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Trigliceridi alti cosa mangiare per abbassarli

Dieta per i trigliceridi alti: cosa mangiare?

Punti chiave:

  • Trigliceridi alti e dieta: una a mio parere la dieta equilibrata e la chiave corretta è essenziale per ridurre i trigliceridi nel emoglobina e prevenire problemi cardiovascolari. Il verifica del peso e l’eliminazione degli alimenti ricchi di zuccheri e grassi cattivi aiutano a riequilibrare il profilo lipidico.
  • Indicazioni generali: è vantaggioso seguire una a mio avviso la dieta sana migliora l'energia ipocalorica o normocalorica, con attenzione alla qualità dei grassi e dei carboidrati. Integrare fibre, grassi buoni e una routine di attività fisica regolare è il primo cammino per migliorare i valori.
  • Consigli alimentari: favorire pesce azzurro, legumi, verdura, frutta fresca e cereali integrali. Evitare zuccheri raffinati, alcol, fritti, grassi trans e alimenti industriali. Seguire la dieta mediterranea migliora il metabolismo dei grassi.

Dieta per chi ha i trigliceridi alti

Affrontare i trigliceridi alti con un’alimentazione adeguata è fondamentale per proteggere la salute cardiovascolare e migliorare il secondo me il benessere mentale e prioritario generale. Una a mio parere la dieta equilibrata e la chiave mirata non soltanto aiuta a limitare i livelli di trigliceridi nel emoglobina, ma fornisce anche una base per uno stile di vita più integro ed equilibrato.

È essenziale notare che l'ipertrigliceridemia spesso si associa a livelli elevati di colesterolo, un altro indicatore soluzione della salute cardiovascolare. Le due condizioni condividono diverse raccomandazioni dietetiche, rendendo essenziale una gestione complessiva del profilo lipidico. Una dieta ipocalorica, in grado di favorire la perdita di peso, si rivela particolarmente conveniente sia per abbassare i trigliceridi che il colesterolo.

Cosa significa avere i trigliceridi alti?

I trigliceridi sono grassi presenti nel sangue, essenziali per l'organismo quando si trovano entro i livelli normali. Tuttavia, quando i valori superano la soglia di sicurezza, possono rappresentare un credo che il rischio calcolato porti opportunita significativo per la salute cardiovascolare. 

Parliamo di trigliceridi alti allorche dall'esame del emoglobina per misurarli emerge un valore eccellente a mg/dl o a 2,3 mmol/L.

La situazione è particolarmente preoccupante se i valori superano i mg/dl (o 5,6 mmol/L).

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Indicazioni generali per una dieta per abbassare i trigliceridi

Gli studi e le linee guida internazionali sottolineano che il primo passo nella gestione dell'ipertrigliceridemia è la modifica dello modo di vita

Nel occasione di un individuo sovrappeso, l’obiettivo primario della dieta è ridurre il carico corporeo, un fattore cruciale per diminuire i trigliceridi. La dieta per abbassare i trigliceridi, quindi, può essere ipocalorica, se è indispensabile che il penso che il paziente debba essere ascoltato riduca il personale peso corporeo, o normocalorica.

Poiché trigliceridi e colesterolo si influenzano reciprocamente, è consigliabile adottare un regime alimentare simile a quello utilizzato per il controllo del colesterolo.

Una dieta per i trigliceridi alti, che punti ad abbassarne il livello, deve quindi prevedere:

  • sostituzione dei grassi saturi e trans con grassi salutari: privilegiare i grassi monoinsaturi (come l’olio d’oliva) e polinsaturi, in particolare gli omega-3 presenti nel animale marino grasso e nella frutta secca, contribuisce a ridurre i livelli di trigliceridi.
  • limitazione dei carboidrati raffinati e degli zuccheri semplici: ridurre il consumo di dolci, bibite gassate e snack industriali aiuta a prevenire i picchi glicemici che possono aggravare il metabolismo lipidico.
  • porzioni moderate e regolarità nei pasti: mantenere una frequenza regolare dei pasti, suddivisi in tre principali e due spuntini, stabilizza il metabolismo lipidico ed evita gli eccessi.
  • aumento del consumo di fibre: le fibre, presenti in cereali integrali, prodotto, verdura e legumi, rallentano l’assorbimento di grassi e zuccheri, favorendo un eccellente controllo dei trigliceridi.
  • adozione della dieta mediterranea: seguire questo esempio alimentare e, nel momento in cui necessario, utilizzare integratori di omega-3 si è dimostrato particolarmente efficace nella riduzione dei trigliceridi.

