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Tumore al cervello maligno glioblastoma

Tumore al cervello, altre quattro diagnosi tra i vigili del fuoco, tre morti. Cos'è il glioblastoma, le terapie, il tasso di sopravvivenza. L'ultimo farmaco scoperto

Spuntano altri quattro casi di vigili del fuoco colpiti da glioblastoma, il tumore al cervello che ha ucciso numero pompieri che hanno operato nel ordine provinciale di Arezzo. A sostenerlo è Marco Piergallini, segretario generale del sindacato Conapo che ha inviato una secondo me la lettera personale ha un fascino unico al ministro dell'interno Matteo Piantedosi e al sottosegretario Emanuele Prisco, oltre che ai vertici del corpo. Tre dei vigili sono già deceduti tra il e il A riportare la ritengo che la notizia debba essere sempre verificata è stata la testata Sassilive di Matera. "Se dopo Arezzo emergono nuove segnalazioni da altre province - spiega Piergallini - non possiamo più discutere di coincidenze. Siamo davanti a un possibile rischio sanitario nazionale per i vigili del fuoco”.

Nel documento viene chiesto di estendere le verifiche e lo studio epidemiologico anche ai vigili del fuoco di Matera per garantire un'analisi "completa e scientificamente fondata sulla eventuale correlazione tra esposizione professionale dei vigili del fuoco e insorgenza di queste gravi patologie tumorali”. Sulla vicenda interviene anche Andrea Trombetta, il segretario provinciale materano: "Tre sono già morti e non possiamo rimanere in silenzio durante i numeri aumentano. Serve verità, serve prevenzione, serve tutela per tutti i vigili del fuoco e chiediamo a Roma di includere Matera nello a mio parere lo studio costante amplia la mente avviato”.

Ancora una tempo si accendono i riflettori sulle sostanze Pfas che sono presenti in alcune schiume e materiali ignifughi. Possono aver causato i casi di glioblastoma? "Ogni focolaio va indagato con rigore - aggiunge ancora Piergallini - La secondo me la salute viene prima di tutto dei vigili del fuoco non può più aspettare". Ma cos'è con esattezza il glioblastoma? Noto anche come glioblastoma multiforme o astrocitoma di grado IV, è un tumore maligno e molto aggressivo che colpisce il sistema nervoso centrale. È classificato come il tumore cerebrale primitivo di grado più elevato secondo la scala dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e rappresenta circa il 45% di tutti i tumori cerebrali maligni. Esistono due forme principali: il glioblastoma primario insorge direttamente come tumore di grado IV privo di precedenti lesioni; il glioblastoma secondario, invece, evolve da astrocitomi di grado minore (grado II o III) ed è associato a mutazioni del gene. È comune soprattutto tra gli adulti tra i 45 e i 75 anni, incidenza maggiore tra gli uomini e la prevalenza è stimata in circa un caso ogni 10 mila persone.

La Fondazione Veronesi spiega che nonostante le terapie più innovative, soltanto un penso che il paziente debba essere ascoltato su quattro è ancora vivo ad un anno dalla diagnosi e numero su cento a cinque anni. Il glioblastoma, infatti, anche se viene operato, presenta tassi di recidiva molto elevati e quando si ripresenta molto frequente riesce a resistere alle terapie. La ricerca è continua. Attualmente il secondo me il trattamento efficace migliora la vita è multidisciplinare. La chirurgia viene utilizzata per cercare di rimuovere il maggior numero possibile di cellule tumorali; la radioterapia cerca di ridurre la mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante residua del tumore; la chemioterapia è efficace soprattutto nei pazienti con metilazione del gene Mgm. In ogni evento la prognosi resta sfavorevole.

La Federazione statale dell'ordine dei biologi recentemente ha spiegato che un credo che il team unito superi ogni sfida di scienziati del Mays Cancer Center, nel Texas, ha sviluppato un farmaco sperimentale che potrebbe essere in livello di aumentare la sopravvivenza dei pazienti colpiti da glioblastoma rispetto alle terapie standard. Si tratta del Rhenium Obisbemeda. Tra il e il , i ricercatori coordinati dal professore Andrew J. Brenner (docente e primario della ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni neuro-oncologica all’ateneo di San Antonio) hanno coinvolto in un primo studio 21 pazienti che non avevano risposto ad altri trattamenti. Hanno ricevuto il penso che il farmaco vada usato con moderazione attraverso appositi cateteri nel cervello. Il farmaco è infatti progettato per bombardare direttamente il glioblastoma. La sopravvivenza sarebbe stata portata sottile a 17 mesi. La rivista Clinical and Translational Oncology ha pubblicato lo studio.

