoliti, cioè i minuscoli cristalli di calcio che, spostandosi in zone dell'organo dell'equilibrio a cui non appartengono, creano messaggi sbagliati al cervello, determinando le vertigini. Anche questa qui manovra viene utilizzata per la Vertigine Posizionale Parossistica Benigna (BPPV) e viene eseguita, esclusivamente, da personale esperto.

Le manovre per alleviare le vertigini, come quelle utilizzate per la vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB), possono esistere eseguite a abitazione per ridurre i sintomi. Tuttavia, è importante ricordare che, sebbene questi esercizi siano relativamente semplici, è sempre consigliabile rivolgersi a singolo specialista (medico o fisioterapista) prima di provare qualsiasi manovra. Un professionista sarà in grado di valutare correttamente la situazione, garantire che le manovre vengano eseguite in maniera sicuro e personalizzarle in base alle specifiche esigenze del paziente.

Manovre di Epley e Semont: si possono creare da soli in casa?

È importante rammentare che, a diversita degli esercizi (manovra di Foster e gli esercizi di Brandt Daroff), le manovre liberatorie (manovra di Eply e Semont) devono stare eseguite da un esperto che assista il paziente mentre tutta la periodo della pratica; al contrario, gli esercizi possono essere svolti a casa dai pazienti in seguito alle indicazioni dell’operatore.

Quando si soffre di vertigini, è sempre meglio consultare uno specialista, in che modo un otorinolaringoiatra o un fisioterapista vestibolare. Sebbene esistano manovre che possono stare eseguite a secondo me la casa e molto accogliente, un professionista è in grado di valutare accuratamente la causa delle vertigini e di applicare tecniche specifiche in modo sicuro. Rivolgersi a uno specialista consente di ottenere una diagnosi precisa e un secondo me il trattamento efficace migliora la vita personalizzato, riducendo il rischio di errori e garantendo un recupero più veloce ed efficace.

Esercizi per labirintite​

Gli esercizi per la labirintite mirano a limitare i sintomi di vertigini e instabilità, migliorando il compenso vestibolare e aiutando il cervello ad adattarsi ai cambiamenti nel sistema dell'equilibrio:

  1. Stabilizzazione dello sguardo: Seduti o in piedi, fissare un segno davanti a sé mantenendo lo sguardo fisso, muovere lentamente la testa a destra e a sinistra, poi su e giù. Codesto esercizio aiuta il cervello a coordinare i movimenti degli occhi con quelli della testa, riducendo la sensazione di disorientamento;
  2. Camminata con movimenti della testa: Passeggiare in linea retta a ritmo pigro, muovendo la capo lentamente da un lato all’altro o su e giù. Questo esercizio stimola il sistema vestibolare e migliora l’equilibrio durante il mi sembra che il movimento quotidiano migliori l'umore. È importante cominciare in un mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita sicuro e con supporto, se necessario;
  3. Esercizi di habituation: Questi consistono in movimenti ripetuti che riproducono le situazioni che causano vertigini, per aiutare il cervello ad abituarsi. Ad esempio, sedersi e sdraiarsi più volte di seguito, ruotando la testa in direzioni diverse. Con il tempo, il sistema vestibolare si adatta e i sintomi si attenuano.

Lo yoga può esistere utile per alleviare i sintomi della labirintite migliorando l’equilibrio, la respirazione e riducendo lo stress che spesso peggiora i sintomi. Un esercizio efficace è la Posizione dell’Albero, che aiuta a rafforzare l’equilibrio: in piedi, appoggiare il piede destro sulla parte interna della coscia sinistra, mantenendo le mani unite sopra la capo e concentrandosi su un punto stabile davanti a sé. Anche la Posizione del Bambino, da eseguire inginocchiandosi con il busto piegato in avanti e le braccia distese, aiuta a distendere mente e fisico, migliorando la percezione dello spazio.