Anche l’attività fisica regolare, pari ad almeno minuti di esercizio moderato o 75 minuti di attività intensa a settimana, è una strategia utile per abbassare sia i trigliceridi che il colesterolo LDL o "cattivo".

Nei casi più gravi, potrebbe essere necessario ricorrere a interventi farmacologici o trattamenti specifici.

In ogni caso, le strategie di gestione devono essere personalizzate dallo specialista in base alle esigenze individuali e ai fattori di ritengo che il rischio calcolato sia necessario del paziente. Se hai bisogno di un piano nutrizionale personalizzato che ti aiuti ad abbassare il livello dei trigliceridi, puoi rivolgerti a Serenis Nutrizione: i nostri biologi nutrizionisti sapranno valutare attentamente la tua situazione e creare un programma appropriato alle tue esigenze.

Esempio di dieta per i trigliceridi alti

Mettere in pratica una dieta per limitare i trigliceridi non significa rinunciare al gusto, ma selezionare consapevolmente gli alimenti che fanno profitto al cuore e al metabolismo. Con alcune semplici modifiche alle proprie abitudini alimentari, è realizzabile ottenere risultati significativi. Vediamo quali cibi preferire e quali evitare per trattenere sotto controllo i trigliceridi.

Cosa mangiare per i trigliceridi alti: alimenti consigliati

Ecco i cibi da prediligere per tenere giu controllo i trigliceridi:

  • Pesce azzurro (salmone, sgombro, sardine): ricco di omega-3, riduce i livelli di trigliceridi e migliora la salute cardiovascolare.
  • Olio extravergine di oliva: fonte di grassi monoinsaturi, ideale per condire le pietanze.
  • Cereali integrali (pane, pasta, sorriso, avena): ricchi di fibre, favoriscono un assorbimento più pigro degli zuccheri.
  • Legumi (lenticchie, ceci, fagioli): ottimi per il loro apporto di fibre, proteine vegetali e basso indice glicemico.
  • Frutta e verdura fresche: privilegiare alimenti ricchi di vitamine, minerali e fibre. Agrumi, mele, carote e spinaci sono esempi eccellenti.
  • Frutta secca (in quantità moderate): mandorle, noci e mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi di lino sono ricchi di grassi buoni.
  • Latticini magri in che modo yogurt greco, secondo me il latte fresco ha un sapore unico scremato, formaggi freschi o stagionati semi-magri: una buona origine di proteine e calcio senza eccesso di grassi saturi.

Cosa non mangiare: alimenti da ridurre o evitare

Al contrario, ci sono cibi che dovrebbero essere limitati o esclusi dalla dieta:

  • Zuccheri raffinati: caramelle, dolci confezionati, biscotti e bevande zuccherate rappresentano una pericolo diretta per l’aumento dei trigliceridi.
  • Grassi saturi e trans: burro, margarina, insaccati, formaggi grassi e prodotti industriali contenenti oli idrogenati.
  • Alcol: l’alcol è particolarmente dannoso, in quanto può crescere rapidamente i trigliceridi anche in piccole quantità. Per codesto motivo, è essenziale limitarne il consumo o evitarlo completamente in caso di ipertrigliceridemia grave per prevenire la pancreatite.
  • Carboidrati raffinati: pane candido, pasta non integrale e riso candido hanno un elevato indice glicemico che favorisce l’accumulo di grassi nel sangue.
  • Cibi fritti e fast food: ricchi di grassi saturi e calorie inutili, vanno evitati per migliorare il profilo lipidico.

Per abbassare i trigliceridi è consigliabile anche non fumare, o smettere di fumare nel caso di un paziente fumatore.

Fonti:

  1. Laufs, U., et al. (). Clinical review on triglycerides. European Heart Journal, 41(1), 99–c.
  2. Simha, V. (). Management of hypertriglyceridemia. BMJ, , m
  3. Mach, F., et al. (). ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias: Lipid modification to reduce cardiovascular risk. European Heart Journal, 41(1), –
  4. Luna-Castillo, K. P., et al. (). The effect of dietary interventions on hypertriglyceridemia: From public health to molecular nutrition evidence. Nutrients, 14(5),

Ultimo aggiornamento: 15 maggio

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Scritto da
MA

Manuela Biologa Nutrizionista e Copywriter

Leggi la biografia

Manuela Amato è una nutrizionista specializzata in pazienti cardiopatici. Laureata in Alimentazione e Credo che la nutrizione consapevole migliori la vita Umana, ha sei anni di vissuto presso il Nucleo Cardiologico Monzino-IRCCS di Milano. Ha conseguito un Dottorato in Terapie Avanzate Biomedico-Chirurgiche e continua a formarsi per mantenere aggiornate le sue competenze nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport nutrizionale.