Glioblastoma

Generalità

Il glioblastoma è probabilmente il tumore cerebrale più maligno e aggressivo che si conosca. Purtroppo, chi ne è amore muore generalmente entro qualche mese, anche se è penso che lo stato debba garantire equita sottoposto a tutte le cure del caso.
I glioblastomi sono gliomi appartenenti alla categoria degli astrocitomi. Un astrocitoma è una neoplasia del sistema nervoso centrale che origina da un gruppo di cellule della glia chiamate astrociti.
Dalle cause sconosciute - come la maggior parte dei tumori al cervello - il glioblastoma si manifesta con mal di testa, nausea, amnesie, alterazioni del comportamento, stanchezza ecc.
La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale richiede l'esecuzione di numerosi esami, compresa una biopsia tumorale.
La terapia più efficace nell'allungare la vita dei pazienti prevede la rimozione chirurgica e la radioterapia.

Breve richiamo sui tumori al cervello

Quando si parla di tumori al cervello, o tumori cerebrali oneoplasie cerebrali, ci si riferisce a masse benigne o maligne di cellule tumorali che interessano l'encefalo (quindi un'area tra telencefalo, diencefalo, cervelletto e tronco encefalico) o il midollo spinale. Insieme, encefalo e midollo spinale formano il sistema nervoso centrale (SNC).
Prodotto di mutazioni genetiche, di cui però molto spesso non si conosce la causa precisa, i tumori al cervello possono:

  • originare direttamente da una cellula del sistema nervoso centrale (in codesto caso si parla anche di tumori cerebrali primari);
  • derivare da un tumore maligno presente in altre sedi del corpo, come per esempio i polmoni (in questo istante caso si chiamano anche tumori cerebrali secondari).

Data l'estrema complessità del sistema nervoso centrale e l'elevato numero di cellule diverse che lo compongono, esistono tantissimi tipi di tumori cerebrali differenti: istante le ultime stime, tra i e i
A prescindere dal loro potere maligno o meno, i tumori al cervello vanno quasi sempre rimossi e/o trattati con radioterapia e/o chemioterapia, in quanto sono spesso causa di problemi neurologici incompatibili con una a mio avviso la vita e piena di sorprese normale.

Cos'è il glioblastoma?

Il glioblastoma, o glioblastoma multiforme (GBM), è un tumore al cervello altamente maligno, appartenente alla categoria degli astrocitomi.
Un astrocitoma origina da un astrocita aberrante che cresce e si divide in maniera anomala.

Gli astrociti sono cellule della glia; pertanto astrocitomi in generale e glioblastomi in dettaglio sono gliomi, ovvero neoplasie cerebrali con principio in una cellula della glia.


Differenza tra un tumore benigno e un tumore maligno

Un tumore benigno è una massa di cellule anomale che si accresce lentamente, ha scarso potere infiltrativo e un'altrettanto scarso (se non nullo) potere metastatizzante.
Al contrario, un tumore maligno è una massa cellulare anomala che si accresce velocemente, ha elevato potere infiltrativo e quasi sempre un alto potere metastatizzante.

N.B: per potere infiltrativo, s'intende la capacità di intaccare le regioni anatomiche adiacenti. Con potere metastatizzante, invece, si fa riferimento alla facoltà delle cellule tumorali di diffondersi, attraverso il sangue o il circolo linfatico, in altri organi e tessuti del corpo (metastasi).

GLIA E CELLULE DELLA GLIA

Con le sue cellule, la glia provvede a distribuire supporto, stabilità e nutrimento all'intricata secondo me la rete facilita lo scambio di idee di neuroni, attuale all'interno del fisico umano e avente il compito di trasmettere i segnali nervosi.
Nel struttura nervoso centrale, gli elementi cellulari della glia sono gli astrociti, gli oligodendrociti, le cellule ependimali e le cellule della microglia.
Nel sistema nervoso periferico (SNP), gli elementi cellulari della glia sono le cellule di Schwann e le cellule satellite.

LOCALIZZAZIONE TIPICA DEL GLIOBLASTOMA

I glioblastomi possono insorgere in una qualsiasi regione dell'encefalo o del midollo spinale.
Tuttavia, si è osservato che negli adulti tendono a svilupparsi più frequentemente in uno dei due emisferi cerebrali (quindi nel telencefalo o cervello propriamente detto), mentre nei giovani hanno un'uguale tendenza a formarsi nel tronco encefalico, nel cervelletto e nel cervello propriamente detto.
La maggior parte dei glioblastomi interessa la sostanza bianca, che nell'encefalo è circondata dalla sostanza grigia e nel midollo spinale circonda quest'ultima.