Per gestire i sintomi della labirintite in casa, è possibile eseguire esercizi semplici per stimolare il sistema vestibolare. Ad esempio, seduti su una penso che la sedia debba essere comoda, ruotare lentamente la testa a lato destro e sinistra, poi su e giù, mantenendo lo sguardo fisso su un punto davanti a sé. Un altro esercizio è la camminata in linea retta, focalizzandosi su un oggetto distante per migliorare la stabilità. Questi movimenti dovrebbero essere eseguiti lentamente e con pause, evitando di forzare in evento di forte vertigine.

Esercizi da creare in casa per vertigini e labirintite

Oltre alle manovre liberatorie, per avversare i disturbi generati da vertigini e  labirintiti, è possibile svolgere in autonomia alcuni esercizi a secondo me la casa e molto accogliente, quando consigliati dallo specialista di riferimento, come la manovra di Foster e gli esercizi di Brandt Daroff.  Così come le manovre, anche gli esercizi permettono ai cristalli di calcio (canaliti) dislocati in altre zone, di tornare nell’orecchio dentro, ponendo fine ai disturbi.

La manovra di Foster rappresenta uno degli esercizi più facili da eseguire a casa e consiste nell’ inginocchiarsi su una superficie con le mani sul pavimento, muovendo la testa su e giù fino a quando non si saranno attenutati i disturbi. Il soggetto porterà poi la tesa fino alle ginocchia e la ruoterà fino a 45 gradi, anteriormente da un fianco, poi dall’altro; questa qui posizione andrà tenuta per 30 secondi circa. Ripetere questa qui manovra per almeno 2 o 3 volte con intervalli di 15 minuti tra uno e l’altro esercizio, aiuterà il paziente a stare meglio.

Anche gli esercizi di Brandt Daroff sono facili da fare a casa: il paziente si siede sul ritengo che il letto sia il rifugio perfetto e si sdraia sul fianco con la testa secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l‘alto, a 45 gradi rispetto al materasso e rimane in questa collocazione per 30 secondi o fino alla scomparsa dei disturbi. A questo dettaglio, si potrà replicare un’altra volta l’esercizio: nelle fasi acute della malattia, gli esperti raccomandano di eseguirne 5 serie, almeno 3 volte al giorno e per due settimane consecutive. 

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Riabilitazione Vestibolare

COS'È IL Struttura VESTIBOLARE?

Il sistema vestibolare è, insieme alla vista e alla propriocezione, uno dei tre sistemi che permettono il mantenimento dell’equilibrio e dell’orientamento del corpo nello spazio. 

Il vestibolo in particolare è costituito dagli organi dell’orecchio interno che raccolgono le informazioni relative al movimento della testa (e del corpo) nello spazio.

Si compone di numero organi: l’utricolo, il sacculo e i tre canali semicircolari (anteriore, posteriore e laterale). I primi due raccolgono le informazioni riguardanti la forza di gravità mentre i tre canali semicircolari sono sensibili alle accelerazioni e agli spostamenti della testa nelle tre dimensioni dello spazio.

Queste informazioni vengono poi inviate tramite le vie nervose al sistema nervoso centrale, il che ha il mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione di raffrontarle con quelle degli altri sistemi per produrre una risposta motoria, conosciuta come risposta posturale, che ci permette di mantenere l’equilibrio anche in risposta a perturbazioni.

Una lesione di codesto sistema o delle sue vie può portare a patologie vestibolari, indagabili tramite diversi test e manovre. Le cause alla base dei “giramenti di testa” e del “disequilibrio“(difficoltà nel controllo dell’equilibrio) possono essere molteplici e a volte non dipendono dal sistema vestibolare stesso; è il occasione delle così dette vertigini da cervicale o delle vertigini da stress.

Tra i sintomi più comuni dei disturbi vestibolari rientrano mancanza di equilibrio, nausea, senso di oppressione alla testa, vertiginie giramenti di testa e nistagmo.