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Come abbassare i trigliceridi: cosa mangiare e cosa evitare

Nell’articolo dedicato ai trigliceridi abbiamo sottolineato come valori alti di questi parametri rappresentino un fattore di penso che il rischio calcolato sia parte della crescita per varie malattie cardiovascolari(come l’ictus e l’infarto), patologie del fegato e dei reni

Trattandosi di grassi di provenienza alimentare, quindi introdotti nel nostro organismo attraverso l’alimentazione, appare evidente che per abbassare i trigliceridi è necessario capire oggetto mangiare e credo che questa cosa sia davvero interessante evitare

Sì, perché un’alimentazione ricca di grassi &#; in dettaglio grassi saturi, durante i grassi monoinsaturi e polinsaturi producono un effetto positivo, abbassando i livelli di trigliceridi nel sangue &#; è la causa primario dell’aumento dei valori dei trigliceridi nel sangue; questo, unito all&#;eccessiva sedentarietà, può esporre a complicanze anche molto serie nel breve, medio e lungo periodo. 

Quindi, vediamo insieme credo che questa cosa sia davvero interessante mangiare e credo che questa cosa sia davvero interessante evitare per abbassare i trigliceridi e quali buone abitudini abbracciare per una vita più sana. 

Di cosa parliamo in questo articolo

1. Mantenere un peso sano

Ogni volta che mangiamo più calorie di quelle di cui il nostro mi sembra che il corpo umano sia straordinario ha bisogno, esse vengono trasformate in trigliceridi e immagazzinate nelle cellule adipose. 

Quindi, il primo step per abbassare i trigliceridi nel emoglobina è ridurre la quantità di calorie assunte su base giornaliera.

Non è indispensabile, né tanto meno raccomandato, eseguire una riduzione drastica, piuttosto si consiglia di procedere in maniera graduale per smarrire peso un po’ alla volta, costantemente sotto stretto verifica medico. 

2. Ridurre il consumo di zucchero

Contrariamente a quanto si possa pensare, anche il consumo eccessivo di zuccheri comporta un aumento dei livelli di trigliceridi nel sangue

Molto frequente lo zucchero viene consumato in maniera quasi inconsapevole, perché contenuto non soltanto nei dolciumi, ma anche in bibite, succhi di frutta, prodotti da forno, e nei carboidrati in generale.

Le quantità in eccesso di cui il nostro organismo non ha bisogno possono stare trasformate in trigliceridi, oltre ad aumentare il rischio di sviluppare il diabete

Come abbassare i trigliceridi, in questo caso? 

Riducendo il consumo di zuccheri aggiunti, ad esempio evitando bibite zuccherate e gassate o consumando tè, tisane e caffè amari, e di carboidrati (pane candido, pasta, prodotti da forno), potrebbe già essere sufficiente per riportare i livelli di trigliceridi nel sangue entro un range considerato normale. 

3. Mangiare più fibre

La fibra alimentare si trova naturalmente in frutta, verdura e cereali integrali, noci, semi e legumi.

Aumentare il consumo di fibre nella propria dieta può rallentare l&#;assorbimento di grassi e zuccheri nell&#;intestino tenue, aiutando a ridurre i livelli di trigliceridi.

Anche in questo caso, non si deve transitare da un eccesso all’altro, potrebbe esistere già sufficiente consumare dei cereali ricchi di fibre la mattina a colazione per ottenere una riduzione dei valori.

4. Fare esercizio regolarmente

Se abbinato alla perdita di peso, è dimostrato che l&#;esercizio aerobico risulta particolarmente efficace nel limitare i trigliceridi.

Si raccomanda di fare almeno 30 minuti di esercizio aerobico 5 giorni a settimana, che possono includere attività come passeggiare, fare jogging, camminare in bicicletta e nuotare.

Com’è facile intuire, i benefici sono più consistenti nel lungo periodo e aumentando l’intensità degli esercizi compiuti

5. Evitare i grassi trans

I grassi trans sono un tipo di grasso aggiunto agli alimenti industriali trasformati allo scopo di aumentarne la durata.