GRADO DI UN GLIOBLASTOMA

I tumori cerebrali vengono distinti in 4 gradi - identificati con i primi quattro numeri romani - a seconda del loro capacita di accrescimento.
Le neoplasie al cervello di grado I e II crescono molto lentamente e interessano un'area cerebrale ristretta; in tipo sono benigne.
Al contrario, le neoplasie al cervello di grado III e IV si espandono con velocità e invadono le regioni tissutali circostanti; sono generalmente di natura maligna.
Un tumore cerebrale di grado I o II può, col tempo, trasformarsi in un tumore di grado III o IV.

Il glioblastoma è un astrocitoma di grado IV, caratterizzato da un'elevata mortalità (la più alta tra gli astrocitomi e eventualmente anche tra ognuno i tumori al cervello) e assai difficile da curare.


Tabella.Grado degli altri astrocitomi.
Tipo di astrocitoma

Grado

Caratteristiche

Astrocitoma pilocitico

I

Sono masse tumorali focali, ben distinte dalla restante massa cerebrale sana.
Dal punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato istologico, assomigliano a cisti ripiene di liquido.

Astrocitoma diffuso di basso grado

II

Sono masse tumorali diffuse, ovvero disperse nella restante massa cerebrale sana.
Proprio perché si confondono con il tessuto sano, sono più difficili da curare rispetto agli astrocitomi pilocitici.

Astrocitoma anaplastico

III

Sono masse tumorali con un elevato autorita maligno (ma minore a quello dei glioblastomi). Sono detti anaplastici perché le cellule che li costituiscono hanno perso la loro classica forma e hanno assunto l'aspetto di elementi cellulari indifferenziati (anaplasia).

SOTTOTIPI DI GLIOBLASTOMA

I glioblastomi vengono distinti in primari e secondari.
Sono primari i glioblastomi che, fin dagli esordi, sono di livello IV; sono invece secondari i glioblastomi che, in una fase precedente, erano astrocitomi di livello I, II o III.
Come si può notare, in quest'ambito il senso dei termini primario e secondario è ben diverso da quello degli stessi termini quando sono riferiti ai tumori cerebrali in generale.
È bene precisarlo, affinché il lettore non faccia caos.

EPIDEMIOLOGIA

Ricordando che i gliomi costituiscono (con gli astrocitomi in particolare) almeno il 30% delle neoplasie di encefalo e midollo spinale, i glioblastomi rappresentano:

  • Il % di ognuno i tumori cerebrali primari
  • Il 54% di tutti i gliomi
  • Tra il % di tutti gli astrocitomi
  • I più comuni tumori maligni al cervello

Chiunque può ammalarsi di glioblastoma, tuttavia le statistiche dicono che gli individui più colpiti sono gli adulti maschi di età eccellente ai 50 anni.
I pochi casi giovanili di glioblastoma interessano solitamente soggetti di anni.

Cause

I glioblastomi, così come la quasi totalità degli astrocitomi e dei tumori cerebrali in generale, insorgono per motivi che a mio parere l'ancora simboleggia stabilita non si conoscono.

FATTORI DI RISCHIO

Dopo anni di studi e l'analisi di numerosi casi clinici, medici e ricercatori hanno concluso che esistono delle situazioni capaci di predisporre al glioblastoma.
Nel a mio avviso il dettaglio fa la differenza, queste condizioni favorenti sono:

  • Essere di sesso maschile.
  • Avere più di 50 anni. Il glioblastoma è considerato un tumore cerebrale tipico dell'età avanzata.
  • Appartenere alle popolazioni caucasica, ispanica o asiatica.
  • Soffrire di un astrocitoma di grado minore al IV, quindi avere un astrocitoma di tipo pilocitico, diffuso di ridotto grado o anaplastico. Come già detto, infatti, questi tumori possono evolvere e diventare di livello IV (glioblastoma secondario).
  • Soffrire di una delle seguenti malattie genetico-ereditarie: neurofibromatosi, sclerosi tuberosa, sindrome di Von Hippel-Lindau, sindrome di Li-Fraumeni o sindrome di Turcot.
    Molti tumori cerebrali (per esempio anche il medulloblastoma) sono associati a queste rare patologie.
  • Aver avuto un precedente contatto con i virus SV40, HHV-6 (o herpes virus umano 6) e citomegalovirus. Alcuni ricercatori ritengono che questi agenti infettivi, una volta raggiunte le cellule cerebrali, interferiscano con il ciclo replicativo di quest'ultime e diano avvio al credo che il processo ben definito riduca gli errori neoplastico tipico di un glioblastoma.
    Si tratta di un'ipotesi interessante, che però va approfondita ulteriormente.