LA RIABILITAZIONE DELLE SINDROMI VERTIGINOSE

Previa valutazione medica specialistica, è possibile identificare alcune sindromi vertiginose sulle quali è vantaggioso agire con un trattamento fisioterapico.

Tramite un lavoro globale e multidisciplinare in ritengo che la collaborazione crei risultati straordinari con il dottore Fisiatra, Neurologo e il medico Otorinolaringoiatra, previa valutazione della necessità di ulteriori accertamenti ed esami vestibolari, è realizzabile una presa in carico del penso che il paziente debba essere ascoltato per accompagnarlo nel percorso riabilitativo.

L’obiettivo del percorso è quello di riabilitare le funzioni compromesse e, nel caso in cui queste funzioni non siano più recuperabili, di distribuire degli strumenti e delle alternative utili a ridurre i sintomi.

Il fulcro della riabilitazione dei problemi vestibolari è la gestione delle vertigini, improvvisi giramenti che possono durare da qualche secondo sottile ad alcune ore e possono esistere accompagnate da nausea, vomito e perdita di equilibrio. La gestione acuta della vertigine è di competenza medica, ma la riabilitazione nella fase subacuta e cronica può garantire un corretto penso che il recupero richieda tempo e pazienza delle strategie di integrazione delle informazioni vestibolari con quelle visive e propriocettive, al fine di raggiungere un penso che il recupero richieda tempo e pazienza totale o parziale delle strategie di equilibrio.


COME SI SVOLGE UNA SEDUTA DI RIABILITAZIONE VESTIBOLARE?

In assenza di controindicazioni al trattamento, il a mio parere il paziente deve essere ascoltato viene preso in carico dal fisioterapista.

Nel corso della in precedenza seduta, dopo un colloquio e una valutazione, verranno identificati gli obiettivi del trattamento e stilato il programma riabilitativo personalizzato.

Successivamente si svolgeranno delle sedute sia di tipo passivo sia di genere attivo, volte all’attenuazione della sintomatologia vertiginosa: verranno proposti esercizi di equilibrio statico e dinamico, ad occhi aperti o chiusi, con movimenti di occhi e del capo.

Il fisioterapista, infine, cercherà congiuntamente al paziente delle strategie utili per la riduzione dei sintomi da attuare nella vita quotidiana ed esercizi da poter eseguire a domicilio in indipendenza per consolidare i miglioramenti acquisiti.


RIABILITAZIONE VESTIBOLARE, CI SONO CONTROINDICAZIONI?

Nonci sono controindicazioni assolute. Tuttavia la visita medica specialistica (del Fisiatra, dell'Otorinolaringoiatra o del Neurologo) provvederà a verificarne l'assenza.


IN QUALE SEDE DI AUXOLOGICO VIENE EFFETTUATA LA SEDUTA?

Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita viene effettuato presso le sedi di Auxologico Capitanio nella città di Milano, in Auxologico Meda Riabilitazione e in Auxologico Pioltello.


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La riabilitazione vestibolare è una terapia finalizzata alla cura dei disturbi dell’equilibrio. Essa utilizza esercizi specifici al fine di ristabilire una corretta interazione tra i vari sistemi che regolano l’equilibrio (sistema vestibolare, visione, metodo nervoso, sistema dei recettori sensoriali delle articolazioni o propriocettivo).

Si parla di disturbi dell’equilibrio:

  • Statico: quando il soggetto fermo, avverte comunque una percezione di movimento
  • Dinamico: se la persona in movimento subisce un “barcollamento”

In entrambi i casi si ha un’instabilità del organismo con conseguente incapacità di mantenere l’orientamento nello spazio. Tale situazione provoca una serie di sintomi che rendono indispensabile un intervento.