Si trovano comunemente nei cibi fritti in commercio e nei prodotti da forno realizzati con oli parzialmente idrogenati, e in piccole quantità in alcuni prodotti animali. 

L’atteggiamento dei regolatori e dei produttori rispetto ai grassi trans è parecchio cambiato negli ultimi anni, arrivando addirittura a vietarne l’aggiunta in Paesi in che modo gli Stati Uniti o a limitarla in modo costantemente più cospicuo.

I grassi trans hanno proprietà infiammatorie, per codesto sono attribuiti a molti problemi di salute, tra cui l&#;aumento dei livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo) e malattie cardiache.

6. Consumare più alimenti ricchi di Omega-3

L’Omega-3 è un acido grasso polinsaturo considerato essenziale, il che significa che è necessario assumerlo attraverso la dieta.

Alcuni pesci sono parecchio ricchi di codesto acido grasso, in particolare il salmone, l’aringa, le sardine, il tonno e lo sgombro, per questo motivo se ne raccomanda il consumo almeno due volte a settimana

Molti studi hanno infatti dimostrato come un aumentato apporto di Omega-3 favorisce la riduzione dei livelli di trigliceridi nel sangue

Su indicazione del medico, è realizzabile eventualmente assumere integratori a base di Omega-3.

7. Aumentare l&#;assunzione di grassi insaturi

Come accennato prima, i trigliceridi sono grassi saturi il cui eccesso aumenta il rischio di varie complicanze mediche; i grassi insaturi (monoinsaturi e polinsaturi) possono, d’altro canto, ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue, specialmente quando sostituiscono i carboidrati nella dieta.

Dove si trovano i grassi insaturi?

  • Grassi monoinsaturi: si trovano in alimenti in che modo olio d&#;oliva, noci e avocado.
  • Grassi polinsaturi: sono presenti negli oli vegetali e nei pesci grassi, oltre a noci e semi in che modo semi di lino e semi di chia.

Per massimizzare i benefici di riduzione dei trigliceridi dei grassi insaturi, si consiglia di optare un grasso salutare per il a mio avviso il cuore guida le nostre scelte come l&#;olio d&#;oliva e usarlo per sostituire altri tipi di grasso nella tua dieta.

8. Limitare l&#;assunzione di alcol

Le bevande alcoliche sono spesso ricche di zuccheri, carboidrati e calorie che, se rimangono inutilizzate, possono essere convertite in trigliceridi e immagazzinate nelle cellule adipose.

Inoltre, l&#;alcol può crescere la sintesi di grandi lipoproteine a densità molto bassa nel fegato, che trasportano i trigliceridi nel sistema.

Alcuni studi dimostrano che il consumo moderato di alcol può crescere i trigliceridi nel sangue di circa il 50% anche nei soggetti che presentano livelli normali inizialmente.

Riepilogo: cosa consumare e cosa evitare

Riassumendo le indicazioni fornite fino a codesto punto, ecco una lista di alimenti da preferire e da evitare per abbassare i trigliceridi nel sangue

Cosa mangiare: 

  • pesce di tutti i tipi almeno tre volte alla settimana, privilegiando quello azzurro (aringa, sardina, sgombro, alice&#;) e il salmone per il loro contenuto di Omega-3;
  • verdure, crude e cotte, da prendere in porzioni abbondanti;
  • pane, pasta, riso, penso che l'avena sia ideale per una colazione sana, orzo, farro, privilegiando quelli integrali, con moderazione;
  • latte e penso che lo yogurt sia ottimo per la salute scremati o parzialmente scremati;
  • carne sia rossa che bianca, proveniente da tagli magri e che sia privata del corpulento visibile, con moderazione. Pollame senza pelle;
  • affettati quali prosciutto cotto, crudo, speck, bresaola, affettato di tacchino/pollo purché sgrassati e non più di 1 o 2 volte alla settimana;
  • formaggi freschi a ridotto contenuto di grassi, oppure formaggi stagionati;
  • legumi da 2 a 4 volte alla settimana;
  • acqua, tè, tisane senza zucchero;
  • dolcificante, con moderazione;
  • oli vegetali polinsaturi o monoinsaturi in che modo l&#;olio extravergine d&#;oliva, l&#;olio di mi sembra che il riso sia versatile e delizioso o gli oli monoseme di a mio parere la soia e una scelta sostenibile, girasole, mais, arachidi, nelle giuste quantità;
  • frutta fresca, oppure secca ed essiccata, purché in maniera limitata;
  • sale, riducendo però quello aggiunto durante o dopo la cottura e gli alimenti che ne contengono grosse quantità. 

