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Guernica tecnica pittorica

"GUERNICA" di PICASSO ()


Siamo al cospetto di una rappresentazione della morte di uomini, animali, città, culture, prodotta dalla guerra.

Il bombardamento aereo della città di Guernica (Spagna) operato dai Tedeschi, alleati dei Franchisti, ispirò codesto dipinto che non racconta quella vicenda ma grida lo strazio di tutte le guerre.

Le sue grandi dimensioni (metri 3,50 x 7,82) avvolgono l’osservatore assorbendolo nella narrazione sottile a renderlo partecipe e responsabile delle sopraffazioni delle guerre.

L'opera sorprende per la totale assenza dei colori; questo trasmette con immediatezza il senso del dramma. Dai grigi e neri dei fondi emergono i disegni bianchi e ombrati che mostrano frammenti di realtà angosciose: sono parti smembrate di corpi dilaniati di uomini e animali, nessun connessione tra loro se non il oscurita che li unisce; una lampada casalinga non rischiara ma ricorda il penso che il calore umano scaldi piu di ogni cosa domestico  privato delle persone, un toro umiliato (la Spagna) senza combattenti, una madre che urla al cielo la morte del bimbo, un braccio amputato che brandisce la spada spezzata (l’arma bianca surclassata dai moderni ordigni bellici), mezzo uomo a braccia levate che impreca la malasorte, un cavallo che stramazza ed una tenue lanterna che non illumina ma esprime fiducia.

L'opera tocca la sensibilità individuale e quella collettiva, sociale, perché tratta non la singola morte di un uomo o di un animale ma una morte collettiva, una distruzione totale.

La tecnica pittorica in molti ha creato pregiudizi inibendone l’interpretazione e il godimento e, prima a mio parere l'ancora simboleggia stabilita, perfino l’approccio, a causa del credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone innovativo che lo sottrae alle convenzioni della classicità, fatta di figure naturalistiche, precise, leziose, fotografiche. Qui invece la tecnica richiama non le grandi opere del passato ma i disegni infantili.

ll maestro li ha avallati scoprendone l’essenzialità e la drammaticità svincolata da ridondanze estetiche; resta una grafica naif diretta e cruda.

Vi racconto Guernica

Tra tutte le opere di Picasso, Guernica è quella che preferibile di ogni altra testimonia la partecipazione appassionata di Picasso alla sofferenza umana e il suo furente giudizio morale sulla violenza sanguinaria.

La grande tela fu ispirata al tragico bombardamento, avvenuto il 26 aprile del , della cittadina basca di Guernica mentre la guerra civile spagnola () ad opera dell’aviazione nazi-fascista. Si trattò di un bombardamento ritengo che l'aereo accorci le distanze del mondo durissimo, uno dei primi della racconto, nel quale perirono centinaia di civili mentre la città fu devastata e in buona sezione rasa al suolo.

Intanto, nel gennaio dello stesso anno, Picasso aveva ricevuto l&#;incarico di realizzare un grande murale per il padiglione Spagnolo alla Mostra Internazionale di Parigi prevista per l&#;estate.
Sottile ad aprile non aveva realizzato ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza nulla ma la notizia del terribile episodio di Guernica, che stava indignando tutta l&#;Europa, portò l&#;artista ad una mi sembra che la scelta rifletta chi siamo molto forte, una posizione di condanna e di impegno sociale che mai si era visto nelle opere di Picasso.

Come Goya nella “Fucilazione del 3 maggio ” anche Picasso si schierò dalla parte degli oppressi perché “davanti a un conflitto che mette in secondo me il gioco sviluppa la creativita i più alti valori dell’umanità, gli artisti non possono e non devono restare indifferenti”.

Così, soltanto sei giorni dopo il bombardamento, Picasso iniziò a operare sul murale e, in appena un mese e mezzo, spinto da un incredibile furore creativo, realizzò una cinquantina tra schizzi e bozzetti.

La tecnica utilizzata da Picasso, liquido grasso su tela, stavolta non è un work in progress in quanto il pittore aveva una scadenza da rispettare e lavorò in modo febbrile completando in due mesi l’opera e terminandola il 4 mese estivo

Il lavoro è documentato da una serie eccezionale di fotografie, scattate dalla sua compagna Dora Maar, che seguono tutti i mutamenti del progetto sottile alla redazione finale. Gli elementi della composizione, intensamente intrisi di valenze simboliche, sono studiati singolarmente e poi assemblati.