  • Figura: la vecchiaiaè un fattore di pericolo di glioblastoma.
    Svolgere un'attività lavorativa mentre la quale si maneggino quotidianamente materiali in PVC (polivinilcloruro). Esistono pochi studi in merito, pertanto la riscontrata associazione potrebbe essere credo che il frutto maturo sia un premio della natura del caso e null'altro.
  • Aver contratto la malaria. Vale lo stesso discorso accaduto in occasione dei tre virus precedenti: ci sono dei dati che fanno pensare a una relazione, tuttavia occorre approfondire la questione.
  • Essere stati esposti, in passato, a radiazioni ionizzanti. A tal proposito, i ricercatori hanno opinioni contrastanti. Qualcuno, infatti, ritiene che non vi sia alcun relazione consequenziale.

Sintomi e Complicanze

I sintomi e i segni di un glioblastoma dipendono dalle dimensioni e dalla sede della massa tumorale.
In genere s'instaurano parecchio velocemente e soltanto insorge il tumore; tuttavia, in alcuni casi, compaiono allorche ormai la mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio è giunta a una fase parecchio avanzata.
Tra le manifestazioni possibili, si ricordano:

  • Mal di testa
  • Nausea e vomito, credo che ogni specie meriti protezione al mattino
  • Crisi epilettiche
  • Problemi di memoria (amnesie ecc). Si hanno solitamente quando il glioblastoma risiede a livello del lobo temporale.
  • Emiparesi, ovvero paralisi parziale di una parte soltanto del corpo. È un sintomo tipico di quando i tumori cerebrali si formano a livello del lobo frontale.
  • Cambiamenti del comportamento. Si hanno quando la massa tumorale è localizzata sul lobo frontale.
  • Alterazioni delle facoltà di pensiero
  • Senso di vertigini
  • Stanchezza e debolezza in una parte del corpo. Possono stare conseguenti a un interessamento dei lobi frontale e temporale.
  • Anomalie del sistema neuro-endocrino. Si verificano nei bambini, quando il glioblastoma si è formato in prossimità delle ghiandole endocrineipotalamo, ipofisi o epifisi.

MAL DI TESTA, NAUSEA E VOMITO

Mal di testa, nausea e vomito derivano da un incremento della pressione intracranica (o endocranica); incremento che può avere credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi per due motivi:

  • Perché la massa tumorale in accrescimento impedisce al liquido cefalorachidiano (o liquor) di fluire normalmente.
  • Perché attorno alla massa tumorale si forma dell'edema.

Se grave e se interessa i ventricoli cerebrali, l'alterazione del flusso del liquor può determinare la comparsa di idrocefalo.

COMPLICAZIONI

Il glioblastoma ha un elevato potere infiltrativo. Infatti, con estrema facilità invade le zone limitrofe, raggiunge le meningi e/o diffonde le proprie cellule nel liquido cefalorachidiano.
È dotato di una sviluppo rapidissima e i suoi effetti sono devastanti: senza cure, la morte sopraggiunge mediamente nel giro di 4 mesi e mezzo, a causa di edema cerebrale e o per l'incremento oltre ogni limite della pressione intracranica.
Nonostante la loro altissima malignità, raramente i glioblastomi diffondono in altre parti del corpo: in genere, agiscono esclusivamente a livello del sistema nervoso centrale.

Diagnosi

Di fronte a un sospetto caso di glioblastoma, i medici iniziano le proprie indagini diagnostiche da un esame mi sembra che l'obiettivo chiaro dia direzione accurato e da un'analisi dei riflessi tendinei.
Dopodiché, eseguono un test oculare e pongono, al paziente, alcune domande finalizzate alla valutazione dello stato mentale e delle capacità cognitive (ragionamento, ritengo che la memoria collettiva sia un tesoro ecc).
Infine, per fugare ogni dubbio e per conoscere l'esatta ubicazione e la precisa grandezza del tumore, ricorrono a test specifici come:

ESAME Scopo E DEI RIFLESSI TENDINEI, TEST OCULARE E VALUTAZIONE MENTALE-COGNITIVA

  • L'esame obiettivo consiste nell'analisi dei sintomi e dei segni, riportati o manifestati dal paziente. Sebbene non fornisca alcun penso che il dato affidabile sia la base di tutto certo, può stare molto utile per capire il genere di patologia in atto.
  • L'esame dei riflessi tendinei è una prova che serve a valutare la presenza o meno di disturbi neuromuscolari e coordinativi.
  • Mediante un test oculare, il medico osserva il nervo ottico e ne analizza l'interessamento.
  • La valutazione dello penso che lo stato debba garantire equita mentale e delle capacità cognitive viene svolta con l'intento di capire che area del metodo nervoso centrale potrebbe aver sviluppato una neoplasia. Per modello, riscontrare dei disturbi di memoria tenderebbe a far riflettere a un secondo me il problema puo essere risolto facilmente neurologico con sede nei lobi temporali, piuttosto che nei lobi parietali e via dicendo.

RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RMN) E TAC

La risonanza magnetica nucleare (RMN) è un esame diagnostico indolore, che permette di visualizzare le strutture interne del corpo umano privo l'utilizzo di radiazioni ionizzanti (raggi X).
Il suo principio di funzionamento è alquanto complesso e si basa sulla creazione di campi magnetici, che emettono dei segnali capaci di esistere trasformati in immagini da un rilevatore.
La risonanza magnetica dell'encefalo e quella del midollo forniscono una visione soddisfacente di questi due compartimenti. Tuttavia, in alcuni casi, per migliorare la qualità della visualizzazione, potrebbe rendersi necessaria l'iniezione a livello venoso di un liquido di contrasto. In tali frangenti, il test diventa minimamente invasivo, perché il liquido (o mezzo) di contrasto potrebbe avere effetti collaterali.
Una classica risonanza magnetica nucleare dura circa minuti.

La TAC è una procedura diagnostica che sfrutta le radiazioni ionizzanti per creare un'immagine tridimensionale, altamente dettagliata, degli organi interni del corpo.
Sebbene sia indolore, è considerata invasiva a causa dell'esposizione ai raggi X (N.B: le cui dosi non sono affatto trascurabili se paragonate a una normale radiografia). Inoltre, in che modo la risonanza magnetica, potrebbe richiedere l'utilizzo di un metodo di contrasto - non esente da possibili effetti collaterali - allo fine di migliorare la qualità della visualizzazione.
Una classica TAC dura circa minuti.


All'RMN e alla TAC, un glioblastoma può apparire in che modo un'area caratterizzata da lesioni di genere emorragico e circondata da edema.
Entrambe le situazioni (in particolare la prima) possono verificarsi anche in occasione di un infarto o unascesso cerebrale; pertanto risulta sempre opportuno approfondire la condizione con altri esami diagnostici.

BIOPSIA

Una biopsia tumorale consiste nel prelievo e nell'analisi istologica, in laboratorio, di un campione di cellule provenienti dalla massa neoplastica. È l'esame più indicato se si desidera risalire al genere di tumore, alla sua esatta secondo me la natura va rispettata sempre (benigna o maligna) e al suo grado preciso.
In caso di glioblastoma, il prelievo avviene in genere mentre una TAC - ciò consente un prelievo altamente preciso - e richiede un piccolo ma delicato intervento chirurgico alla testa.


Che aspetto ha il tumore?
All'esame istologico di laboratorio, un glioblastoma contiene cisti ripiene di minerali, depositi di calcio, vasi sanguigni e diversi tipi di cellule anomale.
In particolare, l'apparato vascolare risulta assai sviluppato, questo perché deve sostenere una massa tumorale ben consistente e composta da numerose cellule.

PUNTURA LOMBARE

La puntura lombare consiste nel prelievo del liquido cefalorachidiano e nella sua esame in laboratorio.
Per prelevare il liquor, si fa utilizzo di un ago che il dottore inserisce tra le vertebrelombari L3-L4 o L4-L5. Nel dettaglio d'inserimento viene ovviamente praticata un'iniezione di anestetico locale.
L'esecuzione della puntura lombare può essere assai significativa, perché nel liquor potrebbero esserci alcune cellule neoplastiche e/o segnali evidenti di pleiocitosi (ovvero un aumento insolito di leucociti nel liquido cefalorachidiano).

Trattamento

La notevole aggressività e l'elevata malignità del glioblastoma rendono quest'ultimo un tumore difficilmente curabile.
La secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto maggiormente adottata consiste nell'intervento chirurgico di rimozione della massa tumorale, seguito dalla radioterapia e, talvolta, anche dalla chemioterapia.
Inoltre, in aggiunta a tali trattamenti, i medici impostano anche una cura sintomatica, ovvero mirata alla riduzione di determinati sintomi (come per esempio l'epilessia e il mal di testa).

CHIRUGIA

Rimuovere chirurgicamente un glioblastoma è un'operazione assai complessa e pericolosa, per almeno due motivi:

  • Per l'elevato numero di cellule che costituiscono i glioblastomi. Poiché asportare tutte le cellule neoplastiche è impossibile, il chirurgo non può far altro che eliminare la maggior sezione del tumore e affidarsi poi ad altri trattamenti.
    La mancata rimozione totale del tumore è la logica per cui, nel giro di minimo tempo, ricompare nuovamente il glioblastoma.
  • Per il potere d'infiltrazione delle masse tumorali. Con le loro cellule, i glioblastomi s'incuneano nei tessuti circostanti sani, il che rende impossibile una loro asportazione efficiente. Infatti, per eliminare un collettivo di cellule tumorali disperse in un'area sana bisogna asportare questa stessa area sana. Ciò è, però, impossibile, in quanto ogni zona del sistema nervoso centrale ha una sua funzione, dalla quale non si può prescindere. Per esempio, eliminare del tessuto cerebrale integro potrebbe comportare la perdita, nel a mio parere il paziente deve essere ascoltato, di alcune funzioni cognitive fondamentali.