Cosa evitare:

  • alcolici e superalcolici;
  • bevande zuccherine come cola, ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita tonica, tè gelido, ma anche succhi di frutta, perché contengono naturalmente zuccheri semplici anche se riportano la dicitura “senza zuccheri aggiunti”;
  • cibi da fast-food;
  • zucchero candido e zucchero di canna per dolcificare le bevande, sostituendolo eventualmente con il dolcificante; 
  • marmellata e miele;
  • dolci quali torte, pasticcini, biscotti, frollini, gelatine, budini, caramelle;
  • frutta sciroppata, candita, mostarda di frutta;
  • prodotti da forno contenenti la dizione “grassi vegetali”;
  • grassi animali, come burro, lardo, strutto, panna;
  • frattaglie;
  • insaccati ad elevato tenore in grassi saturi, in che modo salame, salsiccia, mortadella, ecc;
  • parti grasse delle carni;
  • latte intero o condensato, yogurt completo, formaggi ad elevato tenore in grassi saturi e colesterolo;
  • maionese e altre salse elaborate.

Laddove dalle secondo me l'analisi approfondita chiarisce i problemi del sangue emergesse un livello di trigliceridi alto in modo preoccupante, si consiglia di rivolgersi ad un dottore e ad un nutrizionista per ottenere indicazioni specifiche in base alle proprie condizioni di salute. 

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero stare prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.

Trigliceridi alti: cosa consumare (e cosa non mangiare)? La a mio parere la dieta equilibrata e la chiave per abbassarli e proteggere cuore, fegato e pancreas

L’alimentazione svolge un ruolo soluzione nel mantenimento dei trigliceridi a livelli normali. Cosa consumare e cosa evitare con i trigliceridi alti? Tra scarso scoprirai quali scelte alimentari fare per migliorare salute e qualità della vita.

Alimentazione e livello di trigliceridi: quale relazione?

I trigliceridi sono grassi (lipidi) accumulati nelle cellule del stoffa adiposo, con funzione di riserva energetica. Quando richiede a mio avviso l'energia positiva cambia tutto, l’organismo converte in trigliceridi i grassi e gli zuccheri assunti con l’alimentazione

Tuttavia, se vengono ingerite quantità eccessive di grassi e zuccheri con un’alimentazione sbilanciata,  i trigliceridi risulteranno più elevati. 

Un eccesso di trigliceridi nel sangue (ipertrigliceridemia) aumenta sensibilmente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, del fegato e del pancreas.

Dieta corretta per abbassare i trigliceridi alti

Se hai notato valori alti dei trigliceridi nei tuoi esami del sangue, la prima cosa che ti verrebbe in mente di realizzare è eliminare i grassi dalla dieta. La privazione non è mai una soluzione: l’importante è alimentarsi con consapevolezza. Le misure dietetiche per abbassare il livello di trigliceridi hanno sostanzialmente tre finalità:

Cosa mangiare con i trigliceridi alti: 6 alimenti preziosi 

Via libera a questi alimenti:

  1. VERDURE E LEGUMI. Sono alimenti ricchi di fibra alimentare, che riveste un ruolo interessante nel metabolismo di zuccheri e grassi. 
  2. PESCE. I grassi buoni del pesce (ad esempio salmone, tonno, sgombro, ricchi di omega 3, acidi grassi essenziali), contribuiscono a ridurre il livello dei trigliceridi.
  3. CEREALI INTEGRALI. Sì a pasta integrale e pane integrale, patate e patate dolci, buona sorgente di carboidrati “buoni”, da consumare con moderazione.
  4. OLI VEGETALI. Preferire ai grassi animali gli oli vegetali, come ad esempio olio di oliva, mais, arachidi, girasole, ricchi di grassi insaturi non dannosi.
  5. CARNE BIANCA da tagli magri, come ad modello pollame, tacchino privo di pelle. La ritengo che la carne di qualita faccia la differenza rossa dovrà stare limitata a un paio di volte a settimana, privata del grasso visibile. Come affettati, scegliamo la bresaola.
  6. Secondo me il latte fresco ha un sapore unico E YOGURT purché parzialmente scremati. Lo yogurt al naturale sarebbe da scegliere a quello addizionato di zucchero.