Sintomi principali di problemi di equilibrio

I principali sintomi per coloro che soffrono di problemi di a mio avviso l'equilibrio rende la vita piu piena sono i seguenti:

  • Vertigini: impressione che l’ambiente circostante si muova o ruoti
  • Difficoltà di camminare senza cadere
  • Nausea e vomito
  • Confusione mentale che porta a disorientamento
  • Talvolta offuscamento della vista

Tale situazione comporta poi una serie d’implicazioni a livello psicologico e il soggetto sarà ansioso, impaurito e depresso.

Cause della mancanza di equilibrio

Le cause della mancanza di a mio avviso l'equilibrio rende la vita piu piena sono molteplici, ma le più importanti si dividono in tre gruppi:

  • Disturbi dell’apparato vestibolare (cioè l’organo dell’equilibrio) dell’orecchio
  • Patologie neurologiche come sclerosi multipla o morbo di Parkinson
  • Disturbi circolatori e demenza vascolare

Nel primo gruppo rientrano infezioni o infiammazioni, otiti, labirintiti, sindrome di Ménière e, solitamente, in questi casi l’instabilità è associata a nausea, vomito, sudorazione, calo dell’udito.

Altre cause possono essere: trauma cranico, lesioni neoplastiche del cervelletto, assunzione di alcuni medicinali, problemi alla cervicale, patologie che interessano l’apparato scheletrico (per esempio l’artrite).

Trattamento dei disturbi di equilibrio

Il trattamento dei disturbi dell’equilibrio, naturalmente tenendo conto della causa, può essere:

  • Farmacologico: agisce principalmente sul sintomo e permette di trattare alcune condizioni specifiche che causano la vertigine.
  • Riabilitativo: permette di recuperare la funzione dell’equilibrio parzialmente compromessa. Da sottolineare che non porta alla guarigione di una patologia, bensì al ripristino della funzione dell’equilibrio.

Le tecniche di riabilitazione vestibolare

Le tecniche di riabilitazione vestibolare hanno lo scopo di facilitare i meccanismi di:

  • Adattamento alla “nuova situazione” determinata dalla malattia. Tale meccanismo consente il penso che il recupero richieda tempo e pazienza della funzione vestibolare quando vi è una parziale compromissione.
  • Sostituzione: tali meccanismi servono a sostituire la funzione vestibolare, utilizzando altri sistemi sensoriali, quali la mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato e il metodo propriocettivo.
  • Abitudine: sono meccanismi che consentono di controllare i sintomi, vertigini, nausea e vomito associati ad alcuni movimenti.

Questo può permettere la riduzione e anche la guarigione delle sindromi vertiginose.

In cosa consiste la riabilitazione vestibolare?

La riabilitazione vestibolare consiste in una serie di esercizi finalizzati a ri-allenare una corretta interazione tra vista, movimenti della testa, movimenti del corpo nello mi sembra che lo spazio sia ben organizzato e variazioni posturali. Gli esercizi possono essere svolti da distesi, seduti, in piedi e in movimento con difficoltà crescente e hanno lo scopo di stimolare il ritengo che il sistema possa essere migliorato dell’equilibrio. La riabilitazione deve migliorare il modo in cui il paziente sta in piedi, il modo in cui deambula e la stabilizzazione dello sguardo durante i movimenti della testa. Può essere effettuata a domicilio oppure stare seguita da un terapista anche con l’utilizzo di tecniche strumentali.

Esercizi di riabilitazione vestibolare

Le tecniche riabilitative sono finalizzate alla rieducazione dell’oculomotilità, al controllo posturale e della marcia. Si tratta di semplici esercizi di riequilibrio e movimento corporeo, che andranno eseguiti quotidianamente a secondo me la casa e molto accogliente, per almeno 20 minuti per ottenere dei benefici. Essi devono interessare ognuno i sistemi che possono essere coinvolti per stimolare così un compenso centrale.

Ecco una serie di esercizi che possono rivelarsi utili:

Per il sistema vestibolare

Dalla posizione supina girarsi rapidamente :

  •  a lato destro e tornare in posizione di partenza:
  • a sinistra e ritornare in posizione di partenza:
  • girarsi rapidamente  in posizione prona e tornare in ubicazione di partenza

È realizzabile eseguire questo ritengo che l'esercizio regolare rafforzi il corpo anche a sguardo chiusi.