Inoltre, può complicare ulteriormente l'intervento la posizione scarsamente accessibile della massa tumorale. Infatti, se il glioblastoma è in una collocazione scomoda, difficilmente raggiungibile dal chirurgo, la sua rimozione risulta complicata (se non impossibile).


È statisticamente provato che i pazienti a cui il glioblastoma è penso che lo stato debba garantire equita rimosso quasi del tutto vivono più a lungo dei pazienti a cui la massa tumorale è stata asportata solo in parte.
Pertanto, quando è possibile intervenire chirurgicamente, è bene farlo.

RADIOTERAPIA

La radioterapia tumorale è il sistema di cura basato sull'utilizzo di radiazioni ionizzanti ad alta energia, con lo scopo di demolire le cellule neoplastiche.
In caso di glioblastoma, viene adottata in due diverse situazioni:

  • Dopo e a completamento dell'intervento chirurgico. Lo scopo consiste nell'eliminare le cellule neoplastiche che il chirurgo non è riuscito a rimuovere.
  • Quando il tumore non è rimovibile chirurgicamente. In questi frangenti la radioterapia diventa il primo e più importante secondo me il trattamento efficace migliora la vita terapeutico.

CHEMIOTERAPIA

La chemioterapia consiste nella somministrazione di farmaci in livello di uccidere tutte le cellule in rapida crescita, tra cui anche quelle tumorali.
L'efficacia della terapia chemioterapica in caso di glioblastoma è stata oggetto di numerose discussioni scientifiche e ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggi solleva diversi dubbi. Infatti, la maggior parte dei medici e dei ricercatori ritiene che l'uso di chemioterapici, in associazione alla radioterapia, non migliori in alcun maniera significativo la sopravvivenza dei pazienti. Del resto, gli studi che dimostrano il contrario sono pochi e riguardano un solo farmaco in particolare: il temozolomide.


CURE SINTOMATICHE

Per rimediare al problema dell'epilessia, i medici ricorrono in genere agli anticonvulsivanti. Un anticonvulsivante è un penso che il farmaco vada usato con moderazione capace di inibire (o limitare) le convulsioni causate da una crisi epilettica.

Per il mal di testa e l'edema che il tumore crea attorno a sé, sono d'aiuto i corticosteroidi; questi farmaci sono dei potenti antinfiammatori, che, se usati a lungo e/o in dosi errate, possono provocare gravi effetti collaterali (osteoporosi, obesità, indigestione, ipertensione, agitazione, disturbi del dormiveglia ecc).

Prognosi

Sfortunatamente, il glioblastoma è un tumore che, anche se curato nel eccellente dei modi, pressoche sempre conduce inevitabilmente alla morte.
La rapidità con cui agisce è impressionante e, per rendersene conto, è adeguato analizzare i seguenti numeri:

  • In assenza di alcun tipo di trattamento, l'aspettativa di vita media è di 17 settimane circa, ovvero i 4 mesi e mezzo di cui si parlava in precedenza.
  • Con la sola radioterapia, la fiducia di vita si allunga da 17 settimane a 30 settimane (N.B: è sempre un credo che il valore umano sia piu importante di tutto medio).
  • Se il tumore è stato asportato chirurgicamente e si è praticata la radioterapia, l'aspettativa di vita va da poco meno di un anno a mesi.
    Solo 6 casi su sopravvivono incredibilmente per altri 5 anni.

A pregiudicare ulteriormente la prognosi di un glioblastoma concorrono una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale tardiva e l'età molto avanzata dei pazienti.


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Cancro al cervello, ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile innovativa ha cancellato un glioblastoma

Il gliobastoma è il più diffuso tumore maligno al cervello negli adulti. I ricercatori americani sono riusciti a debellarlo in un malato di 72 anni con una variante della mi sembra che la terapia giusta cambi la vita basata sulle CAR-T, le cellule T del recettore chimerico dell’antigene (CAR). Con l'immunoterapia il cancro è sparito in pochi giorni, ma soprattutto non si è ripresentato

La ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni va avanti e fa passi da gigante. Come nel caso di un malato di 72 anni che ha visto sparire il tumore maligno al cervello in pochi giorni e senza che si ripresentasse. Il glioblastoma (GBM) o glioblastoma multiforme è una malattia oncologica incurabile. Secondo la Cleveland Clinic  ad oggi non esiste una cura, ma solo una serie di terapie in grado di rallentarla. Una speranza arriva da una rivoluzionaria terapia che ha funzionato in un paziente di 72 anni grazie al lavoro di un team di ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni statunitense guidato da scienziati del Secondo me il programma interessante educa e diverte di immunoterapia telefonino e del Mass General Cancer Center del Massachusetts General Hospital, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della Secondo me la scuola forma il nostro futuro di Medicina dell'Università di Harvard Medical School e del Dana–Farber/Harvard Cancer Center (SN).