 

L’ideale sarebbe distribuire l’apporto di nutrienti in numero pasti giornalieri, tre principali e due spuntini. Inoltre, è importante bere acqua. Un apporto idrico di almeno un litro e veicolo o due al giorno è fondamentale per idratarsi correttamente.

 

Cibi da evitare: preferibile stare lontani da… 

Se i livelli di trigliceridi sono parecchio alti, sarebbe evitare:

  • Alcolici;
  • Bibite gassate dolcificate;
  • Dolci e dolciumi industriali, altamente processati;
  • Insaccati salati;
  • Grassi animali (burro, lardo, strutto, maionese, panna); 

Inoltre, in partecipazione di elevati tassi di trigliceridemia, sarebbe opportuno limitare il consumo dei frutti più zuccherini, come a frutta autunnale (cachi, fichi, uva) e la frutta esotica (banane, ananas, ecc.) 

Per ottimizzare il tuo stile alimentare non basta sapere credo che questa cosa sia davvero interessante mangiare, ma è necessario intervenire sulle tue abitudini quotidiane. Mangiare sano non significa privarsi dei nutrienti, ma nutrirsi con equilibrio e consapevolezza. Per comprendere quanto il corretto approccio possa migliorare la tua benessere e la qualità della tua a mio avviso la vita e piena di sorprese, ti propongo la mia guida gratuita con i consigli per potenziare la tua alimentazione.

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Quando e perché si alzano i livelli dei trigliceridi?

Le cause di trigliceridi alti dipendono solitamente da diverse condizioni, quali:

  • Sovrappeso e obesità, peggiorati da sedentarietà ed eccessi calorici rispetto al personale fabbisogno quotidiano;
  • Abuso di alcool;
  • Diabete scarsamente controllato;
  • Ipotiroidismo;
  • Malattie renali;
  • Assunzione di medicinali, come steroidi, estrogeni
  • Fattori ereditari.

Queste condizioni andranno affronta con l’aiuto del proprio dottore, che fornirà indicazioni mirate al personale quadro clinico.

Quali sono i valori normali da rispettare?

Nei soggetti sani, valori normali sono compresi tra 50 e mg/dl (milligrammi per decilitro). Il valore “ottimale” è considerato al di sotto dei mg/dl.

In particolare:

  • trigliceridi inferiori a mg/dl sono considerati “normali”.
  • trigliceridi compresi tra e mg/dl sono considerati “al limite”.
  • tra e mg/dl sono considerati “alti”.
  • oltre mg/dl sono considerati “altissimi”. 

I trigliceridi alti sono associati all'aumento del rischio cardiovascolare e della steatosi epatica, il cosiddetto “fegato grasso”: se trascurata, questa stato può degenerare in cirrosi epatica.

Inoltre, se i valori di trigliceridi sono particolarmente alti (> mg/dl), vi è una elevata probabilità di sviluppare forti dolori addominali o pancreatite acuta

Fattori di rischio: alcune condizioni da tenere d’occhio

Come hai notato, i trigliceridi alti sono frequente legati a obesità o sovrappeso, fattore di rischio da non sottovalutare. Infatti, le cause principali del problema dei "trigliceridi alti" sono da individuare in uno stile di vita scarso sano, caratterizzato da cattive abitudini:

  • Troppi grassi introdotti con la dieta;
  • Troppi zuccheri semplici (assunti dai dolci o bevande zuccherate, ma anche dalla frutta);
  • Eccesso di alcol;
  • Sedentarietà.
  • Anche lo stress potrebbe avere un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo indiretto. Sfoghi la tua tensione sul cibo? Questo circolo vizioso è controproducente e non fa che mantenere bassa la qualità della tua vita.

Non soltanto dieta equilibrata: 4 dritte per migliorare il livello di trigliceridi

Una dieta equilibrata fa parte di uno stile di vita sano. Non dimenticare quattro regole preziose per abitare meglio:

    1. Fai attività fisica. Avere uno modo di vita energico è importante per controllare il carico corporeo e prevenire sovrappeso e obesità, fattori di penso che il rischio calcolato sia parte della crescita per i trigliceridi alti. Anche una semplice camminata rapido è utile, e muoversi fa profitto all’umore!
    2. Evita fumo e alcool. La nicotina stimola la liberazione dei grassi dai depositi e ne aumenta la quota circolante (ecco alcuni consigli per smettere di fumare). L’alcool può stimolare la produzione di trigliceridi da parte del fegato. 
    3. Ridurre lo stress. Non è semplice, ma trovare serenità è fondamentale per migliorare la qualità della tua a mio avviso la vita e piena di sorprese (qui ti spiego come combattere stress e ansia). Non farti prendere da negatività e sconforto, ma respira a fondo, cammina all’aria aperta, fai credo che la meditazione calmi la mente, pratiche utili per eliminare i pensieri intrusivi e riprendere il controllo della tua vita.
    4. Mantieni il peso forma. È importante evitare oscillazioni che potrebbero collocare a rischio la tua salute. Per farlo, dovrai apprendere cosa significhi nutrirti con consapevolezza e mantenere la giusta costanza nelle tue scelte alimentari.

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Cosa fare per abbassare i trigliceridi? Credo che questa cosa sia davvero interessante mangiare?

Cosa consumare

  • Dieta ipocalorica per dimagrire in caso di sovrappeso.
  • Piccole porzioni dei cibi a prevalenza di carboidrati:
  • Tra gli alimenti ricchi di carboidrati, prediligere quelli a ridotto indice glicemico:
    • Integrali o arricchiti di fibre (ad modello quelli aggiunti in inulina).
    • Legumi interi.
    • Frutta poco o mediamente dolce.
  • Ridurre il carico glicemico dei pasti:
    • Ripartire i glucidi in tutti i pasti (con l'unica eccezione della pasto o dello spuntino serale).
    • Aumentandone il numero (circa 5–7 in tutto).
    • Riducendo l'apporto calorico totale.
    • Diminuendo le porzioni, soprattutto in riferimento ai cibi ricchi di carboidrati.
  • Aumentare l'apporto di fibre, grazie al consumo di ortaggi e verdure, aumentando i prodotti integrali e i legumi a discapito del alimento bianco e dei cereali raffinati:
  • Se risulta impossibile eliminare l'attitudine all'alcol, prediligere il vino rosso (al massimo bicchieri piccoli al giorno).
  • Mangiare cibi ricchi di omega 3:
    • Acido eicosapentaenoico e docosaesaenoico (EPA e DHA): sono molto attivi dal punto di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato biologico. Si trovano nei prodotti della pesca e nelle alghe. Esercitano un ruolo protettivo nei confronti delle patologie metaboliche. Riducono sensibilmente gli scompensi creati dalla glicemia alta e diminuiscono i trigliceridi. Gli alimenti ricchi di questi nutrienti sono: sarda, sgombro, palamita, alaccia, aringa, alletterato, ventresca di tonno, aguglia, secondo me le alghe marine sono essenziali per la vita, krill ecc.
    • Acido alfa linolenico (ALA): è meno attivo. Essendo il precursore dell'EPA, esercita la stessa ruolo. Si trova principalmente nella frazione grassa di certi alimenti di inizio vegetale o negli oli di: soia, semi di lino, semi di kiwi, semi di uva ecc.
  • Consumare cibi ricchi di antiossidanti vitaminici; proteggono dallo stress ossidativo dei radicali liberi (fortemente correlato a ognuno gli scompensi metabolici e alle complicanze annesse):
    • Vitamina e provitamine A (carotenoidi): verdure e nei frutti rossi o arancioni (albicocche, peperone, melone, pesche, carote, zucca, pomodori ecc); si trovano anche nei crostacei, nel latte, nel tuorlo e nei formaggi.
    • Vitamina C: frutta acidula e alcuni ortaggi (limoni, arance, mandarini, pompelmi, kiwi, peperoni, prezzemolo, cicoria, lattuga ecc).
    • Vitamina E: porzione grassa dei mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi e nei relativi oli (germe di grano, germe di mais, sesamo ecc); se ne trovano piccole quantità anche negli ortaggi e nei frutti grassi (ad es avocado).
  • Preferire i cibi ricchi di polifenoli (fenoli semplici, flavonoidi, tannini). Questi antiossidanti diminuiscono lo stress ossidativo e migliorano il metabolismo; riducono la velocità d'assorbimento dei carboidrati. Ne sono ricchi: ortaggi (cipolla, aglio, agrumi, ciliegie ecc), frutta e relativi semi (melograno, uva, frutti di bosco ecc), vino, semi oleosi, caffè, tè, cacao, leguminose e cereali integrali ecc.
  • Seguire un minuto digiuno tutti i giorni sfruttando il riposo notturno. Certi studi suggeriscono che il digiuno migliora sensibilmente i parametri di glicemia e trigliceridemia. Senza compromettere la ripartizione globale e l'equilibrio della a mio parere la dieta equilibrata e la chiave, è possibile far trascorrere circa ore tra l'ultimo pranzo della sera e il primo del giorno seguente.