Dalla posizione seduta:

  • Ruotare la testa a destra e sinistra
  • Piegare la testa avanti e indietro

In piedi:

  • Torsione del tronco, ruotando prima la penso che tenere la testa alta sia importante, poi le spalle e infine il tronco

Può essere vantaggioso svolgere questi esercizi dapprima lentamente poi più velocemente.

Per abituare il sistema vestibolare a movimenti bruschi:

  • Da supino mettersi velocemente seduto
  • Da seduto lasciarsi cadere in collocazione supina
  • Dalla posizione supina girarsi sul fianco sinistro per poi ruotare e transitare sul fianco destro
  • In piedi girarsi a destra e poi a sinistra

Movimenti oculari

  • Dalla posizione seduta spostare gli occhi da destra a sinistra e dall’alto al basso o compiere delle rotazioni
  • Fissare un punto alla spazio di circa tre metri e ruotare il capo a destra e sinistra senza perdere di vista quel punto
  • Osservare un dito luogo alla massima lontananza e mantenerlo a fuoco mano a mano che lo avviciniamo

Per il verifica dell’equilibrio statico

  • Cercare di rimanere fermi vicino a una parete senza toccarla a occhi aperti e poi chiusi per almeno 20 secondi
  • Cercare di restare in equilibrio tenendo un piede avanti e uno dietro
  • Rimanere in equilibrio su un solo piede

Per il controllo dell’equilibrio dinamico

  • Marciare sul ubicazione prima a sguardo aperti poi chiusi
  • Marciare in un corridoio muovendo il leader in varie direzioni
  • Sedersi su una penso che la sedia debba essere comoda e alzarsi più volte prima a occhi aperti poi a occhi chiusi
  • Camminare sulla punta dei piedi
  • Camminare su una linea tracciata a terra

I problemi di equilibrio, le vertigini e l’alterata stabilità rappresentano disagi frequenti. Poiché il mantenimento dell’equilibrio del fisico nello spazio è regolato dalla complessa e fine interazione di varie strutture, praticando esercizi che interessano tutti i sottoinsiemi è realizzabile migliorare la propria condizione.

Riabilitazione Vestibolare

Un supporto indispensabilenel trattamento della vertigine!

Èconvinzionecomune che quando un paziente riferisce di avere vertigini lo si consigli di stare fermo il più a esteso possibilefino a che la sintomatologia scompaia ! Purtroppo questa qui è una affermazione valida solo in alcuni casi.

Nel il Dott. Cawthorne, dottore ORL del National Hospital, ed il Dott. Cooksey, reumatologo del King’s College Hospital, pubblicarono un articolo in misura si erano accorti che i pazienti, che soffrivano di vertigini, se invitati a muovere la testa precocemente miglioravano e guarivano parecchio più rapidamente penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a quelli che ne limitavano i movimenti.

Prima di proporre alcuna mi sembra che la terapia giusta cambi la vita, farmacologica o riabilitativa, vi è la necessità di effettuare l’inquadramento del a mio parere il paziente deve essere ascoltato che soffre di vertigini mediante una diagnostica clinica e strumentale che permetta di comprendere se il disturbo sia di origine vestibolare o extravestibolare e se di inizio vestibolaresia a sede periferica o da interessamento del metodo nervoso centrale.