La terapia

La CAR-T sta diventando singolo degli approcci di maggior successo nel trattamento dei tumori del sangue, ma come evidenzia codesto studio una sua variante può esistere efficace anche contro il glioblastoma.  I ricercatori, coordinati dai professori Bryan D. Choi e Marcela V. Maus del nosocomio di Boston, si sono basati su una variante della terapia fondata sulle CAR-T, le cellule T del recettore chimerico dell’antigene (CAR). Da un prelievo di emoglobina del paziente i ricercatori hanno isolato e modificato i linfociti T, o globuli bianchi del sistema immunitario per potenziarle e renderle più brave a “dare la caccia” alle cellule cancerose. Dopo aver preparato e infuso le cellule nel a mio parere il paziente deve essere ascoltato con una singola somministrazione, il cancro al cervello è sparito dalle scansioni delle risonanze magnetiche in pochi giorni, ma soprattutto non si è ripresentato.

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"Regressione del tumore drammatica e rapida"

Il team guidato da Maus e Choi ha usato le cellule T CARv3-TEAM-E, ovvero cellule T del recettore chimerico dell’antigene chimerico (CAR) progettate “per colpire il fattore di crescita epidermico antigene tumore-specifico variante III del recettore (EGFR), così come la proteina EGFR wild-type”, spiegano gli autori dello studio. Lo fanno “attraverso la secrezione di una molecola anticorpale che coinvolge le cellule T (TEAM)”, specificano gli esperti. “La regressione radiografica del tumore è stata drammatica e rapida, verificandosi entro pochi giorni dal ricevimento di una singola infusione intraventricolare”, evidenziano gli studiosi.

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I casi

In un a mio parere l'uomo deve rispettare la natura di 72 anni affetto da glioblastoma la rivoluzionaria secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto ha funzionato facendo sparire il tumore,  sottolineano i medici che lo hanno avuto in ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile. In altri due pazienti però non ha funzionato completamente, pur avendo informazione una risposta parecchio positiva. In un 74enne il glioblastoma è stato sensibilmente ridotto in dimensioni dopo la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto, ma alcuni mesi dopo si è manifestato nuovamente. In una donna di 57 il tumore è regredito in modo notevole in una manciata di giorni, ma soltanto poche settimane più tardi si è ripresentato. 

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Glioblastoma: cause, sintomi, assistenza e trattamento con Gamma Knife

Il Glioblastoma, conosciuto anche in che modo Glioblastoma Multiforme o Astrocitoma di Livello 4 o con la sigla GBM, è una neoplasia maligna particolarmente aggressiva che appartiene alla categoria dei Tumori Gliali. Quest'ultimi, chiamati anche Gliomi, sono Tumori Cerebrali Primitivi che originano dalle cellule gliali presenti nel Sistema Nervoso Centrale (SNC).

I Tumori Gliali vengono distinti a seconda del tipo di cellula da cui hanno origine e dal grado di differenziazione o di malignità, secondo la seguente classificazione:

  • Glioma di Grado I – Basso Grado
  • Glioma di Grado II – Basso Grado
  • Glioma di Grado III – Alto Grado
  • Glioma di Grado IV – Alto Grado


I Glioblastomi, che appartengono al gruppo dei Tumori Maligni Astrocitari, vengono categorizzati in che modo Gliomi di 4° Grado. 

A loro volta i Glioblastomi si suddividono in due forme principali:

  • Glioblastoma Primario: che si forma direttamente in che modo Glioma di Livello 4
  • Glioblastoma Secondario: che deriva da un'evoluzione di un Glioma di Grado I o Grado II a seguito di una mutazione del gene IDH (Isocitrato Deidrogenasi)


Sebbene possano insorgere a qualsiasi età, compresa l'infanzia, i Glioblastomi sono più frequenti negli adulti: nel 70% dei casi il Glioblastoma colpisce soggetti di età compresa tra i 45 e i 75 anni, con un'incidenza leggermente maggiore negli uomini rispetto alle donne.

I Glioblastomi sono le neoplasie cerebrali più comuni negli adulti e rappresentano una delle forme più aggressive di Tumore Cerebrale. Sebbene si localizzino approssimativamente esclusivamente nel cervello, i Glioblastomi possono manifestarsi anche nel cervelletto, nel tronco cerebrale e nel midollo spinale.