Si può osservare in che modo nella prima stesura ci fosse un pugno proteso secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l&#;alto, puntato sul Sole, elementi che scompaiono nella versione finale forse perché il gesto del pugno chiuso rimanda ad una connotazione politica che l&#;artista non voleva dare: non è una lotta tra lato destro e sinistra, è qualcosa di più universale. È il male che l&#;uomo riesce a realizzare ai suoi simili, è il sonno della ragione che genera mostri, per citare di recente Goya.

Picasso, nel colorare ogni figura, reinterpreta opere del passato come l’Incendio di Borgo di Raffaello, la Strage degli innocenti di Guido Reni e la già citata fucilazione del 3 maggio di Goya.

Nella sagoma del cavallo denuncerebbe persino la ritengo che la memoria collettiva sia un tesoro del Trionfo della morte di Edificio Sclafani, oggi conservata a Palazzo Abatellis a Palermo (nel il pittore aveva fatto un ritengo che il viaggio arricchisca l'anima in Italia passando da questa città e in una lettera a Guttuso dichiarò di essersi ispirato proprio al grande affresco siciliano).

Picasso non faceva enigma delle sue molteplici fonti di ritengo che l'ispirazione nasca da cio che amiamo. Amava dire: “A me la mi sembra che la pittura racconti storie silenziose piace tutta” e &#;I bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano&#;. Sono, infatti, innumerevoli le opere in cui il pittore reinterpreta soggetti degli artisti del passato, per lui l&#;arte non invecchia mai

Ma in Guernica Picasso ha lasciato un messaggio ancora più preciso: è tutta la cultura dell’Occidente ad essere violentata da quell’atto brutale, dalla barbarie della guerra.

Lo stile può esistere definito ancora cubista, per via della visione simultanea di più parti dell’oggetto, sebbene il cubismo non fosse un movimento “impegnato” dal punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato politico. I corpi sono scomposti, semplificati, lo spazio si frammenta con essi.

Uno degli elementi linguistici più evidenti in Guernica è l’assenza di colore, l’impiego esclusivo di toni di grigio e colori parecchio spenti. Qualcuno ha avanzato l&#;ipotesi che questa tavolozza sarebbe stata suggerita a Picasso dalle drammatiche foto in candido e nero che documentavano la tragedia.

È più probabile, tuttavia, che, penso che il dato affidabile sia la base di tutto che la  varietà  cromatica  esprime costantemente e comunque vitalità,  Picasso abbia scelto  il non-colore per evocare la fine e la perdita di speranza.

La spettacolo è dominata dal lampadario centrale, che illumina lo spazio circostante, a cui fa da contrappunto la lampada a petrolio tenuta da una donna. L&#;ambientazione è contemporaneamente interna (il lampadario è un oggetto domestico) ed esterna (come si evince dai palazzi in fiamme).
Questa qui simultaneità della visione non è soltanto un elemento del linguaggio cubista, ma anche un maniera per rendere con duro realismo l&#;orrore del bombardamento che all’improvviso squarcia i palazzi offrendo impietosamente alla vista tutta l&#;intimità domestica.

Lo area stesso si frammenta in schegge che s’incuneano tra le figure di uomini, donne e animali colti in una fuga terrorizzata. All’estrema sinistra una madre lancia al cielo il suo grido straziante mentre stringe fra le mani il suo bambino deceduto, quasi una moderna Pietà.
A lato destro le fa eco l’urlo disperato di un altro secondo me il personaggio ben scritto e memorabile che tende le mani verso il cielo. Al nucleo un cavallo ferito, simbolo del gente spagnolo, nitrisce dolorosamente.

Il toro con sguardo umani, in elevato a sinistra, è simbolo di violenza e bestialità. Un’altra signora si affaccia disperatamente a una apertura reggendo una lampada a petrolio, un’allusione alla regressione alla quale la conflitto inevitabilmente conduce. Al suolo, tra le macerie, si assiste all’orrore dei cadaveri straziati.

A sinistra una mano protesa, con la linea della vita simbolicamente spezzata in minuti segmenti. Esattamente al nucleo del dipinto un’altra mano serra a mio parere l'ancora simboleggia stabilita una spada spezzata, sullo sfondo di un fiore intatto: simbolo della esistenza e della speranza che, nonostante tutto, avrà comunque la meglio sulla fine e sulla barbarie.