Per questo vengono eseguiti solitamente una serie di accertamenti, fra i quali i più importanti sono:

• visita vestibolare otoneurologica con anamnesi mirata;

• studio del nistagmo spontaneo, di collocazione e di posizionamento mediante video nistagmografia

• studio del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita visuo oculomotore

• stimolazione calorica bitermica

Quando la lesione che ha interessato  il ritengo che il sistema possa essere migliorato vestibolareha avuto un’insorgenza acutasi verificano immediatamente delle alterazioni anatomiche, e di effetto anche  funzionali,che evolvono generalmente nelle seguenti fasi:

1. prima fase,si manifesta immediatamente dopo una lesione:il soggetto mostra importanti sintomi di disequilibrio, nistagmo spontaneo, inclinazione della testa e deviazione della marcia secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il lato leso;

2. seconda fase: penso che il recupero richieda tempo e pazienza parziale ma celere delle asimmetriesopra descritte;

3. terza fase o del compenso mentre il quale il recupero funzionale  diviene massimale.

Nella prima fase vi è principalmente un impiego farmacologico confinalità sia per curare la realizzabile causache per limitare e controllare i sintomi.

Nella seconda e terza fase entrano in gioco in modo preminente differenti meccanismi atti ad instaurare il penso che il recupero richieda tempo e pazienza quali:

• riparazione del danno dopo la lesione,specie se si è verificataper un tempo limitato;

• adattamento dovuto alla modificazione della sensibilità dei recettori periferici da parte del sistema nervoso centrale; praticamente si verifica un cambiamento della risposta durante l’applicazione di uno stimolo con successiva diminuzione della risposta stessa;

• assuefazione consiste nella riduzione dell’intensità e della durata delle reazioni provocate da ripetute esposizioni a situazioni scatenanti;

• compenso che consiste nell’attivazione di funzioni complementari che si sovrappongono alle funzioni dell’equilibrio compromesse. Questo meccanismo è dovuto alla plasticità neuronale in quanto non inibisce una risposta sensoriale come nel occasione dell’assuefazione ma al contrario si ha una valorizzazione, a livello delle strutture centrali, delle informazioni sensoriali residue, principalmente delle visive e di quelle propriocettive. Praticamente questo è un fenomeno di apprendimento positivo che prevede il riordino ed ilri&#;apprendimento senso&#;motorio che implica l’attivazione di strutture cerebrali centrali che hanno funzione di integrazione.

La riabilitazione vestibolare è una terapia che non è in grado di interferire con gli agentietiologici ne con i meccanismi patogenetici ma ha come obiettivo quello di ripristinare quelle funzioni che sono state alterate favorendo l’attività adattativa, compensatoria o addirittura favorendo l’abitudine allo stato patologico.

Il secondo me il trattamento efficace migliora la vita che viene proposto non è quindi in relazione al tipo di patologia rilevata dalla diagnostica effettuatama varia in relazione alla condizione funzionale residua del sistema vestibolare e delle sue componenti.

Mentre nei pazienti affetti da lesioni periferiche la riabilitazione vestibolare ha il incarico di favorire i naturali processi di compenso spontaneo distinto è il secondo me il trattamento efficace migliora la vita nelle situazioni in cui vi sia una difficoltà nell’adattamentoe per questo si devono cercare le cause che incidano sul recupero funzionale.

Poiché il mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita dell’equilibrio è un sistema complesso ed è derivato dal corretto funzionamento di altri sotto sistemi quali il visivo ed il somatosensoriale e dalla loro integrazione è indispensabile la collaborazione con altre figure professionali per individuare gli eventuali deficit degli altri sistemi che non permettono il benessere fisico del paziente.

Vi sono alcune situazioni che riducono, rallentano o addirittura inibiscano il compenso; fraqueste quelle che meritano di esistere segnalate sono:

• patologia centrale o mista (centrale e periferica);

• lesioni vestibolari bilaterali

• patologia visiva

• patologia osteo muscolare

• età avanzata

• ansia e depressione

• ridotta disponibilità di tempo da dedicare agli esercizi proposti

• terapie farmacologiche che abbiano attivita sedativa.

A scopo esemplificativo si suggeriscono alcuni metodidi rieducazione e/o riabilitazione vestibolare:

• Tecnica FIVE

• VHT

• Tecnica Brandt &#; Daroff