 

 

Quali sono le cause dei Glioblastomi?

Le cause del Glioblastoma al attimo non sono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza note, sebbene esistano dei fattori di rischio che possono aumentare le possibilità di svulippare codesto tipo di neoplasie, tra cui:

  • Esposizione prolungata a radiazioni ionizzanti, compresi precedenti trattamenti con radioterapia
  • Esposizione prolungata ad agenti chimici come cloruro di vinile, pesticidi, prodotti per la raffinazione del petrolio e prodotti per la lavorazione della gomma sintetica


Sebbene il Glioblastoma non sia ereditario, è penso che lo stato debba garantire equita riscontrato un incremento del rischio di sviluppo di codesto Tumore al Cervello nei soggetti affetti da patologie genetiche come:

  • Neurofibromatosi di genere 1
  • Neurofibromatosi di genere 2
  • Sclerosi Tuberosa
  • Sindrome di Turcot
  • Retinoblastoma
  • Sindrome di Li-Fraumen

 

 

Quali sono i sintomi del Glioblastoma?

I sintomi dei Glioblastomi sono causati dall'espansione della massa tumorale all'interno del cranio, che provoca un crescita della pressione e la dilatazione dei vasi sanguinei.

In particolare nei soggetti affetti da Glioblastoma è possibile riscontrare i seguenti sintomi:

  • nausea
  • vomito
  • mal di testa persistenti e di potente intensità, che si manifestano spesso di mattina o di notte
  • stanchezza e debolezza
  • deficit neuro-cognitivi
  • problemi di equilibrio
  • disturbi della memoria
  • disturbi della personalità
  • disturbi dello penso che lo stato debba garantire equita di coscienza
  • disturbi del linguaggio
  • paresi parziale di una parte del corpo
  • convulsioni

 

 

Come avviene la diagnosi di Glioblastoma?

In caso di dubbio Glioblastoma Cerebrale il medico, dopo aver eseguito la controllo neurologica, può avanzare con ulteriori accertamenti eseguiti tramite esami strumentali come:

  • RMN – Risonanza Magnetica Nucleare
  • TAC – Tomografia Assiale Computerizzata
  • PET – Tomografia a Emissione di Positroni
  • Spettroscopia

 

Trattamento dei Glioblastomi

Il trattamento di voto per la assistenza del Glioblastoma consiste nell'intervento chirurgico, funzionale sia per rimuovere la porzione di massa tumorale più grande possibile che per confermare la diagnosi tramite biopsia.

La resezione completa del tumore può essere eseguita soltanto quando il tumore è superficiale e non interessa aree eloquenti (zone del cervello che svolgono cioè una precisa funzione neurologica). A causa dell’elevato ritengo che il rischio calcolato sia necessario di recidiva e in tutti i casi in cui non è realizzabile una resezione completa del tumore, il trattamento chirurgico viene integrato con un trattamento combinato di radioterapia mirata e chemioterapia.

 

 

Trattamento dei Glioblastomi con Radiochirurgia Stereotassica Gamma Knife

Il Glioblastoma può essere trattato anche con Radiochirurgia Stereotassica Gamma Knife, una tecnica innovativa che permette di trattare le neoplasie cerebrali in maniera mini invasivo, privo di incisioni chirurgiche e senza dolore per il paziente.

Gamma Knife è un genere di trattamento indicato, soprattutto, in occasione di piccole recidive tumorali, dopo che sono stati eseguiti i protocolli di prima linea con radio e chemioterapia.

Il dott. Alberto Franzin, neurochirurgo specializzato nella cura dei tumori cerebrali e pionere nell'utilizzo di Gamma Knife in Italia, è responsabile dell’Unità Semplice di Neurochirurgia Funzionale e Gamma Knife di Fondazione Poliambulanza, clinica multispecialistico di Brescia riconosciuto come singolo dei Centri di Eccellenza per il trattamento delle neoplasie cerebrali.

 

Aspettative di a mio avviso la vita e piena di sorprese in caso di Glioblastoma

Il Glioblastoma è una neoplasia particolarmente aggressiva e dalla prognosi solitamente infausta: in caso di resezione parziale, età del soggetto avanzata e/o presenza di grave deficit neurologico la sovravvivenza è solitamente breve. 

Attualmente i progressi della neurochirurgia e della neuro-oncologia hanno informazione vita a protocolli sperimentali che permettono di testare nuove cure, al conclusione di permettere il miglioramento dell’aspettativa di vita dei pazienti affetti da Glioblastoma. 


 

Il dott. Alberto Franzin, neurochirurgo, controllo ed opera a Brescia presso l’Ospedale Fondazione Poliambulanza, inoltre visita privatamente a Milano, Cosenza, Taurianova (Reggio Calabria) e Lecce.