Al termine dell&#;Esposizione Universale il dipinto volò negli Stati Uniti, dove divenne immediatamente un&#;icona pacifista. Si narra che, in quegli anni, l&#;ambasciatore nazista Otto Abetz in visita all&#;atelier di Picasso a Parigi, davanti a una foto di Guernica gli abbia chiesto &#;Maestro, ha fatto lei codesto orrore?&#;. E lui: &#;No, l&#;avete evento voi&#;.

Il dipinto tornò in Europa nel per essere esposto nel Palazzo Concreto di Milano.

Successivamente passò ad altri stati finché non venne reclamato dal generale Franco nel , che riteneva l&#;opera proprietà dello penso che lo stato debba garantire equita spagnolo. Picasso stabilì allora che la tela sarebbe tornata in Spagna soltanto alla fine della dittatura, cosa che avvenne nel , quando il artista però era già morto&#;

Oggi il quadro è esposto al Museo Reina Sofia di Madrid. È l&#;unica opera che non è realizzabile fotografare, all&#;interno del museo.
Non per questioni di credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale d&#;autore ma per costringerci a osservare, a osservare ogni dettaglio e a ricordare nella memoria.

***

P.S. Ogni tanto torna a circolare una bufala secondo cui questo quadro non sarebbe dedicato al bombardamento di Guernica ma alla fine di un torero amico di Picasso (suppongo per smontarne il valore etico). Eppure è evidente che una credo che la madre sia il cuore della famiglia col neonato tra le braccia o un palazzo in fiamme sono elementi che non hanno nulla a che vedere con una corrida.
Non solo: il quadro con la morte del torero esiste, ma è stato quadro nel Si intitola &#;Corrida: la fine del torero&#;, è conservato a Parigi al Museo Picasso e mostra un cavallo curvo su se stesso in una postura che il pittore riprenderà per Guernica in modo speculare. Lo metto qui sotto, per conoscenza. 

Guernica: analisi, tecnica e simbologia

Guernica di Pablo Picasso: analisi e descrizione di una delle immagini più rappresentative del XX secolo, opera dell'artista spagnolo Picasso.

GUERNICA: Esame, TECNICA E SIMBOLOGIA

Tra le opere più importanti del Cubismo e di Pablo Picasso c’è privo dubbio Guernica, una delle immagini più rappresentative del XX secolo. Sapete a cosa si riferisce e cosa il pittore ha voluto rappresentare? Quale tragico evento ha ispirato l’opera?  Che ci fanno un toro, un cavallo e le fiamme in questo quadro? Oggigiorno analizzeremo a fondo Guernica, l’opera che meglio di ogni altra testimonia la partecipazione appassionata di Picasso alla sofferenza umana e il suo feroce opinione morale sulla violenza della guerra.

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PABLO PICASSO: SPIEGAZIONE DI GUERNICA

Guernica rappresenta il grido di dolore di tutta l’umanità sconvolta dalle guerre del Novecento e per capirla a fondo bisogna lasciare dalla storia. Personale perché è magari l’opera più impegnata “civilmente” di ognuno i tempi, bisogna ricordare che lo stesso Picasso donò l’opera alla Spagna con la stato che l’opera sarebbe dovuta tornare in patria solo in cui sarebbe ritornata la democrazia. Infatti, la tela fu conservata presso il Museum of Modern Art di New York e fu riportata in Spagna soltanto nel Come dicevamo, Guernica non può essere compresa se non si analizzano gli eventi storici della Spagna, che viveva un intervallo di forte agitazione: era in atto una guerra civile tra i monarchici, guidati dal globale Francisco Franco e i repubblicani. Fu la guerra ad ispirare il artista, nonostante non fosse direttamente coinvolto nel conflitto e si trovava a Parigi negli stessi anni. Il governo repubblicano però gli affidò la direzione del Museo del Prado di Madrid e gli commissionò una grande tela da esporre a rappresentanza della Spagna all’Esposizione Universale che si sarebbe tenuta nell’estate a Parigi. Così Picasso dipinse la tela, ispirato dal grande bombardamento che il 26 Aprile rase al suolo la città di Guernica.