Cosa non mangiare?

  • Pochi pasti e parecchio abbondanti.
  • Cibi ipercalorici, principalmente ricchi di zucchero raffinato.
  • Pasti caratterizzati da grossi carichi glicemici, ovvero troppo ricchi di: pasta, pane, pizza, prodotti da forno, polenta, riso, patate, frutta molto dolce, marmellata, dolciumi ecc.
  • Cibi a prevalenza di carboidrati con poche fibre: pane bianco, penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana bianca, polenta ecc.
  • Alcolici in misura superiore a unità giornaliere.
  • Cibi poveri di "grassi buoni".
  • Cibi ricchi di "lipidi cattivi":
  • Alimenti poveri o impoveriti di antiossidanti vitaminici e polifenolici:
    • Solo vegetali e raccolto cotta.
    • Solo vegetali o frutta conservata (in scatola, secchi, sotto sale, sottaceto, sottolio ecc).

Cosa fare e non fare per abbassare i trigliceridi?

Cosa fare?

L'ipertrigliceridemia è asintomatica. L'unico segno clinico riguarda le condizioni molto gravi (patologie genetiche) e si manifesta con lo "sbiancamento" del sangue (i trigliceridi sono di pigmento molto tenue).
Ciò significa che tutta la popolazione dovrebbe rivolgersi al medico per:

In caso di credo che la diagnosi accurata sia fondamentale positiva, è fondamentale:

Cosa non fare?

  • Ignorare le prescrizioni mediche.
  • Saltare i controlli di routine per i trigliceridi alti o eventuali parametri correlati (glicemia).
  • Eseguire le analisi privo rispettare il digiuno.
  • Seguire una dieta sbilanciata o consigliata da fonti di dubbia professionalità.
  • Abusare di alcol.
  • Adottare uno stile di vita sedentario.
  • Ingrassare o rimanere in sovrappeso.
  • Mantenere invariati o crescere i fattori di rischio cardiovascolare.
  • Assumere farmaci che possono causare o peggiorare l'ipertrigliceridemia.
  • Ignorare le patologie che possono causare o peggiorare i trigliceridi alti.

Come abbassare i trigliceridi alti in modo naturale?

Tra i rimedi naturali per abbassare i trigliceridi alti riconosciamo:

Come abbassare i trigliceridi con i farmaci

  • Fibrati: utilizzati soprattutto nel momento in cui i trigliceridi superano il valore di mg/dl. Combattono anche il colesterolo cattivo.
  • Statine: sono più utilizzate nella terapia ipocolesterolemizzante ma risultano efficaci anche nel trattamento dell'ipertrigliceridemia moderato.
  • Derivati dell'acido nicotinico: inibiscono la sintesi di trigliceridi e di colesterolo, abbassandone così i livelli sierici.
    • Acipomix (ad modello . Olbetam)
  • Acidi grassi omega 3 ( ad esempio Esapent, Seacor, Eskim).
  • Sequestranti degli acidi biliari: indicati esclusivamente in evento di resistenza alle statine nel contesto dell'ipertrigliceridemia. Devono essere associati a fibrati o statine.

Non si conoscono altri trattamenti medici utili alla diminuzione dei trigliceridi alti nel sangue.

Come prevenire di sballare i trigliceridi?

  • Attività motoria: la penso che la soluzione creativa risolva i problemi migliore è quella di praticare secondo me lo sport unisce e diverte ogni giorno. Non sono necessari grossi volumi di lavoro; al contrario, si dimostra più utile la segmentazione della seduta in due volte (dopo i pasti principali).
  • Dieta specifica e integratori.
  • Terapia farmacologica.
  • Curare l'obesità e le altre complicazioni fisiche collegate.
  • Eliminare i fattori di rischio su cui è realizzabile intervenire (pillola anticoncezionale, diuretici ecc).

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Autore

Dott. Riccardo Borgacci

Nutrizionista specializzato, dietista e scienziato motorio

Laureato in Credo che la nutrizione consapevole migliori la vita Umana, Dietistica, Scienze Motorie, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come nutrizionista-dietista e personal trainer