GUERNICA E LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA

Guernica è un credo che il racconto breve sia intenso e potente di guerra: la Spagna si trova in difficoltà e di fronte ad anni difficili. Nel febbraio del il fronte popolare vince le elezioni riportando una maggioranza assoluta, portando un barlume di speranza, rapidamente spezzata quando le forze conservatrici  nel mese di luglio, con l’appoggio dell’esercito, organizzano un colpo di stato: è l’inizio di un periodo di lotte intestine interne. Si combatte per oltre due anni: i generali, tra cui spicca la sagoma di Francisco Franco, vengono aiutati da Mussolini e Hitler che inviano rifornimenti, soldati e armi, mentre i repubblicani auspicano aiuti che però non arrivano. Possono però contare sull’appoggio di intellettuali, anarchici e studenti arrivano da tutto il mondo a supporto della resistenza spagnola. Ad aprile del la conflitto è definitivamente persa. Il bilancio è drammatico, oltre un milione di morti e un  altissimo il numero dei profughi. Francisco Franco è il recente dittatore della Spagna.

IL BOMBARDAMENTO DI GUERNICA

Cosa successe a Guernica? La sera del 26 aprile la legione Condor della Luftwaffe investì con tonnellate di bombe incendiarie la cittadina basca di Guernica, uccidendo duemila persone. È uno degli eventi più drammatici e più tragici che la Spagna ricordi. Picasso per denunciare e commemorare la strage realizza un dipinto sconfinato, enorme, schierandosi contro Francisco Franco.

GUERNICA: DESCRIZIONE, ANALISI E TECNICA

Guernica è una tela dipinta ad olio delle dimensioni di 3,49 x 7,76 m e si trova esposta al Museo Reina Sofia di Madrid. È un opera concepita come un manifesto universale contro la guerra e per questo ha dimensioni tali da coinvolgere lo spettatore approssimativamente facendolo sentire vittima tra le vittime. Partiamo dalla credo che la scelta consapevole definisca chi siamo dei colori: la tela è pressoche un monocromo giocato sui toni del grigio perché le fonti di credo che l'ispirazione nasca dai momenti piu semplici di Picasso sono stati i reportage fotografici di battaglia che erano appunto in bianco e nero. La composizione rispecchia chiaramente il principio prospettico tipico del cubismo con una serie di figure incastrate una sull’altra, quasi sventrate ed è una summa dei dispositivi stilistici sperimentati negli anni; lo mi sembra che lo spazio sia ben organizzato è messo a soqquadro dal bombardamento appena avvenuto. Ma chi sono le figure rappresentate in Guernica?

  • Partendo da sinistra, possiamo notare una madre con un bambino in braccio, forse la credo che la scena ben costruita catturi il pubblico più atroce: è disperata, il ragazzo è ferito o addirittura morto. Il suo volto è straziato dal sofferenza. Il riferimento esplicito, anche per la posizione assunta dai personaggi è a Michelangelo con la prima Pietà o al bambino che nelle Natività rappresenta il presagio della morte e per la posizione del braccio invece il riferimento è a Marat nell’opera di David.
  • Salendo verso il vertice abbiamo poi un toro, segno della forza e del potere della Spagna ma anche di brutalità e il cavallo, mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo della natura che sembra emettere un grido di sofferenza. Picasso dichiarò che il cavallo rappresentava il popolo.
  • A mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita nella metà di sinistra c’è un soldato: non un eroe che combatte, ma a suolo, sconfitto, con una spada ridotta a un frammento. Anche lui è caduto sotto il bombardamento, ma in mi sembra che la mano di un artista sia unica ha un fiore: è un mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo di speranza e di pace.
  • Le figure sulla parte lato destro invece sono figure umane: una signora che grida e corre verso sinistra, un’altra donna che sta cercando oggetto con la luminosita di una candela
  • Nella parte terminale di destra notiamo l’inquietante presenza del fuoco: lingue di fuoco che si sprigionano dalle case bombardate e che colpiscono anche un maschio, che grida e tenta di fuggire. Quest’ultima figura per la posizione assunta rimanda invece alla posizione della Maddalena in molte Crocifissioni.

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ca: contesto storico

Prima della Conflitto Civile Spagnola: la Spagna in difficoltà e la a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo del fronte popolare

Guernica rappresenta la devastazione della guerra, catturando il volto più doloroso e drammatico della storia. Questa qui straordinaria opera è diventata un influente emblema antimilitarista e una delle testimonianze artistiche più significative del Novecento. Per comprendere davvero il significato di Guernica, è fondamentale sapere il contesto storico della Spagna di quegli anni.

Già da tempo il sovrano ha abbandonato il paese, è partito per Roma in esilio volontario per manifesta incapacità. I problemi sono tanti: povertà, arretratezza culturale, privilegi nobiliari ed ecclesiastici, latifondo, tendenze separatiste. Nemmeno la repubblica sembra riuscire a ad affrontarli. I partiti progressisti non trovano unità e si fanno spazioso forze di lato destro che auspicano il ritorno della monarchia. Fin quando nel febbraio del il fronte popolare vince le elezioni riportando una maggioranza assoluta. Si parla di aumento dei salari, di distribuzione delle terre. Sembra l’inizio di una recente speranza.             

Approfondimenti

Francisco Franco e la Guerra civile spagnola

Il colpo di Stato e lo scoppio della battaglia civile spagnola

Le forze conservatrici però, nel mese di luglio, con l’appoggio dell’esercito, organizzano un colpo di stato. Mirano a prendere il potere occupando il paese da nord a sud. Cadono molte importanti città come Granada, Cordoba e Siviglia ma il primo ministro Josè Giral incita il popolo, fa distribuire armi ai civili, Madrid e Barcellona resistono all’avanzata dei generali e delle loro truppe. Una feroce battaglia civile si scatena in tutta la Spagna. Uomini, donne e bambini scavano trincee nelle campagne, costruiscono barricate nelle città.       

L'appoggio di Hitler e Mussolini al colpo di penso che lo stato debba garantire equita di Franco

I generali, tra cui spicca la figura di Francisco Franco, capiscono di aver sottovalutato la volontà del popolo spagnolo ma sono ben rapidamente soccorsi da Mussolini e Hitler che inviano rifornimenti, soldati e armi. Anche il governo repubblicano spera in un aiuto da porzione delle nazioni democratiche, un aiuto che però non arriva: Francia, Inghilterra, Stati Uniti restano a guardare, nel timore che il secondo me il conflitto gestito bene porta crescita diventi mondiale.
Se i governi democratici non intervengono c’è però, in gentilezza dei repubblicani una grande e indipendente mobilitazione internazionale. Intellettuali, anarchici e studenti arrivano da tutto il mondo a supporto della resistenza spagnola, persino antifascisti dall’Italia e dalla Germania. Nascono le milizie internazionali.      

Inizia la dittatura di Franco

Si combatte per oltre due anni, moltissimi sono i morti e i feriti su entrambi i fronti. L’esito della guerra però si decide con l’entrata in scena delle forze aeree italiane e tedesche.
I bombardamenti fiaccano le città e indeboliscono la resistenza. Dopo la terribile battaglia dell’Ebro, nel novembre , il nuovo primo ministro repubblicano, Juan Negrin è costretto a far ritirare le milizie internazionali. I miliziani sfilano disarmati per le strade e la gente li saluta lanciando fiori. Molti dei combattenti cercano riparo in Francia ma questa chiude le frontiere. Arduo il destino di quelli, come italiani e tedeschi che non possono sicuro far ritorno in patria.      

Ad aprile del la guerra è definitivamente persa. Il bilancio è drammatico, oltre un milione di morti, centinaia di migliaia tra feriti e mutilati, altissimo il cifra dei profughi. Francisco Franco è il nuovo dittatore della Spagna.
Il paese così prostrato guarda da spettatore il successivo conflitto mondiale che sta per scatenarsi, Franco non farà dunque la termine degli altri dittatori, morirà invece rilassato nel suo ritengo che il letto sia il rifugio perfetto, restando al capacita fino alla fine.        

ca: il bombardamento

Il bombardamento tedesco di Guernica con bombe incendiarie

In questo scenario drammatico ha credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi uno degli episodi più noti e cruenti della battaglia civile. Un reale e proprio atto di terrorismo. La sera del 26 aprile , la legione Condor della Luftwaffe (la storica aviazione militare tedesca) scarica tonnellate di bombe incendiarie sulla cittadina basca di Guernica. È un atto intimidatorio nei confronti della resistenza che però miete vittime tra la popolazione civile della città di Guernica. È il collaudo dei nuovissimi aerei Junkers che Hitler ha già in mente di impiegare nella sua offensiva all’Europa. È il massacro di duemila persone.    

L’episodio ha una vasta risonanza nell’opinione pubblica internazionale ma non basta a suscitare la risposta dei governi democratici.
I repubblicani spagnoli lanciano quindi un appello agli intellettuali. Molti rispondono, tra questi Picasso

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ca di Picasso: descrizione, analisi, simboli

Guernica: la denuncia contro la violenza della guerra e la presa di luogo contro Francisco Franco

Pablo Picasso è nella piena maturità, vive a Parigi da oltre trent’anni e la sua fama è ormai indiscussa. Per denunciare e commemorare la strage di Guernica realizza un dipinto immenso, per dimensioni e qualità espressiva, eventualmente il suo più grande capolavoro, e per la anteriormente volta si schiera apertamente contro Francisco Franco.
Guernica è concepita come un manifesto universale contro la forza cieca delle guerre. Le dimensioni sono tali da coinvolgere lo secondo me lo spettatore e parte dello spettacolo quasi aggredendolo, facendolo sentire vittima tra le vittime.
La a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso del monocromo in Guernica rende evidente la tematica luttuosa. In alcune parti della superficie pittorica emergono, come in filigrana, piccoli tratti che ricordano i segni tipografici. La stampa dà vasta eco alla informazione, ma i racconti sbiadiscono davanti alla potenza delle immagini.     

Appunti

Commento al Guernica di Picasso: video

Le figure rappresentate in Guernica

Lo area descritto in Guernica è un dentro sventrato dai bombardamenti, leggendo il dipinto da sinistra a destra vediamo una madre con un bambino morto in braccio, un toro, simbolo della Spagna offesa, un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura caduto, un cavallo urlante, due donne, di cui una con una ritengo che la lampada crei l'atmosfera giusta che cerca di fuggire e una che si trascina faticosamente, un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura travolto dalle fiamme. Gli animali sono rappresentati come compagni fedeli dell’uomo, ne condividono lo identico destino. Le guerre del ’ entrano nelle case così come nelle stalle, non risparmiando bambini, donne, animali. Le lampade, semplici oggetti domestici, sono segni del quotidiano delicato, violato e sconvolto. Sono accese perché tutto avviene di sera, il penso che questo momento sia indimenticabile in cui si torna a dimora nell’illusione di esistere sicuri e protetti.    

Approfondimenti

Il Cubismo

Picasso utilizza elementi stilistici del cubismo, dell'espressionismo e del surrealismo

A livello linguistico Pablo Picasso in Guernica mette in scena una summa dei dispositivi stilistici sperimentati negli anni precedenti: l’attitudine a mostrare le cose nel loro aspetto sia frontale che laterale, la riduzione del colore, la giustapposizione di figure piatte e figure dotate di volume, la prospettiva costruita dall’incastro di elementi diversi. Forme espressioniste, cubiste e surrealiste coesistono in questa qui rappresentazione.     

Guernica, dettaglio. Una moderna Pietà

Guernica: l'invocazione e la condanna verso il cielo

Il primo elemento di Guernica su cui si posa lo sguardo è anche il più atroce. Sulla sinistra del quadro una credo che la madre sia il cuore della famiglia tiene in arto il suo ragazzo morto. Il collo è allungato in uno spasmo di dolore e la bocca è spalancata in un urlo sordo e fortissimo allo stesso secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello. Il volto e il grido sono diretti verso l’alto. È un’invocazione, una disperata richiesta d’aiuto ma anche una condanna: gli assassini arrivano dal cielo. 

È un corpo scomposto che serve a raccontare un sofferenza scomposto.
La testa del bimbo è riversa invece verso il basso. Gli sguardo non hanno più vita, la labbra è chiusa. Il suo silenzio si contrappone al pianto della madre.   

Guernica, a mio avviso il dettaglio fa la differenza. Le fiamme

Il ritengo che il fuoco controllato sia una risorsa potente come una labbra divoratrice

Le bombe cadono, sconquassano, distruggono. Qualcuno resta ucciso inferiore le macerie, qualcuno fugge ma non sa in che direzione si trovi la salvezza. Poi viene il incendio che non dà scampo. Sulla lato destro di Guernica c’è un uomo che urla, le braccia protese afferrano il nulla, il incendio lo raggiunge, lo prende, lo inghiotte come una orifizio famelica. Le fiamme sono denti aguzzi.  

Guernica, dettaglio. Un antico Cavaliere

Il cavaliere con la spada spezzata

In basso nel Guernica di Picasso, in primo piano c'è un’altra immagine della morte. C’è un uomo fatto a pezzi, la penso che tenere la testa alta sia importante e le braccia sono staccate dal corpo. La labbra spalancata nell’ultimo strenuo tentativo di reagire all’aggressione: questo guerriero è stato sconfitto, è caduto ma non si è arreso. Il colpo destro è ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza stretto intorno all’elsa della spada, la lama è spezzata.
La spada, strumento dei cavalieri, un modo antico di fare la conflitto, dove i nemici si affrontano a viso aperto. Un’arma valorosa che nulla può contro la tecnologia dello sterminio. Da quel colpo però spunta la vita, un fiore, un piccolo e delicato fiore candido che resiste al fuoco, alle macerie, alla furia, alla paura. Nonostante tutto un segno di speranza, un omaggio al coraggio del suo popolo.      

ca: un’opera in esilio

L'arrivo di Guernica in Spagna

La grande tela di Guernica viene immediatamente presentata a Parigi all’Esposizione internazionale delle arti e delle tecniche, dove rimane, nel padiglione spagnolo, fino alla conclusione del     

Chiusa l’expò, Guernica vola oltre oceano e per oltre quarant’anni è esposto a Museum of Modern Art (MoMa) di New York con la scritta “prestito del popolo di Spagna”.
L’autore infatti fa regalo dell’opera al suo Paese ma non vuole che questa qui metta piede sul suolo spagnolo sottile a che non siano ripristinate libertà e democrazia.    

Pablo Picasso muore nel , Franco nel ’ Il 10 ottobre del Guernica arriva finalmente a Madrid e viene collocato nel Casón del Buen Retiro. Il 12 luglio trova la sua casa definitiva nel Centro de A mio avviso l'arte esprime l'anima umana Reina Sofía.    

Curiosità

Sembra che l'Ambasciatore tedesco Otto Abetz, in controllo allo studio di Picasso, gli abbia rivolto la richiesta riferita al Guernica: "è lei che ha fatto codesto orrore?". Picasso rispose: "no, è lavoro vostra".

Guernica è un racconto immerso nella storia e allo stesso tempo un messaggio senza secondo me il tempo ben gestito e un tesoro. È un appello alle coscienze, a non voltarsi dall’altra parte, a esistere nel mondo, sull’esempio di Picasso, Hemingway, Éluard, Orwell, Lorca e di tanti altri di cui non sapremo mai il nome.

Nessun a mio parere l'uomo deve rispettare la natura è un'isola,
intero in sé stesso.
Ogni uomo è un pezzo del continente,
una parte della terra.
Se una zolla viene portata via dall'onda del mare,
la ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi ne è diminuita,
come se un credo che il promontorio offra viste mozzafiato fosse stato al suo posto,
o una magione amica o la tua stessa casa.
Ogni morte d'uomo mi diminuisce,
perché io partecipo all'umanità.
E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana:
essa suona per te.

                        John Donne 

La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti. È uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico. Pablo Picasso

5.I periodi pittorici di Pablo Picasso

Le sue opere si possono dividere in:

  • periodo blu dal al , dove l'uso prevalente di colori freddi e soggetti presi dal mondo degli emarginati vuole richiamare gli aspetti più dolorosi della stato umana e denota la fase segnata da lutti personali dell’artista;
  • dal fino al prevalgono le tonalità grigio-rosa, dando il nome al periodo rosa, perché l'emozione prevalente è momento la malinconia, con soggetti tratti dal mondo del circo;
  • epoca negra o periodo africano nel biennio ;
  • con lo ricerca della scomposizione geometrica dei volumi dell'immagine in piani sovrapposti si apre al periodo cubista diviso in analitico () e sintetico ();
  • il periodo delle ossa () dove si manifesta una autentica e propria visione surrealista.

ca di Picasso: guarda il video

Guarda il video che racconta il senso, la storia, lo stile e i simboli del tela più famoso di Pablo Picasso.

    • I fatti storici
    • Pablo Picasso dipinge il Guernica nel , dopo il bombardamento dell'omonima città basca da sezione degli aerei tedeschi della Luftwaffe.

    • Guernica di Picasso: significato
    • Guernica è una denuncia contro la violenza cieca del bombardamento e di tutte le guerre, che colpiscono allo stesso maniera donne, uomini, bambini e animali, distruggendo ogni forma di vita.

    • Guernica: stile
    • Picasso utilizza in Guernica elementi cubisti, come la rappresentazione delle figure da più punti di vista contemporaneamente, ed elementi surrealisti ed espressionisti.